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LA CAMPANIA Carta d’Identità

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Presentazione sul tema: "LA CAMPANIA Carta d’Identità"— Transcript della presentazione:

1 LA CAMPANIA Carta d’Identità
Ricerca a cura della Dott.ssa Devito Luciana Superficie: Popolazione: Capoluogo: Napoli Altre provincie: Avellino- Benevento-Caserta- Salerno

2 Caratteristiche fisiche:
La Campania è prevalentemente collinare (50,8%), il 34,6% di essa è montuosa e il 14,7% pianeggiante.

3 Caratteristiche fisiche
Per quanto concerne il rilievo, possiamo innanzitutto distinguere, la dorsale appenninica centrale, decorrente da nord-ovest a sud-est e comprendente diversi massicci (Matese, Taburno, Avella, Terminio, Cervialto, Alburno, Cervati), seguita verso est da una zona di altopiani e conche (Benevento, Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Valle Caudina, ecc). Nella zona litorale troviamo massicci di origine vulcanica (Somma-Vesuvio, Campi Flegrei) e di origine sedimentaria (Monti Latteri e Massico). Le pianure più importanti sono a nord quella del fiume Garigliano e quella del fiume Volturno; quest'ultima confina a sud con il solco del fiume Sarno e costituisce la Pianura Campana propriamente detta, fertile ed intensamente popolata. Ricordiamo, inoltre, la pianura del fiume Sele a sud, formante la piana di Pesto e la pianura di Salerno. Ad est dei massicci dell'Alburno e del Cervati si distende il Vallo di Diano attraversato dal fiume Tanagro che in origine era un grande lago pleistocenico .I fiumi si riversano per lo più nel Tirreno ed hanno un corso tortuoso, con ripide gole tra i vari massicci della regione. Le sorgenti sono copiose e sorgono ai piedi dei rilievi calcarei, nei quali sono frequenti fenomeni Carsici

4 Caratteristiche fisiche
L’Arcipelogo Campano è composto da 3 isole principali: Ischia, Capri e Procida, famose in tutto il mondo per le loro bellezze naturali

5 I 12 Comuni della Campania
Città Provincia Popolazione (ab) Superficie (km²) Napoli Provincia di Napoli 117 Salerno Provincia di Salerno 58 Giugliano in Campania 94 Torre del Greco 88.728 30 Pozzuoli 83.132 43 Casoria 80.643 12,03 Caserta Provincia di Caserta 79.161 53,07 Castellammare di Stabia 65.403 17 Afragola 63.857 17,99 Benevento Provincia di Benevento 62.937 130 Avellino Provincia di Avellino 56.996 30,41 Portici 55.786 4

6 Clima e stagioni: La Campania può essere suddivisa in due zone climatiche: quella col clima mite, influenzato dalla presenza del mare, che comprende la costa del Casertano, il napoletano e la costa del salernitano (insieme naturalmente all'arcipelago) dove si possono sentire maggiormente i benefici del mare; e quella col clima più rigido, che comprende le zone interne dove si nota l'aumento della presenza della montagna: infatti in inverno nelle zone montuose si registrano temperature rigide, ed anche nelle valli non mancano gelate e banchi di nebbia, talvolta accompagnate da nevicate che si fanno sempre più copiose man mano che ci si addentra nell'entroterra e si sale di altezza. In estate si possono raggiungere temperature alte e vi sono giornate di pieno sole, tuttavia le caratteristiche orografiche e l'influenza benefica del mare, rendono il caldo maggiormente sopportabile.

7 Napoli Cartina

8 Usi costumi e tradizioni a Napoli
FESTE SACRE E PROFANE trasferimento delle reliquie del santo dall'agro Marciano alla catacomba di Napoli. Questa processione, chiamata anche "processione delle statue", è insieme uno spettacolo di fede e di folclore. Questo evento si colloca tre le altre due date fisse del ricorrente prodigio: il 16 dicembre, anniversario dell'eruzione vesuviana del 1631, e il 19 settembre, data del martirio. Festa della Madonna del Carmine 16 luglio - La festa si svolge in uno dei luoghi più significativi della città, Piazza Mercato. Si festeggia la bruna vergine del Carmelo. Anticamente era la festa dei pescivendoli di Porta Capuana, di Forcella, della Marina e di Sant'Egidio. In memoria della battaglia della Goletta contro i Turchi, veniva costruito un castelletto e poi incendiato. All'usanza del castelletto con il tempo si è andata sostituendo, anche se con le stesse modalità, l'incendio del campanile, oggi caratteristica principale della festa. Festa di Piedigrotta settembre - Festa dedicata al culto della Madonna, fino a qualche anno fa era rimasta solo un ricordo. Era infatti dal 1966 che i festeggiamenti non avevano più luogo. Festa di San Gennaro 19 settembre - E' questo il giorno in cui ricorre il martirio del santo e in cui la città attende il miracolo. La suggestiva cerimonia ha luogo nel Duomo dove, tra invocazioni e preghiere in dialetto, si attende la liquefazione del sangue, custodito in due piccoli balsamari vitrei di foggia diversa databili ai primi decenni del IV secolo. Festa di Sant'Antuono 17 gennaio - Festa in onore di Sant'Antonio Abate durante la quale nei rioni popolari vengono preparati i tradizionali cippi, i falò. Sin dalla mattina nelle strade si ammucchiano pezzi di legno e roba vecchia, che a volte raggiungono dimensioni elevate, fino a quando non viene acceso il fuoco. Festa di San Giuseppe 19 marzo - Per le strade si vendono le tradizionali zeppole. AFRAGOLA - 13 giugno - Festa di Sant'Antonio di Padova.

9 Usi e costumi e tradizioni a Napoli
GIUGLIANO - Festa della Madonna della Pace - Si celebra dalla vigilia di Pentecoste fino alla domenica della Santissima Trinità. La statua della Vergine con il Cristo morto tra le braccia, posta su un carro trainato da buoi, percorre le strade della cittadina. Suggestivo il volo dell'angelo, sia all'uscita che all'ingresso della statua dalla Chiesa. Una bambina vestita di bianco, con due ali sulle spalle e in mano un giglio, tenuta da una fune viene fatta "volare" all'altezza di venti metri e cosparge la statua della Vergine con incenso e coriandoli. OTTAVIANO - Festa di San Michele Arcangelo - 8 maggio. In un clima suggestivo si svolge la processione, durante la quale una coppia di ragazzi, un maschietto ed una femminuccia, compiono un volo, sospesi ad una fune, in onore del Santo. Gli angeli scendono per tre volte, in tre piazze diverse del paese, al passaggio della statua del Santo con la spada sguainata. La Processione si conclude nella Chiesa di San Michele Arcangelo. Corsa dei Ciucci - 10 maggio. Tradizionale parata di asini e cavalieri in costume medievale e carri folkloristici che appartenenti a sei contrade differenti si scontrano in un emozionante palio. BOSCOTRECASE - Festa di Sant'ANNA - 31 luglio. La statua della santa, conservata nell'omonima chiesa, viene portata in processione per le strade del paese. I festeggiamenti si concludono con una grande tombolata nella piazza centrale.

10 Usi costumi e tradizioni a Napoli
GIUGLIANO - Festa della Madonna della Pace - Si celebra dalla vigilia di Pentecoste fino alla domenica della Santissima Trinità. La statua della Vergine con il Cristo morto tra le braccia, posta su un carro trainato da buoi, percorre le strade della cittadina. Suggestivo il volo dell'angelo, sia all'uscita che all'ingresso della statua dalla Chiesa. Una bambina vestita di bianco, con due ali sulle spalle e in mano un giglio, tenuta da una fune viene fatta "volare" all'altezza di venti metri e cosparge la statua della Vergine con incenso e coriandoli.

11 Usi costumi e tradizioni a Napoli
TORRE DEL GRECO - Festa della Madonna dei 4 Altari - 24 maggio. Durante i festeggiamenti quattro altari vengono sistemati nei punti cardinali della città. Ogni anno gli Altari hanno fattezze diverse e competono in altezza e in bellezza. La costruzione e le decorazioni vengono realizzate da anziani maestri locali. Si tratta della più importante festa di Torre del Greco istituita dagli Spagnoli nel '500. FESTA DELL'IMMACOLATA - 8 dicembre. Il corteo in onore dell'Immacolata esce dalla Basilica di S. Croce. La statua della Madonna è posizionata su un carro di imponenti dimensioni, lungo 10 metri, largo 2,80 metri e alto 6 metri. E' infatti sostenuto da circa 150 uomini in camice bianco che lo fanno sfilare per le strade cittadine tra gli applausi dei numerosi fedeli e il volo dei colombi lanciati dal carro. Seguono, oltre alla banda, ai sacerdoti e alle autorità, una serie di piccoli carri, costruiti dai fedeli che li portano sulle loro spalle. La processione attraversa la città tra lanci di coriandoli e petali di fiori, e i balconi rivestiti di coperte di damasco, seta e merletti. Terminata la processione il carro viene riportato in Chiesa e vi resta per 8 giorni. Durante i dodici sabati che precedono il solenne giorno si svolgono novene e funzioni religiose, e la domenica precedente alla festa i fedeli offrono dei fiori alla Madonna.

12 Foto di Napoli Alcune zone di Napoli

13 Usi costumi e tradizioni a Napoli
CASOLA DI NAPOLI - Festa patronale Seconda domenica di luglio. SANT'ANASTASIA MADONNA DELL'ARCO - Lunedi in Albis. I festeggiamenti in onore della Madonna dell'Arco risalgono al 1450 e il pellegrinaggio dai vicoli di Napoli al Santuario ripete un rituale di gesti e di comportamenti che è del tutto simile a quello di quattro secoli fa. Alle processioni partecipano numerosi gruppi di "battenti" o "fujenti" che, vestiti di bianco con fasce rosse alla vita e azzurre a tracolla, portano per molte ore di cammino stendardi e immagini della Madonna dell'Arco fino al Santuario. Qui si assiste alla tradizionale "caduta" ai piedi della Madonna. Dopo il fischio del capo paranza, i fedeli si lanciano con il viso a terra e vi rimangono a lungo fino a quando non ricevono l'ordine di alzarsi. ARZANO - Festa del Sacro Cuore di Gesù 6 giugno. NOLA - Festa dei Gigli - Domenica successiva al 22 giugno. Questa festa vanta una tradizione lunga circa quindici secoli. I festeggiamenti, in onore di San Paolino, sono caratterizzati dalla processione di mastodontiche torri realizzate in legno e cartapesta che le varie corporazioni trasportano sulle spalle. BARRA - Festa dei Gigli - ultima domenica del mese di settembre. La festa dei Gigli trae origine da antichissimi rituali agricoli pagàni propiziatori per la fecondità della terra. Le pesanti e alte strutture del Giglio vengono trasportate lungo le strade del paese da un gruppo di 128 uomini definito "paranza". Un certo numero si dispone sui lati e sulle cime delle 8 varre mentre tre alzatori sono disposti su ogni singolo varretiello. Le paranze,in numero di cinque 5, hanno ognuna un nome: Paranza Amici Miei, La Formidabile, L’Insuperabile, La Mondiale e Paranza Ultras. Nei giorni che precedono la Festa i vari Comitati, organizzano nei rioni di appartenenza, una serie di manifestazioni collaterali. SAN GIORGIO A CREMANO - Festa di San Giorgio, patrono 24 aprile.

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15 Usi costumi e tradizioni a Napoli
POZZUOLI - Festa di Sant'Antonio di Padova - 13 giugno. Il Santo viene festeggiato con una solenne processione. durante la quale la statua in legno del santo viene trasportata dall'omonima chiesa al borgo del Serapeo. Festa della Madonna dell'Assunta - 15 agosto. In questa festa si fonde il rituale sacro della processione, con quello profano della conquista del pennone, una sorta di albero della cuccagna insaponato che sporge sul mare. Festa di San Gennaro - 19 settembre. Secondo la leggenda le tracce di sangue presenti sull'altare paleocristiano apparterrebbero al santo. Infatti queste si liquefanno contemporaneamente al sangue contenuto nell'ampolla del Duomo di Napoli. Festa di San Procolo - 16 novembre. Festeggiamenti in onore del patrono della città Processione dei martiri San Procolo, San Gennaro e San Gelso - Prima domenica di maggio. Vengono portati in processione per le strade principali della città il busto di San Procolo, le reliquie e i busti di San Gennaro e San Gelso. QUARTO - Festa di Santa Maria - 12 settembre. Festeggiamenti in onore della Patrona della città. La statua della Santa viene portata in processione per tutto il paese che per l'occasione viene illuminato da luminarie e pieno di bancarelle. MONTE DI PROCIDA - Festa della Madonna dell'Assunta - 15 agosto. Festa in onore della Santa Patrona con processione religiosa e fuochi pirotecnici a mare.

16 Benevento Cartina

17 Usi costumi e tradizioni a Benevento
FESTE SACRE E PROFANE BENEVENTO Carnevale delle Streghe - febbraio. CASTELVENERE Festa della Madonna della Seggiola - 1°domenica dopo Pasqua. Festa della Madonna della Foresta - 8.settembre. Natale al Borgo - dal 20 al 27 dicembre. CERRETO SANNITA Presepiarte - Natale Mostra presepiale nazionale Rassegna nazionale di ceramica - 2°metà di settembre. GUARDIA SANFRAMONDI Processione dei Battenti - 15 agosto. Uno dei riti più incredibili e spettacolari cui sia possibile assistere oggi nell'intera Europa. La processione dei Battenti si svolge ogni sette anni(ultima edizione speciale in occasione del Giubileo del 2000) nella Domenica successiva al giorno dell'Assunta. Ogni contrada del paese allestisce i suoi quadri viventi,che riproducono scene legate al racconto della Bibbia e dei Vangeli. Fin dalle prime ore del mattino, centinaia di persone coperte da un cappuccio bianco e un lungo saio, si radunano in una cappella laterale della Cattedrale.Al termine della funzione crollano in ginocchio sul pavimento della chiesa e percuotendosi il petto con una spugnetta di sughero,nella quale sono conficcati 33 spilli(gli anni di Cristo)si procurano una miriade di piccole lacerazioni. A tutto questo segue una processione lungo le vie di Guardia dove i Battenti continuano a fare la loro penitenza seguiti da devoti, che portano bottiglioni di aceto da utilizzare per disinfettare le piaghe.

18 Usi costumi e tradizioni a Benevento
PONTE Festa patronale di San Giovanni - 24 maggio Durante la festa si disputa la famosa corsa delle carrette. Festa di Sant'Antonio - 13 giugno. Cuore di Gesù - 30 giugno. PONTELANDOLFO Ruzzola del formaggio - periodo di Carnevale Le origini di questa singolare festa risalgono al 1300,si tratta di un gioco praticato da popolazioni del basso Lazio rifugiatesi a Pontelandolfo per sfuggire ad una pestilenza. Il gioco consiste nel lanciare forme di formaggio con l'aiuto di una corda avvolta intorno per le vie del paese,vince chi per primo completa il percorso con un minor numero di lanci.

19 Usi costumi e tradizioni a Benevento
SAN LORENZELLO Mercantico - ultimo fine settimana di ogni mese Fiera che ha un fortissimo richiamo nazionale ed anima le stradine del centro storico.Si possono acquistare oggetti da collezione e di modernariato. SAN MARCO DEI CAVOTI Fuoco del Rosario - primo sabato di ottobre. SANT'AGATA DEI GOTI Festa del Cavalier Turchino - settimana di Carnevale Festa itinerante che si svolge nel centro storico, rappresenta l'eterna ed impari lotta tra la Vita e la Morte che con la sua falce,miete vite senza distinzione di età e di ceto. Festa di Sant'Agata - 5 febbraio. SOLOPACA Festa dell'uva - 2°domenica di settembre All'interno dei festeggiamenti per l'Addolorata decine di enormi e singolari sculture sfilano per le strade del paese.La singolarità di queste sculture risiede nel fatto che sono fatte da acini d'uva incollati su dei supporti di legno,di cartone o cartapesta.Le sculture sono poi montate su carri trainati da trattori.Il più bel carro si aggiudica un premio,un ambitissimo stendardo. Le origini della festa dell'uva. TORRECUSO Festa di San Liberatore - 14/15/16maggio Durante questi tre giorni di festa si organizza un'importante fiera del bestiame,processioni, fuochi d'artificio, un'esposizione di attrezzi agricoli.Al santuario collinare di San Liberatore si svolge una processione contadina.

20 Salerno Cartina

21 Usi costumi e tradizioni a Salerno
FESTE SACRE E PROFANE ACERNO Carnevale picentino - periodo di carnevale. ALBANELLA Festa patronale di Santa Sofia - 15maggio. ANGRI Palio storico - 23/24settembre. AMALFI Festa patronale di Sant'Andrea - 27 giugno. Regata Storica delle antiche Repubbliche Marinare - giugno o luglio. Le quattro repubbliche marinare si alternano nell'ospitare la regata.La gara si disputa tra quattro imbarcazioni riprodotte sul modella dell'epoca.L'equipaggio è formato da otto vogatori più un timoniere.L'inizio della regata è preceduto da un lungo e suggestivo corteo in costume che parte dalla Chiesa di San Salvatore di Bireto ad Atrani.Prossima edizipe amalfitana nel 2001. La Sposa di Amalfi - ultima decade di Luglio. Discesa della stella cometa dalla torre di ZIRO ed esposizione dei presepi - dicembre. CAMPAGNA I Fucanoli per la festa di Sant'Antonio Abate - 17gennaio. A 'chiena' - luglio/agosto. CASTELLABATE Festa di San Costabile Gentilcore - 17 febbraio. Festa di San Marco Evangelista - 25 aprile. Processione a mare. Festa di Santa Maria a Mare - 15 agosto.

22 Usi costumi e tradizioni a Salerno
CAVA DE'TIRRENI Festa di Monte Castello - giugno. Disfida dei Trombolieri - luglio Rassegna di folclore internazionale - settembre. Esibizione degli Sbandieratori Cavensi Ha raggiunto vertici internazioneli e consta in una continua sequenza di esercizi con una o più bandiere, di gruppo o individuali, ove si possono osservare movimenti alternati a sequenza veloci, con lanci e scambi a coppia ed in progressione, esercizi a due bandiere e figure acrobatiche con salti al drappo e agli alfieri. Il tutto è coordinato da un continuo sincronismo, in cui l'alfiere elegantemente volteggia la bandiera armonizzandola con i movimenti del suo corpo. Esposizione e concorso dei presepi - dicembre. CETARA Festa di San Pietro a mare - 29giugno Natale al Borgo - dicembre. CONTURSI TERME Festa del santo patrono - 1°agosto. LAURITO Festa patronale di San Filippo - 12maggio. Festa della Madonna del Carmine - luglio. Festa della madonna del Cielo - 2°Domenica di Settembre. MAIORI Gran carnevale - periodo di carnevale. Sfilata dei Battenti - settimana santa. Ferragosto maiorese e festa dell'Assunta - 14/17 agosto. MINORI Festa di Santa Trofimena - 13/14luglio Spettacolo di fuochi pirotecnici sul mare. NOCERA INFERIORE Festa del 1°maggio. Festa di San Prisco - 9 maggio. Festa di San Francesco - 4 ottobre.

23 Salerno Panorama

24 Usi costumi e tradizioni a Salerno
PAESTUM Festa tradizionale dell'Annunziata - 24/25 marzo Fiera e mercato. PAGANI Processione della Madonna delle Galline - Domenica in Albis. PALINURO Rievocazione storica - 14 luglio. POSITANO Sbarco dei Saraceni - 14 agosto. PRIGNANO CILENTO Li Turchi - Lunedì in Albis. Spettacolo popolare in onore di San Nicola di Bari,patrono del paese e tradizionale Volo dell'Angelo. RAVELLO Festa patronale di San Pantaleone - 27 luglio. Solenne celebrazione religiosa in onore del santo patrono. Nel Duomo è conservato il sangue del Santo che si liquefa nella ricorrenza della sua morte.

25 Usi costumi e tradizioni a Salerno
SALERNO Carnevale la 'città dei bambini - febbraio. Salerno Porte Aperte - maggio. Visita ai monumenti e agli edifici solitamente chiusi in città. Festa di San Matteo - 21 settembre. Fra le tradizioni ancora vive a Salerno la più importante è la festa in onore di San Matteo, che ha origini longobarde. La festa si celebra per tre giorni fino a culminare nella processione del 21 settembre. In quest'occasione le statue dei santi martiri, insieme a quella di San Matteo, sono condotte per la città. Portare le statue a spalla è considerato un privilegio: gruppi di uomini escono correndo dalle scale del Duomo reggendo le pesanti statue senza farle cadere. La processione è seguita dalle confraternite dai colorati mantelli, dalle massime autorità cittadine. Oltre alle celebrazioni religiose si organizzano bancarelle, luminarie, concerti e fuochi d'artificio sul mare. Maratona dei templi - settembre. Gara podistica nazionale Paestum - Salerno. Aria di Natale - dicembre - gennaio Manifestazioni natalizie. Agosto.

26 Salerno Alcuni particolari

27 Usi costumi e tradizioni a Salerno
SAPRI Rievocazione dello Sbarco di Carlo Pisacane - Agosto Ricorda l'eroica e sfortunata impresa del patriota che qui il 2 luglio 1857 con pochi compagni - fu assalito e sopraffatto dalla popolazione locale e dai Borbonici. Pisacane, imbarcatosi a Genova il 25 giugno, era approdato pochi giorni dopo a Sapri con la speranza di sollevare la massa dei contadini e dei pastori contro il regime borbonico. SARNO Processione dei Paputi - Venerdì Santo. Festa di San Michele Arcangelo - 8/15 maggio. Festa patronale - 14/17 agosto. TORCHIARA Focara e antica processione di Sant'Antuono - 16/17 gennaio. Festa patronale di San Salvatore - 5/6 a

28 Usi costumi e tradizioni a Avellino
IRPINIA - FESTE SACRE E PROFANE AVELLINO Carnevale Avellinese - Febbraio. Manifestazione tradizionale con l'esibizione della "Zeza". La manifestazione, di origine campana, poi rielaborata e fatta propria dalla gente irpina, si svolge in costume. La storia di Zeza è un pezzo di teatro popolare, di "Commedia dell'Arte: un vecchio contratto di matrimonio che ha come tema dominante la dote. L'azione è condotta da uomini che interpretano parti femminili. Palio della Botte - Prima domenica di Giugno. Secondo un'antica tradizione orale,nel corso Umberto 1° (già via Costantinopoli,vecchia strada alla porte di Avellino,d'importanza storica, perchè collegava le zone interne e la Puglia), sembra si svolgesse una gara detta "Della Botte" I rappresentanti delle varie contrade della città, si sfidano facendo rotolare una botte di circa 2 ql. spinta da un bastone di ferro. Festa di Santa Rita - 22 Maggio. Festa della Madonna Assunta - 15 Agosto. Festa molto sentita, nel cuore dell'estate. La madonna viene portata in processione per le vie della città. ALTAVILLA IRPINA La notte delle streghe - 16 Agosto la Pro-loco di Altavilla I., ha reinterpretato l'antica leggenda della monaca di Benevento, in chiave satirica. "La notte delle streghe" si consuma intorno ai falò e la festa è animata da giochi, danze e buona cucina. La serata termine con l'elezione della regina del Sabba scelta tra "le streghe convenute". "Il Palio dell'Anguria" - 18 Agosto. Rievocazione dei festeggiamenti in onore di Costanza de Hauteville, imperatrice normanna che per festeggiare coloro che la ospitarono prima di andare in sposa a Enrico VI, organizzò un palio. Nella rievocazione, i cavalieri hanno sotto braccio un'anguria da offrire alla principessa. Festa del Patrono San Pellegrino - 24 Agosto. Durante la festa ha luogo il corteo dei "battenti", fedeli molto devoti che vestiti di bianco, saltellano e questuano in giro per il paese fino a raggiungere il Santuario del Patrono per sciogliere il proprio voto.

29 Usi costumi e tradizioni a Avellino
CERVINARA Fiera di S. Egidio - 6 Settembre. CESINALI San Rocco da Montpellier - Penultima domenica di Agosto. Festa patronale. FLUMERI "Il Giglio di S. Rocco" - Agosto. Manifestazione folkloristica che trae origine da antichi riti di ringraziamento della gente dei campi per il raccolto. Obelisco alto circa 15 metri realizzato con spiga di grano intrecciato. FONTANAROSA "Festa del Carro" - 14 Agosto. Non dissimile da quella di Flumeri e di Mirabella, questa festa si svolge trainando su di un carro un enorme giglio di paglia alto 30 metri, tenuto in equilibrio da lunghissime funi manovrate da giovani del luogo. Stands gastronomici, canti e balli, innaffiati da un ottimo Aglianico

30 Avellino Alcuni particolari

31 Usi costumi e tradizioni a Avellino
GESUALDO Il Palio dell'Alabarda - 15 Agosto. Manifestazione in onore del Principe Carlo Gesualdo. Mostre,visite guidate al centro storico. Cortei in costume d'epoca (1609). LAPIO Processione con "Le Tavolate" - Venerdì santo. "Le Tavolate", rappresentano la rievocazione della passione di Cristo. Con caratteristici gruppi di statue in cartapesta, a grandezza naturale, raffiguranti la passione e morte di Cristo. Ferragosto Lapiano - 1/15 Agosto. Festeggiamenti in onore di S. Antonio e della Madonna Assunta. MATERDOMINI "La Benedizione delle sementi" - Ottobre. Manifestazione tradizionale-religiosa presso il Santuario di S. Gerardo Maiella. MERCOGLIANO Festa patronale di San Modestino - 14 Febbraio Festa di San Guglielmo presso il Santuario di Montevergine - 25 Maggio. "Fiera di Montevergine" Montevergine - 6 Settembre. MIRABELLA ECLANO Festa de "Il Carro di Paglia" - Settembre. Un obelisco alto 25 metri, fatto di paglia intrecciata, lavorata da artigiani del luogo, viene trainato da buoi attraverso i campi fino al paese e seguito da duemila persone che reggono 42 funi di canapa che si dipartono dal carro e dall'obelisco. MONTEFALCIONE Festa dell'Emigrante - Ultima Domenica di Agosto. Festa in onore di S. Antonio che si svolge contemporaneamente anche a Toronto, in Canada. Molto spettacolari i fuochi pirotecnici, noti in tutto il mondo. MONTEFUSCO Festa della Santa Spina - 5 Maggio. Festa della Madonna del Carmine - Prima domenica di Agosto. Fiera di Sant'Egidio - 28 Agosto. Festa del "Ciuccio di Fuoco" - Rotondi - 26 Dicembre. Falo' dell'Immacolata - Torrioni - 8 Dicembre. Falo' di S. Lucia - Torrioni - 13 Dicembre

32 Usi costumi e tradizioni a Avellino
MONTEMARANO Carnevale - Febbraio. IL carnevale Montemaranese, manifestazione consolidata da decenni,ha superato per la sua fama non solo i confini provinciali ma anche quelli regionali. Si rappresenta Carnevale che muore e che idealmente da inizio alla primavera. MONTEMILETTO La Giostra Medioevale - Agosto Corteo storico e rievocazione dell' assalto al castello Normanno, evento del Ad avvenuta concquista, scene di vita contadina con la "Scogna del grano" e balli folclorisitici. MUGNANO DEL CARDINALE I Battenti di S. Filomena - Agosto. I "Battenti" saltellando ritmicamente,si dirigono al Santuario di S. Filomena ricordandone la cruenta morte. PRATA P.U. "Lancio degli Angeli" - Aprile. Tradizionale manifestazione folkloristica religiosa: due giovinetti sollevati con carrucole, sospesi nel vuoto, recitano antichi versi propiziatori in onore della Madonna dell'Annuziata. SALZA IRPINA Processione della Madonna Maria SS. delle Grazie - Seconda Domenica di Settembre Processione che si conclude con l'accensione del campanile in piazza. S.ANDREA DI CONZA Festa delle "Le Maggiaiole" - Maggio. "Le Maggiaiole", giovinette di S. Andrea che in devoto corteo, con il capo coperto da un fazzoletto bianco, sul quale è appuntata una corona fatta con rametti di uva spina, si portano, seguite dalla popolazione a Conza. La manifestazione intende ricordare il ritorno dei Santandreani a Conza, comunità di antica origine. SAN MANGO C. I cavalieri di S.Anna - 26 Luglio. Lunga e tradizionale cavalcata dal paese al fiume Calore ed alla Cappella di S. Anna con la partecipazione di tutto il paese. TUFO Festa Patronale - 8 maggio. In onore del Patrono della cittadina, si rappresenta il dramma sacro di San Michele.

33 Usi costumi e tradizioni a Caserta
Cartina

34 Usi costumi e tradizioni a Caserta
CAPUA Il Carnevale di Capua - Febbraio. Di antiche origini, questa manifestazione risale alla seconda metà dell'1800. Sfilate di carri allegorici e rievocazione di eventi storici e d'attualità. Corteo Storico Folkloristico - Capua - Luglio. Corteo di lontana tradizione, che rievoca il famoso episodio della "Disfida di Barletta". L'ultima domenica, "Sacco di Capua". BORGO DI CASCANO (FRAZIONE DI SESSA) Festa delle "Coccetelle" - 18 Marzo. Il giorno prima di San Giuseppe, si svolge un grande falò alla presenza degli abitanti del luogo che, s'incontrano per raccontarsi gli eventi dell'anno e preparano le "coccetelle", ossia dei pani rotondi e molto gustosi e una minestra di fagioli e ceci, la "menestella". Una sorta di ringraziamento al santo protettore, per una miseria che ora è lontana.

35 Usi costumi e tradizioni a Caserta
CARINOLA Festa de "Il Carretiello" o "San Bernardo Piccolo" - 12 Marzo. Festa/Asta, organizzata per raccoglier fondi per la festa patronale di San Bernardo, che si svolge nella prima domenica di Agosto. Il termine "carretiello", sta ad indicare il carretto con cui si andava in giro un tempo a raccogliere le offerte da portare in piazza, doni che vengono battuti all'asta. MONDRAGONE Sfilata di carri Allegorici - Carnevale. Un anno intero per preparare la sfilata dei carri che sfileranno a carnevale, spunti: i fatti dell'anno e tradizione passata. Processione del Venerdì Santo Pasqua Processione di grande spessore religioso, molto sentita dalla popolazione locale e dai turisti, con Canti e musiche mondragonesi. Festival Internazionale del Folklore - Luglio Occasione d'incontro di diverse tradizioni folcloristiche di tutta Europa. Fiera di San Bartolomeo - 21/22/23 Agosto. Antica fiera con animali, cavalli, mucche, maiali etc.

36 Usi costumi e tradizioni a Caserta
ROCCA d'EVANDRO Festa di Natale- 25 Dicembre. Tombolata e "zeppole" in piazza per tutta la notte. SAN LEUCIO Corteo Storico - Giugno. Corteo in abiti storici, fatti con le ben note stoffe e sete preziose. SESSA AURUNCA Processione dei Misteri del Venerdì Santo - Pasqua. La processione dei Misteri e il Miserere del Venerdì Santo, rappresentano il culmine della Settimana Santa. Manifestazione molto struggente, che si svolge tra canti e preghiere non solo dei fedeli accorsi in massa ad assistere all'evento, ma dei cantori ufficiali del Miserere, espressione di una religiosità orale tramandata da generazioni.

37 Campania Alcuni particolari

38 Miti e Leggende La Reggia di Caserta
Definita la Versaille italiana, capolavoro del Vanvitelli nelle sue 1200 stanze si nascondono molti elementi segreti. Tra tutti il ciclo di affreschi ricchi di simbologi massonici. La stessa Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone era legata alla massoneria. Caserta Vecchia. Questo suggestivo borgo medievale, è ricco di storie e leggende, come quella della "casa delle bifore" con i suoi spiritelli che si nascondono in antiche abitazioni e botteghe, oggetto anche di una tradizione artigianale locale. L'eccidio di Capua Carlo VIII, re di Francia, nel 1497 ebbe proprio a Capua un segno premonitore. Improvvisamente vide aprirsi un suo baule, udì strane voci e uno stendardo gli si pose dinanzi. Questo fu interpretato come un segno celeste, perchè egli non si era recato a Gerusalemme. Non molto tempo dopo, la città subì un massacro voluto da Cesare Borgia, che uccise migliaia di persone

39 Miti e Leggende Il Mithreo di Capua La storia del Drago
Il Mithreo perfettamente conservato è una nota meta archeologica. Quì si svolgevano i riti iniziatici previsti dal dal culto del Dio Mithra. Si trova in una zona sotterranea, per eccellenza regno delle tenebre ed è aperto al pubblico. La storia del Drago Storia di un enorme Drago che, viveva in una grotta e uccideva gli uomini e terrorizzava i villaggi, suo punto debole era il fascino femminile, infatti solo la vista di giovani donne lo placava, fino a quando San Paride, lo affrontò davanti alla sua caverna e lo gettò al fiume. Il "Mazzamauriello“ Noto anche come "Munaciello" a Napoli, anche nel Casertano gode di fama antichissima. E' un folletto, uno gnomo buono e giocherellone.

40 Miti e Leggende Il "Lupo Mannaro“ La Camera delle Fate
Figura molto inquietante, legata a leggende campane in generale. Alcuni racconti lo legano ad un giovane che in preda ad una maledizione, si scaglia contro chi nasce il giorno di Natale, altri invece ad un marito licantropo che, in preda alle crisi supplica la moglie di non aprirgli la porta di casa, un finale tragico è facilmente immaginabile, colpa la disubbidienza della moglie. La Camera delle Fate A Bellona, si trova un luogo sotterraneo, noto ai più per strani giochi di luci che leggende attribuiscono alla presenza di fate e strane presenze. La leggenda del Centauro La leggenda racconta che in primavera, un enorme e mostruoso animale anfibio, strana presenza spiegata come il frutto di mutazioni genetiche, usava terrorizzare tutti gli abitanti con i suoi suoni e le sue impronte.

41 Caserta La Provincia di Caserta è una provincia della Campania di circa abitanti. Confina a nord-ovest con il Lazio (Provincia di Latina e Provincia di Frosinone), a nord con il Molise (Provincia di Isernia e Provincia di Campobasso), a est con la Provincia di Benevento, a sud con la Provincia di Napoli, a sud-ovest con il Mar Tirreno

42 Aspetti salienti del turismo
Il turismo in Campania nel primo trimestre del 2008 è calato del 20%, secondo un'indagine a campione  resa nota nel corso della presentazione a Napoli del rapporto sull'economia campana della Banca d'Italia. L'indagine indica anche una flessione del 24% della spesa dei turisti.

43 Tipologie del turismo presenti.
La Campania è visitata sia da stranieri che italiani, le motivazioni sono differenti, si passa dal turismo sciistico a quello naturale per finire a quello marittimo in particolare nelle isole nonché culturale.

44 Attrezzature ricettive
Molti sono gli hotel, agriturismo e ristoranti presenti nella regione.

45 Risorse turistiche naturali
Non solo arte,storia e mare: la Campania offre agli amanti della natura tanti luoghi incantevoli dove trascorrere una indimenticabile vacanza “immersi nel verde”. Due Parchi Nazionali-quello del Vesuvio e quello del Cilento-nove Parchi Regionali e una serie di oasi e aree marine protette, di parchi archeologici e di riserve naturali, che ricoprono il 30% del territorio campano. Percorsi che dalla città di Napoli si snodano verso i magnifici Campi Flegrei e si spingono oltre, verso il Volturno, in direzione Nord, e verso la costiera sorrentina e amalfitana, verso sud.

46 Risorse turistiche naturali
Nella provincia partonopea vale la pena partire dal Vesuvio, unico vulcano protetto da un Parco Nazionale, dove nove percorsi escursionistici sono organizzati secondo diverse tipologie e per tutte le esigenze. In alternativa si può scoprire il fascino di una città sommersa nell’Area Marina Protetta del Parco della Gaiola. A pochi chilometri un’altra Area Protetta, quella di Baia sommerse, costituisce il Parco Archeologico sott’acqua più vasto al mondo. Il monte più elevato di trova nella provincia di Salerno: si tratta di Cerviati. In terra del Cilento, ricade l’altro grande Parco Nazionale, quello del Cilento e Vallo di Diano, il più ampio della regione.

47 Risorse turistiche naturali
Escursioni, sci di fondo e trekking, sono alcune delle opportunità che Caserta offre al turista. In particolare il “Sentiero Italia”. In inverno, chi ama la montagna, non dovrà perdere un escursione a Bocca della Selva situata nel Parco Nazionale del Matese. Nella provincia di Benevento, in particolare il “Massiccio del Taburno-Camposauro stupisce per le fioriture di viole e orchidee. Nel territorio di Avellino si concentrano due Parchi Regionali: Paternio e Parco dei Monti Picentini. In questa provincia sorge l’altopiano del Laceno.

48 Risorse turistiche culturali
Nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano è esposto il gruppo dei Sette Santi Dormienti in una bacheca di cristallo con larga cornice di legno tarlato posta sotto l’altare. I Sette Dormienti vestono da guerrieri romani, con corazze di latta argentata su tuniche rosse e gialle. La leggenda narra che, divenuti cristiani per sfuggire alla persecuzione di Diocleziano, si rifugiarono in una caverna, dormendovi, per miracolo, per alcuni secoli. Al loro risveglio, essendo mutati la lingua ed i costumi, furono condotti in cielo da un angelo. Ancora oggi mostrano le monete dell’imperatore Diocleziano che non potettero spendere dopo il lungo sonno miracoloso.

49 Risorse turistiche folcloriche
ASSOCIAZIONE SBANDIERATORI CITTA’ DE LA CAVA L’Associazione Sbandieratori Città de la Cava “li Quattro Distretti” nasce nel 1969 per volontà del compianto Luca Barba. Per circa un decennio l’attività del sodalizio si estrinseca nella partecipazione alle principali manifestazioni storico, culturali e folcloristiche organizzate in ambito regionale. I piccoli sbandieratori crescono e con loro la voglia di allargare gli orizzonti della conoscenza. Questo desiderio di realizzare nuove esperienze nasce anche dal confronto e dallo scambio con altre realtà sociali vissute in anni di incontri in Italia e all’estero. Di ritorno dai vari viaggi lentamente maturava l’idea di rendere un doveroso omaggio alle nazioni che erano state particolarmente ospitali..

50 Campania Alcuni particolari

51 Associazione sbandieratori città della Cava
L’Associazione aveva ormai raggiunto i venti anni di attività. Nel festeggiare questo importante anniversario in compagnia di associazioni cittadine ed italiane legate al folklore si pensò ad un omaggio, un ricordo, legato a quel momento di festa e di comunione. Così come per incanto nacque la prima immagine ancora informe della Bandiera d’Argento. Il premio destinato, insaputamante, a diventare un appuntamento annuale, è stato costruito grazie alla formidabile collaborazione del cavaliere Enzo Baldi, un amico dell’associazione recentemente scomparso. Lungo la strada molti sono stati gli incontri determinanti che hanno segnato la storia associativa. Tra questi il grande Gennaro Magliulo che condusse verso il panorama della critica teatrale e televisiva.

52 Risorse turistiche folcloristiche
Braccigliano e i Navieri Un tempo l'industria della neve pressata era molto attiva. Durante l'inverno, uomini e donne si portavano a Salto in località tuttora chiamata « Nevere » e, raccolta una grande quantità di neve la pressavano in apposite fosse, che poi ricoprivano con foglie e terra. Durante la stagione estiva, le nevi così conservate, segate in blocchi da Kg. 50, venivano vendute ai bar per la confezione dei gelati, alle macellerie e pescherie per la conservazione delle carni e dei pesci, agli ospedali e ai privati. La maggior parte del prodotto di notte con i cosiddetti « traini », veniva poi convogliata nel grande deposito per nevi che nel 1860 il commerciante Alfonso Amato da Braccigliano allestì a Salerno in Via dei Mercanti e da qui smerciata un po' dappertutto. Per questa circostanza il sito fu chiamato Vicolo della Neve, denominazione che tuttora conserva. Allora attigua al deposito esisteva un'osteria; attualmente vi sorge un noto ristorante. .

53 Braccigliano e i Navieri
Morto nel 1902 Alfonso Amato, questa attività a Salerno fu continuata dal figlio Antonio fino al 1912, quando questi impiantò a Nocera Inferiore una fabbrica di ghiaccio a motore, la prima in Campania, lasciando la gestione del deposito di Salerno a suo figlio Alfonso. L'attività di questo deposito cessò nel 1930, anno in cui Alfonso si trasferì a Nocera Inferiore per gestirvi la fabbrica di ghiaccio, ereditata dal padre Antonio. Con l'invenzione della macchina per la formazione del ghiaccio, l'industria della neve pressata a Braccigliano andò via via scemando, fino a scomparire del tutto verso il 1945.

54 Campania Isola di Capri

55 Risorse turistiche culturali
La ceramica vietrese La fama di Vietri è indissolubilmente legata all’artigianato ceramico che è sempre stato uno degli elementi fondamentali dell'economia. La documentazione scritta più antica risale al sec. XV, quando venivano prodotte langelle di nuda terracotta. In quegli anni Vietri era uno dei tanti centri di una più vasta realtà produttiva, che interessava Nocera, Cava, Salerno. Tra l'altro privo della materia prima, l'argilla, di cui, invece, erano particolarmente ricche Nocera e Salerno. Ma coi secc. XVI-XVII si assiste ad una evoluzione della struttura produttiva vietrese in chiave proindustriale. La felice posizione di Vietri sul mare all'interno del commercio tirrenico, il diretto rapporto degli opifici con la spiaggia, centro gravitazionale della locale economia, il naturale apporto idrico che alimentava la forza motrice degli opifici, le retrostanti colline ricche di legname, la formazione di una locale classe imprenditoriale molto attiva, particolarmente legata al commercio con la Sicilia, la Sardegna, la Toscana, la Liguria, sono tutti elementi che favorirono lo sviluppo delle locali faenzere.

56 La ceramica vietriese Le alte fornaci a tre piani, affidate alla protezione di Santo Antuono, sfornavano migliaia di piatti, di giare, di boccali. I motivi decorativi tradizionali si rifanno ad una realtà arcadica, al di fuori del tempo e dello spazio, schematizzati nel segno del particolare decorativo. Pastori e contadinelle, paesaggi agresti, chiesette di campagna, casolari, animali che popolano lontane foreste, estranee al reale paesaggio vietrese, fatto di sole e di macchia mediterranea, che si staglia sul fondale azzurro del cielo che si fonde col mare. Sono questi i colori ripresi dalla tavolozza vietrese, filo conduttore d'una tradizione che si rinnova, nel decoro e nella forma, ma che non tradisce mai la qualità della materia, legata alla corposità dello smalto ed alla velocità delle ampie campiture di colore, alla cui stesura si adattano il gesto veloce della spugnetta o del pennello e l'agile gioco del polso.

57 Risorse turistiche culturali
Fisciano e le sue tradizioni L'area che circonda Fisciano, un piccolo paese della valle dell’Irno, vanta antichissime tradizioni nella lavorazione del rame e delle sue principali leghe. I suoi opifici, apprezzati e conosciuti sin dal Medioevo per la pregevole qualità dei suoi prodotti, la resero famosa in tutta la penisola, tanto da essere considerata uno dei maggiori centri artigianali della lavorazione di questo metallo. Moltissime famiglie dell’epoca, con le loro piccole imprese artigianali, vivevano lavorando il rame, un mestiere tramandato con tanta fatica e con straordinario talento da padre in figlio e che diede un notevole impulso allo sviluppo e al benessere di Fisciano.

58 Campania Alcuni particolari

59 Fasciano e le sue tradizioni
Inizialmente la produzione locale, pazientemente ottenuta dai valenti maestri ramari, era costituita da caldaie e pentolame per uso domestico, da serrature a chiavistelli, da bilance a stoviglie in genere, nonché dalle famose armi di Lancusi. Successivamente, grazie alla bravura e alla fantasia di alcuni ramari, i più noti erano quelli appartenenti alla famiglia Celentano, la lavorazione del rame comincio ad assumere, con la realizzazione di oggettistica e di lavori ornamentali, i caratteri di un vero e proprio artigianato artistico. Il capostipite della famiglia, Giuseppe Celentano, realizzando, a Penta, la formula della patinatura a fuoco che riportava sui manufatti la caratteristica patina dei reperti archeologici bronzei etruschi e pompeiani, divenne famoso in quasi tutto il mondo.

60 Fasciano e le sue tradizioni
La lavorazione originale del rame è rimasta pressoché immutata nel tempo; l’artigiano, che si costruisce da solo i propri utensili da lavoro, utilizza tecniche semplici adoperando l’abilità delle mani e la sua fantasia. In ciascuna opera realizzata si può cogliere l’abilità nell’uso degli attrezzi, la giusta dose di esperienza e soprattutto l’interpretazione personale dell’artista. Questo è il motivo che distingue il prodotto artigianale da quello ottenuto da lavorazioni in serie, in quanto ogni manufatto è unico nel suo genere, ogni oggetto è diverso dall’altro.

61 Fasciano e le sue tradizioni
Purtroppo oggi, a Fasciano e in particolare nella frazione di Penta, l’artigianato del rame è quasi del tutto scomparso. Solo Angelo e Vittorio Villari, maestri dell’arte cupra e discendenti di Giuseppe Celentano continuano, con grande volontà e per tradizione di famiglia, a svolgere questo mestiere utilizzando le tecniche tramandate dai loro avi. E’ opera dell’arte della bottega Villari il portale della chiesa dell’Annunziata realizzata alcuni anni fa nel centro storico di Salerno.

62 Campania Alcuni particolari

63 Risorse turistiche culturali
I mestieri ambulanti nel Cilento Tra i tanti mestieri del Cilento ve ne erano di quelli a posto fisso, con regolare bottega, altri itineranti. Molti, anche bravi artigiani, giravano da casolare a casolare offrendo le loro prestazioni, ricavandone modesti guadagni consistenti in pochi soldini o, normalmente, in generi in natura. Alcuni di quei mestieri consistevano sulla semplice prestazione manuale, altri nel baratto di merci, altri ancora in vere e proprie compravendite.

64 I mestieri ambulanti del Cilento
U Conzapiatti Il conciapiatti girava per le campagne dove veniva impiegato nella riparazione di piatti, scafe, vasi di terra cotta e ruagne (vasellame di coccio) rotti. La bravura consisteva nel bucare i cocci, con un trapano ad arco, e attaccare con mastice di gesso e filo di ferro, in modo da renderli ancora efficienti. La semplice riparazione di un piatto, che poteva essere usato ancora per anni, per il prezzo che richiedeva, era semple meno costosa che comperarlo nuovo. Tuttora, nei vecchi vasci, locali terranei, si trovano vecchi oggetti riparati dal conzapiatti, sicuri reperti di museo della cultura contadina. All'occorrenza `u conzapiatti si prestava anche a riparare gli ombrelli.

65 I mestieri ambulanti del Cilento
Il barbiere Il mestiere del barbiere era esercitato, per lo più nei grossi centri, con propria bottega. Le sue prestazioni erano quelle del taglio dei capelli, della rasatura delle barbe, ma anche di conciare ombrelli e di apporre sanguisughe o fare salassi, su prescrizione medica, agli ammalati di polmonite. Nel salone, nei giorni di festa, affluivano i clienti dai piccoli centri o nuclei abitati sparsi per le campagne. Normalmente era consuetudine degli uomini di radersi almeno una volta la settimana, o anche ogni quindici giorni, con un vecchio rasoio che veniva affilato su di un pezzo di ardesia. Per il taglio dei capelli correvano anche alcuni mesi tra un taglio e l'altro. Il padre provvedeva al taglio dei capelli dei figli ed anche dei vecchi che non potevano più muoversi di casa. Per la sistemazione dei capelli sulla nuca, si seguiva il segno della coppola o anche di una scodella. Non mancavano, però, barbieri ambulanti che davano le loro prestazioni a casa di clienti che di tanto in tanto si facevano sbarbare e tagliare i capelli. Come già si è detto, il barbiere, anche se ambulante, conciava anche gli ombrelli. U conza `mbrelli I conciaombrelli, specie nelle botteghe a posto fisso, erano i barbieri che avevano singolare maestria per quelle riparazioni. Ma il conzambrelli ambulante portava la sua opera a casa del cliente, riparando ombrelli che da anni venivano usati, sino ai limiti delle loro possibilità. Poi alla fine, dallo stesso conciaombrelli, veniva acquistato un nuovo ombrello che, per la maggior parte dei casi, trattavasi di uno degli ombrelli usati che l'ambulante portava sulle spalle.

66 Campania Alcuni particolari

67 I mestieri ambulanti del Cilento
IL FOTOGRAFO Molti furono i fotografi ambulanti che girarono per le campagne del Cilento. Anche nelle più lontane e sperdute contrade tra i monti, piacque sempre farsi ritrarre e fare fotografare i membri della propria famiglia singolarmente o in gruppo. Molte famiglie tra gli oggetti loro cari conservano fotografie di antenati di cui hanno perduto il ricordo, sia dei nomi che del rapporto di parentela. Altri in quadretti mantengono appesi alle pareti vecchi dagherrotipi del secolo passato che, in molti casi, ci tramandano l'aspetto dei costumi dell'epoca IL PASTICCIERE Nelle grandi ricorrenze familiari, specie nei matrimoni, i pasticcieri ambulanti venivano soventemente ingaggiati. Essi, qualche giorno prima della cerimonia, si recavano a casa dei festeggiati preparando dolcetti di vari tipi. Al pasticciere dovevano essere forniti farina, uova, latte, zucchero, mentre ai vari coloniali ed essenze provvedeva lo stesso pasticciere. Tutti in famiglia prestavano l'aiuto che veniva richiesto e, nel forno acceso a temperatura voluta, venivano cotti i dolcetti.

68 I mestieri ambulanti del Cilento
`U ramàro Di tanto in tanto, col suo carretto carico di oggetti di rame, transitava il ramaio che forniva pentole nuove. Gli acquisti non mancavano e la cucina si riforniva di nuove pentole. Sul costo dell'acquisto, quasi sempre si barattava il pezzo di rame da sostituire. U conzacauràre Anche il mestiere dello stagnino veniva esercitato a casa dei clienti, e veniva denominato conzacauràre. Egli veniva vivamente richiesto perché, essendo la stoviglieria di cucina quasi tutta di rame, periodicamente occorreva stagnare i fondi delle pentole per evitare possibili avvelenamenti da rame. Con l'occasione si facevano stagnare anche le posate di ferro, e si riparavano pentole rotte.

69 Risorse turistiche folcloriche
DA VEDERE.   La religiosità vivace e a tratti paganeggiante del partenopeo si sfoga nelle numerosissime feste dedicate ai santi patroni: da non perdere la celebrazione che avviene nel duomo di Napoli per l'annuale liquefazione del sangue di S. Gennaro. Tra le forme di manifestazione religiosa a carattere spettacolare vanno ricordate la processione dei Gigli a Nola (sono portate in processione il giorno di S. Paolino, in giugno, colonne di legno lavorato alte fino a 30 metri) e la cosiddetta 'ndrezzata, specie di ballo in cui vengono mimati gli antichi scontri con i Saraceni

70 Risorse turistiche: gastronomia
La cucina della Campania si identifica con quella napoletana, che ha praticamente soppiantato ovunque le antiche ricette locali. Nel suo insieme la cucina campana è semplice, ricca di odori: in primo luogo si consumano le verdure e la frutta, ma anche le carni, il formaggio, il pesce e i frutti di mare. Napoli e la Campania vantano anche una pregiata produzione di paste alimentari: anche se gli spaghetti non sono originari di Napoli, col nome di napoletani si sono diffusi in tutto il mondo, così come la pizza. Non mancano i piatti dalla preparazione complessa o dalla cottura prolungata, come il ragù, il fritto misto, il celebre sartù, la zuppa di soffritto, i caniscioni di verdura, il pignato maretato. Caratterizzano la cucina campana, oltre alle squisite verdure, soprattutto i formaggi e i dolci. I formaggi più usati, a pasta filata, entrano nella composizione di molti piatti: mozzarella, burielli, scamorze, provolone, provole e caciocavallo. Tra i dolci sono da ricordare la pastiera, i babà, le sfogliatelle, i taralli, le zeppole, i rococò. Notevole è la produzione vinicola: tra i vini bianchi più conosciuti si possono ricordare il capri, l‘Ischia, il Lacrima Christi, l'asprino, il ravello, il greco di tufo; tra quelli rossi o rosati molto apprezzati sono il falerno, il gragnano, il ravello, il taurasi, l'aglianico

71 Campania Particolari

72 La gastronomia nel Cilento
Nel Cilento esiste una tradizione alimentare basata su cibi, fatti di prodotti che nascono in questi luoghi: l'olio di oliva, il vino, il pane e la pasta, i legumi secchi, la frutta (specie degli agrumi) e di tutta la vastissima gamma dei saporitissimi ortaggi, fra i quali primeggia il pomodoro. Tutti questi ingredienti sono sapientemente combinati fra loro con l'aggiunta di piccole quantità di formaggi, latte, uova, carne, pesce.

73 I mestieri ambulanti `U pezzàro Il pezzàro, il pezzaio, il raccoglitore di stracci, ritirava stracci vecchi, ferro e metalli vari, ossa di animali ed oggetti fuori uso, dando in cambio qualche pezzo di ruagna (oggetto in terra cotta) e se ci fosse stato presente qualche bambino, un fischietto di terra cotta. Il termine si applica anche ai venditori ambulanti di stoffe e vestiti in genere. U piattàro Il piattàro era colui che con un piatto di fichi di pessima qualità o di poco conto, dava il corrispettivo in piatti. Per una insalatiera o una scafarea o una piatta (grosso piatto di ceramica o di ferro smaltato), le trattative si prolungavano all'infinito e, alla fine, restavano tutti soddisfatti.

74 Risorse turistiche folcloriche
`U zìngaro `U nzìngaro o zìngaro, girovagando per il Cilento, periodicamente passava dai suoi clienti. Egli era molto bravo nei lavori in ferro ed in campagna gli attrezzi avevano bisogno di manutenzione. Particolarmente si impegnavano per ferri di aratro, del frantoio, scalpelli, puntilli, cardini, succhielli, carrucole, forchettoni, ed altro. Agli zingari si potevano chiedere i lavori più vari e ad essi ci si affidava per le tempere dei metalli degli attrezzi di lavoro consumati o spezzati. In questo campo si può affermare che una tempera al metallo data da uno zingaro si poteva dire perfetta. Ancora in molti vasci si notano varole, penne di zappe consumate e azzareate, cioè riallungate, con un pezzo di acciaio, saldato col fuoco e a colpi di martello. Dopo decenni di lavoro, le azzareature si sono solo in parte consumate, ma giammai si sono più dissaldate. Gli zingari erano anche molto abili nel costruire ottimi "scacciapensieri

75 Risorse turistiche folcloriche
`U sapunàro `U sapunàro era colui che ritirava olio non del tutto commestibile, pagandolo con pezzi di sapone. Anche in questo caso, accanite discussioni si prolungavano sul deprezzamento dell'olio e la bontà del sapone da parte del saponaro. Nel Cilento, proprio perché si poteva disporre di olio, le donne producevano sapone in grande quantità per l'uso familiare, ma la novità dell'acquisto era una variante alla vita quotidiana, perciò non mancava mai nel vascio una vesenèdda (anfora di olio non buono), in attesa del sapunàro che, se tardava più del solito, costituiva un pensiero nell'attesa.

76 Risorse turistiche folcloriche
`U mureàro Il mureàro si presentava poco dopo la campagna della molitura delle olive, per fare acquisto di mòrea, cioé la feccia depositata in fondo agli ziri dal nuovo olio. Anche il moreàro pagava la mòrea con pezzi di sapone o anche con denaro.

77 Campania Archeologia

78 Risorse turistiche folcloristiche
U tartaràro Il tartaràro per l'acquisto del tartaro, si apprestava a raschiarlo personalmente dalle botti, nelle quali si infilava albilmente, attraverso la riola, il mezzule ovvero il portellino del recipiente. Il tartaro acquistato veniva racchiuso in un largo fazzoletto di colore blu a fiorellini bianchi, fazzoletto che è passato nella proverbiatica paesana, per le sue dimensioni, come `u fazzuletto r'u tartaràro. Il tartaràro pubblicizzava la sua presenza con la tradizionale voce: `u tartararo c'a pacienza. Davvero il suo mestiere richiedeva molta pazienza, ma forse, anche per la pazienza che egli aveva nelle trattative con le donne sul valore del tartaro, prima e dopo il recupero dalla botte.

79 Risorse turistiche culturali
MODA POSITANO L'artigianato della moda è un'attività' che contraddistingue Positano già dalla fine degli anni Cinquanta quando grazie alla creazione del bikini, innovativo costume da bagno, la cittadina divenne famosa in Italia e nel mondo. Oggi la produzione è molto ampia e offre una grande varietà di capi d'abbigliamento: si spazia dai tipici indumenti per il mare, parei, copricostume, borse e bermuda, ai più impegnati capi da pomeriggio o da gran sera, fino agli abiti da sposa. Fantasie allegre e luminose, colori brillanti e impiego di tessuti assolutamente naturali (lino, garza o cotone), caratterizzano la moda positanese.

80 Moda a Positano Dopo una fase in cui predominavano i disegni d'ispirazione hawaiana negli anni Cinquanta e Sessanta, si è passati a un predominio delle garze in tinta unita nel corso degli anni Settanta. Oggi prevalgono le fantasie che raffigurano le piante mediterranee, i limoni, i fiori e le foglie, ispirati alla rigogliosa natura circostante. Così simpatiche botteghe rallegrano le stradine del centro e costituiscono una meta obbligata per i numerosi turisti. Oltre che per gli abili sarti, Positano si distingue per i famosi calzolai capaci di realizzare a mano, mentre si attende davanti alla bottega, i caratteristici sandali positanesi: "ragno", "fratino", infradito, zoccoli di legno o di sughero, e le comodissime ciabatte di tela con suola di corda.

81 Risorse turistiche culturali
LUMINARIA DI SAN DOMENICO Questa tipica usanza vede la partecipazione di tutti i cittadini, che, con singolari ed affascinanti illuminazioni a cera, ad olio e grandi falò fatti con “fascine”, adornano le terrazze,le finestre, i giardini,le stradine e le cupole delle abitazioni. La Luminaria si realizza i primi di agosto per festeggiare il Santo venerato nella chiesa di Santa Maria da Castro, ed essa ha un suo preciso significato: la mamma di San Domenico prima di partorire sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il mondo; il nascituro avrebbe portato in tutto il mondo la Parola di Dio. Questa tradizione si tramanda dal 1599, venuta dei Domenicani al Convento di Santa Maria ad Castro.

82 Campania Castello

83 Il prodotto DOP della Campania
La mozzarella di bufala è un prodotto caseario italiano, prodotto tradizionalmente in Campania ma attualmente diffuso in altre regioni del sud Italia. È spesso definita regina della cucina mediterranea, ma anche oro bianco o perla della tavola

84 La cucina nel Casertano
Caserta sorge al limite nord orientale della pianura campana ed è ricca di storia. La provincia si estende dal massiccio del Matese fino alla zona costiera, che si affaccia sul golfo di Gaeta ed e' composta di terreni alluvionali e di detriti vulcanici. Le origini dell'attuale Caserta sono tutt'oggi incerte: per alcuni fu fondata dai Sanniti, per altri, invece, dai Romani. Sembra, però, che la tesi più diffusa dica che furono i Longobardi di Capua ad insediarla nel XIII. La città è ricca di monumenti e sicuramente quello più famoso è il Palazzo Reale costruito dal 1752 al 1774 che accoglie il Museo Vanvitelliano e gli appartamenti reali. La tradizione gastronomica del Casertano riporta piatti semplici e popolari, come le zite ripiene, l'anguilla arrostita, la pastiera di riso o di tagliolini. Dai fiorenti allevamenti di questo territorio deriva la possibilità di preparare formaggi di latte bovino tra i quali primeggiano le mozzarelle che sono sempre di bufala. Si tratta di un formaggio a pasta filante ottenuto da latte intero, confezionato immerso in panna o in liquido di governo per garantire una maggiore freschezza. Le mozzarelle di Caserta sono fra le più apprezzate e famose di tutto il meridione. Oltre ai latticini, base di questa cucina sono i legumi d'ogni specie, da mangiare da soli appena estratti dal "pignatiello" o con la pasta a completamento di una nutriente minestra. I broccoli, passati in padella con congrua scorta di aglio e peperoncino, diventano i mitici «friarelli».

85 La cucina nella penisola Sorrentina
Sorrento, Vico Equense, Positano, Amalfi si affacciano sulla parte meridionale del Golfo di Napoli immerse in una lussureggiante vegetazione caratterizzata dal verde degli agrumeti e da quello argenteo degli oliveti. E' quasi come se la natura avesse donato a queste zone tutto il meglio: meravigliose colline si sovrappongono ricche di vegetazione a coste frastagliate. Sorrento è una piccola città di origini greche (surrentum o la città delle sirene) mentre Amalfi è stato uno dei più potenti centri economici del Mediterraneo. L'abilità sul mare degli Amalfitani pose la città all'avanguardia fra le repubbliche marinare nei commerci con i paesi dell'Oriente: prima delle altre, Amalfi ebbe un suo codice marittimo, coniò moneta e divenne celebre per i suoi arsenali dove si costruivano vascelli anche per altri paesi. Ed è proprio in questa zona che domina il pesce e gli agrumi... tipici sono i limoni di Sorrento… grandi e succosi.

86 Cucina della Costa d’Amalfi
La forte correlazione tra le sorti storiche della Costa e l’alimentazione dei suoi cittadini è dimostrata dal fatto che, ancora fino a pochi anni fa’ le specialità culinarie più raffinate erano destinate solo ai giorni delle feste religiose locali: era solo per osannare il santo patrono comunale che gli abitanti indigeni si dedicavano alla preparazione delle antiche e celebrate pietanze tramandate dai padri della Repubblica. In quei giorni ogni borgo presentava la sua specialità: le vope alla scapece a Cetara nel giorno di San Pietro, le melanzane al cioccolato a Maiori a ferragosto, gli ndundari (pasta a mano) a Minori per San Trofimena, il sarchiapone (zucca lunga farcita) ad Atrani nel giorno di Santa Maria Maddalena, il migliaccio (tipo di dolce) a Praiano, il palamito con la cipolla a Conca dei Marini, ecc.

87 Campania Tramonto

88 La cucina nella Costa d’Amalfi
Superata la metà degli anni ‘70, i ristoratori locali cominciarono a fare alcune varianti di queste pietanze, apprezzate dai visitatori: ci fu il boom della gastronomia più tipica, dagli antipasti a base di insalata e frutti di mare, alici marinate e pomodori essiccati e conservati sott’olio, ai primi piatti a base di carne (cannelloni, crespolini) o di pesce (spaghetti ai frutti di mare) arricchiti dalla bontà della pasta a mano locale di Minori (tagliolini, scialatielli), ai secondi a base di pesce del golfo (gamberoni, totani imbottiti, stocco e patate) o di carne (coniglio alla cacciatora, milza, soffritto), ai formaggi di produzione locale (fior di latte, provole affumicate e caciocavalli), ai contorni dell’orto (zucchine alla scapece, melanzane a funghetti, peperoni ripieni), alla frutta (agrumi della costa e mele “cancavone di Scala, fichi ed albicocche, passolini in foglie di limone), per poi finire con i dolci (pastiere e casatielli, sanguinaccio, sfogliatelle Santa Rosa ed in ultimo delizie al limone); il tutto bagnato dai vini DOC di qualità di Furore e Tramonti.

89 Attrattive ricreative
A Torre del Greco (Na) esiste il Parco Acquatico Valle dell’Orso A Pozzuoli(Na): parco acquatico Magic World Giffoni film A Benevento viene organizzato il Motor Sport Day

90 Manifestazioni in Campania
Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a marzo a Avellino: Processione dei misteri il 21 marzo 2009 a Calitri (AV) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a aprile a Avellino: Via crucis misciano il 01 aprile 2009 a Montoro Inferiore Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a maggio a Avellino: Festa della Madonna della Gaggia il 26 maggio 2009 a Sant'Andrea di Conza (AV) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a agosto a Avellino: Festa di Sant'Antonio il 06 agosto 2008 a San Martino Valle Caudina (AV) Eventi Religiosi a Avellino a novembre Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a novembre a Avellino:

91 Manifestazioni in Campania
San Martino di Tours dal 08 al 11 novembre 2008 a San Martino Valle Caudina (AV) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a gennaio a Benevento: Il Presepe nel Presepe il 03 gennaio 2009 a Morcone (BN) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a agosto a Benevento: I riti dell'Assunta e la processione dei Battenti nel mese di agosto 2008 a Guardia Sanframondi (BN) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a dicembre a Benevento: Presepe vivente dal 26 al 27 dicembre 2008 a Castelpagano (BN)

92 Manifestazioni in Campania
Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a marzo a Caserta: Passio Christi: Sacra rappresentazione della Passione di Cristo il 16 marzo 2009 a Castel Morrone (CE) Processione del Venerdì Santo il 21 marzo 2009 a Maddaloni (CE) Sacra Rappresentazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù dal 31 marzo 2009 al 01 aprile 2009 a Vairano Petenora (CE) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a aprile a Caserta: Processione dei Misteri il 06 aprile 2009 a Sessa Aurunca (CE)

93 Campania Panorama

94 Manifestazioni in Campania
Presepio vivente il 30 dicembre 2008 a Castel Morrone (CE) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a gennaio a Napoli: Presepe vivente dal 04 al 06 gennaio 2009 a Visciano (NA) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a marzo a Napoli: I riti della settimana santa dal 19 al 21 marzo 2009 a Sorrento (NA) Processione degli apostoli dal 20 al 21 marzo 2009 a Procida (NA) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a maggio a Napoli: Infiorata - Corpus Domini il 25 maggio 2009 a Sant'Agnello (NA) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a luglio a Napoli: Festa del Carmine dal 14 al 16 luglio 2008 a Napoli (NA)

95 Manifestazioni in Campania
Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a settembre a Napoli: Gen rosso il 08 settembre 2008 a Pompei e Scavi (NA) Festa di San Gennaro il 19 settembre 2008 a Napoli (NA) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a marzo a Salerno: Via crucis vivente animata dai giovani il 16 marzo 2009 a Petina (SA) Settimana santa in Val di Pruno dal 17 al 24 marzo 2009 a Valle dell'Angelo (SA) Via Crucis Vivente nel mese di marzo 2009 a Postiglione (SA)

96 Manifestazioni in Campania
Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a aprile a Salerno: Via Crucis in costume d'epoca il 01 aprile 2009 a Salerno (SA) Via Crucis Vivente il 14 aprile 2009 a Olevano sul Tusciano (SA) Manifestazioni della tipologia Eventi Religiosi che si svolgono a maggio a Salerno: Concorso Internazionale dei "Madonnari" dal 15 al 19 maggio 2009 a Nocera Superiore (SA)

97 Manifestazioni e fiere
‘O cippo ‘e Sant’Antonio Il 17 gennaio, nei quartieri di Napoli si raccolgono in mucchi tutte le cose vecchie da buttare, che poi si danno alle fiamme. Festa della Madonna del Carmine Dal 13 al 20 aprile si svolge la festa in onore della Madonna. La Madonna del Carmine – che ricorre esattamente il 16 – si festeggia con manifestazioni folcloristiche e con l’ “incendio” del campanile con fuochi artificiali, in ricordo delle antiche vicende di guerra.

98 Manifestazioni e Fiere
Festa di San Gennaro Il 19 settembre, si festeggia il veneratissimo San Gennaro martire, patrono di Napoli, e protagonista del più famoso e antico prodigio di liquefazione del sangue, contenuto in due ampolle di vetro di disuguale capacità, conservate nella cappella di San Gennaro del duomo di Napoli insieme al cranio del Santo stesso. Il prodigio si ripete con frequenze periodiche fisse e con qualche altra data variabile. Le tre date fisse sono: il sabato precedente la prima domenica di maggio, e gli otto giorni seguenti, il 19 settembre, con gli otto giorni dell’ottava, e il 16 dicembre. La tradizione popolare è convintissima del fatto che se il miracolo dovesse tardare più del dovuto, il santo potrebbe essere in collera con il popolo e mandare miserie e morti, come il colera del 1973 e il terremoto del 1980.

99 Manifestazioni e fiere
Fiera dei pastori in via San Gregorio Armeno Da novembre a dicembre, nelle vie adiacenti alla chiesa si tiene un vivacissimo e caratteristico mercato delle statuine per presepe, di ogni materiale, dimensione e soggetto

100 Campania Archeologia

101 Manifestazioni e fiere
Fiera di Morcone dal 15 al 23 settembre 2008 a Morcone (BN) Cose d'altri tempi - Mostra mercato dell'antiquariato e artigianto locale dal 20 al 21 settembre 2008 a Airola (BN) Fiera Campionaria Città di Eboli dal 20 al 28 settembre 2008 a Eboli (SA) Fiera Campionaria "Città di Eboli" dal 20 al 28 settembre 2008 a Eboli (SA) Vebo - vetrina della bomboniera dal 10 al 13 ottobre 2008 a Napoli (NA) Mostra scambio d’epoca dal 08 al 09 novembre 2008 a Vallo della Lucania (SA) Aestetica dal 08 al 10 novembre 2008 a Napoli (NA) Hobby show Campania dal 14 al 16 novembre 2008 a Napoli (NA) Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico dal 15 al 18 novembre 2008 a Paestum

102 Manifestazioni e fiere
Tam Tam Digi Fest - Il Cinema Fuori dal Cinema dal 04 al 12 settembre 2008 a Napoli (NA) I colori del '68 dal 05 al 18 settembre 2008 a Ravello (SA) Bassamarea - Tonino Festa dal 06 al 09 settembre 2008 a Capo Miseno (NA) La Gazzetta edizione Campania…………..”accattatev’illa!”

103 Accessibilità La rete delle comunicazioni, ferroviarie e autostradali, si snoda in tre direttrici. Una direttrice si sviluppa in senso nord-sud, a ridosso della costa tirrenica Altre due si sviluppano dal Tirreno verso l’Adriatico

104 Reti stradali La linea Napoli –Bari con diramazione per Foggia, Brindisi e Taranto e quella verso lo Ionio, che segue la direttrice Napoli – Potenza, da cui si stacca un ramo che attraversato un breve tratto il territorio della Basilicata, porta in Calabria.

105 Aeroporti e porti L’aeroporto più importante è quello di Capodichino
I porti sono Napoli-Beverello, Mergellina, Napoli-Pozzuoli

106 Zone turistiche Matese (CE) Baia Domizia (CE) Cilento (SA)
Costiera Amalfitana (SA) Costiera Cilentana (SA) Badia di Cava de' Tirreni (SA) Borgo Scacciaventi di Cava de' Tirreni (SA) Reggia di Caserta (CE) San Leucio (CE) Caserta Vecchia (CE) Scavi archeologici di Pompei (NA) Scavi archeologici di Stabiae nel comune di Castellammare di Stabia (NA) Paestum nel comune di Capaccio-Paestum (SA) Velia nel comune di Ascea (SA) Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore - Nocera Superiore (SA) Roscigno Vecchio nel comune di Roscigno (SA) Grotte di Castelcivita nel comune di Castelcivita (SA)

107 Zone turistiche Grotta dell'Angelo nel comune di Sant'Angelo a Fasanella (SA) Certosa di Padula nel comune di Padula (SA) Grotte di Pertosa nel comune di Pertosa [3] (SA) Sessa Aurunca (CE) Arco di Traiano (Benevento) (BN) Teatro Romano di Benevento (BN) Centro storico del comune di Capua (CE) Salerno - Centro storico (SA) Salerno - Castello di Arechi (SA) Salerno - Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte (SA) Salerno - Orto Botanico Villa Comunale di Salerno (SA) Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (SA) Belvedere e seterie del comune di Caserta - San Leucio (CE) Borgo medioevale nel quartiere di Casertavecchia (CE)

108 Campania Piccolo porticciolo

109 Zone turistiche Parco Archeologico del comune di Baia (NA)
Parco nazionale del Vesuvio da Pugliano (NA) Porto Naturale degli Infreschi a Marina di Camerota (SA) Campi Flegrei, circuito che parte da Napoli (NA) Nucleo medioevale ad Eboli - (SA) Santuario di Montevergine a Montevergine (AV) Impianto sciistico di Laceno a Bagnoli Irpino (AV) Terme e solfatara di Pozzuoli (NA) Santuario della Madonna dell' Arco di Sant' Anastasia (NA) Sorgenti termali di Contursi Terme (SA) Villaggio rurale di Pruno (SA)

110 Zone turistiche Musei presenti nella Regione [modifica]
Musasannio Benevento Museo della tecnica e del lavoro in agricoltura Museo del Sannio nella città di Benevento. Museo Archeologico Provinciale nella città di Salerno. Museo Provinciale della Ceramica nel comune di Vietri sul Mare (Salerno). Museo della Carta nel comune di Amalfi (Salerno). Museo Vivo del Mare nel comune di Camerota (Salerno). Museo della "Civiltà Contadina" nel comune di Roscigno (Salerno). Antiquarium e Laboratorio di archeologia sugli scavi di Monte Pruno nel comune di Roscigno (Salerno) Museo Naturalistico nel comune di Corleto Monforte (Salerno).

111 Zone turistiche MIDA : Musei integrativi dell'Ambiente (Pertosa ).
Museo Archeologico Provinciale nel comune di Nocera Inferiore (Salerno) Pinacoteca nel comune di Nocera Inferiore (Salerno) Museo diocesano nel comune di Nocera Inferiore (Salerno) Museo Archeologico della Lucania Occidentale nel comune di Padula (Salerno) Museo Archeologico Nazionale di Paestum nel comune di Capaccio-Paestum (Salerno) Museo Archeologico Nazionale della Media Valle del Sele nel comune di Eboli (Salerno) Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino nel comune di Montesarchio (Benevento) Museo archeologico nazionale a Napoli

112 Zone turistiche PAN - Palazzo delle Arti di Napoli a Napoli
MADRE - Museo d'Arte contemporanea Donna REgina a Napoli Museo Campano a Capua (Caserta) Museo Irpino ad Avellino Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa a Portici Museo della Ceramica ad Ariano Irpino Museo Vivente della Dieta Mediterranea Ancel Keys a Pioppi nel comune di Pollica (Salerno)

113 Zone turistiche Agro Nocerino Sarnese Campi Flegrei Capri
Castello Sanseverino Cilento Costiera Amalfitana Golfo di Napoli Golfo di Policastro Grotte del Bussento Ischia Lago San Pietro Lagolaceno Le Grotte del Diavolo Le Grotte dell'Angelo Oasi di Senerchia Procida

114 Zone turistiche Terminio Cervialto Valle del Sele Valle dell'Irno
Vallo di Diano Velia e Paestum Vesuvio

115 Ischia Panorama

116 Descrizione dell’isola d’Ischia
L'isola d'Ischia con i suoi 46 kmq di superficie e i circa 58 mila abitanti è la maggiore delle isole del golfo di Napoli. Dal punto di vista amministrativo si divide in sei comuni: Barano d'Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana, anche se è stata presentata una proposta di legge regionale di iniziativa popolare per poter giungere ad un Comune Unico dell'Isola d'Ischia, da realizzarsi attraverso un referendum popolare. Attualmente si è in attesa della sua indizione da parte della Regione Campania, anche se non vi è alcun obbligo in merito.Dal punto di vista strettamente naturale l'isola presenta diverse peculiarità, dovute anche alla sua origine vulcanica, che tra l'altro ha reso possibile lo sviluppo di una fiorente attività economica, legata al turismo sia esso turismo termale, che turismo balneare. Il Monte Epomeo, è la cima più alta dell'isola d'Ischia con i suoi 789 metri. Per raggiungerlo si può arrivare sino alla località detta Fontana e poi si deve proseguire a piedi sino alla vetta o, come usavano i contadini di un tempo, a dorso di un asino. In prossimità della vetta in tufo verde vi sono i resti di un eremo e la chiesetta dedicata a S. Nicola di Bari. Dalla cima si può ammirare una scenario di incomparabile bellezza che va da Capri, a Ponza, Gaeta, Napoli, il Vesuvio, i Monti Lattari e la penisola Sorrentina

117 Struttura Alberghiera
Albergo Grand Hotel il Moresco

118 Particolare delle stanze
Questo hotel quattro stelle presenta delle sistemazioni ampie e sontuose ed eccellenti strutture per il relax con vista sul porto, in una bellissima località nel cuore di Ischia.

119 Particolare dell’hotel
Dopo accurati lavori di ristrutturazione, la proprietà è stata trasformata in un lussuoso hotel quattro stelle con magnifiche strutture termali e per il relax. Il moderno centro benessere presenta una superba gamma di trattamenti e servizi spa terapeutici e rilassanti, tra cui idromassaggio, bagno turco e piscina interna. Coloro che adorano prendere il sole possono farlo nella piscina esterna, la quale offre delle bellissime viste panoramiche sul mare.

120 L’Hotel e i suoi servizi
Le sistemazioni ampie e lussuose e il servizio a quattro stelle vi consentiranno di scoprire lo splendore degli hotel classici del passato. Camere: 40. Ristorante, Bar, Reception 24 ore su 24, Quotidiani, Terrazza, Camere non - fumatori, Ascensore, check in e check out rapidi, Cassetta di sicurezza, Camere insonorizzate, Luogo di culto, Riscaldamento, Deposito bagagli, Aree pubbliche e private non fumatori, Aria condizionata.

121 Attività dell’hotel Attivita'
Sauna, Solarium, Centro termale e di benessere, Massaggi, Jacuzzi, Bagno turco/di vapore, Bagno turco, Piscina interna, Piscina esterna.

122 Campania Tramonto su Ischia

123 Servizi dell’hotel Servizio in camera, Navetta aeroportuale, Servizio baby sitting, Servizio lavanderia, Prima Colazione in camera, Noleggio Biciclette, Pranzo al sacco, Autonoleggio, Banco escursioni, Fax/fotocopiatrice

124 Servizi dell’hotel Internet Parcheggio
La connessione Internet via cavo è disponibile in tutta la struttura ed è gratuita. Parcheggio Parcheggio non disponibile

125 Informazioni sulla zona
L’hotel è ubicato al centro di Ischia, di fronte al porto Borbonico. E’ molto vicino alla passeggiata lungo la spiaggia e a soli pochi passi dalle zone pedonali di via Roma e Corso Colonna. Prendendo gli aliscafi è possibile visitare le altre isole vicine e andare anche nel continente.


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