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8 marzo 2007 L'Atto di indirizzo regionale

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Presentazione sul tema: "8 marzo 2007 L'Atto di indirizzo regionale"— Transcript della presentazione:

1 8 marzo 2007 L'Atto di indirizzo regionale
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Direzione Generale L'Atto di indirizzo regionale nello scenario della riforma del II ciclo e dei dispositivi U.E. 8 marzo 2007 Graziella Ansaldi Fresia

2 SOMMARIO ATTO DI INDIRIZZO Regione Piemonte
La sperimentazione del BIENNIO unitario I livelli essenziali degli apprendimenti e la certificazione I livelli essenziali secondo il QUADRO EUROPEO delle QUALIFICHE Sperimentazione delle RETI TECNICO-PROFESSIONALI Lo scenario nazionale Decreto Legge n. 7/2007: struttura del secondo ciclo Disegno Legge 25/1/2007: norme in materia di istruzione tecnico - professionale Quale strategia riformatrice _______________________Graziella ANSALDI____________________________

3 SPERIMENTAZIONE BIENNIO UNITARIO
1.1 ATTO INDIRIZZO REGIONALE base  ruolo strategico competenze trasversali garantire equivalenza formativa diversi indirizzi  superare approccio rigidamente disciplinare  adottare didattica laboratoriale Unitarietà del sistema sta nei RISULTATI livelli essenziali apprendimenti certificati termine biennio _______________________Graziella ANSALDI____________________________

4 1.1.1 Dai CONTENUTI alle COMPETENZE
 Nota Min. 10/11/2006 Modello nazionale certificazione competenze III anno scuola secondaria I grado  Conferenza Unificata Stato Regioni a) Standard formativi minimi competenze di base (21/1/2004) b) Standard formativi min. competenze tecnico-profess. (5/10/2006) _______________________Graziella ANSALDI____________________________

5 PERCHÈ CURRICOLI PER COMPETENZE
riconoscibilità trasferibilità competenze sistemi per passaggi tra territori Presuppone certificazione competenze effettivamente acquisite Racc. UE 18/12/2006 competenze base Racc. 5/9/2006 QEQ _______________________Graziella ANSALDI____________________________

6 QUADRO EUROPEO QUALIFICHE (QEQ)
1.1.2 QUADRO EUROPEO QUALIFICHE (QEQ) Proposta di raccomandazione del 5 settembre 2006 CHE COSA È un quadro di riferimento sovranazionale qualifiche/titolo studio COME 8 livelli di riferimento descrivono conoscenze abilità competenze facilita definizione univoca _______________________Graziella ANSALDI____________________________

7 Livello 5 * Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 5 sono
•  conoscenze pratiche e teoriche ampie e specializzate in un ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di quelle conoscenze •  un'ampia gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per sviluppare soluzioni creative a problemi astratti •  gestire e supervisionare in contesti di attività di lavoro o di studio soggetti a cambiamenti imprevedibili •  valutare e migliorare le prestazioni di se stessi e degli altri Livello 6 ** Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 6 sono •  conoscenze avanzate (nota 2) in un ambito di lavoro o di studio, che richiedono una comprensione critica di teorie e principi •  abilità avanzate, che dimostrano padronanza e innovazione, necessarie per risolvere problemi complessi e imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio •  gestire attività o progetti tecnici o professionali complessi, assumendosi la responsabilità della presa di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili •  assumersi la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di singoli individui e di gruppi Livello 7 *** Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 7 sono •  conoscenze altamente specializzate, alcune delle quali costituiscono l'avanguardia delle conoscenze in un ambito di lavoro o di studio, quale base del pensiero originale •  consapevolezza critica dei problemi legati alle conoscenze in un ambito e all'interfaccia tra ambiti diversi •  abilità di problem solving specializzate, necessarie per la ricerca e/o l'innovazione al fine di sviluppare nuove conoscenze e procedure e per integrare conoscenze provenienti da ambiti diversi •  gestire e trasformare contesti di lavoro e di studio complessi e imprevedibili, che richiedono approcci strategici nuovi •  assumersi la responsabilità di contribuire alle conoscenze e alle pratiche professionali e/o di valutare le prestazioni strategiche di gruppi Livello 8 **** Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 8 sono •  conoscenze al livello più avanzato di un ambito di lavoro o di studio e all'interfaccia tra ambiti diversi •  le abilità e le tecniche più avanzate e specializzate, comprese la sintesi e la valutazione, necessarie per risolvere problemi critici nella ricerca e/o nell'innovazione e per ampliare e ridefinire le conoscenze e le pratiche professionali esistenti •  dimostrare un grado elevato di autorità, innovazione, autonomia, integrità scientifica o professionale e un impegno sostenuto verso lo sviluppo di nuove idee o processi all'avanguardia in contesti di lavoro o di studio (nota 3), tra cui la ricerca

8 LEARNING OUT – COMES LIVELLI COMUNI correlati a RISULTATI DI APPRENDIMENTO
 Sono ciò che “ci si aspetta che la persona conosca, comprenda e/o sia in grado di fare, al termine di un periodo di apprendimento”  I risultati di apprendimento possono essere definiti corsi unità per moduli programmi _______________________Graziella ANSALDI____________________________

9 QEQ (continuazione)  Adattamento graduale:
entro Stati membri collegano sistemi nazionali qualifiche al QEQ  Aggiornamento sistema attuale ECTS European Credit Transfer System in 5 livelli _______________________Graziella ANSALDI____________________________

10 QEQ (continuazione) PUNTI FORTI QEQ
 promuovere una migliore corrispondenza tra le esigenze del mercato del lavoro, espresse in conoscenze, abilità, competenze e l’offerta di istruzione e formazione  accrescere opportunità di mobilità tra sistemi e tra territori grazie trasparenza e definizione univoca titoli/qualifiche  facilitare la convalida della formazione non formale e informale PUNTI FORTI QEQ _______________________Graziella ANSALDI____________________________

11 ATTO INDIRIZZO REGIONALE
1.2 Sperimentazione RETI TECNICO-PROFESSIONALI Istituti Tecnici e/o Professionali Strutture formative accreditate COME C O M E  consorzio art. 7 DPR 275/99 “acquisire servizio e beni per compiti carattere formativo” _______________________Graziella ANSALDI____________________________

12 RETI TECNICO-PROFESSIONALI (continuazione)
PERCHE’ consolida rapporti per favorire percorsi triennali integrati crea valore aggiunto  mettendo in relazione diverse autonomie  integrando progettazione percorsi realizzazione _______________________Graziella ANSALDI____________________________

13 RETI TECNICO-PROFESSIONALI (continuazione)
PERCHÉ confronto per favorire comparazione BENCHMARKING per favorire rapporto con altri soggetti istituzionali sociali _______________________Graziella ANSALDI____________________________

14 RETI TECNICO-PROFESSIONALI (continuazione)
PERCHÉ  per migliorare valenza orientativa percorso facilitando passaggi _______________________Graziella ANSALDI____________________________

15 2. SCENARIO NAZIONALE 2.1 DECRETO LEGGE , N°7 “misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese” _______________________Graziella ANSALDI____________________________

16 STRUTTURA SECONDO CICLO DECRETO LEGGE 31.1.2007, N°7
Art. 13, comma 1  Il secondo ciclo è costituito istruzione secondaria superiore dal sistema istruzione e formazione professionale (IFP) _______________________Graziella ANSALDI____________________________

17 STRUTTURA SECONDO CICLO DECRETO LEGGE 31.1.2007, N°7 (continuazione)
licei Istruzione secondaria superiore comprende istituti tecnici istituti professionali DIPLOMA ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE _______________________Graziella ANSALDI____________________________

18 STRUTTURA SECONDO CICLO 2
STRUTTURA SECONDO CICLO 2.2 Disegno legge: norme in materia di istruzione tecnico-professionale approvato Consiglio Ministri 25/1/2007 Istituti tecnici e Istituti Professionali mondo del lavoro /volontariato Strutturati sul territorio collegandoli formazione professionale università e ricerca Riordinati e potenziati come Istituti tecnico-professionali _______________________Graziella ANSALDI____________________________

19 STRUTTURA SECONDO CICLO Disegno di legge
Attraverso Regolamenti è prevista: riduzione attuali indirizzi Istituti Tecnici e Istituti Professionali ammodernamento nell’ambito di ampi settori tecnico-professionali nuova struttura curricoli risultati di apprendimento monte ore annuale delle lezioni sostenibile per alunni _______________________Graziella ANSALDI____________________________

20 POLI TECNICO PROFESSIONALI DECRETO LEGGE 31.1.2007, N°7
istituti tecnici e istituti professionali POLI TECNICO PROFESSIONALI strutture formative istituti tecnici superiori costituiti ambito provinciale o subprovinciale _______________________Graziella ANSALDI____________________________

21 2.3 QUALE STRATEGIA RIFORMATRICE
MODELLO Norme generali e principi nazionale Indicazioni nazionali Livelli essenziali apprendimenti MASTER PLAN attuazione Titolo V Costituzione Come fare partecipare le autonomie locali e regionali alla “governance” del sistema _______________________Graziella ANSALDI____________________________


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