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LIBRI IN CENERE.

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Presentazione sul tema: "LIBRI IN CENERE."— Transcript della presentazione:

1 LIBRI IN CENERE

2 “Là dove si bruciano i libri si finisce di bruciare anche gli uomini.”
(Heinrich Heine) Nel 1933, tra marzo e luglio, i nazisti inscenarono in una cinquantina di città roghi di libri contrari allo «spirito tedesco». A Berlino il rogo avvenne il 10 maggio e nelle fiamme bruciarono i libri di Karl Marx, Sigmund Freud, Thomas ed Heinrich Mann, Heine, Brecht e molti altri. Senz’altro il più vasto e pianificato incendio di libri della storia contemporanea Goebbels fu responsabile della diffusione dei roghi «anti nazisti» Nel maggio del 1933 lanciò la sua campagna propagandistica contro i libri "non tedeschi" e contro la cosiddetta «arte degenerata». Arte degenerata (in tedesco Entartete Kunst) è un termine che nel contesto della Germania del regime nazista indicava quelle forme d'arte che riflettevano valori o estetiche contrarie alle concezioni naziste.

3 I migliori tra gli intellettuali tedeschi se ne andarono dal Paese, spesso precipitosamente, talvolta costretti (è il caso di Einstein e di Freud) Il rogo di libri è un atto di devastante violenza psicologica poiché assume i tratti di un annientamento simbolico dell’uomo, del suo sapere, delle sue idee. A colpire è la partecipazione della popolazione a queste manifestazioni. Il rogo notturno più noto, trasmesso anche dalla radio, che diventa la spinta per altri falò nelle principali città tedesche, come nelle minori.

4 Le loro idee continuano a vivere…
Molti tra artisti, letterati, scienziati furono avversati o perché ebrei o perché con le loro manifestazioni artistiche e letterarie contraddicevano lo «spirito ariano»… Ebbero però successo all’estero, dove si rifugiarono, e in patria dopo la sconfitta della Germania nazista. Le loro idee continuano a vivere…

5 Mostra arte degenerata
Nel 1933 in Germania venne proibita l’esposizione di qualsiasi opera di avanguardia in musei pubblici e gallerie d’arte e gli artisti vennero messi sotto sorveglianza. I musei vennero depurati dalle opere cubiste, dadaiste ed espressioniste. Nell'estate del 1937, a Monaco furono allestite due mostre contemporaneamente: la Grande Rassegna di arte Germanica che esibiva le opere di artisti ben accetti al regime, l'altra si svolgeva nella nuovissima Casa dell'Arte Tedesca, all'interno c'era una mostra grottesca, intitolata «Arte degenerata» Pablo Picasso, Guernica, 1937 Edvard Munch, L'urlo, 1885 COPERTINA MOSTRA ARTE DEGENERATA

6 Bauhaus L’ arte di fare scuola
Il Bauhaus ebbe come obiettivo principale quello di unire il valore estetico di un oggetto, la sua bellezza, con la componente tecnica e funzionale. Nel Hermann Göring ne decretò la chiusura, definendo il Bauhaus un «covo di bolscevismo culturale», centro di diffusione dell'arte "degenerata". Molti suoi membri decisero quindi di emigrare negli stati Uniti. Un New Bauhaus fu fondato a Chicago

7 Paul Klee Nelle sue opere la realtà è rarefatta, resa essenziale, talvolta ridotta a semplici linee o campiture colorate. Insegna al Bauhaus, poi nel all’Accademia di Dὓsseldorf, da dove nel 1933 viene licenziato senza preavviso. Lo stesso anno dipinge un autoritratto: gli occhi sono chiusi, la bocca è serrata. A sinistra del capo si trova una grande X. Il titolo «Cancellato dalla lista». Klee non ha perso solo la cattedra all’Accademia ma, come artista, ha perso ogni valore in Germania. Nel 1937 nella mostra «arte degenerata», ci sono 17 sue opere, 102 lavori sequestrati da raccolte pubbliche.

8 THOMAS MANN Scrittore tedesco (Lubecca 1875 – Zurigo 1955). Premio Nobel L’arrivo al potere di Hitler lo costrinse all’esilio, nel 1936 fu privato della cittadinanza germanica; si rifugiò in Francia, poi in Svizzera, infine in California. Da allora la sua opera non fu più separabile da un impegno etico e civile, ogni scritto difese il valore della forze spirituali e intellettuali messe in pericolo da una nuova barbarie.

9 ANNA SEGHERS Anna Seghers nel 1924 si laureò con una tesi di laurea dedicata alla figura dell'ebreo e dell'ebraismo nell'opera di Rembrandt. Dal 1928 si iscrisse al Partito Comunista e fu esule dal 1933, vivendo tra Francia e Messico. Tornò in patria nel 1947 stabilendosi nella Repubblica Democratica Tedesca. Dal 1952 al 1978 fu presidentessa dell'Unione degli scrittori della Repubblica Democratica Tedesca e cercò di promuovere il recupero di alcuni temi a partire da quelli legati all'immaginazione e al fantastico.

10 VIKTOR ULLMANN PIETRA D’INCIAMPO IN RICORDO DI VIKTOR ULLMANN Viktor Ullmann era un ebreo austriaco di origini slesiane. Pupillo di Arnold Schönberg. Deportato nel lager di Theresienstadt l’8 settembre 1942, vi scrisse l’opera in un atto «Der Kaiser von Atlantis oder Die Tod–Verweigerung» su libretto di Petr Kien. Ullmann padroneggiava più linguaggi musicali e aveva la capacità di influenzare quello contemporaneo. Il 16 ottobre è stato deportato ad Auschwitz dove è stato ucciso

11 26/11/15 Marc Chagall nacque a Vitebsk (Bielorussia) da genitori ebrei. A Parigi entrò in contatto con gli artisti e i poeti che avevano aderito al Fauvisme e al Cubismo. Quando in Germania i nazionalsocialisti ascesero al potere, la realtà fece sparire ogni allegria dal suo mondo figurativo. Nel 1933 dipinse Solitudine: l‘ebreo assorto in profondi pensieri ed avvolto nel suo mantello di preghiera, con il rotolo della Torah chiuso, ignora il suo futuro. Sullo sfondo si innalzano nubi plumbee che cancellano qualsiasi previsione ottimista. A Chagall non rimase che rifugiarsi in America dove continuò con grande successo la sua opera. Nel 1948 ritornò in Francia: i suoi dipinti e le sue vetrate continuano ad emozionare. 11

12 OSKAR KOKOSCHKA Nacque in Austria, fu professore all’Accademia di Dresda dal 1920 al A partire da quegli anni si accostò all'Espressionismo. Viaggiò e intensificò l’attività di artista realizzando ritratti, soggetti mitologici e moltissimi paesaggi raffiguranti località straniere. Fu considerato "artista degenerato" dai nazisti perché non in linea con le direttive estetiche da loro imposte e i suoi quadri vennero tolti dai musei e dalle collezioni.

13 BERTOLD BRECHT Nato nel 1898 ad Augsburg scoprì presto il suo amore per il teatro. Agli esordi era fortemente influenzato dall'Espressionismo e in seguito aderì allo schieramento marxista e sviluppò la teoria del "teatro epico”. Fu perseguitato per le sue idee contrarie al nazismo fino ad essere costretto all’esilio in Europa e negli Stati Uniti. I suoi libri furono bruciati e gli venne tolta la cittadinanza tedesca. Nel 1948 tornò in Germania e fondò a Berlino Est un proprio teatro, il "Berliner Ensemble", dove cercò di realizzare le sue idee, facendolo diventare uno dei più affermati.

14 Billy Wilder Billy Wilder nacque da una famiglia ebraica nella Galizia austroungarica nel Formatosi in Germania, dopo l’avvento del nazismo, emigrò prima a Parigi e poi ad Hollywood dove fu soggettista, sceneggiatore e regista. I suoi film sono giudicati fra i migliori del cinema americano dell’immediato dopoguerra. Nel 1945 ebbe l’Oscar come miglior regista per Giorni Perduti; nel 1950 l’Oscar per la sceneggiatura originale di Viale del tramonto; nel 1960 l’Oscar come miglior film, regista e sceneggiatura originale per L’appartamento.

15 Max Born Fisico e matematico, nacque a Breslavia nel 1882 da una famiglia di origini ebraiche. Professore presso l’università di Gottinga, fu costretto nel 1933 ad abbandonare la Germania a causa delle leggi anti-semite. Si rifugiò in Inghilterra insegnando prima presso l’università di Cambridge e poi in quella di Edimburgo. Nel 1954 vinse il premio Nobel per la fisica grazie ai suoi studi di meccanica quantistica ed in particolare per la sua interpretazione probabilistica della funzione d’onda.

16 Otto Loewi Nato a Francoforte sul Meno nel 1873 fu professore di farmacologia all’università di Vienna e a Graz. I suoi studi riguardarono il metabolismo proteico e la trasmissione dell’impulso nervoso. Nel 1936 vinse il premio Nobel per la medicina insieme al neurologo inglese Dale grazie alla scoperta dei neurotrasmettitori. Nel 1938 fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti dove insegnò all’università di New York.

17 Emilio Segrè Fisico italiano, nasce a Tivoli nel 1905 da una famiglia ebraica. Studente di fisica presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, fu allievo di Fermi e membro dello storico gruppo di via Panisperna. Fu professore di fisica presso l’Università di Roma e poi direttore dell’istituto di fisica dell’ Università di Palermo. Nel 1937 scoprì il primo elemento artificiale il tecnezio ottenuto bombardando con neutroni il molibdeno. Si trovava negli Stati Uniti quando nel 1938 furono emanate le leggi razziali fasciste. Nel 1959 fu insignito del premio Nobel per la fisica insieme ad Owen Chamberlain per la scoperta dell’antipotone.

18 Secondo noi è proprio quando si sono bruciati dei libri e
I NOSTRI PENSIERI Secondo noi è proprio quando si sono bruciati dei libri e si è deciso quali fossero giusti e quali no, che l’uomo ha cominciato a perdere la libertà di espressione e di pensiero. Con la censura si toglie all’uomo la possibilità di pensare e fantasticare e coloro che la praticano, vogliono imporre alla popolazione cosa leggere e cosa pensare. Così come si è voluto allontanare la scienza dalla ricerca della verità per utilizzarla ai soli fini di distruzione ed annientamento Da “La ladra di libri” di MARKUS ZUSAK “.....Osservava le lettere sulla copertina e sfiorava la stampa al suo interno, ma non aveva idea di che cosa dicesse. Non era importante l’argomento di quel libro; la cosa fondamentale era il suo significato. ….”

19 Le idee non si possono eliminare o chiudere in gabbia per sempre.
Non basta incenerire i testi come è accaduto alla Biblioteca di Alessandria, ai «libri di immagini» degli Indios, con i «roghi» nazisti e i tanti altri falò che si succedono nella Storia. Le intuizioni , le emozioni, le riflessioni, di chi ci ha preceduti come l’Araba Fenice sono destinate a risorgere

20 Classe III A a. s Istituto Comprensivo Maria Capozzi , via Ennio Bonifazi, 64. Roma Grafica a cura di Marco Griguoli


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