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INCONTRO TECNICO SUL DOCUMENTO ENEL

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Presentazione sul tema: "INCONTRO TECNICO SUL DOCUMENTO ENEL"— Transcript della presentazione:

1 INCONTRO TECNICO SUL DOCUMENTO ENEL
INCONTRO TECNICO SUL DOCUMENTO ENEL DK5600 Relatori: Ing. Vito Antonio GISSI Per.Ind. Domenico MARZELLA

2 INDICE Parte 1 - Contesto normativo e legislativo
Parte 2 - Analisi tecnica DK5600 Parte 3 - Dettagli su TA/TV, protezioni e schemistica Parte 4 - Applicazioni del DK5600 su scomparti MESSINA

3 CONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVO
Parte 1

4 CONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVO
Direttiva 96/92/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 dicembre 1996 concernente norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica CAPITOLO IV Gestione della rete di trasmissione Articolo 7 Gli stati membri fanno sì che siano elaborate e pubblicate norme tecniche che determinino i requisiti tecnici minimi di progettazione e di funzionamento per la connessione alla rete degli impianti di generazione, delle reti di distribuzione, delle apparecchiature di consumatori direttamente connesse, di circuiti di interconnessione e delle linee dirette.

5 CONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVO
DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 1999, n.79 Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica L’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS : Delibera n. 4/04 approva il TESTO INTEGRATO DELLE DISPOSIZIONI DELL’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN MATERIA DI QUALITA’ DEI SERVIZI DI DISTRIBUZIONE, MISURA E VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA PER IL PERIODO DI REGOLAZIONE

6 CONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVO
L’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS : prevede che, ai fini dell’adozione del provvedimento di cui all’articolo 33 del Testo integrato: a. entro il 30 aprile 2004 le imprese distributrici, anche in forma associata, presentino all’Autorità una proposta avente ad oggetto i requisiti tecnici per il coordinamento delle protezioni, atti a selezionare i guasti originati negli impianti di utenza dei clienti di maggiore dimensione e ad evitare che tali guasti si propaghino alla rete di distribuzione; b. sulla proposta presentata e sugli altri temi oggetti del provvedimento si svolga una specifica consultazione dei soggetti interessati prima dell’adozione del provvedimento definitivo.

7 Articolo 33 del Testo Integrato
CONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVO Articolo 33 del Testo Integrato Indennizzi automatici ai clienti di maggiori dimensioni 33.1 Con successivo provvedimento, l’Autorità individuerà: a) gli indennizzi automatici a favore dei clienti di maggiore dimensioni peggio serviti; b) i requisiti tecnici dei dispositivi di protezione degli impianti dei clienti di maggiore dimensione necessari affinchè tali clienti abbiano diritto agli indennizzi automatici; c) i termini oltre i quali i clienti di maggiori dimensioni che non adeguano le protezioni dei propri impianti ai requisiti tecnici di cui alla lettera precedente saranno tenuti al pagamento di un corrispettivo; d) l’ammontare e la destinazione dei corrispettivi di cui alla lettera precedente; e) eventuali altre misure finalizzate a promuovere l’eliminazione delle interruzioni non localizzate.

8 CONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVO
DOCUMENTO AEEG 22/07/04 L’Autorità ha analizzato i contributi pervenuti e attraverso il presente documento formula le proprie proposte al fine di presentare il provvedimento previsto dall’articolo 33 della deliberazione n. 4/04. I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all’Autorità le proprie osservazioni e proposte, per iscritto, entro il termine del 15 settembre 2004. Sarà emesso un documento tecnico definitivo per regolare il rapporto distributori utenti.

9 DK5600 ed. IV 2004 E’ IL DOCUMENTO ULTIMO PROPOSTO DAI DISTRIBUTORI (EMESSO DALL’ENEL) IN ATTESA DI ESSERE APPROVATO ED AVERE UN VALORE UFFICIALE NEI RAPPORTI TRA DISTRIBUTORI E UTENTI MT. OGGI E’ OPPORTUNO ADOTTARLO PER LE NUOVE INSTALLAZIONI POICHE’ AVENDO ORMAI SUBITO 4 EDIZIONI HA RAGGIUNTO UNA SUFFICIENTE UNANIMITA’ DI CONSENSI ED IN MASSIMA PARTE SARA’ ADOTTATO DA AEEG.

10 A PARTIRE DAL 2006 Gli utenti con impianti conformi al DK5600 avranno diritto a indennizzi automatici quando saranno soggetti a interruzioni superiori ai limiti regolamentati in numero e durata dall’Autorità per l’energia. Gli utenti con impianti non conformi saranno soggetti ad un corrispettivo di penalità.

11 ANALISI TECNICA DEL DK 5600 ed. IV
Parte 2

12 PREMESSA DEFINIZIONE DI STATO DEL NEUTRO IN C.P.: ISOLATO
COMPENSATO (BOBINA PETERSEN)

13 GUASTI DI TERRA – NEUTRO ISOLATO
La corrente che circola durante il guasto monofase è composta da una componente capacitiva proveniente dalle capacità delle fasi non soggette a guasto di tutte le linee costituenti la rete.

14 GUASTI DI TERRA – NEUTRO COMPENSATO
La corrente che circola durante il guasto monofase è composta da: - una componente capacitiva proveniente dalle capacità di tutte le linee costituenti la rete MT - una componente induttiva proveniente dall’impedenza di messa a terra del neutro in Cabina Primaria - una componente resistiva proveniente dalla resistenza messa in parallelo alla bobina di compensazione in Cabina Primaria (20-30A)

15 GUASTI DI TERRA – NEUTRO COMPENSATO
Vantaggi del neutro compensato: Aumenta la probabilità di autoestinzione dei guasti monofase a terra Riduce il numero, l’ampiezza e la durata delle sovratensioni Riduce i rischi dell’arco intermittente Limita la corrente di guasto monofase a terra (semplificando gli impianti di terra)

16 SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DEI RELE’ DI TERRA
51N (OMOPOLARE DI TERRA) 67N (DIREZIONALE DI TERRA)

17 PROTEZIONE 51N Il rapporto Lenel / Lutente è determinante al corretto funzionamento della protezione

18 PROTEZIONE 67N Si deve fare particolare attenzione ai collegamenti del TA toroidale e delle voltmetriche dei TV a triangolo aperto

19 DEFINIZIONE DI RECLOSER
Il Recloser è composto da un interruttore MT equipaggiato con TA e TV collegati ad una protezione simile, come caratteristiche e funzionamento, a quelle installate in Cabina Primaria. Il Recloser viene installato lungo la dorsale o in derivazione delle linee MT, con il limite di esercizio di uno solo in serie all’interruttore posto in Cabina Primaria. Il Recloser viene utilizzato in alcune zone caratterizzate da un elevato numero di utenze di MT di modesta potenza.

20 DEFINIZIONI DELLA DK5600 Impianto di consegna Sezione ricevitrice
Punto di prelievo Cavo di collegamento Dispositivo generale DG Protezione generale PG Interruttore di linea Protezione di linea Locale di consegna Locale di misura Locale cliente

21 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DK5600
La DK5600 riguarda direttamente gli allacciamenti in MT in Italia fino a 20 kV. Le prescrizioni della DK5600 si applicano: Integralmente per i nuovi allacciamenti e rifacimento di impianti esistenti; In occasione del cambio di stato del neutro da parte dell’ENEL.

22 DISPOSIZIONI GENERALI
Il livello di tensione (MT o BT) dell’allacciamento non è riconducibile alla potenza assorbita, ma dipende dalla rete e deve essere analizzato dall’Enel caso per caso.

23 MISURA DELL’ENERGIA La misura viene fatta in MT rilevando le grandezze dai trasformatori di misura installati nel locale di consegna ENEL. La cavetteria dei secondari dei trasformatori di misura deve essere protetta, nel tratto di passaggio tra locale consegna e misure, tramite tubo flessibile di acciaio rivestito con guaina in PVC: - Ogni tubo deve presentare alle estremità dei dispositivi per impedire lo sfilamento dal contenitore su cui si attesta; - Nel locale misure i tubi vanno fissati a vista sulle pareti. La canalizzazione per il passaggio della cavetteria di misura deve essere allestita dal cliente.

24 SCHEMI DI ALLACCIAMENTO
L’impianto di consegna può essere alimentato in “derivazione” o in “entra-esce”, a discrezione ENEL. Le dimensioni del locale consegna devono però consentire lo schema “entra-esce”. Per contenere gli impianti di rete e utenza sono necessari i seguenti locali: Locale consegna con unico accesso da pubblica via Locale misura Locale cliente (adiacente al locale consegna)

25 LOCALI CONSEGNA, MISURA E CLIENTE PER L’ALLACCIAMENTO ALLA RETE ENEL
Wh N (67 eventuale)

26 PROSPETTO E PIANTA DEI LOCALI CONSEGNA, MISURA E CLIENTE

27 Tipo di linea di alimentazione ENEL Presenza Recloser a monte
POTENZA INSTALLABILE Tipo di linea di alimentazione ENEL Presenza Recloser a monte 15 kV 20 kV note Uscente da cabina primaria si 1600 2000 no Uscente da centro satellite 1000 1250 TR AT/MT <= 25MVA TR AT/MT >= 40MVA

28 POTENZA INSTALLABILE Per evitare interventi intempestivi dell’interruttore di linea, il cliente: Non può installare più di 2 trasformatori di potenza pari alla taglia limite senza ulteriori accorgimenti. Se installa un numero di trasformatori superiore e tali da superare la potenza massima consentita deve prevedere dei dispositivi in modo da poter sconnettere, entro il tempo stabilito, tutti i trasformatori che provocano l’eccesso di potenza massima consentita Note: - La taglia limite determina la massima corrente di corto-circuito passante fino alla quale l’interruttore di linea è selettivo. - Il numero massimo o la potenza massima consentita determina il valore della corrente di inserzione fino alla quale l’interruttore di linea è selettivo.

29 IMPIANTO DI CONSEGNA E UTILIZZATORE
L’impianto di CONSEGNA è costituito dalle apparecchiature ENEL; - Nel locale può essere previsto anche un trasformatore MT/BT - L’impianto è allestito da ENEL, in un locale messo a disposizione dal cliente e con accesso riservato solo ad ENEL L’impianto UTILIZZATORE deve essere progettato, costruito, gestito e mantenuto efficiente dal cliente. L’impianto del cliente deve essere rispondente alla vigente legislazione antinfortunistica e alle norme CEI. I dati di rete necessari alla progettazione saranno forniti da ENEL. Le caratteristiche elettriche dei componenti della sezione ricevitrice devono essere adeguati al tipo di installazione.

30 IMPIANTO DI CONSEGNA E UTILIZZATORE
Il cavo MT di collegamento tra la consegna e la ricezione, comprese entrambe le terminazioni è completamente fornito ed allestito dal cliente Il cavo MT deve essere il “più corto” possibile e di sezione 95 mmq in rame La tensione di riferimento per l’isolamento apparecchiature è di 24 kV I trasformatori MT/BT, salvo esigenze particolari, devono avere il collegamento a triangolo sul primario

31 DISPOSITIVO GENERALE “DG”
Il “DG”, dispositivo generale, è costituito a partire dal lato dell’alimentazione da un sezionatore tripolare ed un interruttore fisso asservito alla protezione generale; il sezionatore si può omettere per gli interruttori estraibili secondo la CEI EN La disposizione delle apparecchiature deve permettere la manutenzione dell’interruttore senza mettere fuori tensione il cavo di collegamento. L’interruttore deve avere un potere di interruzione minimo di 12.5 kA Note - il “DG” è sempre un interruttore e mai un IMS con fusibili

32 PROTEZIONE GENERALE “PG”
Il cliente DEVE installare protezioni generali di massima corrente e contro i “guasti a terra”, per evitare che i guasti interni al proprio impianto condizionino l’esercizio della rete. Il costruttore DEVE certificare che il “prodotto” o “il sistema” sia rispondente ai requisiti indicati nella DK5600, “allegato PG”. Il sistema di protezione generale è composto da relè che prelevano le grandezze primarie tramite riduttori di corrente ed eventualmente di tensione. Il sistema deve funzionare correttamente per tutti i valori di corrente e tensione che si possono manifestare nelle condizioni di guasto previste

33 PROTEZIONE GENERALE “PG”
Poiché ENEL, durante il normale esercizio, può modificare senza preavviso lo stato del neutro della rete, le protezioni di terra installate nell’impianto del cliente devono poter funzionare correttamente a prescindere dallo stato del neutro. Qualora lo stato del neutro subisca variazioni, tutti i clienti saranno informati per - adeguamento protezione generale e relativa taratura - valore della corrente di terra e tempo di eliminazione del guasto per dimensionamento e verifica impianto di terra

34 PROTEZIONE GENERALE “PG” - CARATTERISTICHE
Lunghezza linee MT aeree in conduttori nudi (m) Lunghezza linee MT in cavo (m) Trasformatori MT/BT Dispositivo generale Protezione generale < 500 * >= 1 in unico locale interruttore 51 – 51N Qualunque altra situazione 51 – 67N – 51N * l’apporto capacitivo dei cavi sia comunque minore del 10% della corrente di guasto a terra dichiarata dall’ENEL a neutro isolato

35 Il relè di terra direzionale (67N) è richiesto soltanto se l’impianto utilizzatore presenta:
Una linea in MT aerea in conduttori nudi, di qualsiasi lunghezza; Due o più cabine di trasformazione, indipendentemente dalla lunghezza dei cavi Una rete cavi in MT di lunghezza maggiore di 500 m.

36 RIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONE
La protezione di fase deve essere alimentata da TA che ne garantiscano il funzionamento fino a 10 kA primari (Icc su sbarre MT del cliente) A titolo di esempio, TA unificati ENEL 300/5 o/1 A con classe di precisione 10P30 assicurano il rispetto delle condizioni previste TA dello stesso rapporto ma con classe 10P15 possono essere impiegati nei casi in cui il cliente risulti allacciato su una linea uscente da una CP con TR AT/MT di potenza inferiore a 40 MVA La protezione di terra omopolare o direzionale deve essere alimentata da un TA toroidale con rapporto 100/1 A ed in classe 5P20, per garantire il funzionamento della protezione 51N anche sul doppio guasto a terra

37 RIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONE
La protezione direzionale di terra deve essere alimentata da dei TV da collegare RIGIDAMENTE alla sbarra MT per garantirne il corretto funzionamento I TV devono avere classe di precisione 6P, fattore di tensione 1.9 per 30s e rapporto di trasformazione tale da fornire 100 V sul secondario a triangolo aperto a seguito di un guasto monofase a terra sul sistema MT Nel caso non si utilizzino TA e TV TRADIZIONALI, il sistema di protezione deve garantire prestazioni equivalenti a quelle fornite da una protezione “PG” alimentata con TA e TV con le caratteristiche sopra indicate

38 RIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONE
Considerazioni: - il rapporto primario di 300 A non è il più adatto alla protezione di macchine di piccola potenza ( kVA). - possibilità di impiego di TA 10P15 in luogo dei TA 10P30 è motivata dal fatto che per reti alimentate da TR AT/MT minori di 40 MVA la corrente di guasto è limitata a 4500 A. - il TA toroidale viene impiegato anche per rilevare il doppio guasto a terra di valore pari a 2000 A.

39 IMPIANTO DI TERRA I locali cliente, consegna e misure, devono essere dotati di impianto di terra unico conforme alla norma CEI 11-1 e secondo la Guida CEI 11-37 Nel locale consegna deve essere previsto un bullone a morsetto per il collegamento delle masse ENEL all’impianto di terra Il cliente rimane proprietario e responsabile dell’intero impianto di terra ai fini dell’esercizio e manutenzione Dimensionamento impianto di terra: - i dati necessari sono forniti da ENEL - anche se sussistono le condizioni di impianto di terra globale, si deve comunque realizzare un impianto di terra che dovrà essere: - realizzato secondo le regole della buona tecnica - di caratteristiche tali che ne garantiscano la resistenza meccanica e alla corrosione - rispondente ai requisiti termici - sia costituito almeno da un dispersore ad anello con quattro picchetti ai vertici

40 IMPIANTO DI TERRA ENEL non garantisce nel tempo le condizioni di impianto di terra globale Prima della messa in servizio dell’impianto, il cliente dovrà far effettuare la verifica dell’impianto di terra e consegnare ad ENEL la relativa certificazione: - Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore - Descrizione delle caratteristiche e configurazione impianto di terra Le verifiche periodiche sono a cura e spese del cliente e a tal fine: - il cliente dovrà richiedere ad ENEL i dati aggiornati di corrente e tempo di eliminazione del guasto - il cliente comunicherà ad ENEL gli esiti ed i valori rilevati durante le verifiche

41 DOCUMENTAZIONE ENEL fornirà le informazioni preliminari necessarie per una corretta progettazione Il cliente deve fornire ad ENEL la seguente documentazione, in tempo utile per eventuali preventive valutazioni ed osservazioni: - scheda AC con indicate le apparecchiature potenzialmente disturbanti - disegni costruttivi di massima (pianta e sezioni) dei locali di consegna e misura. - lunghezza, tipo e caratteristiche del cavo MT, delle terminazioni e del dispositivo generale - descrizione delle protezioni lato MT e loro regolazioni

42 DOCUMENTAZIONE - schema unifilare, con descrizione della rete MT compresi i trasformatori MT/BT con indicazione di possibili assetti di esercizio - marca e modello delle protezioni di massima corrente e di terra, con i relativi TA e TV - descrizione delle caratteristiche e della configurazione dell’impianto di terra e certificazione attestante la verifica - copia certificato di agibilità dei locali consegna e misure, se previsto - descrizione dei dispositivi di blocco impiegati per evitare il parallelo o il ritorno di energia - certificazione attestante che le prestazioni delle strutture edili dei locali siano almeno equivalenti a quanto previsto da ENEL nei DG…

43 CONCLUSIONI L’autorità per l’energia elettrica ha emesso il documento per la consultazione in data 22/07/2004. Tra l’altro, - emette una relazione sulle considerazioni ENEL e dei distributori locali - propone di limitare la fissazione dei requisiti tecnici al minimo indispensabile, garantendo una certa flessibilità per mediare le necessità degli enti distributori e dei clienti, per avere diritto agli indennizzi i clienti MT devono avere almeno: a) il dispositivo generale DG b) le protezioni PG secondo DK5600

44 SITUAZIONE DEGLI IMPIANTI MT ESISTENTI
Dalle stime ENEL, la situazione attuale per i clienti MT è la seguente: - circa impianti con potenza disponibile superiore a 400 kW sono già dotati di interruttori a cui bisogna sostituire la protezione - circa impianti sono dotati in genere di sezionatore e protetti con fusibili; tali impianti dovrebbero essere adeguati attraverso la sostituzione del sezionatore e del fusibile - circa impianti di clienti MT sono attualmente realizzati con consegna su palo e con potenza disponibile inferiore a 100 kW; per questi impianti l’adeguamento consisterebbe anche nella costruzione della cabina cliente o il passaggio in BT

45 DICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA E CONTROLLI
Per tale attività l’AEEG sta valutando, previo parere di tutti gli interessati, le varie ipotesi ossia: - per il personale tecnico che effettua la dichiarazione di adeguatezza sono possibili due ipotesi. Quali di queste è preferibile? a) personale tecnico dotato dei requisiti di cui al articolo 3, comma 1, lettere a) e b) della legge 5 marzo 1990 n.46; b) personale tecnico dotato dei requisiti di cui al decreto del Mica 6 aprile in attuazione dell’art. 14 della legge n. 46/90; - per il personale tecnico esterno di cui l’impresa distributrice deve avvalersi per effettuare i controlli, è preferibile fare riferimento agli organismi abilitanti all’effettuazione delle verifiche degli impianti elettrici ai sensi del D.P.R. 462/01; si ritiene opportuno richiedere anche l’accreditamento dal Sincert come Organismo di ispezione di tipo A ai sensi della norma UNI CEI EN 45004? L’intero documento, unitamente alla delibera 04/04, è disponibile sul sito

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47 CARATTERISTICHE ELETTRICHE E SCELTA DELLE APPARECCHIATURE SECONDO DK 5600 ED. IV 2004

48 DISPOSITIVO GENERALE “DG”

49 CARATTERISTICHE ELETTRICHE RICHIESTE DAL DK5600 Tensione nominale d’isolamento 24kV Corrente nominale A Corrente di corto circuito 12,5kA Tensione di tenuta a F. I. 50Hz 1 min 50kV Tensione di tenuta ad impulso 1,2/50µs 125kV

50 PROTEZIONE N Dove permessa dalle situazioni impiantistiche la protezione “PG” dovrà essere in esecuzione bipolare ed avere: Soglia di max corrente 51-S1 (sovraccarico) regolazione amp. da 30÷600A – temporizzazione 0,05÷5 s Soglia di max corrente 51-S2 (cortocircuito) regolazione amp. da 30÷3000A – temporizzazione 0,05÷0,5 s Soglia di max corrente 51N (omopolare) regolazione amp. da 0÷10A – temporizzazione 0,05÷1 s

51 SCHEMA DI COLLEGAMENTO PROTEZIONE 50-51-51N

52 PROTEZIONE N-67N Nelle condizioni impiantistiche di utente, non semplificate come da DK5600, la protezione “PG” dovrà essere in esecuzione bipolare ed avere: Soglia di max corrente 51-S1 (sovraccarico) regolazione amp. da 30÷600A – ritardo 0,05÷5 s Soglia di max corrente 51-S2 (cortocircuito) regolazione amp. da 30÷3000A – ritardo 0,05÷0,5 s Soglia di max corrente 51N (omopolare) per assicurare l’intervento in caso di doppio guasto monofase a terra regolazione amp. da 10÷500A – temporizzazione 0,05÷1 s Soglia direzionale 67-S1 (Vo – Io per neutro isolato) regolazione Io 0,2÷5A – Vo 0,4÷20V – settore 0°÷360° - ritardo 0,05÷1 s Soglia direzionale 67-S2 (Vo – Io per neutro compensato)

53 SCHEMA DI COLLEGAMENTO PROTEZIONE 50-51-51N-67N

54 TRASFORMATORI DI CORRENTE
La protezione di fase deve essere alimentata da T.A. che ne garantiscano il funzionamento fino a 10 kA primari (Icc su sbarre MT del cliente) A titolo di esempio, T.A. unificati ENEL 300/5 o /1 A con classe di precisione 10P30 assicurano il rispetto delle condizioni previste T.A. dello stesso rapporto ma con classe 10P15 possono essere impiegati nei casi in cui il cliente risulti allacciato su una linea uscente da una CP con TR AT/MT di potenza inferiore a 40 MVA Il T.A. per garantire il suo corretto funzionamento deve avere una adeguata prestazione in VA che tenga conto degli assorbimenti dei circuiti amperometrici delle protezioni e delle perdite nei cavi di collegamento tra trasformatori di corrente e “PG”

55 TRASFORMATORI DI CORRENTE OMOPOLARE
La protezione di terra omopolare 51N o direzionale di terra 67N deve essere alimentata da un TA toroidale con rapporto 100/1A in classe 5P20, per garantire il funzionamento della protezione 51N anche sul doppio guasto monofase a terra fino 2000A Il T.A. per garantire il suo corretto funzionamento deve avere una adeguata prestazione in VA che tenga conto dell’assorbimento del circuito amperometrico della protezione e delle perdite nei cavi di collegamento tra toroide e “PG”

56 INSTALLAZIONE DEL TRASFORMATORE
TOROIDALE

57 TRASFORMATORI DI TENSIONE
La protezione direzionale di terra deve essere alimentata anche da TV collegati RIGIDAMENTE alla sbarra MT per garantirne il corretto funzionamento I TV devono essere tre, avere classe di precisione 6P, fattore di tensione 1.9 per 30s e rapporto di trasformazione tale da fornire 100 V sui secondari a triangolo aperto a seguito di un guasto monofase a terra sul sistema MT

58 CONSIDERAZIONI Le protezioni “PG” hanno I> = 30A come soglia minima di taratura per la massima corrente di sovraccarico pertanto progettisti e installatori, che impostavano le tarature per proteggere il trasformatore dal sovraccarico lato M.T., potranno farlo solo con trasformatori da una certa potenza in poi, per esempio 1000kVA a 20kV, fermo restando che la temporizzazione massima della prima soglia non deve superare 0,5 s (verifiche tempi di in rush).

59 ALTRE PRESCRIZIONI COMANDI DI MANOVRA INTERRUTTORE E SEGNALAZIONI LOCALI Sulla parte anteriore del pannello o dei moduli componenti, devono essere accessibili i seguenti dispositivi: 1. I pulsanti di comando di apertura e chiusura interruttore. Sul fronte del pannello devono essere previste le seguenti segnalazioni: 2. Una segnalazione differenziata di pannello in funzione o in anomalia; 3. Segnale memorizzato di scatto generico protezione di max corrente; 4. Segnale memorizzato di scatto generico protezione di terra; 5. Posizione interruttore mediante LED che indichino: - interruttore aperto; - interruttore chiuso.

60 ALTRE PRESCRIZIONI Il dispositivo di comando dell’interruttore deve:
6. Emettere comandi di apertura dell’interruttore, (come conseguenza dell’attività delle protezioni); il comando di apertura deve permanere fino al ricadere dello stato logico di scatto che l’ha determinato e comunque per un tempo minimo di 150 ms ( per garantire l’apertura dell’interruttore); 7. Emettere comandi di apertura intenzionali e di chiusura intenzionali dell’interruttore per effetto dell’azione sui pulsanti di comando manuale posti sul fronte del pannello; il comando deve permanere per un tempo minimo di 150 ms ( per garantire l’apertura dell’interruttore) ALIMENTAZIONE In assenza di alimentazione di emergenza della protezione, è necessario garantire l’apertura del dispositivo generale qualora venga a mancare l’alimentazione BT; dovrà pertanto essere previsto un gruppo statico di continuità (UPS) che garantisca l’alimentazione di emergenza per almeno 2 ore.

61 CERTIFICAZIONE DELLE PROTEZIONI “PG”
Ciascun fornitore del dispositivo dovrà fornire ad ENEL Distribuzione S.p.A. copia della certificazione che attesti: La rispondenza del dispositivo ai requisiti sopra indicati; La produzione del dispositivo in regime di qualità (almeno ISO 9002). La certificazione deve essere emessa da laboratorio accreditato da ente facente capo all’European cooperation for Accreditation (EA); in Italia l’ente accreditante è il SINAL.

62 ESEMPI DI APPLICAZIONI
N°1 trasformatore posizionato nel locale cliente - potenza fino a 2000 o 2500 kVA a 20 kV - potenza fino a 1600 o 2000 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N

63 ESEMPI DI APPLICAZIONI
N°1 trasformatore posizionato in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente < a 500 m. - potenza fino a 2000 o 2500 kVA a 20 kV - potenza fino a 1600 o 2000 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N

64 N°1 trasformatore MT/BT posizionato in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e con linea uscente > a 500 m. - potenza fino a 2000 o 2500 kVA a 20 kV - potenza fino a 1600 o 2000 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N

65 N°2 o più trasformatori posizionati nel locale cliente ognuno con:
- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente inferiori a : 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N

66 N°2 o più trasformatori posizionati nel locale cliente con:
- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente superiore a : 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - minima tensione 27 Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

67 N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente < a 500 m. - potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente superiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - minima tensione 27 Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

68 N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente > a 500 m. - potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente inferiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N

69 N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente > a 500 m. - potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente superiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N - minima tensione 27 Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

70 N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente > a 500 m. - potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente superiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N - minima tensione 27 Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

71 N°1 trasformatore posizionato nel locale cliente e n°1 trasformatore posizionato in un altro locale indifferentemente dalla lunghezza della linea con: - potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV - potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV - e complessivamente inferiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N

72 APPLICAZIONI DEL DK5600 SU SCOMPARTI MESSINA
Parte 4

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