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Prof. Massimo Campieri IBD Unit Università di Bologna

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Presentazione sul tema: "Prof. Massimo Campieri IBD Unit Università di Bologna"— Transcript della presentazione:

1 Prof. Massimo Campieri IBD Unit Università di Bologna

2 S H O C K Definizione Classificazione Fisiopatologia Quadro clinico
Principi terapeutici

3 Definizione Sindrome caratterizzata da un disturbo acuto generalizzato della circolazione con ipoperfusione e disfunzione severa di organi critici Noxa Ipoperfusione Danno tissutale/cellulare Insufficienza d’organo

4 S H O C K Definizione Classificazione Fisiopatologia Quadro clinico
Principi terapeutici

5 Ipovolemico Cardiogeno Ostruttivo Distributivo Classificazione
Forme ipodinamiche (fredde) “bassa portata” Forma iperdinamica (calda) “alta portata”

6 Classificazione eziologica Classificazione
S. IPOVOLEMICO Emorragico Sanguinamento GI Traumi Emorragie interne Non emorragico Perdite GI (vomito, diarrea) Perdite renali (diabete insipido, diuresi osmotica Ustioni estese Pancreatiti S. CARDIOGENO Deficit contrattilità IMA, cardiomiopatie Aritimie Tachiaritmie, bradiaritmie Deficit valvolari Insuff. aortica, insuff. mitralica

7 Classificazione eziologica
S. OSTRUTTIVO Ostacolato riempim. ventricolare Stenosi mitralica Trombo atriale Tamponamento cardiaco Pericardite costrittiva Ostacolato deflusso ventricolare Stenosi aortica Embolia polmonare massiva S. DISTRIBUTIVO Settico Anafilattico

8 S H O C K Definizione Classificazione Fisiopatologia Quadro clinico
Principi terapeutici

9 Fisiopatologia Noxa Ipoperfusione Danno tissutale/cellulare
Insufficienza d’organo

10 Fisiopatologia Noxa Ipoperfusione Danno tissutale/cellulare
Meccanismi di compenso Ipoperfusione Danno tissutale/cellulare Insufficienza d’organo

11 Fisiopatologia

12 Pressione di perfusione d’organo
Fisiopatologia Pressione di perfusione d’organo La pressione di perfusione d’organo dipende dalla pressione arteriosa sistemica, dalla gittata cardiaca e dalle resistenze vascolari sistemiche PA = GC x R

13 PA = GC x R Ipotensione secondaria a riduzione della Gittata Cardiaca
Fisiopatologia Shock a bassa portata PA = GC x R Ipotensione secondaria a riduzione della Gittata Cardiaca

14 Shock ad alta portata PA = GC x R
Fisiopatologia Shock ad alta portata PA = GC x R Ipotensione secondaria a riduzione delle Resistenze vascolari sistemiche.

15 S H O C K Definizione Classificazione Fisiopatologia Quadro clinico
Principi terapeutici

16 Quadro clinico Il quadro clinico dipende essenzialmente dalla insufficienza dei tre organi vitali principalmente colpiti dallo shock: Cuore, Rene, Cervello

17 L’insufficienza cardiaca generata dallo shock perpetua lo shock
Quadro clinico Cuore Shock L’insufficienza cardiaca generata dallo shock perpetua lo shock Insufficenza ventricolare Furto coronarico Ischemia miocardica

18 Sintomi e Segni cardiologici
Quadro clinico Sintomi e Segni cardiologici Tachicardia Bradicardia Polso filiforme Disritmie Angina Dispnea Edema polmonare Ipossiemia e Cianosi Soffi valvolari Toni crdiaci ipofonici Alterazioni elettrocardiografiche

19 Quadro clinico Cervello Il cervello è in grado di mantenere una autoregolazione della perfusione fino a valori di PA = mmHg.

20 Sintomatologia neurologica
Quadro clinico Sintomatologia neurologica E’ caratterizzata dal progressivo obnubilamento del sensorio, dal semplice torpore fino al coma.

21 La Oliguria è il sintomo renale più comune nello shock
Quadro clinico Rene Anche il rene ha una certa capacità di autoregolazione, fallita la quale si riduce fino a bloccarsi la filtrazione glomerulare. La Oliguria è il sintomo renale più comune nello shock

22 Acidosi Metabolica Quadro clinico
Il quadro iniziale è quello di una acidosi prevalentemente metabolica, ma …. Ipoperfisione tissutale Lattoacidemia Attivazione metabolismo anaerobio

23 Acidosi mista ACIDOSI Quadro clinico Insuff. respiratoria
Met. anaerobio …Con il progredire della sindrome subentra una acidosi di tipo misto plurifattoriale. ACIDOSI Insuff. epatica Insuff renale

24 Shock a bassa portata quadro clinico generale
Cute fredda Polso filiforme Ipotensione arteriosa PA differenziale ridotta Sintomi neurologici

25 Shock ad alta portata quadro clinico generale
Cute calda Polsi pieni Ipotensione arteriosa (meno marcata) PA differenziale aumentata PA diastolica ridotta (più della sistolica)

26 S H O C K Definizione Classificazione Fisiopatologia Quadro clinico
Principi terapeutici

27 Protezione delle vie aeree
Principi terapeutici Protezione delle vie aeree Incrementare il trasporto di ossigeno / ridurre il consumo di O2 Sostegno della circolazione Identificare e trattare le condizione precipitanti

28 Protezione delle vie aeree = Intubazione e ventilazione meccanica
Principi terapeutici Protezione delle vie aeree = Intubazione e ventilazione meccanica In presenza di obnubilamento del sensorio esiste un reale rischio di inalazione di materiale gastrico con conseguente polmonite chimica. In questi casi la intubazione tracheale deve essere effettuata in elezione anche qualora non vi sia ancora un distress respiratorio marcato.

29 Principi terapeutici 2. Incrementare il trasporto di ossigeno= Intubazione e ventilazione meccanica In presenza di ipossia e acidosi viene richiesto un elevatissimo lavoro da parte dei muscoli respiratori con conseguente elevata richiesta di ossigeno da parte degli stessi. Per la scarsità di ossigeno anche i muscoli respiratori attiveranno il metabolismo anaerobio con aggravamento della lattoacidemia e il loro progressivo esaurimento.

30 NB. : non ha senso “spingere” un cuore a sostenere un circolo vuoto
Principi terapeutici 3. Sostegno della circolazione Riempimento volemico (colloidi, cristalloidi) Farmaci inotropi positivi Farmaci vasocostrittori NB. : non ha senso “spingere” un cuore a sostenere un circolo vuoto

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