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Perché usare le immagini?

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Presentazione sul tema: "Perché usare le immagini?"— Transcript della presentazione:

1 Perché usare le immagini?
Perché funzionano! Proviamo a rispondere alle seguenti domande: Avete un calendario dove annotate le cose da fare per aiutarvi ad organizzare il vostro tempo? Tenete sulla vostra scrivania o sullo sportello del frigo un elenco di cose da fare? Vi è mai capitato di indicare un’immagine per far capire a un’altra persona quel che volete? Fate la lista della spesa prima di andare al supermercato? Vi capita di guardare i segnali per orientarvi dov’è l’uscita oppure quale direzione dovete seguire? Ogni tanto consultate le ricette di un libro di cucina per preparare un piatto particolare? Talvolta lasciate un appunto ai vostri familiari per ricordare loro le cose da fare? Studiate il menù al ristorante prima di ordinare? Vi è mai capitato di attaccare una nota sullo specchio del bagno per ricordarvi di fare una cosa? Avete mai fatto l’esperienza di montare una bicicletta nuova o qualsiasi altro congegno seguendo le istruzioni “step by step”?

2 Se avete risposto sì alla maggior parte di questi quesiti
significa che vi siete serviti delle immagini per aiutarvi nell’organizzazione della vostra vita. Così come le immagini ci aiutano a possono essere ausili validi nella vita quotidiana delle persone con un deficit di comunicazione per ricordare comunicare scegliere mediare e supportare le loro interazioni comunicative organizzare il loro ambiente facilitare il loro apprendimento

3 Quando vedo… …allora comprendo

4 integrazione di modalità comunicative
La Comunicazione aumentativa e alternativa si serve delle immagini infatti essa è “aumentativa” perché vengono accresciute e potenziate le preesistenti modalità comunicative è “alternativa” perché fa riferimento all’utilizzo di codici sostitutivi al sistema verbale “alternativa” non è “sostitutiva” La filosofia della CAA rimanda piuttosto ad una integrazione di modalità comunicative

5 che si può avvalere di differenti tecniche
La CAA è un intervento che si può avvalere di differenti tecniche per aumentare o sostituire il linguaggio verbale nelle situazioni di disabilità in cui vi siano bisogni comunicativi complessi

6 nessun sistema, nessuna tecnica, nessuna strategia
In linea di principio nessun sistema, nessuna tecnica, nessuna strategia risulta migliore di un’altra ogni persona è diversa e i differenti strumenti “aumentativi” e “alternativi” possono essere usati anche contemporaneamente e soprattutto l’utilizzo deve essere flessibile e modificabile a seconda delle esigenze attuali di sviluppo del bambino

7 Essa si colloca nella predisposizione squisitamente umana
La lettura ad alta voce dell’adulto ha radici molto antiche e profonde. Essa si colloca nella predisposizione squisitamente umana a narrare e farsi narrare al ruolo fondamentale che raccontare storie assume nell’organizzare e trasmettere l’esperienza e nel dare senso agli eventi della vita Le stesse pitture rupestri ci testimoniano il bisogno di controllare la realtà attraverso la sua narrazione Bruner focalizza per primo l’attenzione della psicologia sul tema della narrazione. Egli considera la capacità di produrre e ascoltare narrazioni come una delle caratteristiche fondamentali del pensiero umano, talmente radicata da far presupporre che possa essere alla base linguaggio

8 Il narratore è sempre un personaggio rilevante per la collettività:
il cantore cieco dei greci, il “maestro della parola” africano, il cantastorie, il comico della commedia dell’arte… L’attività narrante si completa se c’è un “ascoltatore” della narrazione L’ascolto di narrazioni permette di acquisire nel proprio bagaglio anche le esperienze di altri, aumentando la propria capacità di fare inferenze e potenziando una spirale virtuosa in cui più ascolto narrazioni più chiavi di contesto posseggo più facilmente comprendo quanto narrato più sfumature e possibilità di lettura posso cogliere più volentieri ascolto altre narrazioni

9 Partendo da questi presupposti teorici nascono i primi programmi di
promozione della lettura negli Stati Uniti Reading is fundamental e Head Start ambedue iniziati nel 1965 Nel la Commissione Federale per la Lettura USA individua la lettura ad alta voce da parte dei genitori e degli insegnanti come lo strumento più efficace e accessibile per far sorgere precocemente nei bambini il desiderio di imparare a leggere. Si è così sviluppato il concetto di family literacy o Alfabetizzazione familiare In Italia nel 1999 nasce il progetto Nati Per Leggere dalla collaborazione dell’Associazione Italiana Biblioteche, dell’Associazione Culturale Pediatri e del Centro per la Salute del Bambino. Scopo del progetto è la promozione della lettura ad alta voce da parte dei genitori ai propri figli a partire dai primi mesi di vita, come opportunità di sviluppo affettivo e cognitivo

10 Ma i libri devono essere modificati, per diventare accessibili
Anche i bambini con bisogni comunicativi complessi hanno bisogno di essere esposti precocemente alla lettura ad alta voce perché ha una importantissima valenza affettiva e nello stesso tempo favorisce e stimola la comunicazione ed il linguaggio Ma i libri devono essere modificati, per diventare accessibili devono cioè essere tradotti in simboli solo così diventano “su misura” come un abito di sartoria Un libro su misura che diventa adeguato ai bisogni di quello specifico bambino in quella fase della sua vita

11 La grafica e le immagini L’accessibilità fisica
QUALI CARATTERISTICHE RENDONO UN LIBRO “SU MISURA”? La modalità di lettura L’argomento Il testo La grafica e le immagini L’accessibilità fisica

12 MODALITA’ DI LETTURA L’early book sharing
è una tipica attività genitoriale che può iniziare precocemente già entro i 12 mesi di vita del bambino. 1. È un’occasione in cui l’adulto e il bambino devono stare bene insieme 2. È importante ritagliare la lettura in un momento particolare della giornata riservando così ad essa uno spazio e trasformarlo poi in una piacevole routines (prima del sonnellino, dopo i pasti…) 3. Deve avvenire in un posto comodo e confortevole 4. E’ fondamentale fare scegliere sempre al bambino quale libro leggere 5. Non bisogna forzare mai…la lettura deve essere gratuita e non prestazionale 6. Bisogna tenere il libro in modo che il bambino possa sempre vedere le immagini e i simboli, favorendo in tal modo la sua partecipazione 7. L’adulto legge e contemporaneamente fa il modeling (indica cioè man mano, il simbolo letto) 8. E’ importante enfatizzare e drammatizzare per meglio agganciare il bambino 9. La lettura deve avere tempi brevi 10. Deve collegarsi all’esperienza del bambino o ai suoi interessi 11. E’ una lettura interamente dedicata al bambino che non dà spazio alla stanchezza e pertanto se richiesto il libro va letto e riletto 12. Durante la lettura si possono inserire delle variabili per catturare l’attenzione

13 ARGOMENTO Legato alle sue passioni e ai suoi interessi Legato alla sua esperienza Legato ad avvenimenti significativi della sua vita UN ARGOMENTO GIUSTO PUÒ ANCHE: Far superare un comportamento problema Educare ad un corretto stile di vita

14 Esistono quattro tipologie di testo Molto semplice Semplice Elaborato
Molto elaborato Il testo deve essere posto sopra il simbolo per evitare che durante la lettura attraverso il modeling il lettore copra le parole Deve essere scritto in stampato minuscolo (script) perché è il modo consueto in cui si scrivono tutti i libri

15 GRAFICA E IMMAGINI Le immagini devono essere: NITIDE SU FONDO BIANCO
SE CONFUSE POSSONO ESSERE RISTRUTTURATE DEVONO POSIZIONARSI POSSIBILMENTE SU UNA PAGINA A SE’ STANTE I simboli: DEVONO ESSERE IN BIANCO E NERO (i colori confondono, diventano distrattori, soprattutto in presenza di tanti simboli) I SIMBOLI VANNO RIQUADRATI (la riquadratura delimita il simbolo e aiuta a mantenere l’attenzione su un simbolo durante il modeling)

16 ACCESSIBILITA’ FISICA
I libri modificati devono essere: MANEGGEVOLI ROBUSTI PLASTIFICATI DEVONO AVERE LA GIUSTA MISURA E LA CORRETTA IMPAGINAZIONE A SECONDA DELL’ETA’ E DEL TIPO DI DISABILITA’ DEL BAMBINO POSSONO AVERE DEGLI ELEMENTI FACILITANTI: FELTRINI, MOLLETTE, VELCRO, ABBASSALINGUE

17 I LIBRI “SU MISURA” POSSONO ESSERE:
I LIBRI MODIFICATI VANNO UTILIZZATI “IN ENTRATA” È L’ADULTO, IL GENITORE, IL COMPAGNO, IL FRATELLO, LA MAESTRA… CHE LEGGE ATTRAVERSO IL MODELING I LIBRI “SU MISURA” POSSONO ESSERE: PERSONALIZZATI MODIFICATI

18 LIBRO PERSONALIZZATO E’ un libro completamente nuovo creato proprio per uno specifico bambino Trasforma in una storia un’esperienza emotiva importante, positiva o negativa Trasforma in un libro gli specifici interessi del bambino o una sua grande passione L’argomento ha comunque un elevato livello motivazionale per il bambino e spesso è il primo aggancio possibile per bimbi molto piccoli, con disabilità complessa, con gravi problemi in comprensione linguistica, con difficoltà attentive o con range di interessi minimi

19 LIBRO MODIFICATO Parte da un libro già esistente che si modifica per renderlo pienamente accessibile per renderlo su misura I libri modificati hanno il vantaggio di poter esporre il bambino ad un linguaggio più ricco e strutturato, in cui si gioca con le ripetizioni e con le emozioni come in tutti i libri per bambini. Anche delle lezioni per la classe possono diventare libri modificati che integrano I libri modificati possono diventare i libri di tutti anche dei bambini stranieri che grazie ai simboli meglio comprendono il significato di una determinata parola

20 COME SI REALIZZA UN LIBRO MODIFICATO?
E’ un lavoro certosino Un libro esistente va Smontato Rimontato Adattato

21 STEP FONDAMENTALI… scelta del libro sistemazione delle immagini scelta della tipologia di testo modifica del contenuto adattamento del testo traduzione in simboli attraverso programmi specifici (sym writer per i wls o rebus e boardmaker per i pcs) inspessimento plastificazione spiralatura aggiunta di facilitazioni

22 GARANTISCE CHE IL LIBRO DIVENTI VERAMENTE
ADATTAMENTO DEL TESTO GARANTISCE CHE IL LIBRO DIVENTI VERAMENTE “SU MISURA” va semplificata la struttura della frase (non troppo, non troppo poco…) bisogna collocarsi un po’ al di sopra della zona di sviluppo prossimale del bambino va mantenuto alto il contenuto va reso ricco, divertente e carico di emozioni La scrittura deve essere “piena” sin dall’inizio (è errato pensato che troppi simboli confondono) vanno inseriti verbi, aggettivi proprio come si fa nel linguaggio di tutti i giorni bisogna giocare tanto con le ripetizioni È necessario prestare molta attenzione alla grafica l’immagine va a sinistra i simboli vanno in bianco e nero i simboli vanno riquadrati pongo molta attenzione agli “accapo” (i nuclei di senso vanno mantenuti sulla stessa riga)

23 LIBRO MOLTO SEMPLICE LIBRO SEMPLICE LIBRO ELABORATO
DIVERSE TIPOLOGIE DI LIBRI MODIFICATI LIBRO MOLTO SEMPLICE LIBRO SEMPLICE LIBRO ELABORATO LIBRO MOLTO ELABORATO

24 MOLTO SEMPLICE SEMPLICE ELABORATO MOLTO ELABORATO
figure su fondo bianche e nitide contenuto di massimo aggancio motivazionale poche pagine (da 1 a 4) struttura della frase lineare numero ridotto di simboli per pagina figure chiare pagine comprese tra 4 e 10 struttura della frase lineare non necessariamente breve discreto numero di simboli per pagina (da 8 a 20) figure di maggiore complessità numero di pagine abbastanza elevato (più di 10) struttura della frase progressivamente più ricca figure anche complesse numero di pagine anche molto elevato (più di 15) struttura della frase ricca e complessa moltissimi simboli per pagina (anche più di 40) molto piccoli poco esposti alla lettura ad alta voce non prestazionale con tempi di attenzione e di tenuta molto brevi con importanti problemi di comprensione verbale e/o cognitiva piccoli (2-3 anni) con esposizione media alla lettura ad alta voce non prestazionale con tempi di attenzione relativamente brevi con difficoltà di comprensione verbale e/o cognitiva non troppo marcata di 4/5 anni o più senza difficoltà a seguire una storia già abbastanza esposti alla lettura ad alta voce non prestazionale con tempi di attenzione e di tenuta buoni con poche o nessuna difficoltà di comprensione verbale e/o cognitiva di 6 anni o più molto esposti alla lettura ad alta voce non prestazionale con buone competenze cognitive STRUTTURA DEL LIBRO RIVOLTO A BAMBINI

25 Il testo deve arricchirsi gradualmente
Quando si parla di età si fa riferimento non solo all’età anagrafica ma anche all’età mentale Se per un bambino decidiamo di utilizzare, ad esempio, un libro molto semplice non necessariamente lo utilizzeremo per sempre Il testo deve arricchirsi gradualmente Anche le parti del discorso si staccano gradualmente La riquadratura diventa sempre più piccola

26 DAI LIBRI SU MISURA AGLI IN-BOOK
Il passaggio da libri speciali a libri di tutti avviene quando i libri in simboli a disposizione sono abbastanza numerosi da trasformarsi da “su misura per pochi” a “patrimonio di molti”… Da risultati di ricerche specifiche condotte dall’Università di Parma in collaborazione con il centro di CAA di Milano è emerso che quando gli INbook circolano liberamente in diversi contesti, come la scuola, le famiglie, le biblioteche, diventano libri che servono a tutti i bambini non solo a quelli con una disabilità della comunicazione Gli INbook servono per stare insieme: per INtegrare per l’INcontro per INcludere per INcuriosire

27 BIBLIOGRAFIA: “Costruire libri e storie con la CAA” Maria Antonella Costantino “Strategie visive per la comunicazione” Linda A. Hodgdon “Immagini per parlare” Paola Visconti, Marcella Peroni, Francesca Ciceri Slide relative al corso di aggiornamento sulla CAA tenuto nell’a. s. 2011/2012 presso il centro di comunicazione aumentativa e alternativa di Verdello (Bg) SITOGRAFIA: Ins. Francesca Drogo


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