La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Passato, Presente, Futuro La memoria e i progetti delle donne

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Passato, Presente, Futuro La memoria e i progetti delle donne"— Transcript della presentazione:

1 Passato, Presente, Futuro La memoria e i progetti delle donne
Ciclo di conferenze a cura della Dott.ssa Grazia Labate Genova, 31 maggio 2011 Circolo del Partito Democratico di Sampierdarena Via cantore, 51/2

2 Le conquiste politico civili delle donne in Italia dal 1948 al 2010
1° gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione Repubblicana. Gli articoli fondamentali per una nuova visione della donna nella Repubblica, nata dalla Resistenza: art.2, art.3, art.37, art.51, art.117.

3 Incomincia un lungo cammino per affermare i diritti delle donne
1948: all’inizio della legislatura vengono presentati 2 progetti di legge per la tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri, da Teresa Noce deputata P.C.I e da Amintore Fanfani, Ministro del Lavoro. 1949 Lina Merlin presenta il progetto di legge per l’abrogazione della regolamentazione della prostituzione.

4 Prime tutele per la lavoratrice madre
1950: legge n. 860/50 sulla tutela fisica ed economica della lavoratrice madre, approvata dopo un lungo dibattito in Parlamento e nel paese. Legge n.986/50 che proibisce il licenziamento delle lavoratrici madri, gestanti e puerpere. 1951: nel Governo De Gasperi, Angela Cingolani Guidi è la prima donna che diventa sottosegretario all’industria e al commercio. 1953: nelle elezioni della II legislatura le donne diminuiscono. Da 45 elette alla Camera e 4 al Senato della I legislatura, passano a 33 elette alla Camera e 1 al Senato.

5 Le associazioni femminili fanno sentire la loro voce
Udi, Cif, Ande nate nel 1944 ed il Consiglio Nazionale delle donne italiane, rinato nel 1954 lavorano nel paese contro le discriminazioni salariali. Anche le organizzazioni sindacali si battono per la parità di salario. 1956 è approvata la legge n. 741/56 sulla parità di remunerazione tra uomo e donna e la legge n.1441/56 che ammette le donne nelle giurie popolari delle Corti d’Assise e come componenti dei tribunali per minorenni. Maria Jervolino De Unterrichter è sottosegretario alla Pubblica Istruzione.

6 1957, anche il trattato che fonda il MEC porta il segno del diritto al lavoro delle donne
Nel trattato che fonda il mercato comune europeo, un articolo impegna gli Stati Membri a garantire la parità di salario alle donne. Un comitato composto da più Associazioni femminili e sotto il patrocinio della Società Umanitaria svolge a Torino il Convegno:”Retribuzione eguale per lavoro eguale”.

7 1958 la legge n.75/58 Legge nota, come legge Merlin, dal cognome della deputata socialista Lina Merlin, abolisce la regolamentazione della prostituzione e le famose “Case Chiuse”. L’art. 3 della legge contiene i principi contro lo sfruttamento della prostituzione, chiude le case di tolleranza, elimina il doppio sfruttamento da parte dei lenoni e dello stato. Circa 3000 prostitute riacquistano la libertà.

8 1958: Terza legislatura, la flessione femminile si accentua
Vengono elette 25 donne alla Camera e 3 al Senato. Angela Gotelli è Sottosegretario alla Sanità. Si costituisce il Comitato delle Associazioni femminili per la parità di retribuzione e per l’applicazione della Convenzione n. 100 adottata dalla Conferenza dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) già nel 1951. 1959 è approvata la legge che istituisce il corpo di polizia femminile.

9 Finalmente il primo accordo sulla parità di salario e l’avvio della parità in quasi tutti i settori di lavoro 1960 1° Accordo salariale con parità di salario tra uomini e donne 1963 viene approvata la legge n.66/63 che ammette le donne a tutte le professioni e a tutti i pubblici uffici, esclusi Polizia, Guardia di Finanza e forze armate. Inoltre, con la legge n.7/63 che vieta il licenziamento per matrimonio e modifica in meglio le norme sulla tutela della lavoratrice madre e con la legge n. 389/63, che istituisce la pensione volontaria per le casalinghe, si delinea un quadro normativo più solido per le lavoratrici italiane.

10 4 legislatura 1963 Vengono elette 29 donne alla Camera e 6 al Senato.
Marisa Cinciari Rodano, cattolica del P.C.I. viene eletta Vicepresidente della Camera. Maria Badaloni deputato della D.C. è sottosegretario alla Pubblica Istruzione e Maria Vittoria Mezza è sottosegretario all’Industria e Commercio. L’Enciclica Pacem, in terris voluta da Giovanni XXIII, indica nella promozione femminile “un segno dei tempi”.

11 , poca o nessuna produzione legislativa, a favore delle donne,con il governo di destra e conservatore. Nel 1964 si svolge a Roma il settimo Congresso dell’UDI, preparato da tesi che affrontano in termini nuovi, l’Autonomia della questione Femminile. Non solo lavoro, ma politiche sociali adeguate, maggiore tutela della maternità come valore sociale, parità all’interno della famiglia, matrimonio come unione di sentimenti, abbattimento delle discriminazioni in caso di adulterio. Incomincia la strada per nuovi diritti civili.

12 1968 inizia la contestazione studentesca, nascono i primi gruppi femministi
Le elezioni politiche del 1968 vedono elette alla Camera solo 18 donne e 11 al senato. La tendenza alla flessione è sempre in agguato. Emanuela Savio è sottosegretario all’industria e Commercio, Elena Caporaso alla Pubblica Istruzione, Maria Pia Dal Canton alla Sanità. Nel quadro della contestazione studentesca nascono i primi gruppi femministi a Milano, a Trento, Padova, Verona, Torino, Genova, Firenze, Roma.

13 Il movimento femminista in Italia
A partire dai primi anni 60 si formano i primi gruppi femministi, che a differenza delle organizzazioni femminili della sinistra storica, come l’udi, si distaccavano dal classico emancipazionismo. Per la prima volta le donne rifiutavano l’egualitarismo come “emancipazione” enfatizzando “ la diversità di genere” Il movimento è permeato da una profonda avversione per lo Stato, mostrandosi quasi indifferente per le leggi in generale. Radicalità degli obiettivi da perseguire, metodi di lotta fortemente espressivi, violazioni di regole, pratica dell’autocoscienza, comportamenti simbolici quali il “corpo è mio me lo gestisco io”, autonomia di un gruppo dall’altro, per temi caratteristiche, radicalità, rappresentano le caratteristiche della nascita e della crescita del femminismo italiano. Il pensiero del Femminismo italiano viene influenzato dal femminismo straniero a partire dalle letture di Simone de Beauvoir, Betty Friedan, Kate Millet, Shulamith Firestone, Juliet Mitchell,Sheila Rowbotan. I libri che vanno per la maggiore sono: Il secondo sesso, La mistica della femminilità, La politica del sesso, Dialettica dei sessi, La rivoluzione più lunga.

14 Il Femminismo italiano
Il gruppo DEMAU, demistificazione autoritarismo,nato nel 1966 secondo cui la causa dell’oppressione della donna non è determinata unicamente dalla condizione economica, ma soprattutto da valori interiorizzati in seno alla famiglia e quindi dall’autoritarismo patriarcale, diventa critica ai fondamenti autoritari della società. Valori dominanti e maschilismo sono i cavalli di battaglia fortemente antagonistici verso la società. Altri gruppi come Lotta femminista e Rivolta femminile individuavano nel lavoro domestico la causa dell’oppressione femminile. Il movimento di liberazione della donna, MLD, vicino al partito radicale, individuava nella lberazione della sessualità femminile dal maschio, la rottura delle catene, per approdare a contraccezione, libertà dall’aborto, riappropriazione di se e del proprio corpo come vera lotta di liberazione. 1969: La Corte Costituzionale dichiara incostituzionali le norme sul concubinato. 1970: legge 898/70 sullo scioglimento del matrimonio. 1971, primo congresso del Movimento di liberazione della donna.

15 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1971: legge 1044/71 per l’assistenza all’infanzia che prevede l’istituzione di asili nido pubblici. Legge 1204/71 di riforma della tutela della lavoratrice madre che amplia il periodo di aspettativa prima del parto, dopo il parto e fino ad 1 anno di vita del bambino senza perdita di posto di lavoro. : sentenze della Corte Costituzionale sul riconoscimento della propaganda contraccettiva e dell’aborto terapeutico. 1972: entrano nella V legislatura 25 deputate e 6 senatrici, nel corso della legislatura subentreranno altre 3 deputate. Come effetto della scuola media unica si registrano significativi aumenti della scolarità femminile superiore dove le donne passano dal 37,4% del 1948/49 al 42,4 del 1972/73 ed in quella universitaria dal 25 al 37,5%. 1973: legge 877/73 sulla tutela del lavoro a domicilio.

16 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1973: l’UDI va a congresso e ridefinisce il ruolo dell’organizzazione nei confronti del nuovo femminismo. 1973: nasce il centro italiano sterilizzazione e aborto CISA mentre si diffondono i consultori autogestiti dalle donne e i gruppi di autocoscienza. 1973: ottobre esce il primo numero del bollettino del gruppo femminista romano di via Pompeo Magno. Di li a breve inizia le sue pubblicazioni la rivista EFFE. 1974: il 12 e 13 maggio si vota per il referendum sul divorzio e il 59,3 degli italiani vota a favore del mantenimento della legge.

17 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1975: nasce il Comitato Romano per la contraccezione e l’aborto CRAC. 1975: nasce a Milano la Libreria delle Donne. 1975: Cortei a Roma del MLD, dissidi e scontri in piazza fra le femministe ed il servizio d’ordine di lotta continua. 1975: legge 405/75 che istitusce i Consultori Famigliari; legge 151/75 di Riforma del diritto di Famiglia, che istituisce la parità fra i coniugi; legge 698/75 sullo scioglimento delle funzioni dell’OMNI opera maternità ed infanzia del periodo fascista.

18 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1976 ad aprile a Roma imponente manifestazione di donne per l’aborto. Il movimento femminista romano conquista la sua sede: Casa della Donna, il Governo Vecchio, l’ex pretura di Roma occupata. 1976 VI legislatura, 53 donne sono elette alla Camera e 11 al Senato, un vero trend di crescita rispetto al passato. Tina Anselmi è la prima donna Ministro del Lavoro. Nel congresso di Rimini di Lotta Continua le donne si scontrano duramente con una politica ancora tutta maschile, tentata dalla lotta armata.

19 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1977 il femminismo si mobilita ancora con una grande manifestazione a Roma a favore dell’aborto. 1977 legge 903/77 sulla parità di trattamento fra uomini e donne in materia di lavoro. 1978 a marzo si costituisce il Comitato nazionale promotore della legge di iniziativa popolare contro la violenza sessuale. A giugno varata dal Parlamento la legge 194/78 sulla tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza.

20 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1979: a maggio nasce a Roma l’associazione culturale “Virginia Woolf”. Le elezioni politiche che portano alla VII legislatura, vedono,nel 1979, alla Camera elette 55 donne e 14 al Senato. Per la prima volta eletto un Presidente della Camera donna: Nilde Iotti. Nel Primo Parlamento europeo eletto direttamente ci sono 61 donne di cui 11 italiane. 1980: con una grande manifestazione del movimento femminile e femminista a Roma si consegnano oltre cinquecentomila firme, raccolte per la legge di iniziativa popolare contro la violenza sessuale. 1981: il 18 maggio gli italiani votano contro il referendum per l’abrogazione della legge sull’aborto, voluto dal movimento per la vita con il 67,5% dei voti e contro quello voluto dai radicali con l’88,5% dei voti.

21 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1981: legge 121/81 per l’ammissione delle donne nella nuova Polizia di Stato; legge 442/81 che abroga la rilevanza penale della causa d’onore come attenuante nei delitti. 1983: VIII legislatura, alla Camera sono elette 52 donne al Senato 16. Viene istituito il Comitato Nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento e di uguaglianza di opportuniità fra lavoratori e lavoratrici presso il Ministero del Lavoro. 1983 a giugno a Roma ha luogo il primo incontro nazionale delle biblioteche e dei centri culturali di documentazione delle donne; il Buon Pastore ex convento per ragazze traviate, diventa la sede del movimento femminista romano. Il femminismo italiano e le sue teoriche hanno forte presa e visibilità. Da AnnaRita Buttafuoco a Luisa Muraro, da Gianini Belotti a Manuela Fraire, Jasmine Ergas, Anna Rossi Doria, Gabriella Turnaturi,Elena Giannini Belotti, Carla Leonzi, Letizia Paolozzi, Franca Chiaromonte, Maria Rosa Cutrufelli, Chiara Valentini, Adriana Cavarero e moltissime altre il cui elenco sarebbe lunghissimo.

22 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1984: si tiene a marzo la settima conferenza nazionale delle donne comuniste.Per Lalla Trupia responsabile della sezione femminile, emancipazione e liberazione sono un binomio inscindibile. Alternativa donna è lo slogan, che affina analisi in chiave femminista e chiede più autonomia di pensiero e di pratiche organizzative al PCI di Enrico Berlinguer. Si istituisce una Commissione autonoma del CC del Pci. 1984: è istituita la Commissione per le pari opportunità fra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio, presieduta da Elena Marinucci, storica dirigente del movimento femminile del PSI. La Corte Costituzionale approva l’estensione al padre del congedo di maternità. Nelle elezioni del Parlamento europeo sono elette 84 donne di cui 8 italiane.

23 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1986: La scienziata italiana Rita Levi Montalcini ottiene il NOBEL per la medicina. 1987: legge 74/87 intoduce nuove norme nella disciplina dei casi di scioglimento di matrimonio; legge 546/87 estende l’indennità giornaliera di gravidanza e puerperio alle lavoratrici autonome, coltivatrici dirette, mezzadre, colone, artigiane, ed esercenti attività commerciali. Le donne del PCI, con Livia Turco lanciano la Carta itinerante “ Dalle donne la forza delle donne” riaprendo un dialogo fertile, fra le donne comuniste e quelle della galassia femminista. 1987: nella IX legislatura sono elette alla Camera 82 donne di cui 53 nelle liste del PCI e 22 al Senato, di cui 10 nelle liste del PCI. Il gruppo parlamentare dei verdi ha una presenza pari di uomini e donne e si da un direttivo femminile. Il Partito delle donne, nato a Roma nell’83, si presenta con il partito dei pensionati, ma non riscuote alcun successo.

24 femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1988 legge 400/88 sull’ordinamento della Presidenza del Consiglio conferma la Commissione pari opportunità come struttura di supporto della Presidenza sulle questioni femminili. Giovanni Paolo II pubblica la lettera Mulieris Dignitatem. 1989 legge n. 25/89 che eleva a quarantanni la data di partecipazione ai concorsi pubblici per le donne al fine di potersi inserire nel mondo del lavoro anche dopo aver assolto impegni di cura per la famiglia e per i figli. Delibera n. 6/10/89 del Consiglio della magistratura militare che consente alle donne l’accesso alla magistratura militare. Nelle elezioni del Parlamento europeo sono elette 10 donne. Tina Anselmi è la nuova Presidente della Commissione Pari Opportunità

25 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1990 legge n. 979/90 sull’indennità di maternità per le libere professioniste. Con donne occupate e donne in cerca di occupazione la forza lavoro femminile è del 37%. Crescono contemporaneamente occupazione e disoccupazione. 1991 legge n. 125/91 sulle azioni positive per la realizzazione delle pari opportunità nel campo del lavoro. Legge n.266/91 legge quadro sul Volontariato. Legge n. 166/91 sul trattamento economico delle lavoratrici madri dipendenti da amministrazioni pubbliche.

26 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1992 : legge n. 215 a favore della imprenditoria femminile. Nella XI legislatura sono elette alla Camera 51 donne e al Senato 31; la diminuzione alla Camera e l’aumento al Senato, sono probabilmente dovute agli effetti della preferenza unica. A circa 30 anni dalla legge di accesso a tuttte le carriere le donne magistrato sono 1916 su 7869 uomini, di cui 129 magistrati di Cassazione; in diplomazia ci sono 53 donne contro 863 uomini, per ragioni di anzianità e carriera, nessuna donna è ancora arrivata oltre la carica di ministro plenipotenziario di 2° classe. Bianca Maria Tedeschini Lalli è prima donna Rettore alla Università Roma Tre.

27 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
1994: XII legislatura, sono elette alla Camera 95 donne al Senato 29. Irene Pivetti è eletta Presidente della Camera. Rosa Russo Jervolino, gia presidente del PPI assume dopo le dimissioni del segretario, la funzione di segretario. Emma Bonino è la prima donna italiana membro della Commissione Europea. Letizia Moratti è Presidente della RAI. Tina Lagostena Bassi è Presidente della Commissione Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio. Nelle elezioni del Parlamento europeo sono elette 12 donne. 1995: L’Italia ha un ministro degli Esteri donna Susanna Agnelli. Fernanda Contri è la prima donna, nominata alla Corte Costituzionale. Livia Turco è Presidente della Commissione presso la Presidenza del Consiglio. Emma Marcegaglia è eletta Presidente dei giovani industriali; viene approvata la legge n.332/95 che modifica l’art. 5 del codice di procedura penale, prevedendo il divieto di custodia cautelare in carcere di donne incinte o madri di minori, fino al terzo anno di età.

28 Femminismo, movimenti femminili,le conquiste legislative delle donne
La XIII legislatura vede la vittoria del CentroSinistra. Alla Camera sono elette 71 donne e 26 al Senato. Il nuovo Governo Prodi vede 3 donne Ministro: Anna Finocchiaro alle Pari Opportunità, ministero istituito per la prima volta nel nostro paese, Rosy Bindi alla Sanità, Livia Turco alla Solidarietà Sociale. 10 sottosegretari donna. Silvia Costa è Presidente della Commissione pari opportunità presso la presidenza del consiglio. Finalmente dopo quasi 20 anni, si approva la legge contro la violenza sessuale n. 66/96, che classifica come reato contro la persona il reato di violenza sessuale( che include sia la violenza carnale vera e propria, che gli atti di libidine violenti di solito perpetrati nei confronti dei minori) così mutando la qualificazione della normativa precedente che lo definiva reato contro la morale. In tal modo viene restituita dignità alla vittima, finalmente considerata “Persona”, si è cercato di punire il reato con pena da 3 a 5 anni, in modo che non fosse possibile il patteggiamento e che lo stupratore non restasse impunito.

29 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
Legge 165/98 art. 4 del c.p.c. dispone che la pena di reclusione non superiore a 4 anni, nonche l’arresto possono essere scontate nella propria abitazione, ovvero in luogo pubblico di assistenza e accoglienza, quando trattasi di donna incinta o madre di prole di età inferiore ai 10 anni. Legge n.269/98 norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù. Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione n. 383/98 che modifica la denominazione di Istituti Tecnici Femminili, in Istituti tecnici per attività sociale. Nel Governo D’Alema (ottobre ’98) le donne ministro diventano 6:Rosy Bindi (sanità) laura Balbo (pari opportunità) Livia Turco (solidarietà sociale) Rosa Russo Jervolino(interno) Melandri (beni culturali) Katia Bellillo(affari Regionali) Patrizia Toia (politiche Comunitarie). I sottosegretari donna 10.

30 Femminismo, movimenti femminili,le conquiste legislative delle donne
Legge n. 25/99 legge comunitaria, l’art. 17 abroga il divieto del lavoro notturno per le lavoratrici tessili, in omaggio ad una sentenza della corte di Giustizia Europea, escludendo altresi le donne in stato di gravidanza fino all’età di tre anni del minore, ovvero le lavoratrici con disabili a carico. Legge 157/99 in materia di rimborso delle spese elettorali che all’art.3 dispone che ogni partito o movimento politico destina almeno il 5% dei rimborsi ricevuti ad iniziative volte ad accrescere la partecipazione attiva delle donne alla politica. Nelle elezioni europee sono elette 10 donne. Grazia Francescato è eletta portavoce dei Verdi.

31 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
Legge n. 53/00 sui congedi parentali che prevede disposizioni per il sostegno alla maternità e alla paternità, per il diritto alla cura e per il coordinamento dei tempi delle città. Legge n. 54/01 misure contro la violenza nelle relazioni familiari. Governo Amato ( ) 4 donne Ministro: Patrizia Toia, rapporti con il Parlamento, Katia Bellillo, Pari Opportunità, Livia Turco, Solidarietà Sociale, Giovanna Melandri, Beni Culturali. 8 Sottosegretari donna. Nella XIV legislatura sono elette 63 donne alla camera e 25 al Senato. Il Governo Berlusconi nomina 2 donne ministro Stefania Prestigiacomo alle Pari Opportunità e Letizia Moratti all’istruzione. 7 sono i sottosegretari donna. Rosa russo Jervolino è eletta Sindaco di Napoli.

32 Femminismo, movimenti femminili, le conquiste legislative delle donne
2003 legge costituzionale 30/5/03 n.1 modifica dell’art. 51 della Costituzione Pari Opportunità tra uomini e donne. Legge n.228/03 misure contro la tratta di persone, art.12 e 13. Legge n.40/04 norme sulla procreazione medicalmente assistita. 2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna D.Lgs 198 dell’11 aprile 2006. XV legislatura alla camera sono elette 109 donne e al senato 45. Il Governo Prodi nomina 6 ministri: Bonino Emma politiche europee e commercio intenazionale, Lanzillotta Linda Affari regionali e autonomie locali, Pollastrini Barbara pari opportunità, Melandri Giovanna politiche giovanili, Bindi Rosy politiche per la famiglia, Turco Livia politiche per la salute. 13 sono i sottosegretari.

33 Femminismo, movimenti femminili, conquiste legislative delle donne, un percorso
Legge n. 7/06 disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile. Legge n.54/06 disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli. Legge n. 38/06 disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia a mezzo Internet. XVI legislatura alla camera sono elette 133 donne pari al 21,11 e al Senato 60 pari al 18,69. Per la prima volta si supera il 20%. Il Governo Berlusconi nomina 5 ministri donna: Gelmini Mariastella pubblica istruzione, Carfagna Mara pari opportunità, Prestigiacomo Stefania ambiente, Meloni Giorgia politiche giovanili, Brambilla Michela turismo. 7 sono i sottosegretari. Legge n38 /09 misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.

34 Femminismo, movimenti femminili, conquiste legislative delle donne, un percorso da compiere
Nel 2010 inizia alla Camera la discussione sulla legge per almeno il 30% della presenza delle donne nei consigli di amministrazione. Passa al Senato per la seconda lettura, viene fortemente ridimensionata, ma approvata. 2011 la legge è alla camera per la terza lettura e ci auguriamo passi. Diverse anche le iniziative parlamentari e di organizzazioni femminili, come Rete Donna, che propongono modificazioni della legge elettorale a favore delle donne, come ad esempio quella sulla doppia preferenza. Il17 febbraio una grandiosa manifestazione di donne a Roma ed in 100 città italiane, organizzata attraverso la rete ed il movimento SE NON ORA QUANDO, ripropone il tema del rispetto della dignità della donna nella sua interezza, in rapporto alla condizione della donna, nel nostro tempo. Cammino se ne è fatto molto, ma molto resta da fare sia sul terreno della parità, che su quello del diritto al lavoro, per più ampie politiche sociali per la famiglia, dai nidi agli anziani non autosufficienti, per la parità nelle carriere, per diritti civili maturi del nostro tempo, dalle coppie di fatto alla lotta all’omofobia, dal miglioramento della legge 40 ad una più snella legge sul divorzio sia nei tempi che nei metodi.

35 I gap da abbattere nel terzo millennio: il lavoro
Studiamo di più, siamo più brave, ma……. Secondo il recente rapporto ISFOL, il 76,9% delle ragazze ha conseguito un diploma di scuola secondaria superiore. All’università sono iscritte il 68% delle ragazze in età tra i 19 e 20 anni. Dopo 3 o 5 anni di corso di laurea, le donne laureate rappresentano il 59,6% della popolazione studentesca che si laurea. Circa il 40% tende a frequentare master di 1° o di 2° livello o dottorati di ricerca. La partecipazione delle donne al lavoro tende costantemente a diminuire, disattendendo così non solo gli obiettivi coomunitari di Lisbona, ma le aspettative di vita di tante donne, che non vogliono più essere ingabbiate tra lavoro e maternità, ma vogliono poter realizzare entrambe le aspirazioni. Il basso tasso di occupazione femminile 46,1% denunciato il 24 maggio dall’ISTAT, dice di un paese che spreca i suoi talenti e le sue risorse per crescere e costringe circa donne all’anno ad abbandonare il lavoro per motivi di maternità o familiari. Rimane basso il tasso di occupate a tempo indeterminato 36,7% il resto sono lavratrici Part time o co.co.pro. In seguito alla maternità 1 donna su 9 esce dal mercato del lavoro. I salari delle lavoratrici sono in media più bassi del 25%.Le donne che ricoprono un ruolo dirigenziale sono il 22% contro il 39% degli uomini.

36 I gap da abbattere Il tema della conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi familiari e di vita rappresenta un fattore determinante per la partecipazione femminile al mondo del lavoro. E’ la maternità il motivo principale di discriminazione sul lavoro La scelta del part time è una scelta obbligata che incide fortemente sulla retribuzione, sulle prospettive di carriera, sulla futura pensione. Il divario retributivo tra uomini e donne resta uno dei maggiori ostacoli alla parità di trattamento, sia a parità di mansioni, sia per la discriminazione all’accesso a posizioni dirigenziali e meglio retribuite.

37 IL MOBBING Colpite soprattutto le donne diplomate, almeno di casi concentrati nel centro nord e nella pubblica amministrazione, il 52% dei casi. Mediamebte si verifica nei primi 4 anni di lavoro secondo un recente rapporto dell’ISPELS. Il termine mobbing è entrato a far parte del lessico quotidiano, deriva dalla lingua inglese, to mob che significa assalire tumultuosamente. Gli effetti del mobbing possono essere devastanti e scatenare forme depressive cui fa seguito uso di psicofarmaci. Una recente ricerca internazionale afferma che circa il 10% del toptale dei suicidi abbia avuto come causa scatenante il mobbing. La Svezia è il solo paese europeo ad avere una legge. La legislazione italiana non prevede una lex specialis, esistono norme dentro l’ordinamento che possono essere usate per contrastare il fenomeno. Si possono trarre fonti legislative dalle norme relative ai doveri dei pubblici dipendenti, oppure dallo Statuto dei lavoratori,relativamente a quelle che sanzionano la discriminazione politica, religiosa, sesssuale, oppure quelle che sanzionano l’abuso di potere art.2043 del C.C. o che limitano lo ius variandi del datore di lavoro, art 2013 del C.C. Da più parti si invoca una legge ad hoc che definisca il mobbing, le parti coinvolte, le casistiche e soprattutto le modalità di contrasto incluse le opportune sanzioni.

38 ALLARME NELLA UE L’Italia è al penultimo posto nella classifica eurostat per l’ccupazione femminile, appena il 46,1% contro una media dei 27 paesi dell’EUROZONA del 57,2%. Le italiane guadagnano il 25% in meno rispetto agli uomini, in Europa il divario è del 15%. Il nostro paese è al 84mo posto su 128 nazioni secondo il Global Gender Gap Report del Word Economic Forum. Le italiane sono svantaggiate soprattutto nella partecipazione all’attività economica, hanno bassa presenza nelle istituzioni pubbliche, in quelle politiche, vivono più a lungo, ma non in buona salute, la vecchiaia è caratterizzata da anziane sole con bassa pensione, salvate solo dal livello di istruzione.

39 PIU’ DONNE NEL MONDO, MA LA POLITICA E’ MASCHILE
Aumentano le deputate negli ultimi dieci anni, ma non le donne premier. Rappresentano il 18% sul totale dei deputati nel mondo. Sono il 30% solo in 19 stati. Il Ruanda detiene il primato con il 47%, seguito da Svezia e Costa Rica con il 39%. Rimangono invece pochissime le donne che salgono ai massimi vertici della politica. Capi di stato o di Governo solo 13. Occorrono profondi mutamenti culturali, la ripresa costante di movimenti per le pari opportunità, una spinta forte a livello internazionale per l’empowerment femminile e un decisivo affermarsi delle quote rosa. Laddove sono state istituite per legge, l’incremento delle deputate è raddoppiato rispetto ai paesi che non le prevedono. In alcuni Stati sono previsti finanziamenti e formazione per le donne che si candidano alle elezioni.

40 NEL TERZO MILLENNIO NON SI POSSONO PIU’ DISATTENDERE I PRINCIPI COSTITUZIONALI
Art. 2 Art. 3 Art. 37 Art. 51 Art. 117 Per questo difendiamo la nostra COSTITUZIONE, ma il destino è nelle nostre mani, occorre lottare dentro e fuori la politica, perché le speranze e i traguardi che vogliamo raggiungere, divengano realtà.


Scaricare ppt "Passato, Presente, Futuro La memoria e i progetti delle donne"

Presentazioni simili


Annunci Google