La Costituzione fra i banchi di scuola
La Costituzione tra i banchi di scuola Valeria F. Stefany L. Jessica M. Martina M. Vito Nicola M. Erion P. Elena P. Martina P. Luca T. Coordinatore Prof. Noemi Lusi Dirigente Scolastico Prof. Paolo M. Reale Creato dal IV° E dell’ I.I.S. Carlo Urbani - Acilia - Roma
Articolo 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Uguaglianza Abbiamo analizzato la relazione del Prof. Christopher McCrudden, Docente di diritti umani presso l’Università di Oxford e professore associato di diritto presso l’Università del Michigan, che si basa sul nuovo concetto di uguaglianza etnico, sulla parità di trattamento fra le persone indipendentemente dal sesso e dalla razza ed in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
Il Prof. McCrudden asserisce che “affrontare queste idee di uguaglianza diverse e, almeno potenzialmente, contrastanti richiederà in futuro importanti modifiche da parte delle istituzioni nell'interpretazione e nell'applicazione del diritto comunitario”. Il docente si sofferma su più punti in una relazione complessa ed esaustiva che ci limitiamo a citare in quanto un’analisi dettagliata richiederebbe uno studio molto approfondito.
La scuola siamo noi... voi... essi!
Articolo 34 La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Il movimento del diritto di voto alle donne nasce nel XIX secolo negli Stati Uniti e affermatosi in seguito in Gran Bretagna, in Italia e in molti altri paesi..
In Italia le donne furono chiamate a votare per la prima volta per il Referendum del 2 giugno 1946, in cui gli italiani furono chiamati a scegliere fra monarchia e repubblica.
La nostra opinione.. Se dopo secoli le donne sono riuscite ad appropriarsi di un ruolo sociale, del rispetto della società anche nell’esercizio della propria indipendenza, se hanno conseguito di poter vivere “a modo loro”, seppur nel più intimo rispetto degli altri, è anche grazie a quel documento che costituisce garanzia di rispetto e …. dell’essere umano in quanto tale. Quel documento, la Costituzione Italiana, quest’anno compie sessant’anni ed ancora oggi i suoi articoli ci assicurano la libertà che tanto spesso diamo per scontata.
Introduzione “ Pensa “ di fabrizio moro La canzone selezionata permette di capire in un certo senso che le persone sono tutte uguali, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni sociali e personali. Foto di: Fabrizio Moro
“Ci sono stati uomini che sono morti giovani Ma consapevoli che le loro idee Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole Intatte e reali come piccoli miracoli Idee di uguaglianza idee di educazione Contro ogni uomo che eserciti oppressione Contro ogni suo simile... contro chi è più debole “ Dal testo della canzone “Pensa” di F.Moro
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La Costituzione tra i banchi di scuola Valeria F. Stefany L. Jessica M. Martina M. Vito Nicola M. Erion P. Elena P. Martina P. Luca T. Coordinatore Prof. Noemi Lusi Dirigente Scolastico Prof. Paolo M. Reale Creato dal IV° E dell’ I.I.S. Carlo Urbani - Acilia - Roma