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PROGETTARE PER TUTTI Mariavittoria Benedetti Esame di Stato

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Presentazione sul tema: "PROGETTARE PER TUTTI Mariavittoria Benedetti Esame di Stato"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTARE PER TUTTI Mariavittoria Benedetti Esame di Stato
Anno Scolastico ITCG “F.Niccolini” Classe 5AG

2 FISICHE e MENTALI BARRIERE Architettoniche Barriere Normativa Svevo Italo Dottor Jekyll Mr. Hyde and

3 BARRIERA ARCHITETTONICA :
tutto ciò che attiene l'accessibilità, cioè la fruibilità, la sicurezza ed il comfort dell'ambiente urbano e dello spazio costruito.

4 ESIGENZE DEI PROFILI DI UTENZA DEBOLI E DISABILI
Persone con ridotta o impedita capacità di movimento Persone su sedia a ruote Persone con disabilità sensoriale Persone con disabilità mentali Persone con altre forme di disabilità invisibili

5 PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
LEGGE 28 FEBBRAIO 1986 N.41 (LEGGE FINANZIARIA 1986) LEGGE. 104/92 LEGGE-QUADRO PER L'ASSISTENZA ART. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 503/96

6 TIPOLOGIA DI BARRIERE Barriera FISICA Barriera PERCETTIVA
Piani Orizzontali Dislivelli Rampe Ostacoli Tempo Attrezzature Accessi Wc Barriera PERCETTIVA Sensoriale: segnali non rilevabili Cognitiva: segnali non interpretabili

7 I PIANI DI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE
Soluzione = incremento informativo Segnali non Intenzionali: caratteristiche dell’edificio Segnali Intenzionali: segnaletica Aiutare le persone a: Comprendere dove si trovano  ORIENTAMENTO Raggiungere la destinazione  WAYFINDING

8 “BARRIERE MENTALI” NEL ROMANZO DEL‘900: l’inettitudine di Zeno
L’inettitudine è la caratteristica che accomuna tutti i protagonisti sveviani; potremmo definirla una sorta di malattia, ma ancora meglio di un atteggiamento di continua insoddisfazione, di sterile ricerca di realizzazione personale e di disimpegno, che rappresenta una barriera tra l’individuo ed il mondo esterno. Zeno è l’inetto, e rappresenta, nella sua complessa problematicità, la condizione nevrotica dell’uomo moderno. Zeno Cosini tenta di curare, con sedute psicanalistiche, una forma di nevrosi che lo fa vivere in perenne disagio esistenziale, ma attraverso la quale egli riesce a smascherare la falsità, gli inganni e le illusioni della società borghese.

9 LA COSCIENZA DI ZENO La vicenda segue percorsi tematici e non è narrata secondo l’ordinato scorrere degli eventi; passato e presente convivono in un tempo misto. Monologo interiore. La narrazione si sviluppa in prima persona: la vicenda è filtrata dallo sguardo soggettivo di Zeno che è sia narratore che personaggio. La lingua potremmo definirla non letteraria, poiché Svevo sceglie di non tradire la sua identità di letterato di frontiera e dà voce ad una scrittura completamente nuova. Ironia. E’ una costante del romanzo; offre una analisi della realtà disincantata, lontana da una rappresentazione realistica. Esplorazione dell’ inconscio: sotto l’influenza delle teorie freudiane, Svevo studia i processi dell’inconscio che sono contrapposti a quelli della ragione.

10 LA SALUTE MALATA DI AUGUSTA
“Nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa.” “ Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di poter finire col somigliare ad Augusta che era la salute personificata.” “Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. “ “ Nel lungo cammino traverso L’Italia, ad onta della mia nuova salute, non andai immune da molte sofferenze. Eravamo partiti senza lettere di raccomandazione e, spessissimo, a me parve che molti degl’ ignoti fra cui ci movevamo, mi fossero nemici. “ “ Poi, invece, seppi ch’essa neppur sapeva come fosse fatta la salute. La salute non analizzata se stesse e neppur si guarda nello specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.”

11 Normalità e diversità, salute e malattia
Zeno cerca costantemente un rapporto con le persone “sane”: il padre, la moglie, il signor Malfenti…sono loro che gli danno sicurezza; egli soffre anche di piccoli disturbi, si sente quindi malato  filo conduttore del romanzo è perciò il contrasto tra salute e malattia Gradualmente però, Zeno si convincerà che non è lui ad essere malato, ma è la vita stessa ad essere “inquinata” alle radici, e i cosiddetti sani sono solo individui conformisti e malati loro stessi di un diverso disagio Zeno acquisisce dunque – alla fine del romanzo - uno sguardo distaccato, che gli permette di sorridere di tutto e di tutti, in primo luogo di se stesso; uno sguardo straniato, diverso, che gli mostra l’assoluta relatività delle cose e della vita.

12 DOTTOR JEKYLL AND Mr. HYDE
The story is told from the point of view of Mr Utterson, a respectable London lawyer and a friend of the brilliant scientist Dr Henry Jekyll. After relating a disturbing tale of an angry man assaulting a small girl, Utterson begins to question the odd behaviour of his friend. As he investigates further into the life of Dr Jekyll, he discovers a story so horrible, so terrifyng, that he can hardly believe it. In fact his friend has created a potion able to release his evil side, Mr Hyde. These two beings are in perpetual struggle; Hyde achieves domination over the Jekyll aspect so that the individual has only two choices. On the one hand, the man may choose a life of crime and depravity, or, on the other hand, the Jekyll aspect must eliminate Hyde in the only way left: by killing him. So Jekyll’s suicide, is the final and only choice.


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