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LE COPPIE ASSASSINE NELL’OMICIDIO SERIALE

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Presentazione sul tema: "LE COPPIE ASSASSINE NELL’OMICIDIO SERIALE"— Transcript della presentazione:

1 LE COPPIE ASSASSINE NELL’OMICIDIO SERIALE
Dott. RUBEN DE LUCA, 2007

2 Disturbo Psicotico Condiviso Sindrome Delirante Indotta
“FOLLIA A DUE” DSM IV-TR Disturbo Psicotico Condiviso ICD-10 Sindrome Delirante Indotta

3 TIPOLOGIA DELLE COPPIE CRIMINALI (Silvia Coda, 2001)
ASSOCIAZIONISMO CRIMINALE DI COPPIA Si verifica quando un evento fortuito unisce temporaneamente due persone per commettere un crimine, dopo il quale ognuno riprende il proprio percorso individuale senza che ci sia alcuna interazione permanente. COPPIA CRIMINALE Si tratta della coppia in cui il crimine si concretizza all’interno di un percorso di vita caratterizzato dalla comunione di due persone sul piano dei bisogni, speranze, obiettivi e ideali che non si limitano al semplice progetto omicidiario. La coppia criminale funziona secondo due modelli, quello della concordanza, corrispondente alla “follia simultanea”, in cui i due soggetti sono posizionati su livelli psicologici paritari e condividono le stesse motivazioni, e quello dell’induzione, corrispondente alla “follia indotta”, in cui ci si trova di fronte all’esercizio dell’influenza di un soggetto dominante nei confronti di un soggetto sottomesso.

4 IDENTIKIT DEL SERIAL KILLER (N=2511) (De Luca, 2007 – WOSKIDAB)
TIPOLOGIA DEGLI ASSASSINI SERIALI NUMERO % ARROTONDATA Individuali In coppia In gruppo SESSO Uomini Donne DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA America Europa Asia Africa 75 3 Oceania 49 2 Vari continenti 26 1

5 CARATTERISTICHE DELLA COPPIA UOMO/DONNA NELL’OMICIDIO SERIALE (Jennifer Furio, 2001)
Di solito, sono partner sessuali e i loro omicidi hanno prevalentemente natura sessuale. La donna è quasi sempre più giovane dell’uomo e, mediamente, è più giovane della donna serial killer che uccide individualmente. Nella maggior parte dei casi, la donna è tra i 20 e i 25 anni quando incontra il partner maschile ed è abbastanza vulnerabile dal punto di vista emotivo. L’attività di questa coppia è piuttosto organizzata e la donna ha un ruolo prevalente di “esca” per attirare le giovani vittime, spesso di sesso femminile. La donna accetta di partecipare agli omicidi per non sentirsi esclusa dalle fantasie sessuali del compagno e cerca di assecondare i suoi desideri perché non vuole perderlo. Con la progressione degli omicidi, la donna diventa sempre più insicura e cova risentimento verso il compagno dominante e questo sentimento entra prepotentemente in gioco quando lei decide di confessare e patteggiare la pena.

6 CARATTERISTICHE DELLA COPPIA UOMO/UOMO NELL’OMICIDIO SERIALE (Jennifer Furio, 2001)
Anche se non sussiste un legame omosessuale, c’è sempre una struttura dominante/sottomesso. Le coppie maschili omosessuali riflettono le stesse dinamiche delle coppie eterosessuali: il partner più debole, per non sentirsi escluso, entra e partecipa attivamente alle fantasie del membro dominante. Gli omosessuali maschi mostrano un grado di sadismo più marcato nei rituali omicidi rispetto alla loro controparte femminile. Il grado di gelosia fra gli omosessuali è generalmente superiore rispetto alle coppie eterosessuali; il sottomesso si lamenta con frequenza crescente dei continui tradimenti del dominante. Il risentimento fra omosessuali può portare il sottomesso a denunciare il compagno alla polizia.

7 CARATTERISTICHE DELLE COPPIE DONNA/DONNA NELL’OMICIDIO SERIALE (Jennifer Furio, 2001)
In ogni caso, una delle due donne ha il ruolo dominante. Spesso, la natura del legame fra le due componenti della coppia è sessuale. Negli omicidi, l’elemento sessuale non è fondamentale come nei casi in cui è coinvolto un maschio. La coppia di donne sceglie le vittime soprattutto fra le persone deboli, indifese, gli anziani e i neonati. Il modello prevalente è quello dell’omicidio seriale in ambiente sanitario. Anche in questo quadro, la donna sottomessa, rosa dalla gelosia e dall’insicurezza, può decidere di denunciare la compagna.

8 DONNE CHE UCCIDONO IN COPPIA CON UN PARTNER MASCHILE: FASI DI MANIPOLAZIONE PSICOLOGICA DELLA DONNA. (Hazelwood, Dietz e Warren, 1995) 1. Il sadico ha una forte capacità di manipolazione e riesce a individuare la donna più vulnerabile, sola e passiva. Di solito, sceglie donne poco attraenti perché sono più facili da degradare e umiliare. 2. Il sadico corteggia assiduamente la donna, mostrandosi attento, affettuoso e generoso. Fa molti regali e, apparentemente, cerca di soddisfare ogni desiderio. L’obiettivo è quello di far innamorare rapidamente la donna. Il sadico continua la manipolazione finché lei non accetta di soddisfare i suoi desideri sessuali. 3. Il sadico convince la donna ad avere rapporti sessuali diversi da quelli consueti, che includono pratiche sadomasochiste, sesso orale e fotografie erotiche. Il sadico usa il rinforzo positivo, dicendo alla donna che gli piace quello che gli fa, e alterna il rinforzo negativo, lamentandosi di non essere mai contento per obbligarla a fare sempre le stesse cose. Con il passare del tempo, il sesso trasgressivo diventa la normalità e la donna si isola dalla famiglia e dalla rete sociale preesistente. 4. Dopo aver riformato il comportamento sessuale della donna, il sadico completa il suo processo di isolamento dalle frequentazioni abituali. Si mostra geloso, possessivo e ogni attività che non lo vede al centro dell’attenzione viene duramente criticata, finché la donna diventa totalmente dipendente dal suo compagno ed è disposta a fare qualunque cosa pur di mantenere il suo amore per lei. 5. La donna è stata trasformata in un oggetto fisicamente e psichicamente di proprietà del sadico e accetta anche di partecipare attivamente agli omicidi. Il sadico vede confermata la sua teoria che la donna è un essere inferiore, servizievole e sottomesso al suo volere, capace di avere rapporti sessuali in maniera degradante e, quindi, è vero che “le donne sono tutte puttane e meritano di essere punite”.

9 JOHN DUFFY e DAVID MULCAHY (Inghilterra)

10 DAVID e MICHELLE KNOTEK (Stati Uniti)

11 IAN BRADY e MYRA HINDLEY (Inghilterra)


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