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La crisi degli anni ’30 e ’40 Contesto storico

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Presentazione sul tema: "La crisi degli anni ’30 e ’40 Contesto storico"— Transcript della presentazione:

1 La crisi degli anni ’30 e ’40 Contesto storico
Due scuole di pensiero Comportamentismo USA Gestalt Europa Studio del comportamento manifesto La psicologia come scienza hard Studio dei fenomeni percettivi Dottrina dell’esperienza Entrambe le scuole si erano ritagliate un settore di competenza specifico, tralasciando un ambito estremamente importante: PERSONALITÀ

2 LA PERSONOLOGIA 1 “La personalità indica quell’insieme di caratteristiche cognitive ed affettive che rendono ogni uomo un unico, lo distinguono da ogni altra persona, fanno sì che sia quel che realmente è.” (Luccio, 2001) PERSONALITÀ TEMPERAMENTO CARATTERE TEORIE DEI TIPI Individuare le categorie Categorie esclusive Categorie “qualitative” Categorie ristrette Es. sanguigno, melanconico ecc. TEORIE DEI TRATTI Tratti o disposizioni comuni a tutti gli uomini “Categorie quantitative” Sono bipolari e si estendono lungo un continuum

3 La personologia 2 Gli studi sulla personalità hanno radici antiche (Ippocrate, Galeno) Le dottrine antiche tendevano a mettere in relazione le strutture somatiche generali con la personalità. Il SNC non era quasi mai preso in considerazione. Le due più importanti teorie costituzionaliste sono quelle di: SHELDON Componenti primarie derivanti dallo sviluppo embrionale Endomorfismo - viscerotonico Mesomorfismo - somatotonico Ectomorfismo – cerebrotonico KRETSCHMER Leptosomici - schizotimici Atletici - ixotimici Picnici -ciclotimici

4 Approccio concettuale
GORDON W. ALLPORT Approccio concettuale Enfasi sull’unicità dell’individuo Approccio metodologico Approccio lessicografico: La personalità in quanto fenomeno sociale, non può prescindere da da una ricerca preventiva sul lessico. RICERCA IDIOGRAFICA Vs SCIENZA NOMOTETICA TRATTO Agire nello stesso modo in un ampio numero di situazioni. Può essere rilevato in maniera empirica

5 RAYMOND B. CATTEL Approccio metodologico Approccio concettuale
Approccio lessicografico: termini individuati Analisi Fattoriale: procedura statistica che permette di raggruppare alcuni “concetti” in un macrofattore sopraordinato. 16 Personality Factor Questionnaire (16 PF) Approccio concettuale Tratto: segue configurazioni regolari nel tempo e nelle situazioni. Tratti di origine (16) Tratti di superficie

6 Sviluppi recenti della personologia
Seguendo l’ipotesi lessicale fondamentale (approccio lessicografico) si è sviluppato un nuovo modello NEVROTICISMO (preoccupato,nervoso e calmo, rilassato) ESTROVERSIONE (extraversion neologismo di Eysenck) APERTURA (Curioso, creativo e conformista) AMABILITÀ (Gentile, fiducioso e cinico, sospettoso COSCIENZIOSITÀ (Organizzato, scrupoloso e inaffidabile) ANALISI FATTORIALE MODELLO DEI BIG 5 (Fiske, 1949; Norman,1963)

7 Critiche alla personologia
La critica più forte proviene dai comportamentisti che sostengono l’ipotesi dl SITUAZIONISMO. Relazione causale fra caratteristiche somatiche e personologiche. I comportamentisti postulano l’ipotesi dell’APPRENDIMENTO SOCIALE. Secondo la teoria dell’apprendimento sociale, infatti, i comportamenti attesi vengono rinforzati e quelli non attesi ignorati. Questo è un fenomeno prettamente culturale. Può avere le caratteristiche della profezia che si auto-avvera.

8 Critiche alla personologia 2
SITUAZIONISMO: es del piccolo Albert (Watson, 1920) APPRENDIMENTO SOCIALE: introdotto da Rotter. LOCUS of CONTROL (Rotter, 1966) * può essere considerata una teoria della personalità. AUTOEFFICACIA (self-efficacy) (Bandura, 1974) Sia il LoC che la SE mostrano la necessità di controllo sull’ambiente. Mischel: sostenitore del metodo idiografico e “precursore del cognitivismo” Previsione, Aspettative.

9 DIFESA PERCETTIVA (McGinnies, 1949)
NEW LOOK Nasce negli USA nel dopoguerra ed ha come argomento privilegiato la percezione. Devid Krech Il riferimento alla Gestalt è evidente (old look): esclusione nel processo percettivo di qualsiasi fattore che fosse diverso da quelli considerati nel campo percettivo. Questa scuola di pensiero unisce concetti come ad esempio la motivazione e le emozioni con la percezione. DIFESA PERCETTIVA (McGinnies, 1949) SUBCEZIONE: legata al concetto di percezione subliminale New Look of Perception La soglia percettiva è mediata da processi affettivi

10 Il cognitivismo Contesto storico: crisi anni ’30 e ’40, le grandi scuole vivono una situazione di crisi. Nascita di un nuovo movimento: PSICOLOGIA DEI PROCESSI COGNITIVI. Le radici del cognitivismo vanno ricercate negli anni 50. 1960 – Miller ad Harvard ha il primo laboratorio per lo studio dei processi cognitivi Il nome deriva da un articolo di Neisser “Cognititive Psychology” (1967). Ai giorni nostri la psicologia generale è quasi sovrapponibile a quella cognitiva (memoria, linguaggio, attenzione).

11 NASCITA COGNITIVISMO Le radici storiche vanno ricercate nel comportamentismo. E’ una teoria che utilizza come metafora l’informazione. Si vuole vedere cosa c’è dentro alla blak box. 1947 Kenneth Craik ha definito l’uomo come servo – meccanismo 1952 Welford riprende il lavoro di Craik elabora la teoria del “canale unico” 1956 Miller stabilisce il numero di informazioni che possono essere trattate contemporaneamente. Come proseguimento logico Per differenziarsi da esso

12 Cognitivismo: Presupposti culturali
CIBERNETICA 1947 Robert Wiener Feed back negativo Autoregolazione Omeostasi (Cannon, 1922) Omeostato di Ashby (1252) Cervello come elaboratore di informazioni KENNETH CRAIK L’uomo è un servo – meccanismo elabora le informazioni relative ai controlli automatici che governano l’azione. Human Information Processing (HIP). Il “cervello” rappresenta. Manipolazione di simboli

13 Teorie nel contesto cognitivista
Teoria del “Canale unico”. (Welford, 1952) Lavora sui Tempi di Reazione (TR) Qualsiasi attività richiede un tempo (t) di processazione. Più stimoli sono presenti nel campo visivo, maggiore sarà il TR (somma di t1+t2+t3+…+tn). Eccezione quando l’intervallo di tempo fra i due stimoli è molto breve. Capacità limitata del sistema La processazione si suppone che avvenga in serie Miller (1956) definisce il limite della capacità del canale (7 + o – 2) Chunks (pezzi). Legata alla MBT. (Atkinson e Shiffrin,1968)

14 PSICOLINGUISTICA 1957 Noam Chomsky Padre della psicolinguistica
Teoria generativo-trasformazionale. Si contrappone al comportamentismo e all’idea dell’acquisizione del linguaggio per condizionamento. Rottura epistemologica. Importanza della sintassi Assume una posizione innatista ed etologica. Due ipotesi Padre della psicolinguistica Competenza (to Know how) M. Procedurale Esecuzione Comportamento specie-specifico Language Acquisition Device (LAD) Si fonda su strutture biologiche

15 Hebb e gli assembramenti neurali
Critica nei confronti dell’utilizzo improprio dei termini neurofisiologici. Elaborazione di informazione inteso in senso pragmatico e non euristico. Aspetto passivo del SNC, sembra non essere capace di “trattenere” le informazioni . 1938 de Nò parla di circuiti reverberanti. 1949 Hebb “Organization of behavior” espone una teoria sul funzionamento del SNC. I neuroni si organizzano in assembramenti cellulari con una propria “autonomia”. E’ una teoria connessionista

16 Conquiste neurofisiologiche
IL ruolo della formazione reticolare (tronco dell’encefalo Arousal – attivazione: è un sistema di vigilanza Sistema reticolare attivatore ascendente. ( Ascending Reticular Activating System ARAR, Magoun, 1952). E’ un “tono di attività di fondo” Il livello di arousal è un concetto estremamente importante in psicologia.


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