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IL RAGGISMO Russia MICHAIL LARIONOV NATAL’IA GONČAROVA KASIMIR

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Presentazione sul tema: "IL RAGGISMO Russia MICHAIL LARIONOV NATAL’IA GONČAROVA KASIMIR"— Transcript della presentazione:

1 IL RAGGISMO Russia MICHAIL LARIONOV NATAL’IA GONČAROVA KASIMIR
Il Futurismo influenzò alcuni movimenti artistici che si svilupparono in altri Paesi, in particolare in Russia dove si sviluppò tra il 1912 e il 1916 IL RAGGISMO Il primo movimento d’arte non figurativa d’origine russa per la nascita del quale risultarono fondamentali i viaggi, nel 1914 per una serie di conferenze, di Boccioni e di Marinetti nel 1914 in Russia Scopo principale del movimento era quello di staccarsi totalmente dagli esempi dell'arte occidentale ed è con questo intento che un gruppo di giovani artisti si riunisce per condividere le proprie idee. MICHAIL LARIONOV NATAL’IA GONČAROVA KASIMIR MALEVICH

2 Com’è scritto nel suo Manifesto:
Nel venne allestita la loro prima mostra che suscitò grande clamore. MICHAIL LARIONOV Rosso e blu 1911, olio su tela, NATAL’IA GONČAROVA – La foresta 1913, olio su tela Allo stesso anno risale la pubblicazione del loro manifesto in cui viene dichiarato lo scopo di cogliere gli effetti dell‘inglobamento dei colori nei raggi di luce che colpiscono gli oggetti. Com’è scritto nel suo Manifesto: «lo stile raggista mira alle forme spaziali, che possono derivare dall’intersecazione dei raggi emessi dai vari oggetti, quali vengono rilevate dalla volontà dell’artista[…] Il raggio viene convenzionalmente raffigurato in piano con una linea di colore».

3 Natalia Goncharova - Il ciclista
1913. olio su tela, 78x105 cm., San Pietroburgo, Museo Nazionale

4 1915, olio su tela, San Pietroburgo, Museo di Stato
Dal modello raggista si svilupparono altre avanguardie russe: SUPREMATISMO Movimento artistico sviluppato intorno a Malevich, che nel 1915 ne scrisse MANIFESTO PROGRAMMATICO manifesto programmatico.  Il Suprematismo si fonda un'arte cioè totalmente distaccata dalla realtà naturale, quindi dalla rappresentazione dell'oggetto, che perde ogni significato. "La sensibilità è l'unica cosa che conti ed essa viene espressa per mezzo di forme assolute: il rettangolo, il triangolo, la cerchio, la croce." Quadrato nero 1915, olio su tela, San Pietroburgo, Museo di Stato L’arrotino

5 TATLIN – Modello per il monumento della terza Internazionale
COSTRUTTIVISMO È un movimento artistico fondato da Vladimir Tatlin. I principi teorici sono stati enunciati nel MANIFESTO redatto da Gabo e da Pevsner nel 1920: "L'arte deve essere basata su due elementi: spazio e tempo", "il volume non è l'unico concetto dello spazio". Il Costruttivismo rifiuta l'arte come imitazione e sostiene la necessità di ricercare forme nuove. TATLIN – Modello per il monumento della terza Internazionale 1920 New York, MoMA GABO Testa femminile 1914 New York, MoMA

6 Artista russo svincolato da ogni avanguardia è MARC CHAGALL (1888 – 1985)
Nacque nell’attuale Bielorussia da una famiglia di religione ebraica. Il suo vero nome ebraico era Moishe Segal , quello russo Mark Zacharovič Šagalov. La religione e l’infanzia ispirarono sempre la sua lunghissima carriera d’artista, arrivando a rappresentare prevalentemente soggetti religiosi e fantastici nell’ottica di una dimensione onirica e fantastica, velata però da una latente malinconia. Compì un primo soggiorno a Parigi, tra il 1911 e il 1914, e apprese le lezioni della pittura d’avanguardia dai Fauves al Cubismo, senza mai legarsi ad una in particolare. Per questo viene considerato esponente della SCUOLA DI PARIGI NON FU UN MOVIMENTO ARTISTICO MA UN GRUPPO DI AMICI ARTISTI UNITI DAL DESIDERIO DI FARE ARTE SPINTI DAL SENTIMENTO E DALL’ISPIRAZIONE, SENZA PRENDERE PARTE ALLE DISPUTE DEL TEMPO. I PRINCIPALI ESPONENTI FURONO MARC CHAGALL, AMEDEO MODIGLIANI, MAURICE UTRILLO E SUZANNE VALADON E VENNERO SOPRANNOMINATI “PITTORI MALEDETTI” PER LA LORO VITA BOHEMIENNE A MONTMARTRE. Tornò in Patria nel 1914 e tre anni dopo prese parte attiva alla rivoluzione russa. Nel 1923 si trasferì nuovamente a Parigi nel 1923, diventando cittadino francese nel 1937, ma durante l'occupazione nazista in Francia, nella Seconda guerra mondiale, con la deportazione degli Ebrei e l'Olocausto, Chagall e la moglie fuggirono da Parigi per trovare riparo negli Stati Uniti, dove sbarcò il 22 giugno 1941. Al termine della Guerra Chagall fece ritorno in Francia dove visse per il resto della sua lunga vita.

7 I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia e riuscì a comunicare felicità e ottimismo tramite la scelta di colori vivaci e brillanti. Il suo mondo poetico richiama la fantasia, le fiabe e l'ingenuità infantile sempre radicate nella tradizione russa. Il violinista 1911 olio su tela, 94,5x69,5 cm, Düsseldorf, Kunstsammlung L’acrobata 1914 olio su tela, 44,5x33 cm, Buffalo, Albright Knox Art Gallery

8 Sullo sfondo è visibile una finestra, da cui si può chiaramente scorgere la Tour Eiffel di Parigi.
Il dipinto realizzato durante il primo soggiorno a Parigi, rivela il contatto con il cubismo. Il pittore si è ritratto nel suo studio, a mezzobusto, con la tavolozza dei colori sulla mano destra, mentre guarda il quadro che ha appena realizzato un quadro che rappresenta una scena di vita quotidiana a Vitebsk. Il pittore sta accarezzando il quadro con a sua mano sinistra raffigurata con sette dita. Il sette fa riferimento alle sue origini ebraiche, in particolar modo ai sette giorni della creazione oppure all’espressione ebraica "Con tutte le sette dita“ cioè l'energia accumulata al termine di un lavoro. Autoritratto con sette dita olio su tela, 128x107 cm, Amsterdam, Stedelijk Museum

9 La dimensione fantastico-favolistica è dominante
Il violinista ha dimensioni enormi eppure appare leggero come un palloncino mentre suona il suo strumento sopra i tetti di un villaggio e incantare tutti, dai contadini al cane, che sollevano i loro sguardi. Il colore verde del volto e delle mani rimanda alla forza creativa del musicista ma anche del pittore, perché l’arte, qualsiasi essa sia è invenzione e creatività. La dimensione fantastico-favolistica è dominante e ciò è reso ancora più evidente da due elementi: La mancanza di proporzioni reali Le case che sono riflesse nei pantaloni del musicista, creando un effetto di fusione dello spazio e del corpo del violinista. “Il dipinto è una superficie coperta di raffigurazioni di cose… in cui la logica e l’illustrazione non hanno importanza” (M. Chagall) Il violinista verde olio su tela, 198x108 cm New York, Guggheneim Museum

10 L’albero carico di frutti richiama l’albero della vita .
Io e il villaggio o Io e il mio paese 1911 olio su tela, 191×150 cm New York, MoMA Compare ancora ritratta la vita contadina russa rivisitata in chiave favolistica e carica di simboli e significati profondi: - Lo sguardo dell’animale e del contadino si incrociano per sottolineare il rapporto di reciproca dipendenza, tipico della vita contadina L’albero carico di frutti richiama l’albero della vita . - Le forme circolari si riferiscono al Sole e alla Luna fondamentali nello scandire la vita rurale.

11 È ritratto un uomo anziano seduto davanti (o sopra) la sua casa.
L’ebreo in rosa 1915 olio su cartone, 100 cm x 80,5 cm San Pietroburgo, Museo Statale È ritratto un uomo anziano seduto davanti (o sopra) la sua casa. Ha una lunga barba emblema di saggezza ma anche di una vita lunga. Ha un espressione assorta, evidente nella fronte corrugata, e una posa stanca, evidente nella postura e nelle mani sulle ginocchia, tipici di chi ha concluso una lunga e dura giornata di lavoro. È sicuramente povero e ciò è palesato: - dal vestito trasandato e sporco - da un solo guanto logoro - dalle scarpe una diversa dall’altra. Chagall sceglie di attenuare la tristezza del soggetto utilizzando prevalentemente un colore allegro: il rosa, per definire le case e la barba dell’uomo, che risalta sulla veste grigia. Inoltre sullo sfondo spicca un semicerchio dorato, probabilmente un sole al tramonto. Su di esso sono riportate scritte in lingua yiddish, forse, una preghiera o un canto

12 La sinagoga di Vilna 1935 olio su tela 83 x 65,5 cm Collezione privata.

13 Chagall nei suoi lavori si ispirava alla vita popolare della Russia europea e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura ebraica. A sinistra Liberazione olio su tela, 168 x 88 cm Parigi, Centre Pompidou A destra Il passaggio del Mar Rosso 1955 olio su tela, 216,5X146cm Parigi, Centre Pompidou

14 Tra il 1978 e il 1985 Chagall realizzò nove vetrate per il coro e il transetto della chiesa di Santo Stefano a Magonza. Le grandi bifore e trifore che illuminano la chiesa sono decorate con scene tratte dal vecchio e dal nuovo testamento. Tra queste: Davide Abramo, ll Sacrificio di Isacco Dio parla a Geremia La cromia vede dominare l'azzurro su cui risaltano varie tonalità di verde, giallo e rosso


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