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PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE PIEMONTE

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Presentazione sul tema: "PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE PIEMONTE"— Transcript della presentazione:

1 PROGRAMMAZIONE 2014-2020 FSE REGIONE PIEMONTE
Direttore Istruzione, Formazione professionale e Lavoro Paola Casagrande Aggiornamenti al 5 dicembre 2013

2 OBIETTIVI UE 2020 il 75% delle persone di età compresa tra i 20 ed i 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del PIL UE deve essere investito in R&S; i traguardi in materia di clima/energia devono essere raggiunti; il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma; 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio povertà.

3 MISSION FSE Migliorare le possibilità di occupazione, rafforzare l’inclusione sociale, lottare contro la povertà, promuovere l’istruzione e la formazione permanente ed elaborare politiche di inclusione attiva globali e sostenibili e contribuire in tal modo alla coesione economica, sociale e territoriale, dovrebbe tener conto delle esigenze connesse alla promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un’adeguata protezione sociale, la lotta contro l’esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana.

4 Dimensione sociale rafforzata
20% di contributi FSE destinati all’inclusione sociale Intensificazione della lotta alla disoccupazione giovanile Integrazione e sostegno specifico all’uguaglianza di genere e alla non discriminazione

5 Sostenere la strategia 2020 attraverso:
FSE deve Sostenere la strategia 2020 attraverso: Rispetto indicazioni Position paper Coerenza con: PNR, strategie nazionali per occupazione, relazioni sociali, integrazione rom e disabilità Sostenere l’agenda digitale europea Contribuire alle iniziative faro: youth on the move, piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale

6 OT8: Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità e sostegno alla mobilità professionale attraverso: l’accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e gli inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mdl nonché attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale l’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazione, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani; l’attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le micro, pmi innovative; l’eguaglianza fra uomini e donne in tutti i settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione di carriera, la conciliazione fra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore; l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori al cambiamento; l’invecchiamento attivo e in buona salute; la modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi pubblici e privati di promozione dell’occupazione, migliorando il soddisfacimento del mdl, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale, nonché attraverso programmi di mobilità ed una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati

7 OT9: promozione dell’inclusione sociale, lotta contro la povertà e la discriminazione:
l’inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità; l’integrazione socioeconomica di comunità marginali come i ROM la lotta contro tutte le forme di discriminazione e la promozione delle pari opportunità; il miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie di interesse generale; la promozione dell’imprenditorialità sociale e dell’integrazione professionale nelle imprese sociali e dell’economia sociale e solidale, al fine di facilitare l’accesso all’occupazione; strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo;

8 OT10: Investimento nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e la formazione permanente: Riducendo e prevenendo l’abbandono scolastico precoce e promuovendo l’uguaglianza di accesso all’istruzione prescolare, primaria e secondaria di qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale ed informale) che consentano di riprendere l’istruzione e la formazione; Migliorando la qualità e l’efficacia dell’istruzione superiore e di livello equivalente e l’accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita specie per i gruppi svantaggiati; Rafforzando la parità di accesso alla formazione permanente, per tutte le fasce di età nei contesti formali, non formali ed informali, aggiornando le conoscenze, le abilità e le competenze della manodopera e promuovendo percorsi di istruzione flessibili anche tramite l’orientamento al percorso professionale e il riconoscimento delle competenze acquisite;

9 OT10: Investimento nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e la formazione permanente: (iv) Migliorando l’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro e rafforzando i sistemi di iefp e migliorandone la qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle capacità, adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato

10 OT11: rafforzamento della capacità istituzionale delle autorità pubbliche e dei soggetti interessati e di un’amministrazione pubblica efficace: (i) Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell’ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance (ii) rafforzamento delle capacità di tutti i soggetti interessati, che operano nei settori dell’istruzione, della formazione permanente, della formazione e delle politiche sociali del lavoro anche mediante patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale.

11 Attraverso le priorità di investimento elencate nel paragrafo 1, il FSE contribuisce anche agli altri obiettivi tematici elencati nell’articolo 14 del Regolamento (UE),specialmente: supportando il passaggio ad una economia a basse emissioni, resistente ai cambiamenti climatici, basata sull’utilizzo efficiente delle risorse, mediante un miglioramento nei sistemi di istruzione e formazione, mirato all’adattamento delle competenze e delle qualifiche, il perfezionamento professionale della manodopera e la creazione di nuovi posti di lavoro nei settori collegati all’ambiente e all’energia; (b) migliorando l’accessibilità, l’utilizzo e la qualità delle tecnologie dell’informazione e di comunicazione grazie allo sviluppo della cultura digitale e dell’e-learning, e all’investimento nell’inclusione digitale, nelle competenze digitali e nelle relative competenze imprenditoriali; .

12 (c) rafforzando la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, attraverso lo sviluppo di studi post-universitari e delle competenze imprenditoriali, la formazione dei ricercatori, la condivisione in rete delle attività e i partenariati tra gli istituti di insegnamento superiore, i centri di ricerca e tecnologici e le imprese; (d) Miglioranndo la competitività e la sostenibilità a lungo termine delle PMI, attraverso la promozione della capacità di adattamento delle imprese, dei dirigenti e dei lavoratori e un maggiore investimento nel capitale umano e il sostegno a istituti di istruzione e formazione professionale orientati alla pratica

13 Struttura programmazione
5 obiettivi tematici tra i 18 elencati su cui concentrare 80% delle risorse declinazione di obiettivi specifici regionali 20% delle risorse per inclusione sociale Sviluppo delle capacità delle parti sociali Promozione della parità tra uomini e donne Promozione delle pari opportunità e non discriminazione

14 PON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER L’OCCUPAZIONE (550MEURO)
OT 8 - Occupazione Servizi per il lavoro: cooperazione interistituzionale per implementazione LEP Azione di sistema sulla permanenza/ricollocazione dei lavoratori colpiti da crisi di rilevanza nazionale In maniera trasversale: osservazioni e analisi su mercato del lavoro e occupabilità Sperimentazione interventi di politiche attive (sistemi incentivanti) e relative azioni di sistema e di assistenza tecnica/promozione territoriale

15 OT 10 – Istruzione e formazione
PON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER L’OCCUPAZIONE OT 10 – Istruzione e formazione - Azioni di sistema per l’apprendimento permanente, tra cui quelle a supporto della certificazione delle competenze degli standard formativi, professionali Azioni per il decollo/efficacia dell’alternanza scuola-formazione-lavoro (regolazione e assistenza alle Regioni) Azioni di sistema per l’anticipazione dei fabbisogni formativi e professionali

16 PON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER
L’OCCUPAZIONE Trasversale a OT 8 e OT 10 Mobilità transnazionale: Sperimentazione azioni dirette di mobilità ai fini di apprendimento e lavoro Facilitazione ad assistenza tecnica per complementarità tra programmazione FSE ed altri programmi/Fondi europei (Erasmus +)

17 OT 11 – Capacità istituzionale
PON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER L’OCCUPAZIONE OT 11 – Capacità istituzionale - sistema informativo integrato lavoro-formazione, politiche attive e passive del lavoro rafforzamento capacità attori nel sistema delle politiche attive per l’occupazione predisposizione strumenti di monitoraggio e valutazione delle politiche divulgazione e promozione delle politiche

18 PON INCLUSIONE 330 MEURO FINANZIAMENTO DELLA SOCIAL CARD “CONDIZIONATA” sulla base delle sperimentazioni già attuate con particolare riferimento alle famiglie con figli. INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE (Rom, soggetti svantaggiati) con coinvolgimento Consorzi Socio Assistenziali

19 PON ISTRUZIONE: Platea delle scuole e ipotesi di risorse
Regioni meno sviluppate 3.439 scuole 100% Regioni in transizione 629 scuole 48% Regioni più sviluppate 5.069 scuole 23% 19 19

20 Azioni PON - Regioni Centro Nord e in transizione
Azioni di contrasto alla dispersione scolastica, mirate in alcune aree o con particolare attenzione a studenti caratterizzati da particolare fragilità o contraddistinti da esigenze specifiche. Si potrà dare particolare attenzione ai fabbisogni connessi alla forte presenza di alunni di origine straniera (contrasto alla dispersione, sostegno all’apprendimento della lingua italiana, formazione per gli insegnanti sull’italiano L2, diffusione della presenza di mediatori culturali,…) Azioni di potenziamento delle competenze chiave, con particolare attenzione all’apprendimento linguistico (inserimento di esperti madrelingua, percorsi di studio e residenza all’estero) Percorsi di alternanza scuola-lavoro, favorendo, ove possibile, stage all’estero o in realtà produttive contraddistinte da particolare innovatività Sviluppo della formazione professionale dei docenti (innovazione su aree disciplinari i e mobilità per l’apprendimento linguistico) Rafforzamento delle competenze dei docenti in ambiti specifici, strettamente connessi con i fabbisogni delle realtà produttive (es: computer science per i licei e robotica con particolare riferimento agli istituti tecnologici) Azioni di promozione delle eccellenze, quali il supporto alla partecipazione e all’organizzazione di gare disciplinari e borse di studio. Ris. 1 Ris. 2 Ris. 1-6 Ris. 2 Ris. 2-6 Ris. 2 20 20

21 Azioni PON - Regioni Centro Nord e in transizione
Attività laboratoriali e azioni di alternanza scuola - lavoro per gli istituti tecnici e professionali Azioni di sistema per lo sviluppo e il coordinamento degli ITS e dei poli tecnico professionali (ricerche, studi, ….) Sostegno allo sviluppo dei CPIA e al rafforzamento delle competenze degli adulti Attuazione dell’Agenda Digitale, con il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento a supporto del rafforzamento delle competenze digitali di studenti e docenti,… Azioni di governance e rafforzamento della capacità istituzionale, quali: formazione dei dirigenti scolastici, dirigenti e funzionari dell’Amministrazione centrale e periferica; strumenti per la diffusione dell’e-government; interventi di progettazione e sviluppo di strumenti informativi per la rilevazione, l’elaborazione e la diffusione delle informazione e per garantire l’interoperabilità delle banche dati; azioni di studio, ricerca e supporto per la definizione di standard, livelli essenziali di servizio e sviluppo dei sistemi di qualità; rafforzamento del Sistema Nazionale di Valutazione Ris. 6 Ris. 6 Ris. 3 Ris. 8 OT.11 21 21

22 YEI Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una Garanzia per i Giovani Garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.

23 Governance gestionale
PROPOSTA MINISTERO DISPONIBILITA’ OLTRE 1500 MEURO Governance gestionale Programma operativo nazionale presso Ministero del Lavoro Regioni come organismi intermedi 23

24 Ripartizione misure Centro/Regioni
azioni di politica attiva rivolte ai beneficiari del programma azioni di affiancamento ulteriori rispetto alle azioni di counselling dei servizi competenti ed alle misure di inserimento lavorativo azioni di counselling da effettuare nell’ambito del sistema di istruzione e formazione statale realizzazione della piattaforma tecnologica realizzazione del sistema di monitoraggio e valutazione definizione delle attività di comunicazione e informazione di natura nazionale


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