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La classe 4A ITER dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore

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Presentazione sul tema: "La classe 4A ITER dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore"— Transcript della presentazione:

1 La classe 4A ITER dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore
“A. FANTONI” di CLUSONE (BG) Ad ogni tuo click avanzeranno alternativamente i testi e le immagini della presentazione.

2 TURISTI DIVERSAMENTE ABILI
nell’ambito dell’Area di Progetto TURISTI DIVERSAMENTE ABILI presenta

3 ORATORIO DEI DISCIPLINI Clusone

4 L'ORATORIO DEI DISCIPLINI
Presso l'oratorio dei Disciplini di Clusone è possibile vedere all’esterno il famoso affresco del TRIONFO DELLA MORTE e della DANZA MACABRA. Tale oratorio fu sede dell’omonima confraternita detta anche dei "Battuti" o di S. Bernardino e S. Maria Maddalena. Sorge in posizione appartata ad ovest della maestosa basilica di Santa Maria Assunta, vi si può accedere dal sagrato di quest’ultima o dalla scalinata di via S. Bernardino ed è accessibile anche ai disabili motori previa contatto con la parrocchia. L’oratorio è conosciuto per gli affreschi esterni sul tema della morte: sulla facciata ad est domina il tripartito affresco del Trionfo della Morte, della Danza Macabra,dell’incontro dei tre vivi e dei tre morti, dei Vizi e delle Virtù. Al suo interno conserva inoltre il ciclo pittorico delle “Storie di Gesù”.

5 L'ORATORIO E LE SUE VICENDE
La primitiva costruzione dell’oratorio, datata per la seconda metà del XIV secolo, aveva il tetto a doppio spiovente ed occupava solo la parte affrescata con i temi della morte. Fu costruita dai Disciplinati Bianchi, eredi della tradizione dei flagellanti del 1200, i quali oltre a dedicarsi alla penitenza e all'ascesi avevano anche scopi caritativi tra cui l'assistenza ai pellegrini, agli infermi, ai moribondi e ai morti. Gli aderenti portavano una lunga veste bianca con cappuccio, per nascondere il volto, e nell’affresco sono rappresentati con il flagello usato per battersi nei loro riti penitenziali. All'inizio del XV secolo la chiesetta fu prolungata verso sinistra con l'attuale corpo principale. Nel 1452 l'Oratorio, prima dedicato all'Annunciata, fu ridedicato a S. Bernardino da Siena che aveva predicato a Bergamo e in Val Seriana. In seguito fu aggiunto il portico che rovinò parte degli affreschi della facciata. La struttura primaria a destra, probabilmente nel 1673, fu sopraelevata e fu costruita una scala di accesso e una porta proprio a ridosso del grande affresco della Morte rovinandone una buona parte e facendo quasi scomparire del tutto la parte inferiore. Nel 1868, rimossa la scala e chiusa la porta, si provvide ad un primo restauro, seguito da un altro nel 1970 quando gli affreschi sotto il portico furono strappati e portati all’interno. L’ultimo restauro generale, interno ed esterno, fu eseguito nel

6 E L'INCONTRO DEI TRE VIVI
IL TRIONFO DELLA MORTE E L'INCONTRO DEI TRE VIVI CON I TRE MORTI L’affresco della Danza Macabra si trova sulla parete esterna dell’oratorio dei Disciplini; raggruppa i tre temi iconografici medievali della morte: l’incontro o contrasto tra vivi e morti, il Trionfo della Morte e la Danza Macabra. Essendo posto di fronte alla chiesa, assume il valore di una sacra rappresentazione, ma vuole anche impressionare e ammonire lo spettatore, con l’intento di evitare che cada nel peccato dando alla Morte il suo vero significato: un passaggio, per chi ha bene vissuto, verso la vita eterna.

7 La scena dominante è quella rappresentante il tema del
Trionfo della Morte, tematica diffusa soprattutto nell’area meridionale dell’Europa e in Italia. La morte viene vista come una grande regina che domina e sottomette chiunque, senza distinzioni sociali. É rappresentata come uno scheletro trionfante avvolto in un mantello, con una corona sul capo e con in mano dei cartigli su cui sono scritte delle frasi in italiano dell’epoca.

8 Ai piedi della Morte, in un sepolcro di marmo,
giacciono i corpi del Papa e dell’Imperatore, circondati da serpenti, rospi e scorpioni, animali demoniaci, emblemi di superbia e morte improvvisa. Attorno al sepolcro ci sono i personaggi che rappresentano i ricchi e i potenti che offrono allo scheletro oro e gioielli in cambio della salvezza; tra questi soggetti si possono riconoscere un cardinale, un vescovo, un re, un filosofo, un doge, principi, papi, vescovi ed altri ecclesiastici. La Morte però non risparmia nessuno: nemmeno la ricchezza e la potenza possono salvare l’uomo da questo destino.

9 La grande regina colpisce in modo spietato, aiutata da scheletri che, stando al suo fianco, hanno il compito di uccidere. Quello a destra della morte brandisce uno schioppo e colpisce senza pietà un gruppo di persone imploranti.

10 Lo scheletro a sinistra della morte regge un arco con tre frecce e sta per colpire tre cavalieri. Le frecce simboleggiano peste, fame e guerra.

11 Il tema dell’incontro con la Morte si sviluppa originariamente in area francese; l’episodio originario rappresentava l’incontro di tre cavalieri con tre scheletri, ma nell’affresco clusonese sono presenti delle modifiche: i tre uomini stanno cacciando col falcone quando uno di loro cade a terra e muore senza potersi confessare e pentire dei propri peccati; viene quindi a mancare l’incontro vero e proprio tra i vivi e i morti in quanto l’uomo morente non vede né scheletri né cadaveri.

12 LA DANZA MACABRA Il dipinto occupa la fascia inferiore dell’opera.
Viene definita danza ma in realtà è rappresentata una processione in cui vari personaggi, rappresentanti alcuni tipi di personalità, camminano affiancati ciascuno dal proprio scheletro.

13 LA GIOVANE DONNA E IL DISCIPLINO
I primi due personaggi che compaiono sull’affresco, partendo da sinistra verso destra, sono una giovane donna, vestita con una cioppa invernale a vita alta dalle maniche corte aderenti, che tiene in mano uno specchio, simbolo della vanità, in cui guarda riflessa l’immagine dell’antro affollato di scheletri e fanciulle; il secondo personaggio è un disciplino il quale nasconde la sua identità sotto il cappuccio e la “capa“ della penitenza; nella mano sinistra tiene un flagello che utilizza per frustarsi la spalla destra. É il rappresentante della committenza.

14 IL CONTADINO E L'OSTE In progressione, il terzo personaggio è un contadino con una berretta sul capo e una veste grigia-azzurrina sopra una calzabraca, che porta sulle spalle un bastone con puntale a cui è inanellata una sacca; lo segue un oste che porta sulla testa un berretto di ciniglia bianco e che indossa un farsetto corto dello stesso colore con maniche aderenti; l’attributo che lo identifica come oste è un recipiente con beccuccio utilizzato nel sedicesimo secolo per servire il vino nelle locande.

15 IL FUNZIONARIO DI GIUSTIZIA E IL MERCANTE
Successivamente si vede un funzionario di giustizia o un podestà con funzioni giudiziarie che porta sul capo un berretto verde e regge un bastone di comando, sulle spalle indossa un corto mantello bianco, calza delle brache verdi con ginocchiere e degli stivali in cuoio nero. Segue poi un mercante: è l’unico personaggio che viene tenuto saldamente a braccetto dal suo scheletro; egli indossa una veste color rosso scuro orlata di pelliccia, un berretto intonato alla veste, calza brache e stivaletti di pelle a mezza gamba. Il personaggio è rappresentato con la mano destra dentro un’ampia sacca portata alla cintura, gesto che ne permette l’identificazione di mercante.

16 LO STUDENTE E IL MAGISTRATO
Segue uno studente raffigurato come un giovane biondo che tiene nella mano destra un cartiglio e con una penna tra i capelli, indossa un berretto rosso scuro, una corta veste color acqua marina senza maniche, una camicia senape con spacchi al gomito e delle brache rosse; alla fine della sequenza c’è un magistrato, la cui figura non è integra a causa del deterioramento dell’affresco, da ciò che rimane si può comunque notare che il personaggio indossa un lungo robone foderato di pelliccia e un copricapo rosso scuro

17 IL GIUDIZIO UNIVERSALE
Una scritta in latino divide la fascia della Danza dalla terza parte dell’affresco, quasi del tutto scomparso, che tratta il tema dei Vizi e delle Virtù. In basso a sinistra un frammento con la bocca dell’inferno che inghiotte le anime dannate riporta tra i cartigli i vizi capitali “superbia, avarizia, ira”. A destra, a causa del deterioramento dell’affresco, resta un piccolo scorcio del Paradiso nel quale è visibile un gruppo di disciplini.

18 L'ORATORIO DEI DISCIPLINI
La raffigurazione interna dell’Oratorio dei disciplini mostra la storia della VITA DI GESU’ in tre fasce sovrapposte. La successione cronologica degli eventi prevede una lettura che inizia nella parte superiore della parete destra e continua sul fondo e sul lato sinistro, per poi continuare nella fascia inferiore, rispettando lo stesso schema. La narrazione del ciclo si apre con l’Annunciazione e la Visitazione, che costituiscono gli unici due episodi precedenti la nascita di Gesù Seguono le scene dell’infanzia, i vari episodi della vita pubblica e, infine, le scene della Passione.

19 L'ANNUNCIAZIONE L’arcangelo Gabriele, testimonianza dell’irruzione del divino nel destino mortale di Maria, porge alla donna un giglio, simbolo di verginità e di purezza; Il gesto dell’Annunciata trattiene in sé un’emozione lacerante perché è premonizione delle sofferenze che la donna dovrà provare; Sul leggio, unico fattore di contatto fra le due figure, si trovano un libro chiuso e uno aperto, rappresentanti il mistero divino rivelato e non rivelato.

20 LA VISITAZIONE L’incontro fra Maria e la cugina Elisabetta è raffigurato all’interno di una schematica costruzione architettonica; La presenza di una domestica conferisce al dipinto un tono domestico e confidenziale. Le due donne incinte si salutano toccando il seno dove sono presenti il Precursore e il Salvatore.

21 LA NATIVITA' In primo piano, Maria veglia sul bambino in atteggiamento di orazione, mentre Giuseppe riposa; In secondo piano, invece, viene mostrato un angelo che annuncia l’evento a due pastori; Il fatto che il bambino sia poggiato a terra sta a significare la sua presenza fisica nel mondo; La presenza del bue e dell’asino è un richiamo alle scritture di Isaia e Abacuc, i quali profetizzarono la venuta del Messia tra questi animali.

22 LA CIRCONCISIONE Il piccolo Gesù è raffigurato sdraiato su un altare, fiancheggiato dai genitori e da due sacerdoti; Le due tortore, tenute da Giuseppe, rappresentano il pegno simbolico per il riscatto rituale del primogenito previsto dalla tradizione ebraica.

23 L'ADORAZIONE DEI MAGI La Vergine assiste alla presentazione dei doni da parte dei Magi, tenendo in braccio Gesù, il quale con una mano regge il dono portato dal magio, con l’altra fa un segno di benedizione con le tre dita; La capanna retrostante ospita il bue e l’asino, entrambi seminascosti e sullo sfondo si presenta un paesaggio dall’aspetto montagnoso, dove si alternano roccia e bosco.

24 PRESENTAZIONE DI GESU' AL TEMPIO
Ambientata all’interno di un tempio, la scena mostra Gesu’ che sta per essere posto sull’altare da Simeone, il quale indossa un mantello rosso e una veste bianca; Alla sinistra dell’altare si trovano Giuseppe, che tiene tra le mani due colombe, e Maria, in atteggiamento di preghiera.

25 INVITO DELL'ANGELO L’angelo, che appare nell’angolo in alto a destra, regge un cartiglio nel quale Giuseppe è invitato a fuggire da Betlemme; La Vergine è raffigurata nell’azione di fasciare il bambino, mentre Giuseppe ascolta il messaggio dell’angelo.

26 FUGA IN EGITTO Giuseppe, seguendo le indicazioni dell’angelo, giunge in una città egiziana, seguendo Maria che cavalca un asino, tenendo in braccio il neonato fasciato; La strada è disseminata di pietre, forse a significare le difficoltà riscontrate durante il lungo viaggio .

27 LA STAGE DEGLI INNOCENTI
La pena delle madri di fronte all’atrocità commessa dal tiranno e dal suo esercito è rappresentata in modo toccante, ed è resa ulteriormente struggente dallo sguardo verso la madre dell’unico bambino ancora vivo; I piccoli cadaveri distesi al suolo sono in contrasto con i corpi ancora rosei e vitali dei bimbi che si trovano in braccio alle madri.

28 GESU' FRA I DOTTORI L’episodio coincide con la Candelora, festività atta a significare che il figlio di Dio ha dovuto sottomettersi all’Antica Legge; La scena è disposta su due livelli: Gesù, posto in alto, svolge la funzione di maestro, mentre i dottori lo ascoltano seduti nella parte inferiore del dipinto; All’incontro sono presenti anche Maria e Giuseppe che ascoltano stupiti la sapienza di Gesù.

29 BATTESIMO DI GESU' Giovanni vestito di un saio di peli fa cadere dell’acqua sul capo di Cristo; Paesaggio roccioso e desertico; Gesù è immerso nel Giordano che sembra privo di argini; La discesa dello Spirito Santo in forma di immacolata colomba bianca rappresenta la Teofania.

30 TENTAZIONI DI GESU' Rappresentati Gesù e il diavolo.
Paesaggio costituito da un’alternanza di rocce sullo sfondo e più vicino da una fitta foresta di piante. Gesù punta l’indice verso l’alto a indicare il regno dei cieli; Il diavolo travestito da profeta indica il suolo.

31 CACCIATA DEI PROFANATORI
DAL TEMPIO Rappresenta un tempio che si intravede attraverso l’apertura di un porticato; Gesu’, in primo piano a sinistra, reca in mano una verga; Sulla destra, un gruppo di persone in movimento con espressioni impaurite. In primo piano un agnello, premonizione del sacrificio del Cristo.

32 LE NOZZE DI CANA Gesù, seduto a un tavolo imbandito, è affiancato da Maria e da un uomo anziano aureolato; Non vi sono gli sposi né tanto meno gli invitati; La gestualità sincronizzata sembra suggerire che il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino avvenga per azione di tre forze unite; Originale iconografia.

33 RESURREZIONE DI LAZZARO
In primo piano ci sono Lazzaro e Gesù, i due protagonisti dell’episodio, mentre lo sfondo è occupato dalla folla; Lazzaro rappresenta la possibilità reale di vincere la morte per mezzo dell’ intervento della fiducia in Cristo.

34 INGRESSO TRIONFALE DI GESU' IN GERUSALEMME
L’episodio, che corrisponde alla domenica delle Palme, mostra Cristo a dorso di un asino che viene viene accolto dagli abitanti di Gerusalemme: Il Maestro è seguito dagli apostoli ed è preceduto da un ragazzo che stende una veste ai piedi dell’asino, in segno di reverenza.

35 ULTIMA CENA Gli apostoli hanno i volti rattristati perché hanno appena saputo dell’imminente tradimento che sarà compiuto da uno di loro. Gesù rivela l’identità del traditore porgendogli un pezzo di pane inzuppato. Tra gli apostoli è ben riconoscibile Giovanni, raffigurato addormentato su un tavolo.

36 LAVANDA DEI PIEDI Gesù è posizionato in primo piano, chino dinnanzi a San Pietro, il quale regge la veste per non bagnarla. Tutti gli apostoli assistono senza capire il senso simbolico del gesto compiuto dal Maestro.

37 PREGHIERA NELL'ORTO Anche in questa scena, sono dipinte alcune caratteristiche ricorrenti nei vari affreschi del ciclo pittorico, come le montagne sullo sfondo, dalla forma ad artiglio e dalla triplice tonalità; Sulla destra, un angelo in volo discende dal Regno di Dio per portare a Gesù il calice del sacrificio, mentre i tre apostoli dormono nell’orto del Getsemani, senza accorgersi dell’evento in corso.

38 IL BACIO DI GIUDA Al centro della scena sono raffigurate le figure di Gesù e del discepolo traditore, sopra le quali è posta una lanterna, quasi come se potesse illuminare la scena. Sulla sinistra in basso, si sviluppa un’altra vicenda: San Pietro sta tagliando l’orecchio a Malco, una delle guardie, nel tentativo di aiutare il Maestro.

39 INCONTRO CON LE AUTORITA'
Gesù, convocato davanti alle autorità, è circondato da una folla di soldati; Pietro, in curiose vesti quattrocentesche, assiste al processo di Gesù In questi quattro affreschi la sua figura sarà sempre a fianco a Gesù.

40 GESU' FLAGELLATO Gesù è legato ad una colonna mentre quattro schernitori lo frustano e lo bastonano; La fisionomia degli aggressori è grottesca, forse ad indicare la crudeltà della loro azione.

41 GESU' SCHERNITO Gesù è assiso sul trono, con i polsi legati, una corona di spine sul capo, una benda sugli occhi e tiene una canna nella mano destra. Gli aggressori schiaffeggiano e insultano Gesù.

42 LA LAVANDA DELLE MANI Pilato è colto nel momento in cui un suo servitore gli versa l’acqua sulle mani: il gesto del governatore sta ad indicare che non s’intrometterà in questioni religiose. Gesù, qui già gravato dal peso della croce, assiste alla scena senza prendervi parte.

43 SALITA AL CALVARIO: GESU' E IL CIRENEO
Gesù è osservato da Maria e Giovanni, i cui volti piangenti compaiono vicino alle mura della città. Il cireneo, colui che è colto nell’atto di aiutare Gesù nel trasportare la croce, ha dimensioni inferiori a quelle degli altri personaggi.

44 GESU' INCHIODATO IN CROCE
La figura di Gesù occupa trasversalmente il dipinto, facendo si che gli altri personaggi risultino in secondo piano. I volti di Maria e Giovanni si ripresentano sulla scena in modo simile a quello del dipinto precedente e il dolore da loro provato è espresso anche dalle mani strette l’una sull’altra. Gesù è steso su una croce con il braccio trasversale lunghissimo ed è inchiodato con enormi chiodi.

45 LE APPARIZIONI DI GESU' Le sette scene riguardanti le apparizioni di Gesù dopo la Resurrezione risultano piuttosto rovinate, quindi risulta difficile svolgere una descrizione adatta. Annuncio dell’angelo alle pie donne; Pellegrini in Emmaus; Apparizione agli apostoli in Galilea ed incredulità di Tommaso;

46 Apparizione alla Maddalena;
Apparizione ai discepoli e consegna della chiavi a Pietro; Apparizione di Gesù alla madre; Ascensione di Gesù;

47 LA CROCIFISSIONE

48 INFORMAZIONI GENERALI
L’affresco risale al 1471 ed è firmato “CHOB PINXIT” Rappresenta la crocifissione di Gesù Si trova sulla parete nord sopra l’altare

49 I PERSONAGGI Al centro del dipinto si trova Gesù in croce
Accanto sono crocifissi i ladroni Ai piedi della croce ci sono Maddalena, Longino, S. Giovanni e Stefanon che offre a Cristo una spugna imbevuta d’aceto

50 I LADRONI L’ anima del ladrone buono è rappresentata da un bambino, che colto nell’atto di pregare, è sorretto da un angelo entro un lenzuolo bianco l’anima del ladrone cattivo è rappresentata da un piccolo uomo calvo, che viene afferrato ai polsi da un essere demoniaco

51 I SOLDATI In basso a destra della croce, alcuni soldati si giocano ai dadi la tunica di Gesù La figura di un centurione a sinistra, e quella di un soldato che porge a Gesù una spugna a destra, simboleggiano la figura della Chiesa e della Sinagoga

52 LE PIE DONNE Maria, attorniata dalle Pie Donne, è raffigurata in un forte momento di dolore, al limite dello svenimento.

53 LA VOLTA DEL PRESBITERIO
Nella volta è stata affrescata una costruzione iconografica atta a glorificare la potenza della figura di Cristo. La struttura dell’immagine è composta da costoloni vegetali che danno luogo a un chiasmo delimitante quattro vele a crociera gotica mentre al centro della volta è raffigurata una corona vegetale.

54 GLI ANGELI MUSICANTI Il chiasmo divide la volta in quattro parti entro i quali sono distribuiti, tra altri personaggi, angeli musicanti o portanti dei cartigli. La volta è concepita con uno sfondo illusionistico simbolo di unione tra Dio e la Terra; quattro angeli, seduti sull’anello della volta, riproducono la musica del cielo con suoni derivanti dai movimenti delle sfere del mondo superiore. Vicino all’angelo che suona il liuto, il pittore ha posto una pera che allude alla sublimazione del peccato originale per opera dell’incarnazione di Cristo.

55 SANT’AMBROGIO Sotto l’angelo di S. Matteo, si trova S.Ambrogio. È raffigurato nella consueta veste da vescovo con mitria e piviale, mentre si dedica alla teologia nel suo studio, lavorando per portare delle riforme liturgiche alla Chiesa. Il Santo è colto nell’atto di affilare la punta della penna con un coltellino.

56 SANT’AGOSTINO Anche S. Agostino è vestito da vescovo ed è colto nell’atto di meditare sul mistero della Trinità e dell’essenza di Dio.

57 SAN GEROLAMO S. Gerolamo è raffigurato con l’abito e con il cappello da cardinale mentre sta revisionando l’antica traduzione della Bibbia dai testi greci. Nel Medio Evo si pensò che il grado di cardinale gli fosse stato attribuito di diritto, anche se in realtà, Gerolamo non rivestì mai tale carica.

58 SAN GREGORIO S. Gregorio è rappresentato in vesti papali, con un copricapo formato da tre corone sovrapposte simboleggianti la triplice sovranità poichè il Papa è contemporaneamente Padre dei re e dei principi, il Rettore dell’orbe e vicario di Cristo. E’ raffigurato mentre lavora sul suo scrittoio Egli ha lasciato in eredità testi di carattere spirituale, morale e pastorale.

59 I VENTI I venti (Eolo, Borea, Euro e Zefiro) sono raffigurati da quattro giovani seminudi che soffiano nei corni, i capelli sono gonfi e spettinati, tre di essi sono in piedi e uno in ginocchio.

60 TERRA, FUOCO, ARIA E ACQUA
I quattro elementi vengono così descritti: la Terra è rappresentata da una fanciulla che innalza due rocce; il Fuoco , inginocchiato e seminudo, porta nei palmi due fiamme; l’Acqua è rappresentata attraverso una bionda fanciulla vestita di verde nell’atto di versare a terra il contenuto di due brocche; infine l’Aria, un giovane alato e seminudo, spinge un elemento etereo verso il basso Il nostro pittore esprime due movimenti contrari: Terra e Fuoco vanno verso l’alto, mentre Acqua e Aria scendono verso il suolo.

61 I PROFETI Nel sottarco trionfale sono rappresentati otto profeti,in posizione simmetrica sulla destra e sulla sinistra, descritti entro edicoli esagonali Ognuno dei profeti tiene in mano un cartiglio indicante il nome e una frase tratta dal proprio libro. Da sinistra, dal basso verso l’alto, i profeti sono Daniele, Michea, Giona, Giovanni Battista, Ezechiele, Marchodeo, Isaia e Amos.

62 DANIELE Raffigurato come un giovanetto imberbe, regge un cartiglio con un versetto che tratta della salvezza che trovano coloro che hanno fiducia e sperano in Dio. MICHEA Nel cartiglio di Michea il profeta parla dei limiti dell’uomo per enfatizzare l’opera salvifica del Dio misericordioso.

63 GIONA GIOVANNI BATTISTA
Giona è colto con la mano sinistra alzata a palmo aperto e regge un cartiglio in cui parla ancora una volta della misericordia di Dio. GIOVANNI BATTISTA Il profeta tiene un cartiglio nel quale viene trattato il tema dell’annuncio e della liberazione. La scritta del cartiglio è desunta da Isaia e prepara il ritorno del popolo eletto nella terra designata da Dio.

64 EZECHIELE Alla figura di Ezechiele è associata la citazione di un fondamentale capitolo del suo libro il cui tema è la responsabilità personale: si afferma la via della salvezza tramite la conversione nel segno della vita eterna. MARDOCHEO Il profeta nel suo cartiglio riporta una frase che esprime la totale fiducia di colui che crede fermamente nel potere di Dio.

65 ISAIA Il cartiglio di Isaia sostiene che la vera religione è l’unione della liturgia con la vita stessa, punto d’incontro in cui emerge la coerenza tra la preghiera e la vita mortale. AMOS Conclude la serie dei profeti Amos con le sue parole piene di speranza nella restaurazione, la citazione esprime il desiderio di ristabilire la dinastia di Davide nella terra di Dio: anela alla prosperità e alla felicità del popolo di Dio.

66 IL COMPIANTO DEL CRISTO MORTO
Entrando nell’oratorio, sulla destra, si trova il gruppo delle figure in scultura a tuttotondo eseguito dalla bottega dei Fantoni il quale mette in scena il compianto sul Cristo morto, drammatizzazione dei Sepolcri. Queste scene erano tipiche di una teologia di natura francescana che insisteva su prediche atte a porre l’attenzione sulla parte umana del Cristo, soprattutto nei momenti della Passione. Il gruppo fantoniano incarna quella presenza visibile delle rappresentazioni sacre, i “Misteri”, che il popolo seguiva con trasporto emotivo. Le statue rappresentando le gestualità, il pianto e le emozioni dei personaggi scolpiti, creano immagini che entrano nello sguardo dei fedeli stimolando la meditazione.

67 MARIA ADDOLORATA Il personaggio è presentato con una spada nel cuore che simboleggia la sua partecipazione alla dolorosa vicenda del figlio.

68 LE TRE MARIE Le donne presenti nella scena del compianto sono: la madre di Cristo, Maria di Magdala e Maria madre di Joses Le donne erano venute con Gesù dalla Galilea e seguivano Giuseppe; esse osservano la tomba e il corpo di Gesù facendo trasparire tutta la sofferenza che ciò provoca loro.

69 GIUSEPPE D’ARIMATEA Membro del sinedrio, egli è l’unico che non aderì alla decisione di crocefiggere Gesù Di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo del Cristo morto che gli fu concesso per la sepoltura.

70 involta in veste negra, con un furor qual io
Il Trionfo della Morte …et una donna involta in veste negra, con un furor qual io non so se mai al tempo de' giganti fusse a Flegra, si mosse e disse: Ad ogni tuo click aggiungerai un elemento alla riflessione multimediale sul brano poetico “Triumphus Mortis” di Petrarca. “O tu, donna, che vai di gioventute e di bellezze altera, e di tua vita il termine non sai, io son colei che sì importuna e fera chiamata son da voi, e sorda e cieca gente a cui si fa notte inanzi sera.” TRIONFO DELLA MORTE E DANZA MACABRA SULLA FACCIATA DELL’ ORATORIO DEI DISCIPLINI A CLUSONE (BG), (Petrarca, Triumphi, Triumphus Mortis, I, vv.31-36)

71 (Petrarca, Triumphi, Triumphus Mortis, I, vv.31-36)
( ) ed ecco… piena di morti tutta la campagna, …Ivi eran quei che fur detti felici, pontefici, regnanti, imperadori; or sono ignudi, miseri e mendici. U' sono or le ricchezze? u' son gli onori e le gemme e gli scettri e le corone e le mitre e i purpurei colori? Miser chi speme in cosa mortal pone (ma chi non ve la pone?), e se si trova a la fine ingannato è ben ragione. O ciechi, el tanto affaticar che giova? Tutti tornate a la gran madre antica, e 'l vostro nome a pena si ritrova. Il Trionfo della Morte (Petrarca, Triumphi, Triumphus Mortis, I, vv.31-36) Fine presentazione


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