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Cenni sul Metodo M.O. Stefano Vecchio Università “La Sapienza” di Roma

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Presentazione sul tema: "Cenni sul Metodo M.O. Stefano Vecchio Università “La Sapienza” di Roma"— Transcript della presentazione:

1 Cenni sul Metodo M.O. Stefano Vecchio Università “La Sapienza” di Roma

2 Premessa La struttura delle molecole è nota a priori
La struttura delle molecole è determinata sperimentalmente N orbitali atomici (OA) generano (metodo LCAO) N orbitali molecolari (OM) Si indicano solamente gli OA dell’atomo centrale (a sinistra) e degli atomi direttamente legati da esso (a destra) direttamente coinvolti nei legami Gli OA degli elementi più elettronegativi sono a più bassa energia dei corrispondenti OA degli altri elementi

3 Come applicare il metodo MO?
Possiamo aiutarci considerando la struttura ottenuta con il metodo VB Consideriamo la somma di tutti i legami (s + p) fra l’atomo centrale e gli atomi ad esso legati Facciamo coincidere la somma s + p con il numero degli OM leganti (uguali a quelli antileganti)

4 Come applicare il metodo MO? (Continua)
Se nella struttura ci sono coppie solitarie (lone pair) sull’atomo centrale esse vengono descritte come OM non leganti Se nella struttura ci sono cariche negative delocalizzate (es. anioni) esse vengono descritte come OM non leganti Ricordiamoci sempre che N orbitali atomici (OA) generano N orbitali molecolari (OM)

5 Esempi NH3 con il metodo VB

6 Esempi NH3 con il metodo VB N 4 ibridi sp3

7 Esempi NH3 con il metodo VB N 4 ibridi sp3 NH3 con il metodo MO

8 Esempi NH3 con il metodo VB N 4 ibridi sp3 NH3 con il metodo MO
3 legami ed 1 coppia solitaria sull’atomo di N diventano: 3 OM leganti+ 3 OM antileganti+ 1 OM non legante

9 Esempi NH3 con il metodo VB N 4 ibridi sp3 NH3 con il metodo MO
3 legami ed 1 coppia solitaria sull’atomo di N diventano: 3 OM leganti+ 3 OM antileganti+ 1 OM non legante

10 Esempi HNO3 con il metodo VB

11 Esempi HNO3 con il metodo VB N N+ 3 ibridi sp2

12 Esempi HNO3 con il metodo VB N N+ 3 ibridi sp2

13 Esempi HNO3 con il metodo VB N N+ 3 ibridi sp2
L’ elettrone sull’ orbitale non ibrido è impiegato nella formazione del legame p.

14 Esempi HNO3 con il metodo MO

15 Esempi HNO3 con il metodo MO
4 legami ed una coppia solitaria sull’atomo N diventano 4 OM leganti + 4 OM antileganti OM non legante

16 Esempi HNO3 con il metodo MO N ON
4 legami ed una coppia solitaria sull’atomo N diventano 4 OM leganti + 4 OM antileganti OM non legante N ON

17 Esempi NO3– con il metodo MO:

18 Esempi NO3– con il metodo MO:
4 legami,una coppia solitaria sull’atomo N ed una carica negativa delocalizzata su 3 ossigeni diventano 4 OM leganti + 4 OM antileganti OM non leganti

19 Esempi NO3– con il metodo MO: O– N O
4 legami,una coppia solitaria sull’atomo N ed una carica negativa delocalizzata su 3 ossigeni diventano 4 OM leganti + 4 OM antileganti OM non leganti N O O–

20 Esempi H2SO4 con il metodo VB:

21 Esempi H2SO4 con il metodo VB: S 4 ibridi sp3

22 Esempi H2SO4 con il metodo VB: S 4 ibridi sp3
I due elettroni su orbitali non ibridi sono impiegati per i due legami p.

23 Esempi H2SO4 con il metodo MO:

24 Esempi H2SO4 con il metodo MO: 6 legami (4s + 2 p) diventano
6 OM leganti + 6 OM antileganti

25 Esempi H2SO4 con il metodo MO: S O 6 legami (4s + 2 p) diventano
6 OM leganti + 6 OM antileganti S O OH

26 Provate a re-interpretare con il metodo OM
H2O (sapendo che O forma due legami con 2 H ed ha 2 coppie solitarie) H3PO4 (sapendo che P forma 5 legami con 4 O (4s + 1p) CO2 (sapendo che C forma 4 legami con 2 O (2s + 2p) SO2 (sapendo che S forma 4 legami con 2 O (2s + 2p ed ha 1 coppia solitaria)


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