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Corso di Psicologia Generale e Sociale

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Presentazione sul tema: "Corso di Psicologia Generale e Sociale"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Psicologia Generale e Sociale
L’apprendimento associativo L’apprendimento cognitivo L’apprendimento sociale L’organizzazione gerarchica dell’apprendimento Fondamenti biologici dell’apprendimento Slide tratte da: Anolli, L., Legrenzi, P. (2006). Psicologia generale. Bologna: Il Mulino.

2 L’apprendimento Adattamento
Nel mondo succede una varietà incredibile di fenomeni e noi dobbiamo imparare i collegamenti degli uni con gli altri e come rispondervi. Le forme di vita più semplici, grazie al loro patrimonio genetico, ereditano modi e mezzi per fare fronte all’ambiente. Anche gli organismi umani possiedono dei comportamenti innati, come la chiusura protettiva delle palpebre L’uomo e gli animali superiori, a differenza delle forme di vita più semplici, sono capaci di muoversi nell’ambiente imparando a fare due tipi fondamentali di previsioni relative a: quali eventi seguono ad altri eventi nel mondo circostante (rilevare le causalità); quali eventi sono sotto il nostro controllo e sono quindi modificabili dalle nostre azioni.

3 Apprendimento Pavlov e il condizionamento classico
Anche gli animali sono capaci di cogliere il collegamento tra gli eventi formando legami associativi Pavlov ( ), fisiologo russo, nobel per le sue ricerche sul sistema digestivo, nota come, mettendo del cibo nella bocca di un cane, si produca un immediato aumento della salivazione. La relazione tra uno stimolo (il cibo) e una risposta (la salivazione) è la conseguenza di un riflesso Riflesso  risposta automatica inscritta geneticamente nel sistema nervoso dell’animale Pavlov nota che i cani salivano di più quando sentono o vedono eventi che di solito precedono il cibo  Si tratta di riflessi condizionati o appresi; questi riflessi non innati hanno destato la curiosità di Pavlov Come è composto lo schema dell’esperimento sul condizionamento di Pavlov? il cibo è lo stimolo condizionato (SC), la risposta di salivazione è la risposta incondizionata (RI), la campanella è uno stimolo incondizionato (SI): l’accoppiamento ripetuto di SC e SI produce condizionamento il cibo è lo stimolo incondizionato (SI), la risposta di salivazione è la risposta incondizionata (RI), la campanella è uno stimolo condizionato (SC): l’accoppiamento ripetuto di SC e SI produce condizionamento il cibo è lo stimolo condizionato (SC), la risposta di salivazione è la risposta condizionata (RC), la campanella è uno stimolo incondizionato (SI): l’accoppiamento ripetuto di SC e SI produce condizionamento il cibo è lo stimolo condizionato (SC), la risposta di salivazione è la risposta incondizionata (RI), la campanella è uno stimolo incondizionato (SI): l’accoppiamento ripetuto di RI e SI produce condizionamento.

4 Apprendimento Esperimento di Pavlov
T1: un cane viene legato con delle cinghie in una stanza insonorizzata T2: ponendo del cibo nella bocca del cane aumenta il flusso di saliva che viene misurato Cibo  stimolo incondizionato (SI) Risposta di salivazione  riflesso/risposta incondizionata (RI) T3: la somministrazione del cibo viene anticipata dal suono di una campanella T4: in concomitanza del suono della campanella aumenta la salivazione Suono  stimolo condizionato o appreso (SC) Aumento salivazione  risposta/riflesso incondizionata (RC)

5 Apprendimento Figura dell’esperimento di Pavlov
Stimolo Incondizionato Riflesso Condizionato

6 Apprendimento Acquisizione, estinzione, recupero /1
Fase I – Acquisizione  Il cane aumenta la risposta di salivazione (RC) grazie a presentazioni ripetute del suono (SC) che precede il cibo (SI). Si forma l’associazione SC+SI Fase II – Estinzione  Si continua a presentare SC ma non SI: la RI scompare gradualmente. Dopo la Fase II, il cane riposa per una notte. Fase III – Recupero spontaneo  In un ulteriore addestramento di estinzione SC viene presentato da solo. Si osserva così che le prime presentazioni di SC, da solo, evocano RC piuttosto forti. Il recupero spontaneo è caratteristico delle risposte condizionate che hanno subito un processo di estinzione. Fase IV – Riacquisizione  Se viene presentato nuovamente un rinforzo costituito dalla coppia SC+SI, il riapprendimento è molto rapido. Il recupero spontaneo e la riacquisizione dimostrano che è difficile eliminare completamente gli effetti del condizionamento. Pavlov studiò la relazione temporale tra SC e SI. Il condizionamento è efficace quando SC precede di circa mezzo secondo SI, meno buona è la presentazione simultanea. Come descrivere la fase di estinzione? si continua a presentare SI ma non SC: la RI scompare gradualmente si continua a presentare SC ma non SI: la RC scompare gradualmente si continua a presentare SI accoppiato a RC: la RI scompare gradualmente si continua a presentare SC ma non SI: la RI scompare gradualmente

7 Apprendimento Acquisizione, estinzione, recupero /2

8 Apprendimento Generalizzazione e discriminazione /1
Generalizzazione dello stimolo = quando a un particolare stimolo SC è associata una RC, gli stimoli simili allo SC tenderanno anch’essi a suscitare la RC gradiente di generalizzazione Discriminazione = non rispondere a stimoli simili allo SC, pur continuando a rispondere allo SC Attenzione  L’apprendimento non è sempre il risultato di un’associazione che si instaura grazie a certe condizioni spazio-temporali (vedi esperimento di Mackintosh). Che cosa è la generalizzazione dello stimolo? se a un particolare SC è stata associata una risposta condizionata RC, gli stimoli simili alla RC tenderanno anch’essi a suscitare la RI se a un particolare SC è stata associata una risposta condizionata RC, gli stimoli simili allo SC tenderanno anch’essi a suscitare la RC se a un particolare SC è stata associata una risposta incondizionata RI, gli stimoli simili allo SC tenderanno anch’essi a suscitare la RI se a un particolare SI è stata associata una risposta condizionata RC, gli stimoli simili allo SI tenderanno anch’essi a suscitare la RC. In che cosa consiste l’addestramento alla discriminazione? consiste nel condizionare un animale a non rispondere a stimoli simili allo SC pur continuando a rispondere allo SC consiste nel condizionare un animale a non rispondere a stimoli simili allo SI pur continuando a rispondere allo SC consiste nel condizionare un animale a non rispondere a stimoli simili allo SC pur continuando a rispondere allo SI consiste nel condizionare un animale a non rispondere a stimoli uguali allo SC pur continuando a rispondere a quelli identici allo SI.

9 Apprendimento Generalizzazione e discriminazione /2

10 Apprendimento Esperimento di Mackintosh
Esperimento di Mackintosh  Condizionamento all’avversione alimentare Il condizionamento non è riducibile a un accoppiamento tra due eventi contigui nel tempo anche un ratto è capace di scartare le correlazioni casuali e di selezionate le relazioni causa-effetto interessanti = selettività del condizionamento Casi t1 t2 t3 Comportamento 1 Caffè - Malessere Avversione al caffè 2 Saccarosio Avversione al saccarosio ma non al caffè 3 Nessun malessere 4 Nessuna avversione al caffè Avversione al saccarosio Che cosa confronta l’esperimento di Mackintosh, che dimostra che il condizionamento non è riducibile all’accoppiamento di due eventi temporalmente contigui? si confrontano tre condizioni sperimentali articolate in quattro fasi temporali e si confrontano le risposte di avversione in funzione del malessere generato dalle somministrazioni di caffè e/o saccarosio delle prime due fasi si confrontano quattro condizioni sperimentali articolate in tre fasi temporali e si confrontano le risposte di avversione in funzione del malessere generato dalle somministrazioni di caffè e/o saccarosio delle prime due fasi si confrontano quattro condizioni sperimentali articolate in tre fasi temporali e si confrontano le risposte di avversione in funzione del malessere generato dalle somministrazioni di caffè oppure saccarosio delle tre due fasi si confrontano tre condizioni sperimentali articolate in due fasi temporali e si confrontano le risposte di avversione in funzione del malessere generato dalle somministrazioni di caffè e/o saccarosio delle prime due fasi.

11 Apprendimento La categorizzazione e la somiglianza
Il meccanismo della generalizzazione dello stimolo è indice della capacità di formare categorie Perché impariamo a organizzare i fenomeni in alcuni modi e non in altri e come funzionano questi meccanismi di raggruppamento? La psicologia ingenua  Introduce il concetto di somiglianza va al di là del condividere un elemento comune Ma fondare la categorizzazione sulla somiglianza si rivela un'operazione circolare tipica del senso comune  si spiega X con Y e Y con X

12 Apprendimento Hull e gli ideogrammi cinesi
molti esemplari appartengono a una stessa categoria in quanto condividono un elemento comune Studiò come progressivamente i soggetti si accorgessero di questi elementi comuni e riuscissero così a individuare il concetto corrispondente. Egli mostrò che adoperiamo concetti di cui non sempre siamo in grado di formulare il criterio di raggruppamento (strategie di organizzazione inconsapevoli)

13 Apprendimento Rosch e la struttura gerarchica delle categorie
Rosch in Principles of categorization (1978) ha evidenziato la Struttura gerarchica delle categorie  Gli oggetti possono essere organizzati a diversi livelli di astrazione ordinati in verticale e orizzontale. La dimensione verticale è caratterizzata da un livello base che è cognitivamente privilegiato. Nella dimensione orizzontale si passa da categorie alte a categorie basse sempre più specifiche, passando per un livello di base. La dimensione orizzontale ha dei confini più sfumati e imprecisi (ci sono cani barboni che sono più barboni di altri); molte categorie si sovrappongono senza essere mutuamente esclusive; possono quindi coesistere e intrecciarsi più sistemi di categorizzazione Come è composta la struttura gerarchica delle categorie? ci sono sia una dimensione verticale sia una dimensione orizzontale, caratterizzata da un livello base, rispetto alla quale molte categorie si sovrappongono; possono quindi coesistere e intrecciarsi più sistemi di categorizzazione ci sono sia una dimensione verticale, caratterizzata da un livello base, sia una dimensione orizzontale, rispetto alla quale le categorie non si sovrappongono; possono quindi coesistere e intrecciarsi più sistemi di categorizzazione ci sono sia una dimensione verticale, caratterizzata da un livello base, sia una dimensione orizzontale, rispetto alla quale molte categorie si sovrappongono; possono quindi coesistere e intrecciarsi più sistemi di categorizzazione ci sono sia una dimensione verticale, caratterizzata da un livello base, sia una dimensione orizzontale, rispetto alla quale molte categorie si sovrappongono; non possono quindi coesistere e intrecciarsi più sistemi di categorizzazione. Categoria alta Livello base Categoria bassa Essere vivente Cane Barbone Animale Mammifero Mobili Tavolo Tavolo da cucina Tavola da pranzo Lampada Lampadario Lampada da tavolo

14 Apprendimento Le categorie fondate su uno scopo
Mentre il livello base in molte categorie è intermedio (e infatti dire che è un cane è il miglior modo per categorizzare Fido) nelle categorie fondate su uno scopo le cose non sembrano funzionare così. Se peso 95 kg e mi metto a dieta per perdere i 20 kg di sovrappeso, la dieta è tanto più buona (cioè tanto più «dieta») quanto più permette di avvicinarmi al mio scopo: e cioè, la perdita di tutto il sovrappeso. In questo caso il livello base, quello che coincide con gli esemplari più tipici, non è in posizione intermedia ma estrema: una buona dieta è quella che mi riporta al mio peso ideale. Hinton, Rumelhart e McClelland, i pionieri dell’approccio connessionista, hanno osservato che: «Le persone sono capaci di generalizzare le conoscenze nuove. Quando vieni a sapere che gli scimpanzé amano le cipolle, può darsi che tu assegni una probabilità più alta al fatto che i gorilla amino le cipolle. In un sistema di input-output che usa nodi e rappresentazioni distribuite, questo tipo di generalizzazioni è automatico ».

15 Apprendimento Disgiunzione inclusiva
Proviamo a schematizzare una semplice situazione associativa in termini di input (una stimolazione) e output (una risposta) Esempio 1 Un bambino produce una risposta (bacio) nei casi in cui riceve una stimolazione proveniente dalla madre o dalla balia L’emissione della risposta bacio è governato da una relazione di disgiunzione inclusiva  stimolazione della balia o stimolazione della madre o stimolazione simultanea di entrambe Il bambino non emette un output solo nel caso in cui né la madre né la balia producono un input Input A Input B Output Presenza stimolo balia Presenza stimolo madre Bacio Assenza stimolo madre Assenza stimolo balia Assenza bacio

16 Apprendimento Figura di disgiunzione inclusiva
Sistema in cui due unità di input possono emettere, anche insieme, una stimolazione che attiva l’output che ha una soglia di 0,5 e che quindi non produce risposta solo nel caso in cui nessuno dei due input è attivo.

17 Apprendimento Disgiunzione esclusiva
Esempio 2 Un adulto ha imparato a emettere la stessa risposta in presenza della persona A, della persona B, ma a non emetterla quando sono presenti simultaneamente sia A che B In questo caso A+B inibisce, cioè blocca la risposta L'adulto ha appreso a rispondere sulla base di una disgiunzione esclusiva “A oppure B, ma non tutte e due” Questo esempio mostra come sia insufficiente, per simulare l’apprendimento umano, una rete pavloviana che associ direttamente stimoli e risposte. Input A Input B Output Presenza stimolo coniuge Presenza stimolo amante Assenza bacio Assenza stimolo amante Bacio Assenza stimolo coniuge Assenza senza stimolo amante

18 Apprendimento Unità nascosta con soglia 1,5
Rete con una unità nascosta che riconosce quando l’uno o l’altro ma non entrambi i suoi input sono attivi. Una unità nascosta è una unità celata rispetto al legame diretto tra input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le relazioni tra i vari input in modo da escludere la risposta grazie alle sue capacità inibitoria. Che cosa è una unità nascosta? è una unità celata rispetto al legame diretto tra input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le relazioni tra i vari input in modo da escludere la risposta grazie alle sue capacità inibitoria è una unità celata rispetto che ha lo scopo di rappresentare le relazioni tra input e output in modo da attivare la risposta grazie alle sue capacità inibitoria è una unità celata rispetto al legame diretto tra input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le relazioni tra i vari input in modo da emettere la risposta grazie alle sue capacità inibitoria è una unità celata rispetto al legame diretto tra input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le relazioni tra i vari input in modo da non escludere la risposta grazie alle sue capacità inibitoria.

19 Apprendimento Thorndike e Skinner
Un gatto posto in una gabbia (problem-box) compiva dei movimenti alla cieca e forniva risposte giuste (= premere una leva che consentiva di uscire dalla gabbia) risposte errate Le risposte corrette tendono a essere ripetute e quelle erronee a essere abbandonate. È l’apprendimento per prove ed errori Skinner ( )  riprende l'impostazione di Thorndike e quella pavloviana introducendo però la distinzione tra: comportamenti rispondenti, derivati da riflessi innati o appresi tramite il condizionamento pavloviano comportamenti operanti, non derivati da riflessi innati ma emessi spontaneamente dall'organismo. Qual è la differenza tra comportamenti rispondenti e comportamenti operanti? i comportamenti rispondenti sono derivati da riflessi appresi tramite il condizionamento pavloviano, i comportamenti operanti sono innati e vengono emessi spontaneamente dall’organismo i comportamenti rispondenti non sono derivati da riflessi innati o appresi tramite il condizionamento pavloviano, i comportamenti operanti sono emessi spontaneamente dall’organismo i comportamenti rispondenti sono derivati da riflessi innati o appresi tramite il condizionamento pavloviano, i comportamenti operanti sono emessi spontaneamente dall’organismo i comportamenti rispondenti sono derivati da riflessi innati o appresi tramite il condizionamento pavloviano, i comportamenti operanti non sono emessi spontaneamente dall’organismo.

20 Apprendimento Figura della problem-box
A sinistra il problem-box impiegato da Thorndike nei suoi studi sull’apprendimento animale. A destra si può vedere una delle prime curve di apprendimento nella storia delle ricerche sperimentali sul condizionamento. Il tempo impiegato da uno dei gatti di Thorndike per uscire dalla gabbia diminuiva gradualmente col passare delle prove.

21 Apprendimento Il modellaggio e la società utopica
I comportamenti operanti aumentano o diminuiscono in funzione del rinforzo, che può essere positivo (cibo o acqua) o negativo (cessazione di una scossa elettrica o di un forte rumore). Rinforzare positivamente una risposta significa renderla più probabile! La tecnica del modellaggio. Siccome il gatto poteva metterci molto tempo prima di premere per caso la leva che gli dava un premio (rinforzo positivo), Skinner faceva avere al gatto un po’ di cibo ogni volta che si avvicinava alla leva. Skinner pensava che il modellaggio fosse un meccanismo tanto potente e universale da poter progettare, sulla carta, una società utopica, priva assolutamente di conflitti, grazie al modellaggio completo e armonico di tutti gli attori. Per costruire questa organizzazione sociale non erano necessarie punizioni ma solo un sapiente dosaggio di premi, da iniziarsi con i bambini appena nati. Di qui una società utopica, al contempo tirannica, in quanto progettata secondo un assoluto determinismo da autorità centrali, e apparentemente libertaria, in quanto priva di costrizioni vissute come tali dagli attori.

22 Apprendimento Chomsky e la rivoluzione cognitivista
L’influenza del lavoro di Chomsky sarà molto profonda e andrà al di là della critica al modellaggio skinneriano del linguaggio perché legittimerà un approccio allo studio della mente come sistema dotato di regole (cognitivismo). Imparare la grammatica di una lingua L vuol dire saper distinguere le sequenze grammaticali, che sono frasi corrette in L, da quelle che non sono grammaticali, e cioè le frasi scorrette (quelle che un parlante di L non usa) tramite un meccanismo che genera, cioè produce, tutte le sequenze grammaticali della lingua e nessuna sequenza non grammaticale. Generare una frase significa saper specificare l’insieme delle regole attraverso cui si è ottenuta la struttura della frase stessa. Che cosa significa per Chomsky imparare la grammatica di una lingua? significa saper confrontare le sequenze grammaticali da quelle che non lo sono grazie ad un meccanismo che esclude le prime ma non le seconde significa saper distinguere le sequenze grammaticali da quelle che non lo sono grazie ad un meccanismo che genera le prime ed esclude le seconde significa saper capire le sequenze grammaticali e quelle che non lo sono grazie ad un meccanismo che genera le prime ed esclude le seconde significa saper distinguere le sequenze probabili da quelle che non lo sono grazie ad un meccanismo che genera le prime ed esclude le seconde.

23 Apprendimento Il modello associazionista
Chomsky critica il modello associazionista basato sulla probabilità  Un parlante impara la struttura probabilistica di una lingua, per esempio sa con quale probabilità dopo un dato articolo viene un nome e poi un aggettivo, un verbo, e così via. L’apprendimento consiste nel conoscere la struttura probabilistica di una lingua grazie alla continua esposizione a stimoli linguistici (forza dell’associazione tra parole). Il modello associazionista non è capace di rendere conto della struttura gerarchica di linguaggi naturali come l’italiano o l’inglese.

24 Apprendimento Il modello della grammatica generativa
Modello della grammatica generativa proposto da Chomsky. Apprendere un linguaggio significa padroneggiare 3 componenti: un vocabolario finito (= lessico di una lingua) un insieme finito di simboli iniziali F (= frasi) un insieme finito di regole Partendo dal simbolo F e applicando le diverse regole ai termini del lessico, si possono derivare tutte le frasi corrette di una lingua  Per esempio, non riesce a inserire frasi (subordinate) all’interno di altre frasi (principali).

25 Apprendimento Esperimenti di conferma
Il modello chomskiano è stato confermato da esperimenti e da osservazioni sull’apprendimento del linguaggio. Per esempio, in tutte le lingue per le quali si hanno dati relativi al linguaggio infantile, si è constatato come i bambini tendano a iperregolarizzare alcune forme, per esempio il plurale o i verbi. I bambini italiani, dicono per esempio: «andano», «diciate», «aprite», e così via. Il fatto ancora più interessante – rilevato negli anni sessanta dalla psicolinguista Ervin (1964) – è che i bambini, in una prima fase dell’apprendimento, usano le parole corrette, che pur sono delle eccezioni, e poi, quando hanno imparato a padroneggiare la corrispondente regola grammaticale, iniziano a compiere gli errori che solo in un terzo tempo tornano a scomparire. Questi errori di ipergeneralizzazione e la capacità di applicare le regole della grammatica a espressioni mai sentite in precedenza sono una definitiva falsificazione del modello skinneriano se questo pretende essere, come pretendeva, un modello dell’apprendimento delle lingue naturali. Il lavoro di Chomsky ebbe una portata enorme – che andò al di là delle problematiche dell’apprendimento qui esposte – in quanto costituì un paradigma di comprensione del funzionamento della mente – che venne esteso a molte altre aree di ricerca. La sua accettazione e diffusione segnò il tramonto della tradizione comportamentista.

26 Apprendimento Il connessionismo
Assunti del comportamentismo: spiegare ogni comportamento umano tramite condizionamenti; tutto è acquisito, nulla è innato; l’uomo è governato dagli stessi meccanismi di condizionamento che agiscono sugli animali. Prospettiva empirista = spiegare il complesso tramite la comprensione del semplice (associazionismo) simulazione dell’apprendimento umano

27 Apprendimento Il connessionismo
Alla tradizione associazionista si ricollega l’approccio connessionista (PDP = parallel distributed processing) tramite programmi che girano su computer Miriadi di unità corrispondenti ai neuroni del cervello (reti neurali) sono collegate alle altre unità in modo inibitorio o eccitatorio. L’apprendimento dipende dal cambiamento della forza delle connessioni tra le varie unità.


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