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Organizzazione del curricolo e opportunità di apprendimento

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Presentazione sul tema: "Organizzazione del curricolo e opportunità di apprendimento"— Transcript della presentazione:

1 Organizzazione del curricolo e opportunità di apprendimento
Paolo Sorzio

2 come dobbiamo insegnare?
Cos’è il curricolo Curriculo un sistema organizzato di saperi che le giovani generazioni devono acquisire per affrontare la società del futuro. Quando i saperi si accumulano, si specializzano e si distaccano dall’esperienza diretta Riflettere sul curricolo significa riflettere sulla cultura e sulle forme di pensiero degli allievi cosa dobbiamo insegnare? (Quali sono i tratti distintivi della conoscenza scolastica?) come dobbiamo insegnare? -selezione -distribuzione -contestializzazione

3 Natura del curricolo Programma documento generale, di natura prescrittiva, che stabilisce in maniera accurata le finalità e i contenuti dell’istruzione per l’intera popolazione di allievi, in relazione alla loro età Programmazione didattica definisce le strategie di attuazione del programma, tenuto conto delle delle esigenze degli allievi Curricolo delinea i saperi essenziali; è un documento meno prescrittivo e specifico, lasciando agli insegnanti l’organizzazione e la modalità di insegnamento dei contenuti essenziali, nelle forme che ritengono più efficaci per l’apprendimento degli allievi.

4 Struttura del curricolo: Unidimensionale
- Lezione frontale; Richiede soprattutto la memorizzazione di informazioni; Curricolo segmentato in unità elementari insegnate in sequenza --Compiti brevi e chiusi non affronta: i processi di comprensione del messaggio, l’integrazione delle conoscenze, il cambiamento concettuale degli allievi Convinzioni: per risolvere un compito matematico si elabora un strategia in pochi minuti altrimenti non è possibile; scarsa integrazione tra le fasi di p-s; la pianificazione e la correzione di un testo espositivo sono brevi e scarsamente correlate; non riescono a comprendere le intenzioni, la prospettiva sottostante un testo tendono a riconoscere e memorizzare Frammentazione dei temi che appaiono in punti diversi del curricolo distanza da scuola; velocista che impiega 10” x 100m; quanti secondi per 1 km? Matteo spende alla settimana 1/4 della sua paghetta; Giorgio 1/2 della sua. Si può dire quanto spende uno più dell’altro?

5 Struttura del curricolo: costruttivista
È il soggetto stesso il costruttore delle proprie conoscenze; trasforma i propri schemi cognitivi creazione di situazioni stimolanti; gli allievi formulano i loro piani, affrontano i problemi, verificano le loro congetture, modificano i loro schemi; non affronta: la distinzione tra saperi extra-scolastici e disciplinari la vaghezza della potenzialità formativa di date situazioni, ridefinire il ruolo dell’insegnante la tendenza alla conferma delle proprie congetture

6 Struttura del curricolo: performance
-Opera su prove standardizzate e di valore certificativo -agisce sul versante della scelta familiare -Si basa su una concezione della mente come composta da diverse “intelligenze” incomunicabili -Tende a un orientamento precoce -Semplifica gli effetti del curricolo sulle competenze Non affronta i processi connessi all’apprendimento, non ha un interesse di natura pedagogica, ma economica; differenzia le scuole, non elimina le differenze di opportunità Impone un modello economico esterno alla didattica Standards not structures: differente allocazione delle risorse economiche in relazione ai risultati su classifiche anziché su necessità. in certi Stati US le scuole pubbliche nei quartieri affluenti sono finanziate fino a 10 volte le scuole pubbliche nei quartieri poveri - Personalizzazione: immigrati può significare “tracking” o “streaming”

7 l’apprendimento è un processo di acculturazione nei significati, nei modi di ragionare e nelle attività proprie di una cultura. Se lo scopo dell’attività didattica è socializzare gli studenti in una forma di sapere, va riconosciuto che l’apprendimento è un processo lungo, che richiede molte esperienze e un sistematico confronto tra le mappe cognitive e le forme di ragionamento dell’insegnante e le prime mappe degli allievi

8 Curricolo multidimensionale
Richiede un curricolo essenziale, centrato su concetti generativi, che organizzano le attività degli allievi per un periodo di tempo prolungato Esplorazione estensiva di problemi complessi Evita concezione componenziale dei concetti Applicazione di conoscenza disciplinare per elaborare l’attività Stimola maggiori elementi di competenza: progettare, esplorare, ipotizzare, criticare ed argomentare, valutare alternative Emerge da analisi comparative e da ricerche (quasi) sperimentali

9 Struttura del curricolo: multidimensionale
Favorisce - la collaborazione e il rispetto reciproco tra gli allievi l’impegno in attività avanzate come la progettazione, la ricerca di informazioni rilevanti, la verifica della validità delle procedure, l’integrazione delle varie fasi di problem solving la formulazione di obiettivi avanzati nell’attività cognitiva (non solo memorizzare procedure); l’elaborazione di “ragioni”; la persistenza nell’affrontare i problemi Il sapere disciplinare non è visto come un sistema chiuso Maggiore fiducia nelle loro capacità di problem solving (equità di genere) il problema della cornice del quadrato

10 Strategie degli insegnanti
Definizione molto chiara delle attività e degli scopi (attività non strutturate producono stanchezza, dispersività, apprendimenti limitati) offrire maggior tempo per l’esplorazione, la progettazione e la discussione Incorporare ed estendere le risposte degli studenti (modellizzazione, guida, sostegno, richiesta di giustificazione, ricerca di contro-esempi) esplicitare i propri quadri di riferimento

11 curricolo multidimensionale
Richiede un’infrastruttura per migliorare la professionalità (ricerca-azione, elaborazione del curricolo, documentazione) Insegnanti che lavorano in team (elaborare il curricolo; ricerca-azione) Il sistema scolastico non sta supportando questo modello che richiede un cambiamento Cosa fanno gli Stati che hanno prestazioni complessivamente alte nel PISA? Equità: US: differenze tra Stati NE e altri Stati; differenze tra origine socio-economica, più che etnica: dipende dai tassi di povertà, dal Welfare e stabilità familiare

12 ragionamento in contesti
soggetti Vita quotidiana C.uni dimensionale C.multi dimensionale agiscono Situazioni concrete Compiti chiusi Situazioni concettuali ragionano Sull’esperienza regole Modelli causali risolvono dilemmi Problemi ben definiti Problemi aperti producono Soluzioni opportunistiche soluzioni codificate soluzioni flessibili


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