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Monitoraggio in classe seconda

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Presentazione sul tema: "Monitoraggio in classe seconda"— Transcript della presentazione:

1 Monitoraggio in classe seconda
Modena 16 settembre 2008 A cura di Antonella Ferrari e Alfia Valenti

2 Il progetto Il progetto prevede due fasi diverse:
1)a cura dei docenti(somministrazione e correzione) Prove d’ingresso(dettato,MTr,MTc) Prove intermedie(dettato,MTr*,MTc*) Prove finali (dettato,MTr*,MTc*) 2)a cura dei referenti(somministrazione e correzione) SCREENING PROVE INTERMEDIE (DETTATO 40 PAROLE) PROVE FINALI (DETTATO 40 PAROLE) *prove MTr e Mtc intermedie e finali rientrano nello screening

3 Le prove d’ingresso Perché:
Per operare ad inizio d’anno un controllo sullo sviluppo individuale di ogni singolo alunno nelle abilità di lettura e di scrittura Per avere un quadro complessivo della classe che orienti la progettazione Per raccogliere le informazioni che permettano un’ individualizzazione “a priori”

4 Le prove d’ingresso L’idea che guida tutto il progetto è che, a prescindere da quanto proposto dall’insegnante in classe, ogni bambino rielabora il materiale scritto con cui entra in contatto, elabora ipotesi, regole di funzionamento e modelli esecutivi ed interpretativi. In altre parole: posso non aver presentato in classe le “parole capricciose”, ma molti bambini nell’uso possono aver imparato la differente trascrizione ortografica di /kw/ in parole come acqua, scuola, quadro.

5 Le prove d’ingresso Il sapere come ogni alunno sta procedendo nell’elaborazione della lingua scritta e quanti alunni si situano nelle diverse fasi mi aiuta a scegliere quali percorsi proporre. Se Andrea ancora non è stabile nella trasposizione fonema-grafema biunivoci ha senso iniziare con lui un percorso ortografico? Se verifico che la maggioranza della classe non confonde e trascrive correttamente /n/ e /n/ posso con tranquillità scegliere di passare oltre e concentrare l’intervento su altre “difficoltà ortografiche” ?

6 Le prove d’ingresso Quali
Tutte le prove individuate si possono definire “test di livello”, sono cioè prove che mettono in relazione la discrepanza fra la prestazione di ogni singolo alunno e il livello atteso a fronte di età e scolarizzazione. Dettato Prova di comprensione della lettura Prova di rapidità di lettura

7 Le prove d’ingresso Tutte le prove,sia quelle a cura dei docenti, sia quelle dello screening, fanno riferimento a modelli teorici che ci forniscono i parametri di analisi delle prove stesse e le chiavi interpretative dei processi che vogliamo controllare

8 Il dettato l dettati proposti ad inizio d’anno e a gennaio appartengono alla batteria di Cornoldi- Tressoldi “La bicicletta del papà” è un testo che è stato tarato per la fine della classe prima, inizio seconda. Il testo verrà somministrato e corretto dai docenti di classe, e si suggerisce un’ ulteriore somministrazione tra fine ottobre ed inizio novembre per valutare le modificazioni avvenute, dopo due mesi di attività scolastica

9 Il dettato “Il cieco e la fiaccola” è un testo previsto per fine classe seconda, inizio terza. La dettatura deve seguire un certo ritmo e le pause previste. Il testo non deve essere letto in precedenza e non deve essere riletto alla fine.

10 Il dettato Il dettato proposto a fine seconda è stato elaborato dal Centro regionale sulle disabilità dell’apprendimento e va ad indagare le abilità di trascrizione ortografica più strettamente connesse con le competenze semantico-lessicali. Per questo motivo si addotta una classificazione dell’errore che tiene conto di questo spostamento di ottica.

11 LA CORREZIONE Le omissioni di parola si conteggiano come errori
Se in una parola è presente più di un errore se ne conteggia uno solo e si tabula quello corrispondente allo stadio meno avanzato

12 LA CORREZIONE Se la stessa parola riporta lo stesso errore più di una volta si conteggia solo una volta La punteggiatura, la maiuscola e l’andata a capo errate non vengono conteggiate Non si considera il titolo

13 ACQUISIZIONE DELLA LINGUA SCRITTA (modello integrato Ferreiro-Teberowski, Job, Sartori, Frith)
Stadio logografico Stadio alfabetico Stadio ortografico Stadio lessicale

14 Il modello evolutivo di Uta Frith
lettura scrittura Stadio logografico Stadio logografico Stadio alfabetico Stadio alfabetico Stadio ortografico Stadio ortografico Stadio lessicale Stadio lessicale

15 Stadio logografico Imitazione del gesto dello scrivere
Comparsa di lettere o pseudolettere Scrittura preconvenzionale

16 Stadio alfabetico Per livello alfabetico si intende il livello in cui il bambino, utilizzando una strategia di scomposizione fonetica della parola è in grado di riprodurla con lo scritto applicando le regole di conversione tra i fonemi e i grafemi biunivoci

17 Stadio ortografico Per livello ortografico si intende lo stadio in cui si acquisiscono le regole di trascrizione ortografica di: Fonemi e grafemi non biunivoci /k//t∫/ /g//dƷ / /s//z/ /dz//ts/; Fonemi trascritti con grafemi multisegnici /ת/, /λ/, /∫/ Omofoni non omografi /kw/ cu, qu

18 Stadio lessicale L’analisi fonologica della singola stringa, non è sufficiente per trascrivere tutte le caratteristiche del linguaggio orale. In alcuni casi occorre una processazione lessicale. In altre parole occorre esaminare il significato della parola e la sua funzione grammaticale. Rientrano in questi casi: Stringhe omofone non omografe (l’una/luna, al pino/alpino) Uso dell’h nelle forme verbali (a/ha, ai/hai) Uso dell’accento (la/là, passero/passerò, e/è)

19 Il dettato Gli errori vengono classificati in queste categorie:
Errori fonologici: - scambio di grafemi - inversioni di lettere o di sillabe - omissione o aggiunta di lettere o di sillabe Errori non-fonologici o ortografici: - grafema inesatto - scambio di grafema omofono

20 Il dettato Semantico/lessicali: - omissione o aggiunta h
- separazioni o fusioni illegali - omissione o aggiunta di accento Altri errori: - omissione o aggiunta di accenti - omissione o aggiunta di doppie Omissione/aggiunta di parole

21 Comprensione del testo
Questa prova (come le altre previste per il monitoraggio) appartiene alla batteria MT di Cornoldi e Colpo La prova di comprensione consiste in un testo seguito da 10 domande a scelta multipla, con tre possibili scelte. Per cinque domande le risposte compaiono in forma di disegno, per le restanti cinque come frasi. I bambini leggeranno da soli il testo e l’insegnante non dovrà fornire alcuna spiegazione sul significato delle parole, neppure agli alunni stranieri. Non esistono limiti di tempo per l’esecuzione e sono possibili alcune facilitazioni per gli alunni in difficoltà: Testo scritto in stampato maiuscolo Impostazione grafica Lettura da parte dell’insegnante delle domande Le prove in cui l’insegnante legge il testo al bambino non sono da ritenersi valide: se l’insegnante vuole farlo per permettere al bambino di accedere ad una prova che i suoi compagni stanno eseguendo, la valutazione sarà comunque negativa, in quanto si tratterà di comprensione di un testo orale e non scritto. Si assegna un punto per ogni risposta esatta; se un bambino salta una domanda, questa è da valutarsi errata. Il punteggio viene confrontato con la tabella normativa che indica quattro livelli di prestazione: criterio pienamente raggiunto (+2), prestazione sufficiente (+1), richiesta di attenzione (-1), richiesta di intervento immediato (-2).

22 Comprensione del testo
Esiste una correlazione fra le abilità di decodifica e le abilità di comprensione, ma non interdipendenza. Le prestazioni di decodifica e di comprensione interessano diversi processi cognitivi

23 Comprensione del testo
Dopo la correzione del testo, al di là del dato quantitativo è bene esaminare per ogni singolo alunno in quale area si situa l’errore. Le prove MT prevedono dieci aree di indagine: -inferire il significato della parola in base al contesto -trarre inferenze semantiche -seguire la struttura sintattica del periodo -correggere le incongruenze e sospendere le ipotesi, utilizzando informazioni successive per la comprensione -cogliere il significato letterale della frase e saperla tradurre in parafrasi -modificare l’approccio al testo in rapporto a scopi e consegne diverse, saper ricercare il particolare di cui si ha bisogno -individuare personaggi, luoghi e tempi -individuare azioni, risposte interne, eventi e seguire la sequenza dei fatti -cogliere gli elementi importanti del testo e arrivare all’idea centrale -cogliere la struttura del testo.

24 CONTENUTO ELABORAZIONE METACOGNIZIONE Personaggi,tempi,luoghi,fatti
Fatti e sequenze ELABORAZIONE Struttura sintattica Collegamenti Gerarchia del testo Modelli mentali Inferenze lessicali e semantiche COMPRENSIONE DEL TESTO METACOGNIZIONE Sensibilità al testo Flessibilità Errori ed incongruenze

25 Rapidità di lettura La prova consiste in un testo che il bambino deve leggere ad alta voce ed è finalizzata a valutare la lettura strumentale. Il testo è accompagnato da un disegno che permette al bambino un minimo orientamento sul significato. E’ importante mantenere la struttura grafica (grandezza del carattere). Per i bambini che ancora non hanno accesso allo script è possibile presentare la prova con i caratteri dello stampato maiuscolo. Il punteggio viene calcolato dividendo il tempo impiegato nella lettura (trasformato in secondi) per il numero delle sillabe e moltiplicando il risultato per cento. In questo modo si ottiene un coefficiente che corrisponde ai centesimi di secondo impiegati per leggere una sillaba. Il tempo massimo a disposizione è di quattro minuti. Se un bambino non ha terminato la lettura lo si interrompe e, utilizzando il numero delle sillabe riportate sulla destra del testo, si calcola il suo coefficiente di rapidità. Anche in questa prova la tabella normativa prevede una valutazione su quattro indici: da criterio pienamente raggiunto (+2) a richiesta di intervento immediato (-2). Se pur non si valuta la correttezza, se un bambino compie molti errori è bene registrarli, al fine di indirizzare al meglio l’attività di recupero.

26 Lo screening Perché Fornire agli insegnanti conoscenze per identificare con metodo i bambini in ritardo di acquisizione della lettoscrittura Ottimizzare gli effetti dell’individualizzazione dell’insegnamento attraverso l’individuazione precoce delle difficoltà e dei disturbi Giungere alla proposta di invio ai servizi sanitari attraverso un percorso condiviso scuola – famiglia - SNPIA

27 Le fasi dello screening
Lo screening si effettua nei mesi di gennaio e maggio. Le prove di dettato di parole sono somministrate e corrette dalla referente di Circolo, quelle di lettura dai docenti di classe. La tabulazione dei risultati viene esaminata dalla referente del Circolo e dalla Logopedista del Servizio che, assieme, analizzano gli esiti ed ipotizzano piste di attività di recupero. Referente e logopedista restituiscono agli insegnanti le considerazioni fatte e le proposte di lavoro. Se al termine del percorso si individuano bambini che necessitano di un invio al servizio, si compila il modulo predisposto, che deve essere condiviso con la famiglia.

28 Lo screening di gennaio
Lo screening di gennaio consiste in: un dettato di 40 parole, prova MT di comprensione prova MT di rapidità

29 Il dettato di parole Il dettato è composto da una lista di quaranta parole bi/trisillabe Le parole presentano una struttura ortografica complessa: digrammi, trigrammi, grafemi non biunivoci (/ts/ /dz/, /s/ /z/), omofone... Alcuni vocaboli stranieri ad alta frequenza d'uso

30 Lo screening di maggio Le prove di maggio consistono in:
-dettato di 40 parole -prova MT di comprensione -prova MT di rapidità

31 Le prove di lettura Prova di rapidità
La prova di rapidità finale è costituita da un testo che permette di analizzare i meccanismi di anticipazione, grazie all’uso di parole con uguale radice (campanile, campanaro, campane, campana, campanari). Anche se non è previsto dal monitoraggio, è però utile annotarsi come si comportano i bambini nella lettura, cioè se usano (e come) l’anticipazione.

32 Le prove di lettura Prova di comprensione
Negli anni questa prova è stata la “bestia nera” del monitoraggio. Molte critiche sono state rivolte alla prova in sé. In effetti si è evidenziato che, mentre nella rapidità di lettura si notava una curva costante di miglioramento, nella comprensione si verificava una caduta abbastanza importante soprattutto nell’ultima prova.

33 Una digressione… che nano abbiamo negli occhi?

34 E ancora… Abbiamo mai pensato ai tanti “significati” di
SACCO? E alle tante immagini che ci richiamano? Sacco a pelo Sacco da montagna Sacco della spazzatura Sacco della posta Sacco della farina Sacco di patate Borsa a sacco / borsa di sacco Abito a sacco / abito come un sacco Un sacco e una sporta Mi piace un sacco Sacco pieno e sacco vuoto

35 Modello a due vie di lettura e scrittura (Coltheart 1987)
Parola orale Parola scritta Analisi acustica Analisi ortografica Lessico uditivo in ingresso Lessico ortografico In ingresso Sistema cognitivo Conversione acustico-fonologica Conversione grafema-fonema Lessico fonologico in uscita Lessico ortografico in uscita Buffer fonemico di risposta Conversione fonema-grafema Buffer grafemico in uscita Produzione orale Produzione scritta

36 Tabella

37 LA BICICLETA DELLA PAPA’
IL MIO PAPA’ HA COMPRATO UNA BELA BICICLETA. DICE CHE PER ANDARE ALAVORARE CIMETE MENO TEMPO IN BICICLETA CHE CON LA MACHINA. HAI SEMAFORI PASA DAVANTI A TUTTE LE MACHINE FERME. ALLA DOMENICA MATINA FACIAMO UN CIRO IN SIEME CON LE NOSTRE BICICLETE. E’ DIVERTENTE E POI NON SI IN CUINA LARIA CON IL GAS DELO SCHAPAMENTO.

38 LA BICICLETA DEL PAPA’ IIL MIO PAPA’ ACOPRATO UNA BELA BICICLETA. DICE
CHE PER A DARE A LAVORARE CIMETE MENO TEMPO INBICICLETA CONA LA MACHINA. AI SE MAFORA PASA

39 FACIANO UNA AGIRO INSIEME
DA VANTI A TUTE LEMACHINE VERME. ALA DOMENICAMATINA FACIANO UNA AGIRO INSIEME CON LE SRE BICICLETE. E DIVETENTE I POI NONSI IN QUINA LARIA CON IL GAS DILO SCAPAMENTO.


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