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…A proposito del decreto-legge 137 sulla scuola

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Presentazione sul tema: "…A proposito del decreto-legge 137 sulla scuola"— Transcript della presentazione:

1 …A proposito del decreto-legge 137 sulla scuola
del Ministro Gelmini…

2 I provvedimenti legislativi emanati che interessano la scuola sono:
Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112  convertito in Legge 133/08 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria“ Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini) “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.” “Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze”

3 Il Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito in Legge 133/08
( Titolo III -STABILIZZAZIONE DELLA FINANZA PUBBLICA; Capo II - Contenimento della spesa per il pubblico impiego ;  Art. 64. Disposizioni in materia di organizzazione scolastica) si propone di revisionare il sistema scolastico attraverso: l’incremento […] del rapporto alunni/docente: la ridefinizione dei curricoli dei diversi ordini di scuola […] la revisione dei criteri di formazione delle classi e dei parametri per la determinazione degli organici del personale docente ed ATA; ; la modifica dell'attuale organizzazione didattica della scuola primaria; il ridimensionamento della rete scolastica.

4 456 milioni di euro per l'anno 2009,
Legge 133/08 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria“ “…devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a: 456 milioni di euro per l'anno 2009, 1.650 milioni di euro per l'anno 2010, milioni di euro per l'anno 2013, 188 milioni di euro a decorrere dal 2012.”

5 Il Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini)
“ Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.” sottolinea “la straordinaria necessità ed urgenza di”: attivare percorsi di istruzione […] relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali; disciplinare le attività di valutazione del comportamento degli studenti; reintrodurre la valutazione con voto numerico del rendimento scolastico; adeguare la normativa all'introduzione dell'insegnante unico nella scuola primaria; prolungare i tempi di utilizzazione dei libri di testo adottati.

6 Valutazione del comportamento degli studenti
Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini) “ Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.” Valutazione del comportamento degli studenti dall'anno scolastico 2008/2009 Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado […] viene valutato il comportamento di ogni studente mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.La votazione sul comportamento degli studenti […] determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.

7 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini) “ Disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita'.” Valutazione del rendimento scolastico degli studenti  dall'anno scolastico 2008/2009 Nella scuola primaria la valutazione […] è effettuata mediante […] voti numerici espressi in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. […] I docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

8 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini) “ Disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita'.” Valutazione del rendimento scolastico degli studenti  dall'anno scolastico 2008/2009 Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione […] degli apprendimenti nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

9 Insegnante unico nella scuola primaria
Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini) “ Disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita'.” Insegnante unico nella scuola primaria […] E' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una piu' ampia articolazione del tempo-scuola. La disciplina prevista […]entra in vigore a partire dall'anno scolastico 2009/2010, relativamente alle prime classi del ciclo scolastico.

10 Adozione dei libri di testo
Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 (Decreto Gelmini) “ Disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita'.” Adozione dei libri di testo L'adozione dei libri di testo avviene : nella scuola primaria con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio; nella scuola secondaria di primo e secondo grado ogni sei anni, a valere per i successivi sei anni.

11 di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze”
“Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze” di cui all’art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Le aree di intervento 1. Revisione degli ordinamenti scolastici; 2. Riorganizzazione della rete scolastica, ivi compresi i centri territoriali per l’educazione degli adulti e i corsi serali; 3. Razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane delle scuole.

12 Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Scuola dell’infanzia I relativi piani di studio, le discipline e i carichi orario saranno contestualmente riesaminati ed “essenzializzati”. Nella scuola dell’infanzia l’orario obbligatorio […] nell’ottica di una progressiva generalizzazione […] e tenendo conto delle diversificate esigenze rappresentate dalle famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni […] sulla base di tali opzioni. Le conseguenti economie […] potranno consentire nuove attivazioni e conseguentemente l’estensione del servizio. E’ reintrodotto l’istituto dell’anticipo di cui alla legge 53/2003 […] nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti.

13 Tale modello didattico e organizzativo:
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Scuola primaria I relativi piani di studio, le discipline e i carichi orario saranno contestualmente riesaminati ed “essenzializzati”. Nella scuola primaria va privilegiata l’attivazioni di classi affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali. Tale modello didattico e organizzativo: appare più funzionale “all’innalzamento” degli obiettivi di apprendimento; rappresenta un elemento di rinforzo del rapporto educativo docente/alunno; semplifica e valorizza la relazione fra scuola e famiglia; dai sei ai dieci anni si avverte il bisogno di una figura unica di riferimento in un rapporto continuo e diretto .

14 delle famiglie e della dotazione organica assegnata alle scuole.
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Resta comunque aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, tenuto conto della domanda delle famiglie e della dotazione organica assegnata alle scuole. 27 ore: orario di insegnamento del d.lgs 59/2004, escluse le attività opzionali facoltative; 30 ore: compreso l’orario opzionale facoltativo e con maestro prevalente (nei limiti dell’organico assegnato) una ulteriore estensione delle ore di lezione pari ad un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa.

15 Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze L’insegnamento della lingua inglese è affidato ad un insegnante di classe opportunamente specializzato. ( si dovrà prevedere un piano di formazione linguistica obbligatoria della durata di 150/200 ore). In via transitoria e fino all’a.s. 2010/2011, potranno continuare ad essere utilizzati, in caso di carenza di docenti specializzati, docenti specialisti esterni alle classi.

16 Scuola secondaria di primo grado
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Scuola secondaria di primo grado L’orario obbligatorio delle lezioni per la scuola secondaria di I grado è definito, in via ordinaria, nella misura di 29 ore settimanali (rispetto alle 32 attuali). Le classi funzionanti col tempo prolungato saranno ricondotte all’orario normale qualora non dispongano di servizi e strutture per lo svolgimento obbligatorio di attività in fascia pomeridiana per almeno tre giornate a settimana ovvero non sia previsto il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato.

17 Scuola secondaria di secondo grado
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Scuola secondaria di secondo grado L’orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari ad un massimo di 30 ore settimanali. Per i licei artistici e i licei musicali e coreutici l’orario obbligatorio di lezione sarà di 32 ore settimanali. Per gli istituti tecnici e professionali […] il numero degli indirizzi di studio dovrà essere ridimensionato; l’orario obbligatorio delle lezioni non potrà essere superiore a 32 ore settimanali, comprensive delle ore di laboratorio; Per l’a.s 2009/2010 non saranno attivate nelle prime classi le sperimentazioni attualmente in atto.

18 Riorganizzazione della rete scolastica.
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Riorganizzazione della rete scolastica. Standard compreso tra i 500 e i 900 alunni per il conferimento dell’autonomia (deroga eccezionale ad istituzioni con una popolazione compresa tra le 300 e le 500 unità che si trovino in zone montane, piccole isole e si tratti di istituti comprensivi o “istituti superiori” ) un minimo certo del 15% e un massimo probabile del 20%, di istituzioni scolastiche non è legittimato a funzionare come istituzione autonoma. Si dovrà procedere […] alla verifica e al […] progressivo superamento delle attuali situazioni relative a plessi e a sezioni staccate con meno di 50 alunni.

19 Parametri per la determinazione degli organici del personale
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Parametri per la determinazione degli organici del personale Il rapporto alunni-classe si eleverà di uno 0,20 nell’a.s. 2009/2010 e di uno 0,10 in ciascuno dei due anni scolastici successivi (dagli attuali 27 a 29 alunni per classe). La riduzione del monte ore settimanale di insegnamento e i nuovi criteri per la formazione delle classi e degli organici, determineranno una riduzione strutturale della spesa. Docenti soprannumerari saranno utilizzati (in via transitoria) per le supplenze e, nella scuola primaria, per fronteggiare le richieste delle famiglie di un ampliamento del tempo scuola. Anche per il personale ATA si […] ipotizza un […] contenimento del 17 % della dotazione organica.


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