GLI ISTITUTI FAUNISTICO-VENATORI IN PROVINCIA DI SIENA

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Transcript della presentazione:

GLI ISTITUTI FAUNISTICO-VENATORI IN PROVINCIA DI SIENA

Idoneità ambientale della Provincia di Siena per la starna

Zone di potenziale reintroduzione della starna

Zone da destinarsi prioritariamente alla reintroduzione della starna

Individuazione dei raggruppamenti di istituti preferenziali per la reintroduzione della starna in ogni ATC

STARNE IMMESSE IN PROVINCIA DI SIENA TRA IL 1997 ED IL 1999

IL RECINTO A CIELO APERTO

IL RECINTO A CIELO APERTO

IL RECINTO A CIELO APERTO

LA VOLIERA TRADIZIONALE1°

LA VOLIERA TRADIZIONALE

LA VOLIERA A “TENDA CANADESE”

VOLIERA MODELLO GAME & WILDLIFE CONSERVANCY TRUST

LA COPPIA DI RICHIAMO

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

miglioramenti ambientali nei recinti

STRATEGIE PER LA REINTRODUZIONE DELLA STARNA Se si vuole costituire una popolazione unica senza soluzione di continuità nella distribuzione degli individui, occorre costruire i recinti di ambientamento a distanza massima di 4 km l’uno dall’altro.

Schema di realizzazione di una reintroduzione per formare una sola popolazione in un’area di grandi dimensioni 2 km recinti 4 km

STRATEGIE PER LA REINTRODUZIONE DELLA STARNA Nel questo caso occorre operare su estensioni notevoli di territorio idoneo e si può considerare che la dimensione minima accettabile sia 10.000 ha. La popolazione neocostituita rimarrebbe sì isolata, ma avrebbe comunque una dimensione sufficiente per evitare la depressione da inbreeding. Lo schema da adottare potrebbe essere quello di 8 recinti di ambientamento a distanza di 4 km l’uno dall’altro, che coprirebbero una superficie di 10.000 ha circa .

STRATEGIE PER LA REINTRODUZIONE DELLA STARNA Se si vuole costituire una popolazione composta da subpopolazioni che possano avere scambio di individui per emigrazione-immigrazione, occorre costruire i punti di ambientamento a distanza massima di 7 km uno dall’altro, considerando che il 5% delle subpopolazioni possa essere sufficiente per garantire lo scambio genico e impedire l’aumento eccessivo del tasso di inbreeding.

Schema di realizzazione di una reintroduzione finalizzata alla formazione di una metapopolazione autosufficiente 1000 ha recinti 7 km 7 km

STRATEGIE PER LA REINTRODUZIONE DELLA STARNA Nel secondo caso è possibile operare su aree più piccole, ma non troppo, e questa può essere considerata una soluzione ottimale quando le aree vocate alle specie non sono molto grandi e sono disposte in modo discontinuo. Potrebbe essere utilizzata un’area di reintroduzione centrale di 2.000 ha circa e diverse aree più piccole disposte intorno ad essa, di circa 1.000 ha ciascuna. La prima area funzionerebbe da “sorgente” e le altre da “pozzo” o da “pozzo-sorgente” a seconda dello sviluppo che vi avrebbero le sub-popolazioni reintrodotte in relazione alla qualità ambientale.

Per la starna la reintroduzione in assenza di prelievo, già con aree di 2.000 ha si ottengono stabilità numeriche e bassa probabilità di estinzione. Se le superfici salgono a 5.000 o 10.000 ha il quadro complessivo migliora notevolmente, e con estensioni pari o superiori a 10.000 ha è anche possibile esercitare un prelievo, anche se minimo, sulle popolazioni.

DINAMICA DELLE POPOLAZIONI DI STARNA REINTRODOTTE IN 3 Z. R. C DINAMICA DELLE POPOLAZIONI DI STARNA REINTRODOTTE IN 3 Z.R.C. DELLA PROVINCIA DI SIENA

CONSIDERAZIONI SULLA ESPERIENZA DI REINTRODUZIONE DELLA STARNA IN PROVINCIA DI SIENA La densità di coppie, prima della riproduzione, fu confrontabile con quelle trovate in Europa in periodi recenti. La percentuale di coppie che allevarono una nidiata fino alla maturità dei giovani, risultò in accordo con la maggior parte dei dati provenienti da aree di studio europee. La dimensione della nidiata si situa a livelli medio-elevati rispetto a quelli registrati in altre aree europee su popolazioni naturali. Le perdite invernali risultarono viceversa molto elevate.

CONSIDERAZIONI SULLA ESPERIENZA DI REINTRODUZIONE DELLA STARNA IN PROVINCIA DI SIENA Le cosiddette perdite invernali non si produssero durante l’inverno, bensì all’inizio della primavera, al momento della formazione delle coppie. Vale a dire, il numero delle coppie invece di aumentare, come era lecito aspettarsi visto che si trattava di starne ormai selvatiche, diminuì.

DINAMICA DELLA POPOLAZIONE DI STARNA REINTRODOTTA NELLA Z. R. C DINAMICA DELLA POPOLAZIONE DI STARNA REINTRODOTTA NELLA Z.R.C. “VAL D’ORCIA” (2.666 ettari) SIENA

Tendenza della principale popolazione reintrodotta di starna (Val d’Orcia 26 km²)

Tendenza della popolazione preriproduttiva della starna in Val d’Orcia (1996 - 2005)

Tendenza della temperatura media di gennaio, minima di marzo e densità di coppie in Val d’Orcia (1996-2005) Temperature (°C) Pair density

Cambiamento in percentuale della densità preriproduttiva in relazione alla temperatura media estiva dell’anno precedente.

Relazione tra la densità di giovani (>60 gg) e la densità di coppie dell’anno successivo

Coeff. di regressione (ES) ARM tra la densità di coppie di starna e le variabili ambientali (con miglioramenti ambientali, aree di studio e anni cumulati) Variabili ambientali Coeff. di regressione (ES) β t P R2 Miglioramenti ambientali 1,1 (0,09) 0,66 12,09 <0,0001 0,76 Elementi lineari 1,4 (0,26) 0,32 5,38 0,06 Leguminose 0,2 (0,04) 0,17 3,66 0,001 0,02 Strade asfaltate -2,1 (0,61) -0,17 3,53 0,01 Boschi naturali 0,5 (0,18) 0,13 2,73 0,008 Anno 2003 1,7 (0,68) 0,12 2,57 0,012 Costante = - 2,5 R2 = 0,86 F6,65 = 75,13 P<0,0001

Coeff. di regressione (ES) ARM tra le densità di nidiate di starna e le variabili ambientali (con miglioramenti ambientali, aree di studio e anni cumulati) Variabili ambientali Coeff. di regressione (ES) β t P R2 Miglioramenti ambientali 0,9 (0,05) 0,81 15,92 <0,0001 0,76 Vigneti 0,9 (0,26) 0,19 3,54 0,001 0,04 Elementi lineari 0,5 (0,15) 0,16 3,13 0,003 0,02 Oliveti -0,2 (0,07) -0,14 2,65 0,010 Corsi d’acqua e bacini -1,3 (0,62) -0,11 2,04 0,045 0,01 Costante = -0,1 R2 = 0,83 F5,65 = 68,51 P<0,0001

ESEMPIO DI MIGLIORAMENTI AMBIENTALI PER LA STARNA IN UNA Z. R. C ESEMPIO DI MIGLIORAMENTI AMBIENTALI PER LA STARNA IN UNA Z.R.C. DELLA PROVINCIA DI SIENA