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A.S. 2014-15 I.I.S.S. “MARZOLLA-SIMONE-DURANO” BRINDISI LICEO SCIENTIFICO ‘LEONARDO LEO’ – SAN VITO DEI NORMANNI (BRINDISI)

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Presentazione sul tema: "A.S. 2014-15 I.I.S.S. “MARZOLLA-SIMONE-DURANO” BRINDISI LICEO SCIENTIFICO ‘LEONARDO LEO’ – SAN VITO DEI NORMANNI (BRINDISI)"— Transcript della presentazione:

1 A.S. 2014-15 I.I.S.S. “MARZOLLA-SIMONE-DURANO” BRINDISI LICEO SCIENTIFICO ‘LEONARDO LEO’ – SAN VITO DEI NORMANNI (BRINDISI)

2  Il progetto di alternanza scuola-lavoro dei ‘Tutor dei beni ambientali’ mira alla promozione dei valori naturalistici, storici e culturali del patrimonio naturalistico locale e nazionale: parco intercomunale delle Dune costiere da Torre San Leonardo a Torre Canne, Ostuni-Fasano, Parco Naturalistico Nazionale di Torre Guaceto, Carovigno, Parco marino di Porto Selvaggio (Lecce), alla presa di coscienza dell’impatto sull’ambiente delle attività umane e consapevolezza delle relazioni tra tutela ambientale e salute umana. La motivazione didattica è quella di radicare una cultura sensibilizzante e più attenta alla tutela dell'ambiente e di far crescere nei giovani tutor la cosiddetta "Intelligenza ecologica" (D. Goleman), attraverso un impegno personale e diretto nel vasto e sempre più attuale ambito lavorativo della Tutela Ambientale e dell’Ingegneria Ambientale. Il progetto prevede un’assidua attività didattico-lavorativa sui temi degli ecosistemi e degli habitat naturali, progettata per essere alla portata di tutti, offrendo un occhio particolare al coinvolgimento degli studenti diversamente abili. I ragazzi seguiranno un percorso didattico-formativo in ambito tecnico-scientifico, con il coinvolgimento delle discipline delle scienze esatte, della chimica, della fisica, della storia delle scienze, del disegno e rilievo dal vero, della progettazione ambientale, a cui seguiranno periodi d’impegno lavorativo diretto nelle strutture pubbliche locali, nazionali e ministeriali. Qui ciascun corsista affiancherà gli addetti ai lavori nelle quotidiane attività di monitoraggio, conoscenza, tutela, conservazione, progettazione, valorizzazione e gestione dei beni ambientali propri degli habitat salentini, campionatura e rilevazione dei vari inquinanti di aria, acqua, suolo e alimenti.

3  COMPETENZETRASVERSALI:  - Competenze di relazione, collaborazione, organizzazione, comunicazione efficace e ascolto  - Competenze operative (spirito d’iniziativa; ricerca delle informazioni; assunzione di responsabilità; orientamento ai risultati).  - Competenze di valutazione delle proprie conoscenze e del contesto lavorativo- professionale   COMPETENZE PROFESSIONALI:  - Competenze tecnico-scientifiche (padronanza dei criteri tecnico-specialistici; padronanza dei criteri tecnico-specialistici nell’ambito delle scienze integrate; chiarezza di esposizione; padronanza di lettura critica diacronica e sincronica degli eventi scientifico-ambientali; padronanza di lettura critica fra discipline integrate e dell’uso dei criteri e dei mezzi di ricerca scientifica  - Competenze linguistiche (padronanza del lessico; chiarezza di esposizione; microlingua; padronanza nell’uso della terminologia tecnico-specialistica)  - Competenze metacognitive (comprendere e riflettere sulle personali percezione e fruizione del bene ambientale; far comprendere e far riflettere sulla percezione e sulla fruizione che gli altri ricevono del bene ambientale)

4  Comprendere il significato di prevenzione e tutela ambientale; l’importanza della salvaguardia delle condizioni ambientali; le principali cause di inquinamento dell’aria dell’acqua e del suolo; le modalità di contaminazione degli alimenti; le relazioni tra tutela ambientale e tutela della salute dei cittadini e della collettività.  Conoscenze delle tecniche di laboratorio di analisi biochimiche.

5  Obiettivi formativi ◦ Comprendere il significato di prevenzione e tutela ambientale ◦ Comprendere l’importanza della salvaguardia delle condizioni ambientali ◦ Conoscere le principali cause di inquinamento dell’aria dell’acqua e del suolo ◦ Conoscere le modalità di contaminazione degli alimenti ◦ Comprendere le relazioni tra tutela ambientale e tutela della salute dei cittadini e della collettività.  Obiettivi specifici ◦ saper collaborare alla gestione di un laboratorio; ◦ impostare ed eseguire analisi, microbiologiche e chimiche; ◦ eseguire campionamenti ◦ rilevare e correlare fattori biologici; ◦ saper collaborare all’organizzazione del lavoro, controllare e ottimizzare la strumentazione e i materiali necessari; ◦ lavorare in equipe; ◦ saper collaborare all’impostazione di indagini statistiche; ◦ riconoscere le proprietà della materia e dei suoi costituenti ◦ riconoscere le trasformazioni e le reazioni chimiche ◦ riconoscere fenomeni chimici e le loro relazioni con l‘ambiente

6  L’attività di formazione ed orientamento è seguita e verificata da un tutor designato dal soggetto promotore, in veste di Responsabile didattico-organizzativo, e da un Responsabile agenziale, indicato da ARPA Puglia.  Il monte orario annuale previsto per il tirocinio è di 50 ore. Lo svolgimento del tirocinio è attestato a cura del tutor aziendale.

7 L’attività ha previsto 15 ore di tirocinio presso il laboratorio che analizza le acque dal punto di vista microbiologico per individuare la presenza di eventuali batteri in relazione alle normative nazionali e internazionali al fine di valutarne la qualità e la potabilità delle acque provenienti da differenti punti di erogazione dell’acquedotto, pubblici o privati.

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9 E’ uno dei batteri più comuni e diffusi nell’ambiente ed è quindi usato come indice di potabilità delle acque, insieme agli enterococchi. E’ un Gram negativo e le colonie si sviluppano in 24 ore a 36°. Osservandoli al microscopio, si nota che hanno la forma di bacilli. La normativa nazionale prevede l’assenza di escherichia coli nell’acqua potabile.

10 Queste piastre sono state realizzate attraverso la tecnica dell’inclusione. Ciò consiste nel porre su una piastra sterile un campione (eventualmente contaminato) e nell’aggiungere, successivamente, un terreno selettivo, per poi omogeneizzare il tutto. Infine si attende la crescita delle colonie nell’incubatrice. La presenza di colonie batteriche è evidenziata dalla comparsa di puntini e aloni con caratteristiche differenti a seconda del batterio. In questo caso si può notare la presenza di enterococchi. Come l’escherichia coli, anche questi devono essere assenti nelle acque potabili.

11 Una galleria di terreni disidratati è usata per analisi di campioni. Si inserisce una goccia di campione nei vari terreni e, attraverso l’uso di reagenti, si provoca una reazione chimica. A seconda del risultato, se positivo o negativo, si può identificare il batterio grazie ad un indice.

12 Questa colorazione serve a identificare il tipo di Gram (positivo o negativo), utilizzando diversi reagenti. I Gram positivi trattengono nella membrana cellulare il cristalvioletto, assumendo colorazione viola; mentre i Gram negativi trattengono la fucsina, assumendo un colore rosso. In questo modo risulta facilitata la visualizzazione dei batteri al microscopio e la loro identificazione.

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14 Nel laboratorio di microbiologia vengono analizzati campioni di vari alimenti prelevati dalla ASL e dai NAS. Dopo il prelievo vengono trasportati in frigo a 4°C fino all’ Arpa dove vengono sottoposti a diversi esami. Si svolgono due tipi di indagini: qualitativa e quantitativa. La prima prevede la ricerca di batteri patogeni. La seconda si basa sulla valutazione quantitativa di batteri non patogeni, come indicatori di contaminazioni durante la fase di produzione del prodotto.

15 Nella fase di prelievo vengono prelevate cinque porzioni del prodotto di 100g per aumentare la possibilità di trovare eventuali batteri. La norma prevede che se tre di queste porzioni risultano positive l’Ente è tenuto a esortare la ditta produttrice ad effettuare un controllo igienico lungo la filiera. Se quattro su cinque porzioni risultano contaminate da agenti patogeni per la salute umana, l’Ente presenta una denuncia alle autorità Giudiziarie contro la ditta produttrice.

16 L’analisi quantitativa verifica la quantità di enterobatteri in un grammo di campione; di questi il più comune è l’Escherichia coli. Come per l’analisi delle acque gli Escherichia coli devono essere presenti in una quantità non maggiore di 300 unità formanti colonie. Tra le analisi quantitative troviamo anche quella per verificare la presenza di stafilococchi. Mentre per l’Escherichia coli l’analisi termina con la conta delle colonie, gli stafilococchi hanno bisogno di ulteriori accertamenti per verificare se essi sono patogeni o no.

17 La continuazione dell’analisi degli stafilococchi è di tipo qualitativo. Ovvero si verifica la presenza di stafilococco aureus un tipo di stafilococco patogeno che può causare problemi intestinali. Si inserisce una delle colonie in un terreno a base di uovo, se la colonia è di tipo patogeno consumerà il terreno sviluppando un alone giallastro intorno a dei punti neri. Se non ci sono aloni significa che gli stafilococchi presenti non sono di tipo patogeno ma rappresentano comunque una minaccia per la salute se in quantità elevata.

18  L’analisi qualitativa è utilizzata per verificare l’assenza di patogeni come Salmonella o Bacillus cereus. Come di consueto i batteri vengono seminati su un terreno selettivo apposito e poi messi in incubazione a 37 gradi per 48 ore. Come lo Stafilococco aureus entrambi possono causare un intossicazione alimentare.

19  Dopo l’incubazione si prende un gruppo di colonie e si stemperano in un brodo selettivo. Il brodo cambia a seconda del batterio che si ricerca. Ad esempio per la salmonella si usa un brodo a base di glucosio che la salmonella fa fermentare grazie a un enzima.

20 L’analisi chimica si divide nella ricerca di diversi parametri. La nostra attività si è focalizzata sulla ricerca di metalli pesanti e idrocarburi all’interno di campioni di acqua potabile e di alimenti. I seguenti parametri sono stati ricercati attraverso l’uso di strumentazione specifica come il gascromatografo…

21 I metalli pesanti che abbiamo ricercato, sia nei campioni d’acqua che alimentari, sono stati:  Cadmio (Cd)  Mercurio (Hg)  Piombo (Pb)  Cromo (Cr) I metalli pesanti che abbiamo ricercato, sia nei campioni d’acqua che alimentari, sono stati:  Cadmio (Cd)  Mercurio (Hg)  Piombo (Pb)  Cromo (Cr)

22 Abbiamo riscontrato una presenza di mercurio costante in piccole quantità in qualsiasi campione di pesce poiché il mercurio è uno di quei metalli che tendono a bioaccumularsi all’interno di esseri viventi. Nonostante il nostro organismo abbia modo di espellerlo attraverso unghie e barba, un’assunzione costante indiretta di questo metallo, anche in piccole quantità può causare problemi per la salute.

23 Altri parametri presi in considerazione per l’analisi dei campioni di acqua sono stati gli idrocarburi. Due sono stati gli elementi presi in considerazione :  Gasolio (C10)  Olio lubrificante (C40) Abbiamo separato gli idrocarburi dal campione di partenza utilizzando il gascromatografo. I valori riscontrati sono stati conformi alla normativa considerata.


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