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Avanzamento automatico
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Nella notte una cometa, disse “ciao” al suo pianeta
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e viaggiando senza meta, frusciò via come la seta.
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Rotolò come una palla e nel mare stette a galla
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si sentì un pò farfalla e si posò sopra una stalla.
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Curiosona e birichina, pensò: ecco una vetrina
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forse quando rientrerò, un bel dono porterò.
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Guardò in alto il cielo scuro ed in basso c’era un muro
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lì vicino una finestra, profumata di ginestra.
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Ma spiando di nascosto, vide tutto ben riposto
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vide un Babbo, una fascina, una Mamma già Regina.
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E quel Babbo falegname, prese tutto quel fogliame
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e con poco più di nulla, lì per lì, creò una culla.
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Vide Luce in quel giaciglio e da lontano udì un bisbiglio,
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vide i Magi ed i pastori, eran tutti li di fuori.
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Vide un Bimbo appena nato, vide Amore sconfinato
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guardò in alto e lieve lieve, arrivò pure la neve.
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C’era il bue con l’asinello, per scaldare il Bambinello
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c’era paglia e un po’ di fieno, come culla al Nazareno!
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La cometa con dolcezza, fece a tutti una carezza
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e con tutto il suo bagliore, fece luce al suo Signore.
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E da allora è un rituale: nella notte di Natale
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le comete da lassù
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per quel piccolo Gesù …
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brilleranno ancor di più! Testo e grafica sandratosi@gmail.com sati61153@gmail.com Da Sandra auguri e un abbraccione a tutti i bambini!
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