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INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES

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Presentazione sul tema: "INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES"— Transcript della presentazione:

1 INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES THEMES AND INDICATORS FOR AN INTEGRATED APPROACH

2 La pianificazione paesistica nelle Marche è stata introdotta dal Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR), approvato nel 1989 in attuazione della legge 431/185 (Galasso), che si basa sull’inserimento della tutela del paesaggio all’interno dei piani regolatori generali comunali (PRG), in quanto si attua tramite l’adeguamento degli strumenti urbanistici. Gli obiettivi del piano, che si configura come Piano Territoriale Paesistico con valenza urbanistica, sono quelli di “procedere a una politica di tutela del paesaggio coniugando le diverse definizioni di paesaggio-immagine, paesaggio-geografico, paesaggio-ecologico in una nozione unitaria di paesaggio-ambiente”. Il piano è esteso a tutto il territorio regionale ed è gerarchicamente sovraordinato alla pianificazione di settore e ai piani urbanistici comunali. L’approccio metodologico impiegato, articola il complesso del paesaggio in tre temi (sottosistemi tematici), identificati in: - geologico-geomorfologico-idrogeologico; - botanico-vegetazionale; - storico-culturale. Attraverso questa visione, articolata sui temi sopra richiamati, il territorio viene suddiviso in zone omogenee graduate secondo la rilevanza dei valori paesistico-ambientali; dalle aree A (valori eccezionali) alle aree B e C (unità di paesaggio di alto valore o che esprimono qualità diffusa) e aree D (resto del territorio), alle quali si applicano distinte discipline di tutela. Il quadro costruito dalla metodologia adottata dal PPAR si completa con il riconoscimento degli insiemi delle “categorie costitutive del paesaggio”, che rappresentano gli elementi fondamentali del territorio e definiscono la struttura del paesaggio e sono riferite ai tre temi sopra richiamati, quindi di volta in volta vengono riconosciute le emergenze geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche (corsi d’acqua, crinali, versanti, ecc.); le emergenze botanico-vegetazionali (boschi, foreste demaniali, ecc.) e le emergenze storico-culturali (centri storici, zone archeologiche, ecc.). Il bilancio sull’esercizio del PPAR evidenzia come punti di forza la sua capacità di incidere direttamente e in modo vincolante sui piani di settore (es. piano attività estrattive e piano dei rifiuti) e soprattutto nel fondare la sua attuazione nella pianificazione urbanistica comunale, a cui detta norme vincolanti e fornisce indirizzi. La legge quadro della disciplina della pianificazione paesistica e urbanistica nella regione Marche è L.R. 34/92 (Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio). Questa legge, orientata alla “regolazione” degli usi del suolo, disciplina “l'articolazione delle funzioni amministrative in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio tra Regione, province e comuni, determinando anche i relativi obiettivi e strumenti”. La legge prevede la formazione di strumenti di pianificazione di livello regionale, provinciale e comunale gerarchicamente ordinati. Il PPAR infatti detta disposizioni immediatamente vincolanti ed è sovraordinato ai Piani Territoriali di Coordinamento, che determinano gli indirizzi per l’assetto territoriale dei territori provinciali, e ai Piani Regolatori Generali. Il Piano di Inquadramento Territoriale (PIT) stabilisce le linee fondamentali di assetto del territorio regionale assicurandone la compatibilità con il PPAR. Le Province, in virtù di quanto stabilito dalla L.R. 34/92, partecipano al processo di pianificazione stabilendo un insieme di “regole volte a fornire prescrizioni, indicazioni e suggerimenti per orientare/guidare le azioni sul paesaggio” quali contenuti specifici dei PTC. Inoltre attraverso la verifica della coerenza dei PRG alle prescrizioni del PPAR, le province svolgono un ruolo di controllo sulle trasformazioni del paesaggio. Il ruolo del livello comunale nelle politiche paesistiche è di fondamentale importanza in quanto in sede di adeguamento del proprio strumento urbanistico al PPAR, oltre a confermare le tutele definitive da questo stabilite, i comuni hanno la possibilità di porre la pianificazione paesistica in stretta relazione con le scelte urbanistiche, prevedendo ad esempio l’estensione delle aree da sottoporre a tutela, la modifica degli ambiti previsti dal PPAR e modalità di nuove previsioni insediative rapportate ai caratteri paesistico-ambientali dei luoghi. La tematica ambientale si è affiancata, tuttavia senza una vera integrazione, in maniera crescente dagli anni ’90 in poi, attraverso una serie di norme e strumenti settoriali. Sono state istituite aree protette, parchi e riserve regolamentati all’interno del loro perimetro, dalla LR 15/1994 che prevede la formazione dei Piani dei parchi aventi valore di piano paesistico e quindi sostitutivi dei piani paesistici e territoriali o urbanistici di qualsiasi livello. La stessa legge prevede il Regolamento del parco che disciplina le attività ivi consentite, e indica le attività escluse (ad es. la caccia, fatti salvi gli abbattimenti selettivi) e il piano pluriennale economico e sociale per la valorizzazione delle attività compatibili. Prevede inoltre il “Programma Triennale Regionale per le Aree Protette” (PTRAP), inteso come strumento di programmazione regionale, anche finanziaria, degli interventi relativi alle aree naturali protette ed alla tutela dei valori ambientali del territorio regionale. A queste aree si sovrappongono o affiancano le zone individuate dalla disciplina comunitaria che la Regione sta regolamentando con l’intenzione di promuovere la realizzazione di “reti ecologiche”. Dall’altro la L.R. 14/04/2004 n. 7, “Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale”, che regolamenta le procedure di VIA per varie categorie di opere. La nuova disciplina paesistica che comprende l’applicazione della Convenzione europea e l’attuazione della normativa statale Dlgs 42/2004 “Codice dei beni culturali” impongono una rivisitazione degli strumenti regionali di governo del paesaggio, in accordo con la nuova normativa di governo del territorio in itinere. ITA ENG

3 The Law that regulates the discipline of landscape planning in the Marche Region is the Regional Law n.34/92 (Regulations for Urban and Landscape Matters and the Appearance of the Territory). This law, oriented towards the “regulation” of the use of the ground plane, disciplines the “articulation of the administrative functions in urban and landscape matters and the appearance of the landscape between the Region, the Province and the Municipalities, in addition to determining the relative planning objectives and instruments”. The Law calls for the creation of Regional, Provincial and Municipal planning instruments, ordered in a hierarchical manner. The law delegates, to those Provinces and Municipalities who have updated their own general urban planning instruments (PRG) to the PPAR, the responsibilities for issuing authorisations relative to the landscape and for vigilance in landscape matters. The Region remains responsible for the procedures relative to the imposition of the protection of elements with relevance to the landscape and the responsibilities for the declaration of landscape compatibility and the eventual authorisations for relevant works of transformation of the landscape, as defined in article 63 of the NTA of the PPAR. The law also defines (art. 7 and 8) the Environmental Landscape Plan (PPAR - Piano Paesistico Ambientale) as a fundamental instrument of protection and valorisation of historical, cultural, landscape, and environmental and natural elements. The PPAR contains instructions that are immediately binding and is subordinate to the General Master Plan and the Spatial Coordination Plans that determine the aspects of the appearance of a given area of a Provincial territory. The spatial coordination plan (PIT - Piano Territoriale di Coordinamento) establishes the fundamental guidelines for the appearance of the Regional landscape, ensuring its compatibility with the PPAR. The legislative instruments that affect the landscape include the Laws n.13/90 “Building Regulations for Agricultural Territories” and n.15/94, “Regulations for the Institution and Management of Protected Natural Areas”. The n.13/90 regulates building activities in agricultural territories in the Region and places limits on the existence of the requirements for direct cultivators. It has managed to partially limit a process that had compromised portions of the Region’s landscape caused by a proliferation of building activity and the substitution of traditional colonial housing types and the social fabric. The Law n.33/90 includes contributions for the recovery of agricultural buildings with a historical character that can no longer be used for agricultural purposes. The regulations for the institution and the management of protected natural areas, defined by the Regional Law n.15 from 1994 called for the formation of the Plan of Parklands with Landscape Value, substituting the landscape and spatial plans or urban plans at any level, limited to the perimeter of the protected area. The same law includes the Parkland Regulation that disciplines the allowable actions and indicates the exclusive activities (ex. hunting) and the multi-year economic and social plans for the valorisation of compatible activities. It also includes the “Three Year Regional Programme for Protected Areas” (PTRAP - Programma Triennale Regionale per le Aree Protette), intended as an instrument of Regional programming, which is also financial, for those interventions relative to protected natural areas and the protection of the environmental values of the Regional landscape. The Law also creates the Regional Natural Reserves (areas with more limited dimensions and high levels of natural value) to which are to be associated the management plans with the same characteristics as the Parklands Plan. The Parklands Plans appear to play an important role because they are placed at a level of connection between the PPAR and the local urban plans. The plans that are currently being defined have also demonstrated the potential to be a field of innovation and experimentation, in particular as a result of the role played by the dimension of the landscape as a connecting point between the environment and the conformation of the uses of the ground plane of the municipalities located within the protected area. The hierarchical articulation of the various groups attributes a central role in landscape policies to the region and the municipalities through the updating of their specific PRG to PPAR. The province, in virtue of Regional Law n.34/92 participates in the planning process, establishing the “rules that are aimed at providing instructions, indications and suggestions for orienting/guiding actions within the landscape”, which are the specific contents of the PTC. In addition to confirming the definitive protection established by these same, the municipalities have the possibility to place landscape planning in a strict relationship with urban planning decisions, providing, for example, for the extension of areas to be subjected to protection, the modification of the environments of the PPAR and the methods for new settlement regulations tied to the landscape-environmental characteristics of a given area. With regards to the instruments of landscape planning and design, the Marche Region uses the Regional Environmental Landscape Plan (PPAR - Piano Paesistico Ambientale Regionale), approved on November 3, 1989 and based on the Regional Law n.26/87 (later included within the Regional Law n.34/1992), activated by the Law n.431/1985. The objectives of the plan, configured like a Spatial Landscape Plan with an Urban Planning role, are those of “proceeding towards a policy of landscape protection by uniting the various definitions of landscape-image, landscape-geography and landscape-ecology in a new unitary notion of landscape-environment”. The plan is hierarchically subject to sector specific planning and the Municipal Urban Plans. The methodological approach used defines the complex entity of the landscape according to three themes (thematic subsystems) identified as: - geological-geomorphological-hydro geological; - botanical-vegetational; - historical-cultural. This vision, articulated according to the themes listed above, subdivides the landscape into homogeneous zones that are graduated according to the importance of their landscape-environmental values; from Area A (exceptional value) to Areas B & C (landscape units of high value or with widespread qualities) to Area D (the remainder of a given territory), to which are applied distinct disciplines of protection. The framework constructed by the methodology adopted by the PPAR is completed by the recognition of the collection of “constituent categories of the landscape” that represent the fundamental elements of a given territory and define the structure of the landscape. The constituent categories are referred to the three themes listed above, therefore, through the recognition, on a case-by-case basis, of geological, geomorphological and hydro geological elements (watercourses, ridges, slopes, etc.); botanical-vegetational elements (forests, State-owned forests, etc.) and historical-cultural elements (historical centres, archaeological zones, etc.). The approach sensibly reflects the twofold structure of Italian landscape culture, found in Laws n.1497/39 and n.431/85. All the same, the PPAR tend to overcome the environments of those areas subject to protection as per the aforementioned laws, introducing new categories (geological elements, historical centres, historical agrarian landscapes, historical resources and isolated vegetational elements). The evaluation of the PPAR highlights the strong points as the capacity to directly affect, and in a binding fashion, the sector specific plans (ex. plans for mining activities and refuse management plans) and above all to focus attention on municipal urban planning, for which it dictates planning restrictions and offers instructions. ITA ENG

4 THEMES AND INDICATORS FOR AN INTEGRATED APPROACH
CARTOGRAPHY AERIAL PHOTOGRAPHS THEMATIC CARTOGRAFY HISTORICAL CARTOGRAPHY INVENTORIES THEMES AND INDICATORS FOR AN INTEGRATED APPROACH

5 LANDSCAPE POLICIES THE RULES SYSTEM FOR THE LANDSCAPE MANAGEMENT
SUBJECT AND ADMINISTRATIVE BODIES LANDSCAPE PLANNING AND DESIGN INSTRUMENTS AND RELATIVE PERFORMANCES LANDSCAPE POLICIES RELATIONSHIPS (IF ANY) WITH URBAN PLANNING INSTRUMENTS LANDSCAPE POLICIES RELATIONSHIPS (IF ANY) WITH THE PUBLIC WORK SECTOR RELATIONSHIPS WITH OTHER POLICIES LANDSCAPE PROJECTS ECONOMICAL/FINANCIAL RESOURCES AVAILABLE GENERAL COMMENTS ON LANDSCAPE POLICIES LANDSCAPE POLICIES

6 BACK INDEX OF THE MAIN CARTOGRAPHY AVAILABLE ORTOFOTOCARTA 1:10.000
CARTA DELL’USO DEL SUOLO 1:10.000 CARTA TOPOGRAFICA DERIVATA 1:10.000 CARTA REGIONALE 1: CARTA TOPOGRAFICA DELL’ITALIA IGMI 1892/95 1:25.000 CARTA DEI BACINI IDROGRAFICI 1:50.000 BACK

7 ORTOFOTOCARTA 1:10.000 L'ortofotocarta è rappresentata nella proiezione conforme di Gauss Boaga con taglio e parametratura chilometrica riferiti all'ellissoide internazionale con orientamento medio europeo (ED 1950). Il taglio in sezioni alla scala 1: è riferito alla suddivisione del territorio nazionale in fogli alla scala 1: La prima realizzazione dell' ortofotocarta 1: è stata effettuata con apposita ripresa aerofotogrammetrica, negli anni Successivi aggiornamenti sono stati eseguiti utilizzando i voli del 1984/85 e 1988/89 BACK

8 CARTA DELL'USO DEL SUOLO 1:10.000
Realizzata tramite fotointerpretazione, rappresentata in scala 1:10.000, rispecchia la situazione dell'uso del suolo relativa alle rispettive sezioni dell'ortofotocarta nelle varie fasi degli aggiornamenti eseguiti. Dalla lettura della "legenda", inserita in ciascuna sezione, si rileva una classificazione gerarchica degli usi del suolo ripartita in un 1° livello, comprendente l'edificato, il seminativo, le colture legnose/agrarie e specializzate, l'arboricoltura, il bosco/prato-pascolo e le aree non ciassificabili ed in un 2° e in un 3° livello, comprendenti le disaggregazioni delle voci relative al 1° livello desumibili dalla fotointerpretazione. l dati attinenti alla prima redazione della carta dell'uso dei suolo e dei successivi aggiornamenti risultano memorizzati ed aggregati per ambiti territoriali a livello comunale. BACK

9 CARTA TOPOGRAFICA DERIVATA 1:10.000
E' costituita dai seguenti elementi, desunti da elaborazioni di dati memorizzati e da elaborati grafici redatti per esigenze diverso: 1 .base planimetrica desunta dai dati memorizzati della carta dell'uso attuale del suolo, le cui voci sono rese identificabili con opportune retinature e con elementi di vestizione; 2.rete idrografica principale e secondaria, desunta dai dati memorizzati relativi agli impluvi ; 3.tematismi dell'altimetria, dei toponimi e dei limiti amministrativi, mediante utilizzazione dei relativi supporti già redatti per la produzione dell'ortofotocarta regionale. Nella "carta derivata", come riscontrabile nell'apposita legenda inserita in ciascuna sezione, vengono differenziate le destinazioni riferite a: - aree urbanizzate, a loro volta articolate in sei sottodestinazioni funzionali specifiche; - infrastrutture di comunicazione, distinte in viarie e ferroviarie. Sono inoltre evidenziati laghi e bacini artificiali, corsi d'acqua, alvei dei principali corsi d'acqua nonché aree boscate ed aree estrattive, limiti amministrativi comunali, provinciali, regionali e di stato. BACK

10 CARTA REGIONALE 1: Deriva dai tipi IGMI in scala 1: e risulta rielaborata e compendiata in un unico foglio per le esigenze regionali. BACK

11 CARTA TOPOGRAFICA D'ITALIA IGMI 1892/95 1:25.000
BACK

12 CARTA DEI BACINI IDROGRAFICI 1:50.000
Definisce all'interno dei bacini principali individuati nella cartografia in scala 1: , i sub-bacini fino al 5° ordine, classificati dalla foce alla sorgente. BACK

13 AERIAL PHOTOGRAPHS BACK VOLO GAI IGMI 1955 VOLO MARCHE 1977/78/79
VOLO GAI IGMI 1955 VOLO MARCHE 1977/78/79 VOLO MARCHE 1983/84 VOLO COMUNE DI ANCONA 1984 VOLO ITALIA 1988/89 VOLO PER COMUNI MARCHIGIANI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI ABITANTI 1988/89/90 VOLO IGMI 1991 VOLO ITALIA 1994 VOLO DELLE ZONE COLPITE DAL SISMA - SETTEMBRE 1997 VOLO BACK

14 VOLO GAI IGMI 1955 Copertura: intera regione. Utilizzazione: raffronti. Strisciate: E W/W E - N-S/S-N Disponibilità: copie/carta 23x23 per consultazione. Quota media di volo: m Focale: mm Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio divulgazione vietata. BACK

15 VOLO MARCHE 1977/78/79 Copertura: intera regione. Utilizzazione: impianto ortofotocarta regionale scala 1: Strisciate: n. 27 direzione E W/W E sul l'asse delle sezioni scala 1: Disponibilità: copie/carta 23x23 per consultazione. Quota media di volo: m Focale: mm. 153 ca. Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio - divulgazione vietata. BACK

16 VOLO MARCHE 1983/84 Copertura: intera regione. Utilizzazione: aggiornamento ortofotocarta regionale scala 1: (n. 100 sezioni). Strisciate: n. 27 direzione E W/'W E sull'asse delle sezioni scala 1: Disponibilità: copie/carta 23x23 per consultazione. Quota media di volo: m Focale: mm. 153 ca. Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo d studio divulgazione vietata. BACK

17 VOLO COMUNE DI ANCONA 1984 Copertura: Comune di Ancona. Utilizzazione: impianto ortofotocarta scala 1: aggiornamento aerofotografico comunale 1981 per studi sulla frana del Strisciate: n. 6 direzione E-WIW-E su asse elementi 1 : Disponibilità: copie/Carta 23x33 per consultazione. Quota media di volo: m Focale: mm Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio divulgazione vietata. BACK

18 VOLO ITALIA 1988/89 Copertura: intera regione
VOLO ITALIA 1988/89 Copertura: intera regione. Utilizzazione: aggiornamento ortofotocarta scala 1: (n. 176 sezioni). Strisciate: n. 14 direzione E W/W-E su asse nuova cartografia 1: IGMI. Disponibilità: diapositive e copie/carta 23x23 per consultazione. Quota relativa di volo: m Focale: mm. 153,34. Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio - divulgazione vietata. BACK

19 VOLO PER COMUNI MARCHIGIANI CON
POPOLAZIONE INFERIORE AI ABITANTI 1988/89/90 Copertura: interi territori comunali per complessivi Ha Utilizzazione: rilievi aerofotogrammetrici scala 1: Strisciate: eseguite in blocchi di volo (raggruppamenti di territori comunali con quote s.l.m. mediamente simili) per un totale di 23 blocchi. Disponibilità: copie/carta 23x23 per consultazione. Quota relativa di volo: m Focale: mm. 153 ca. Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio - divulgazione vietata. BACK

20 VOLO IGMI 1991 Copertura: intera regione. Utilizzazione: aggiornamenti carte tematiche. Strisciate: E-W/W E F N-S/S N trasversali lungo la costa. Disponibilità: copie/carta 23x23 per consultazione. Quota media di volo: Focale: mm. 153 ca. Scala media fotogrammi: 1: Copertura media per fotogramma: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio - divulgazione vietata. BACK

21 VOLO ITALIA 1994 Copertura: intera regione. Utilizzazione: aggiornamenti carte tematiche. Strisciate: n.14 direzione E-W/W-E. Disponibilità: copie/carta 23x23 per consultazione. Quota relativa di volo: m Focale : mm.150. Scala media fotogrammi: 1 : Copertura media fotogrammi: Ha Autorizzazione: solo scopo di studio - divulgazione vietata. BACK

22 VOLO DELLE ZONE COLPITE DAL SISMA - SETTEMBRE 1997
Le foto, relative a due voli effettuati nei giorni 26 e 29 settembre, hanno le seguenti caratteristiche: n. 913 fotogrammi in b/n che comprendono parzialmente o totalmente i territori dei Comuni di: Sassoferrato-Genga-Fabriano-Esanatoglia-Matelica- Fiuminata-Pioraco-Camerino-Sefro-Serravalle-Muccia-Fiordimonte-Pievebovigliana- Montecavallo-Pievetorina-Visso-Ussita, con una scala media del fotogramma di circa 1: n. 54 fotogrammi a colori, con scala media compresa fra 1:3.000 e 1:8.000, relativi ai seguenti abitati: Fabriano (n.16 fotogrammi) - Serravalle7Paraveto/Gelagna (n.5 fotogrammi) - Serravalle/Castello (n.9 fotogrammi) - Cesi (n.4 fotogrammi) - Costa (n.10 fotogrammi) - S.Martino/Collecurti (n.9 fotogrammi). Il sopracitato materiale è disponibile alla consultazione, anche mediante utilizzo dello stereoscopio, presso l'Ufficio Cartografia e Informazioni Territoriali della Regione Marche previo appuntamento telefonico. BACK

23 VOLO BACK

24 THEMATIC CARTOGRAPHY BACK LAND USE MAP
LAND USE MAP GEOLOGICAL AND GEOMORPHOLOGICAL MAP SCALA 1:10000 MAP OF HYDROGRAPHICAL BASINS VEGETATION MAP ARCHAEOLOGICAL MAP ROAD MAP MAP OF TECHNOLOGICAL NETWORKS MAP OF RISKS ACCLIVITY MAP MAP NATURAL RESERVES MAP OF SEA RESERVES FLORA AND FAUNA MAP PROTECTED AREAS MAP PARKS MAP BACK

25 LAND USE MAP Sources surface area of territory covered availability of databanks availability in digital format degree of accessibility (high, average, low) BACK

26 GEOLOGICAL AND GEOMORPHOLOGICAL MAP SCALA 1:10.000 sources: rilievo
surface area of territory covered: approssimativamente l’area 5b per la carta geologica, lo stesso con l’esclusione di alcune aree per la geomorfologica availability of databanks: in corso di predisposizione availability in digital format: (dvd con la cartografia formato raster) degree of accessibility (high, average, low):dvd acquistabile presso la regione marche CARTA GEOLOGICA REGIONALE CARTA GEOMORFOLOGICA REGIONALE BACK

27 HISTORICAL CARTOGRAPHY
CADASTRIAN MAPS HISTORICAL MAPS BACK

28 INVENTORIES BACK CENSUS OF NATURE HERITAGE
CENSUS OF NATURE HERITAGE CENSUS OF ARCHITECTURAL HERITAGE CENSUS OF ARCHAEOLOGICAL HERITAGE BACK

29 CENSUS OF NATURE HERITAGE
Elenco dei beni naturali sources: Ppar (contiene in allegato un elenco dei beni naturali riferiti al sottosistema geologico-geomorfologico, alle emergenze geologiche, alle emergenze geomorfologiche, al sottostistema botanico-vegetazionale, alle emergenze botanico-vegetazionali, valutazione del paesaggio vegetale delle marche, parchi e riserve). surface area of territory covered availability of databanks availability in digital format degree of accessibility (high, average, low) BACK

30 CENSUS OF ARCHITECTURAL HERITAGE
Il Ppar contiene un elenco dei beni storico culturali (che è possibile ritrovare nelle relative cartografie): sottosistemi storico-culturali (tav.6), centri e nuclei storici (tav. 15), edifici e manufatti extraurbani (tav.16), paesaggio agrario di interesse storico-ambientale (tav.8), zone archeologiche, strade consolari e luoghi di memoria storica (tav.17) percorsi storici (tav.17) Sources surface area of territory covered availability of databanks availability in digital format degree of accessibility (high, average, low) BACK

31 LAWS THAT HAVE SIGNIFICANT EFFECTS ON THE LANDSCAPE
THE RULES SYSTEM FOR THE LANDSCAPE MANAGEMENT  LAWS REGULATING THE LANDSCAPE AT A STATE/REGIONAL LEVEL_LR 34/92 LAWS THAT HAVE SIGNIFICANT EFFECTS ON THE LANDSCAPE _LR 13/90 _LR 15/94 BACK

32 LAWS REGULATING THE LANDSCAPE AT A STATE/REGIONAL LEVEL_ LR 34/92
Name: LR 34/92 (Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio) modificata con L.R. 24 febbraio 1997, n. 18 e con L.R. 23 agosto 2001, n. 19.date of approval 5 agosto 1992 territory of pertinence: intero territorio regionaletype of law (rules, guidelines…) l’impianto della LR 34/92 è orientato alla “regolazione” degli usi del suolo principal characteristics: la legge disciplina il sistema di pianificazione della Regione Marche riconoscendo il Piano paesistico come uno degli elementi principali. L’obiettivo della legge è quello di disciplinare “l'articolazione delle funzioni amministrative in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio tra Regione, province e comuni, determinando anche i relativi obiettivi e strumenti” expected effect: le tematiche paesistiche vengono inserite nell’”agenda” della pianificazione territoriale (art.8, c.3: “Il piano paesistico ambientale regionale formula indirizzi e direttive per la formazione e la revisione degli strumenti di pianificazione territoriale e detta norme immediatamente vincolanti…”) Comments: la legge regionale 34/92 è in corso di revisione BACK

33 LAWS THAT HAVE SIGNIFICANT EFFECTS ON THE LANDSCAPE_
LR 13/90 Name: LR 13/90 Norme edilizie per il territorio agricolo.date of approval territory of pertinence: zone agricole del territorio regionale (sono «zone agricole le parti del territorio individuate dagli strumenti urbanistici generali comunali vigenti, ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, come zone omogenee " E", nonché le zone destinate all'agricoltura degli strumenti urbanistici comunali vigenti, anche se non classificate come zone " E"») type of law (rules, guidelines…): la legge regola l’attività edilizia nel territorio agricolo della regione ponendo limitazioni legate alla sussistenza di requisiti di coltivatore diretto a titolo principale principal aspectsexpected effect: rendere gli usi delle zone extraurbane maggiormente legati all’attività agricola («le zone agricole sono destinate esclusivamente all'esercizio delle attività dirette alla coltivazione dei fondi, alla silvicoltura, all' allevamento del bestiame ed alle altre attività produttive connesse, ivi compreso l'agriturismo»). Viene previsto il censimento di fabbricati rurali che evidenzi in particolare gli edifici di valore storico e architettonico, anche in riferimento alle indicazioni del Ppar comments la legge consente di vincolare ad accessorio rurale la casa colonica storica presente nel fondo con risultati che spesso compromettono la qualità del paesaggio data la presenza di un nuovo edificio destinato ad abitazione nelle vicinanze di quello storico. Con la LR 33/1990 vengono assegnati contributi per il recupero di edifici agricoli di carattere storico non più utilizzabili per scopi agricoli. BACK

34 LAWS THAT HAVE SIGNIFICANT EFFECTS ON THE LANDSCAPE_ LR 15/94
name Legge regionale 15/94 Norme per l’istituzione e gestione delle aree protette naturali date of approval 28 aprile 1994 territory of pertinence aree naturali protette di interesse regionale (parchi naturali e riserve regionali) type of law (rules, guidelines…) rules principal aspects Anche per i parchi regionali “la tutela dei valori ambientali… è realizzata attraverso il piano del parco”. Viene esplicitamente previsto, applicando anche alle aree di interesse regionale quanto previsto dalla L 394/91 per i parchi di interesse nazionale, che “il piano del parco ha anche valore di piano paesistico e sostituisce i piani paesistici e i piani territoriali o urbanistici di qualsiasi livello: è immediatamente vincolante nei confronti dei soggetti pubblici e privati”. Un altro aspetto significativo della LR 15/94 è quello della previsione di un “Programma Triennale Regionale per le Aree Protette” (PTRAP), quale strumento di programmazione, anche finanziaria, degli interventi relativi alle aree naturali protette ed alla tutela dei valori ambientali del territorio regionale. expected effect: realizzare la tutela degli ambiti del territorio marchigiano caratterizzati da un elevato pregio ambientale. comments:Tra i temi oggi in discussione, il primo è quello di come ricondurre un piano specialistico (come il piano del parco) al sistema generale della pianificazione, specialmente attraverso meccanismi di copianificazione. Un altro tema significativo è quello di precisare quali siano gli aspetti oggetto di interesse del piano del parco: in questo senso la dimensione paesistica del piano del parco sembra rappresentare un quid medium tra la dimensione ambientale (che anche in futuro non potrà che essere attribuita all’Ente parco) e quella della conformazione degli usi del suolo (che secondo alcuni potrebbe essere riferita al comune). Da un punto di vista più sostanziale, il problema è quello di superare una visione del territorio duale per cui vengono tutelati solo pochi luoghi d’eccellenza mentre vengono lasciati alla trasformazione ordinaria tutti gli altri.I piani del parco in corso della redazione, pur muovendosi tutti all’interno del quadro normativo delineato dalla legge 15/94, hanno comunque cercato di sperimentare nelle pratiche elementi di innovazione, anche in ragione del contesto in cui si collocano. Per quanto riguarda la questione della pianificazione paesistica, in qualche caso il Piano del parco si colloca in una situazione in cui l’adeguamento dei Prg al Ppar è già attuato (per.es nel caso del San Bartolo). Il piano del parco in questo caso può svolgere una funzione di coordinamento dell’adeguamento compiuto dai diversi comuni e una funzione di integrazione delle prescrizioni paesistiche; in altri casi i comuni non hanno provveduto all’adeguamento (tipicamente nell’area dei Sibillini e Gran Sasso-Laga) e il piano del parco può svolgere quindi una funzione di supplenza. BACK

35 SUBJECT AND ADMINISTRATIVE BODIES
REGION PROVINCE MUNICIPALITY BACK

36 REGION subject: Region (involved departments) name of institution: Regione Marche specific competence: law and rules activity in the field of landscape planning and management landscape planning activity: (la Regione redige il PPAR) landscape planning instruments approval: (la Regione autoapprova il PPAR) licences activity: dichiarazione di compatibilità paesistico ambientale ed eventuale rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (ai sensi degli artt. 146 e151 del D. Lgvo 490/99) per le opere di rilevante trasformazione del territorio procedura di V.I.A. per opere di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 1829/2001 control activity on institution proposed for the landscape management: (poteri sostitutivi della Regione ai sensi della L.R. 34/92 e s.m. ) implementation and managing of landscape planning instruments research activity più che di competenza si può parlare di un’attività che può essere intrapresa se ritenuta opportuna); studi per l’integrazione del Ppar con il sottosistema faunistico; studi per la predisposizione di una rete ecologica regionale compilazione e integrazione dell’elenco delle bellezze naturali ai sensi del TU 490/99 BACK

37 PROVINCE subject: The Province (involved departments) name of institution: Provincia di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno specific competence law and rules activity in the field of landscape planning and management (la Provincia, attraverso il Ptc, da un lato stabilisce indirizzi per l’assetto territoriale, dall’altro stabilisce indirizzi per l’attuazione dei Prg nel proprio territorio quindi in qualche misura specialmente considerando l’accezione di regolamentazione proposta nel glossario:« insieme di regole volte a fornire prescrizioni, indicazioni e suggerimenti per orientare/guidare le azioni sul paesaggio») landscape planning activity (no anche se il Ptc di fatto può avere effetti paesistici…) landscape planning instruments approval: la provincia partecipa al processo di pianificazione paesistica anche approvando i PRG in adeguamento al PPAR (con la LR 19/2001, competenza dell’approvazione dei Prg è del consiglio comunale; la provincia partecipa comunque alla procedura con il proprio parere vincolante) licences activity control activity on institution proposed for the landscape management implementation and managing of landscape planning instruments research activity ?(più che di competenza si può parlare di un’attività che può essere intrapresa se ritenuta opportuna) BACK

38 MUNICIPALITY Subject: Municipality (Municipality and/or involved departments) name of institution: Comuni delle Marche specific competence landscape planning rules activity in the landscape transformation field (attraverso l’adeguamento del Prg al Ppar) license activity and control activity territorial control activity (illegal construction…) landscape monitoring (Cfr. la LR 13/90: 1. Ciascun comune, entro un anno dall' entrata in vigore della presente legge, effettua un censimento dei fabbricati rurali esistenti indicando la loro superficie e i dati catastali dei terreni costituenti l' azienda agricola asservita Nello stesso termine ciascun comune, sentita la commissione edilizia comunale integrata ai sensi dell' articolo 4 della LR 21 agosto 1984, n. 24, compila un apposito elenco degli edifici nelle zone agricole che rivestono valore storico e architettonico anche secondo le indicazioni del Piano Paesistico Ambientale regionale di cui alla LR 8 giugno 1987, n Per gli edifici iscritti nell' elenco, di cui al comma precedente, non è consentita la demolizione, ma soltanto il restauro conservativo…. BACK

39 LANDSCAPE PLANNING AND DESIGN INSTRUMENTS AND RELATIVE PERFORMANCES
PIANO PAESISTICO AMBIENTALE REGIONALE (PPAR) PIANO DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE (PIT) PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI PARCO DEL GRAN SASSO E DEI MONTI DELLA LAGA PARCO REGIONALE - PARCO MONTE SAN BARTOLO PARCO REGIONALE – PARCO DEL CONERO PARCO REGIONALE - SASSO SIMONE E SIMONCELLO AREE PROTETTE - INDIVIDUAZIONE REGIONALE DELLE AREE ZPS AREE PROTETTE - INDIVIDUAZIONE REGIONALE DEI SITI DI INTERESSE COMUNITARIO (SIC) PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO DELLE PROVINCE DI PESARO E URBINO, ANCONA, MACERATA, ASCOLI PICENO (PTCP) PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) BACK

40 PIANO PAESISTICO AMBIENTALE REGIONALE (PPAR)
name nome Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR) date of promulgation 3 novembre 1989 (delibera Consiglio Regionale n. 197) application ambit (state, regional, provincial, communal) regional Typology planning instrument with statutory force planning instrument with guidance force rules principal characteristics* Il PPAR delle Marche si configura come un piano territoriale, riferito cioè all’intero territorio delle Marche e non soltanto ad aree di particolare pregio (la sola area del Monte Conero è esclusa dal piano e riservata a disposizioni specifiche; il ppar sostituisce gli altri piani paesistici). L’obiettivo del Ppar è quello «di procedere a una politica di tutela del paesaggio coniugando le diverse definizioni di paesaggio immagine, paesaggio geografico, paesaggio ecologico in una nozione unitaria di paesaggio-ambiente che renda complementari e interdipendenti tali diverse definizioni». Per raggiungere questo obiettivo il PPAR elabora una descrizione dell’intero territorio regionale visto come: insieme di “sottosistemi tematici” (geologico, geomorfologico e idrogeologico; botanico-vegetazionale; e storico culturale): per ognuno, nel Titolo I delle norme vengono evidenziati condizioni di rischio, obiettivi e indirizzi della tutela;insieme di sottosistemi territoriali, distinti per diverso valore: dalle aree A (aree eccezionali), passando per le aree B e C (unità di paesaggio di alto valore o che esprimono qualità diffusa), aree D (resto del territorio) aree V: questo quadro di riferimento è pensato rilevante calibrare l’efficacia delle prescrizioni e per orientare i finanziamenti regionali in alcuni settori rilevanti insieme di “categorie costitutive del paesaggio”, insieme, cioè, degli elementi-base del paesaggio che vengono riferiti ai tre sottosistemi tematici (p.es. le categorie della struttura geomorfologica sono le emergenze geologiche,geomorfologiche, idrogeologiche; i corsi d’acqua; i crinali, i versanti, i litorali marini; le categorie del patrimonio botanico-vegetazionale sono le Aree floristiche, le foreste demaniali e i boschi, i pascoli, le zone umide, gli elementi diffusi del paesaggio agrario; le categorie del patrimonio storico-culturale sono il paesaggio agrario di interesse storico-ambientale, i centri e nuclei storici, gli edifici e manufatti storici, le zone archeologiche e le strade consolari, i luoghi di memoria storica, i punti e le strade panoramiche). Il Piano riconosce ambiti di tutela che contengono le categorie costitutive del paesaggio su cui applicare, a seconda dei casi, tutela integrale o tutela orientata. Compito dei Prg, nel processo di adeguamento al Ppar, è quello di definire con uno sguardo più ravvicinato gli ambiti definitivi di tutela, eventualmente variando il livello di tutela. Infine viene posta attenzione sugli interventi di rilevante trasformazione e introdotta la verifica paesistico-ambientale dei piani di settore. In sede di approvazione del Ppar è stato richiesto dal Consiglio Regionale un approfondimento relativo al sistema faunistico. expected effects* Parte degli effetti previsti è evidenziata nel punto precedente. In sintesi, il Ppar tutela i beni individuati attraverso “prescrizioni di base” suddivise in “transitorie” (valgono a partire dall’approvazione del Ppar e cessano l’effetto quando il piano regolatore avrà concluso il processo di adeguamento) e in “permanenti” intese come “soglia minima ed inderogabile anche in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici generali”. Il Ppar contiene anche indirizzi per quanto riguarda gli atti di pianificazione, programmazione e di esercizio di funzioni amministrative attinenti la gestione del territorio. comments* Se da un lato si può difficilmente sostenere che il Ppar sia riuscito ad orientare in senso paesistico i piani settoriali e l’esercizio delle funzioni amministrative, ha certo ottenuto maggior successo nell’inserire i temi del paesaggio e dell’ambiente nell’agenda della pianificazione comunale, facendo sì, per esempio , che i PRG fossero corredati da studi e analisi riferiti a geologia, botanica, beni culturali. Il limite più evidente è che molto spesso da questo insieme di analisi è comunque derivato un “adeguamento dei Prg al Ppar” di tipo “burocratico”, volto a ridurre i vincoli individuati in prima istanza a livello regionale più che a ricomporli in un sistema integrato. Le province hanno tentato di ovviare a questo problema attraverso indirizzi e linee-guida, contenuti nei propri Ptc, finalizzati ad armonizzare il processo di adeguamento nel territorio di propria competenza. Performances landscape inventory and database ambit landscape assessment and identification of the specific characteristics landscapes resources value assessment landscape unity/ambit vulnerability identification (elenco fattori di rischio nelle varie categorie di paesaggio) landscape protection and management measures establishment of procedures for the participation of the local institutions (comuni per l’adeguamento dei Prg al Ppar) EMERGENZE GEOLOGICHE, GEOMORFOLOGICHE E SOTTOSISTEMI TERRITORIALI TEMATICI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL SISTEMA BOTANICO-VEGETAZIONALE E SOTTOSISTEMI TERRITORIALI TEMATICI CENTRI E NUCLEI STORICI E PAESAGGIO AGRARIO DI INTERESSE STORICO-AMBIENTALE ZONE ARCHEOLOGICHE, STRADE CONSOLARI E LUOGHI DI MEMORIA STORICA BACK

41 PIANO DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE (PIT)
name PIT, piano di inquadramento territoriale date of promulgation 8/2/2000 application ambit (state, regional, provincial, communal) regionale Typology strategic plan planning instrument with guidance force principal characteristics* expected effects* Limitando le considerazioni alle questioni paesistiche, l’obiettivo del Pit è quello di riprendere, aggiornandola, l’esperienza del Ppar soprattutto promuovendo politiche attive di riqualificazione. Il Pit pone l’accento su l’istituzione di corridoi ecologici di connessione degli ambienti già sottoposti a vincolo di tutela o comunque ricchi di ecotessuti da salvaguardare. Obiettivo del Pit è inoltre quello di quello di raccordarsi con il piano regionale di sviluppo e gli altri programmi settoriali per costruire strategie e attivare progetti territoriali, in particolare quello riferito alla rete ecologica. comments* L’implementazione del Pit ha avuto luogo in modo più lento rispetto alle aspettative. Performances ambit landscape assessment and identification of the specific characteristics establishment of procedures for the participation of the local institutions BACK

42 PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
Name: Parco Nazionale dei Monti Sibillini date of promulgation: perimetrazione approvata con DPR 6/8/1993 BACK

43 PARCO DEL GRAN SASSO E DEI MONTI DELLA LAGA
name Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga date of promulgation: perimetrazione approvata con DPR 5/6/1995 application ambit (state, regional, provincial, communal) v.allegato Typology planning instrument with statutory force planning instrument with guidance force principal characteristics* l’individuazione dei Parchi Nazionali prevede la redazione del “Piano del Parco”, che assume valenza di piano sovraordinato. Tutela le aree contenute all’interno del perimetro avente l’obiettivo di conservarne le valenze storico – culturali – paesaggistiche. expected effects* Il Piano del Parco ha valenza prescrittiva, pertanto gli strumenti urbanistici comunali dovranno essere conformi . comments* Performances landscapes resources value assessment BACK

44 PARCO REGIONALE - PARCO MONTE SAN BARTOLO
Name Parco Regionale: Parco Monte San Bartolo: date of promulgation: Istituito con L.R. 15/94 art. 36 comma 3^ e DGRM n del 18/03/1996; BACK

45 PARCO REGIONALE - PARCO DEL CONERO
Name: parco regionale del conero date of promulgation: istituito con l.r. 23/4/1987 n. 21 pubblicata nel burm n. 44 del 27 aprile 1987, - approvazione del piano con delibera di consiglio regionale (dcr) n.245 del 16/03/1999, - regolamento del piano pubblicato nel burm n. 81 del 18/7/2002 BACK

46 PARCO REGIONALE - SASSO SIMONE E SIMONCELLO
Name: PARCO REGIONALE Sasso Simone e Simoncello date of promulgation: approvato con DGRM n. 599 del 26/02/1996, modificata con DGR n. 977 del 1/4/1996, pubblicate nel BURM n. 28 del 24/4/1996 poi modificate con DGR n del 23/10/2001 pubblicata sul BURM n. 129 del 8/11/2001; perimetrazione provvisoria approvata con DCR n. 58 del 30/4/1996; application ambit (state, regional, provincial, communal) regionale typology principal characteristics* Il PPAR ha previsto l’istituzione del Piano del Conero, individuando l’area come di particolare pregio paesistico. L’approvazione del Piano del Parco è anche di natura strategica e sovraordinata expected effects* effetti previsti* il piano del parco ha sostituito, per la parte individuata dallo stesso, il ppar. Gli interventi, progettuali, dovranno seguire le indicazioni prescrittive del piano e regolamento. comments* il piano del parco a tutt’oggi in essere dovrà tener conto delle nuove politiche sul paesaggio performances BACK

47 AREE PROTETTE - INDIVIDUAZIONE REGIONALE DELLE AREE ZPS
Name: AREE PROTETTE: Individuazione regionale delle aree ZPS (vedi allegato cartografico) date of promulgation: DGRM n. 1701/2000, in attuazione al DM del 3/4/2000 “Elenco dei siti comunitari e delle zone di Protezione speciale, individuate ai sensi delle direttive 92/43/CE e 79/409/CE; Norme per l’istituzione della aree protette regionali L.R. 28 aprile 1994 n. 15; BACK

48 AREE PROTETTE - INDIVIDUAZIONE REGIONALE DEI SITI DI INTERESSE COMUNITARIO (SIC)
Name: AREE PROTETTE: Individuazione regionale dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) (vedi allegato cartografico) date of promulgation: DGRM n. 1709/1997 in attuazione alla L. 107 del 24/4/1997 ( “rete natura 2000”). application ambit (state, regional, provincial, communal): regionale typology principal characteristics*: la Regione Marche con atto deliberativo di Giunta Regionale ha provveduto solo a perimetrare, in ottemperanza alla normativa europea, le aree SIC, ZPS nonché le biotaly. expected effects*: La progettazione nelle aree protette ha una ricaduta diretta sul paesaggio, soprattutto perché la regione marche è priva di una regolamentazione regionale è pertanto ipotizzabile pensare alle modalità di “gestione delle aree protette” sinergicamente al progetto del paesaggio. performances BACK

49 PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO DELLE PROVINCE DI PESARO E URBINO, ANCONA, MACERATA, ASCOLI PICENO (PTCP) Name: Piani territoriali di coordinamento delle province di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno date of promulgation: tra il … e il 2003 application ambit (state, regional, provincial, communal): provinciale Typology planning instrument with statutory force planning instrument with guidance force rules principal characteristics*: Nell’introdurre i Piani territoriali di coordinamento nel novero degli strumenti di governo del territorio, il legislatore regionale li ha caratterizzati con una definizione piuttosto generale. Le provincie pertanto hanno costruito strumenti differenti l’uno dall’altro sotto molteplici aspetti: quello della costruzione materiale, dell’uso di categorie interpretative del territorio, dei criteri che hanno permesso di individuare sub-ambiti provinciali, della costruzione della normativa. Se si vuole individuare un elemento comune tra i diversi piani, questo può essere ravvisato nell’obiettivo di costruire norme basate sull’indirizzo più che sulla prescrizione e nel tentativo di costruire norme di carattere paesistico-ambientale che in qualche modo completino ed integrino le prescrizioni del Ppar (in qualche caso semplicemente definendo con maggior dettaglio i criteri di attuazione del Ppar, in altri casi individuando ulteriori ambiti di tutela definiti come ambiti di tutela del Ptc finalizzati, per esempio, alla definizione di una rete ecologica, in altri casi fornendo alcuni indirizzi per la progettazione). expected effects* Gli effetti previsti sono soprattutto relativi al coordinamento della pianificazione comunale. comments* Nel leggere il territorio ad una grana più fine rispetto agli strumenti regionali questi piani introducono ulteriori criteri: di volta in volta matrice ambientale e infrastrutturale, ambiti territoriali omogenei, sistemi, reti etc. Performances landscape inventory and database landscapes resources value assessment landscape unity/ambit vulnerability identification BACK

50 PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI)
Name: Piano di assetto idrogeologico date of promulgation: seconda e definitiva adozione con del. CR 2 del 7 maggio 2003 application ambit (state, regional, provincial, communal) Typology planning instrument with statutory force planning instrument with guidance force rules principal characteristics*: Il Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico “individua le aree a differente livello di pericolosità e rischio idrogeologico, disciplina gli usi del suolo consentiti in tali aree e fornisce direttive per l’intero territorio dei bacini di interesse regionale ai fini della mitigazione delle condizioni di rischio, quantifica il fabbisogno finanziario di massima per la mitigazione delle condizioni di rischio e stabilisce i criteri per la definizione delle priorità dei programmi di intervento” expected effects*: il piano prevede limitazioni nell’edificazione delle aree identificate come a rischio. comments*: tutelando alcune aree ad elevato rischio (tipicamente aree fluviali e aree montane) Performances landscape inventory and database ambit landscape assessment and identification of the specific characteristics landscape unity/ambit vulnerability identification landscape protection and management measures establishment of procedures for the participation of the local institutions establishment of protection, sustainable development and rehabilitation projects BACK

51 LANDSCAPE POLICIES RELATIONSHIPS (IF ANY) WITH URBAN PLANNING INSTRUMENTS
PPAR BACK

52 PPAR Name: PPAR super Ptc e Prg
Complimentary to/integrated with Pit e Prs piano del parco e piano di assetto idrogeologico No relation Comments: Si possono evidenziare alcune “frizioni” nel sistema di governo delle tematiche paesistiche: i piani dei parchi, sulla base della normativa statale e regionale, sostituiscono tutti gli strumenti di governo del territorio nelle aree su cui si applicano. I Ptc, formalmente sottordinati, di fatto con le proprie previsioni territoriali tendono ad interferire con il Ppar e comunque a volte reclamano maggiori competenze, appellandosi a normative di tipo nazionale. LUOGHI ARCHEOLOGICI E DI MEMORIA STORICA BACK

53 LANDSCAPE POLICIES RELATIONSHIPS (IF ANY) WITH THE PUBLIC WORK SECTOR
PPAR BACK

54 PPAR Name: PPAR super il PPAR prevede per opere di rilevante trasformazione del territorio relative a progetti di opere pubbliche, di interesse pubblico o di pubblica utilità l’esenzione, dalle norme stesse, previa verifica di compatibilità paesistico ambientale, ed eventuale rilascio dell’autorizzazione paesaggistica Complimentary to/integrated with a DPR 616/77 di cui agli artt. 81, 82, 83. Trattasi di opere dello Stato, per le quali è obbligatoria la copertura finanziaria del progetto per l’acquisizione delle autorizzazioni di rito. Se il progetto non è conforme allo strumento urbanistico comunale la norma prevede, dopo l’acquisizione delle predette autorizzazioni, la costituzione di variante automatica allo strumento urbanistico stesso, senza ulteriori atti. BACK

55 RELATIONSHIPS WITH OTHER POLICIES
RELATIONS WITH ENVIRONMENTAL POLICIES (PARKS, ECOLOGY, FORESTRY DEPARTMENTS) RELATIONS WITH CULTURAL POLICIES RELATIONS WITH TOURIST POLICIES RELATIONS WITH RURAL POLICIES RELATIONS WITH OTHER POLICIES BACK

56 RELATIONS WITH ENVIRONMENTAL POLICIES (PARKS, ECOLOGY, FORESTRY DEPARTMENTS)
Type and nature of relationship: Il Ppar ha formulato indirizzi per l’istituzione di parchi e riserve generali in buona parte attuati. D’altra parte il piano del parco, sulla base della legislazione nazionale e regionale vigente, “sostituisce” qualsiasi altro piano urbanistico che interessi il proprio territorio (dal piano regolatore al piano paesistico) BACK

57 RELATIONS WITH CULTURAL POLICIES
Type and nature of relationship: Il settore delle politiche culturali è regolato da un piano (piano regionale per i beni e le attività culturali) scaduto nel Pur non essendo stato costruito un vero e proprio nuovo strumento di settore, alcuni punti salienti di quel piano sono stati riproposti come linee guida per il prossimo triennio (la delibera è in corso di approvazione). Gli elementi di maggiore connessione tra politiche del paesaggio e politiche culturali (perché propongono interpretazioni rilevanti del territorio o perché propongo interventi significativi) sembrano essere tre: 1) la progettazione di politiche che riconoscono “sistemi” di beni culturali 2) la realizzazione di parchi archeologici 3) la realizzazione di un parco minerario. 1) Con la LR 6/98 (“Nuove norme in materia di salvaguardia e di valorizzazione del patrimonio culturale delle Marche e di organizzazione in sistema del museo diffuso”) viene avanzata un’interpretazione del territorio che riconosce il carattere diffuso delle presenza di beni culturali sul territorio: obiettivo delle politiche sarà la messa in sistema di queste presenze. Questa interpretazione dà luogo a politiche conseguenti nel settore museale attraverso la stessa lr 6/98 (art.2: Le raccolte e i musei di enti locali e di interesse locale presenti nelle Marche configurano nel loro insieme un museo diffuso organizzabile in un sistema operativamente unitario). Sulla base di questa interpretazione, con la programmazione del Docup si è finanziato l’intervento su sistemi e su reti di Bbcc. 2) La realizzazione di parchi archeologici può essere in qualche modo considerata come una ricaduta del Ppar (cfr. la LR 16/94: “La Regione, nell'ambito delle proprie competenze e in relazione a quanto previsto dal piano paesistico ambientale regionale, promuove la salvaguardia e il recupero del patrimonio archeologico, l'organizzazione di un sistema archeologico regionale e favorisce le iniziative di valorizzazione del predetto patrimonio…”) 3) Con legge 93/2001 viene previsto un finanziamento per il “Parco Museo Minerario delle miniere di zolfo delle Marche costituito da Cabernardi (nel Comune di Sassoferrato, AN) e Perticara (nel Comune di Novafeltria, PU). L’obiettivo del parco, a metà tra il parco culturale e il parco ambientale, è la conservazione e valorizzazione, anche per finalità sociali e produttive, dei siti e dei beni dell'attività mineraria con rilevante valore storico, culturale e ambientale. Il parco è in corso di istituzione, una bozza di decreto istitutivo è alla firma del ministero dei bbcc (l’istituzione prevede il concerto di regione, due ministeri, due province, due comuni capofila e comuni minori). BACK

58 RELATIONS WITH TOURIST POLICIES
Type and nature of relationship: La Regione Marche ha emanato leggi sull’attività agrituristica ed in generale per il turismo rurale. In particolare si rimanda alla normativa relativa agli agriturismo e per la country houses: L.r. 3 Aprile2002 n. 3 e L.r. 8 Marzo 199 n.13, L.. 12 agosto 1994 n. 31e L.R. 4 febbraio 2000 n.8. Le normative sopra citate stabiliscono come principio generale che qualsiasi opera effettuata sugli immobili agricoli, nella fattispecie le Case Coloniche, deve avvenire sia nel rispetto dello Strumento urbanistico comunale, che del PPAR soprattutto se tali aree ricadono in zone montane ed in zone con vincolo di tutela integrale, comunque nel rispetto delle forme architettoniche strutturali, tipologiche. Nota: Nel corso degli anni con altre leggi regionali si è incentivata tale attività elargendo fondi per ampliamenti e/o ristrutturazione dei fabbricati agricoli, ciò ha effetti diretti sul paesaggio. Una ulteriore legge ha incentivato la costruzione di immobili e bungalows nei camping, situati prevalentemente lungo la costa, con evidenti effetti negativi sul paesaggio. BACK

59 RELATIONS WITH RURAL POLICIES
Type and nature of relationship: Se la relazione è vista dal lato del Ppar, si può notare come questo riconosca e tuteli sia singoli elementi del paesaggio agrario (siepi, alberate, ….) che le forme del paesaggio agrario storico… Dal lato delle politiche agricole, tutte, nel loro insieme, hanno impatti rilevanti sul paesaggio. Tuttavia il Piano di sviluppo rurale 2000/2006, dedica un intero asse, (l’Asse 2) a tematiche esplicitamente connesse al paesaggio (l’asse è denominato “Tutela e valorizzazione del paesaggio rurale e delle risorse ambientali nel rispetto di quanto previsto dal Piano di inquadramento territoriale delle Marche”) . L’obiettivo dell’asse, è quello di “garantire la continuità e la sostenibilità delle aziende agricole, la conservazione dello spazio naturale e il rispetto dei requisiti in materia di ambiente attraverso il sostegno di attività produttive rispettose dell’ambiente con particolare riferimento alla zootecnia che fornisce le maggiori garanzie per il mantenimento del legame uomo territorio”. Le misure in cui si articola l’asse, che fanno riferimento esplicito a tematiche paesistiche, sono le seguenti: misura e): zone svantaggiate e zone soggette a vincoli ambientali (per favorire la salvaguardia delle zone agricole marginali attraverso il mantenimento della popolazione agricola nelle zone rurali, specialmente quella dedita all’allevamento estensivo vengono concesse indennità agli agricoltori delle zone di montagna e delle zone svantaggiate); misura f misure agro-ambientali (la sottomisura 3. “salvaguardia del paesaggio e delle caratteristiche tradizionali dei terreni agricoli” prevede sussidi per interventi quali sfalcio di erbe e controllo di arbusti ed erbe infestanti e di regimazione delle acque meteoriche: la misura è costruita a partire dall’osservazione che l’abbandono dei terreni agricoli porta pericoli di incendio e di dissesto idrogeologico per cui la manutenzione assume il ruolo di intervento strategico). misura h): imboschimento delle superfici agricole (volta a mantenere l’equilibrio tra silvicoltura e fauna selvatica) misura i): altre misure forestali (attività forestali per mantenere la popolazione nell’interno attraverso attività forestali legate alla soluzione di problemi di dissesto idrogeologico) misura t): tutela dell’ambiente in relazione all’agricoltura, alla silvicoltura alla conservazione delle risorse naturali nonché al benessere degli animali BACK

60 Emergenze geologiche, geomorfologiche e sottosistemi territoriali tematici
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61 Elementi costitutivi del sistema botanico-vegetazionale e sottosistemi territoriali tematici
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62 Zone archeologiche, strade consolari e luoghi di memoria storica
Centri e nuclei storici e paesaggio agrario di interesse storico-ambientale Zone archeologiche, strade consolari e luoghi di memoria storica BACK

63 CARTA GEOLOGICA REGIONALE
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64 CARTA GEOMORFOLOGICA REGIONALE
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65 LUOGHI ARCHEOLOGICI E DI MEMORIA STORICA
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