Immagini digitali immagine digitale, si intende un elemento grafico elaborato tramite computer, che si può visualizzare sul monitor e stampare su carta. Gli oggetti grafici visualizzabili sul computer sono di tipo vettoriale e bitmap; comprendere le caratteristiche e le differenze tra i due formati permette di operare in modo più efficiente, soprattutto se abbiamo la necessità di inviarle tramite la Posta Elettronica o inserirle in pagine Web
La tecnica più semplice per memorizzare le immagini è quella bitmap (a colori o in bianco e nero): i singoli pixel dell'immagine vengono memorizzati uno a uno con un numero di bit variabile da 1 (bianco/nero) a 24, 32 e oltre (colore di qualità fotografica) Ogni pixel corrisponde a un bit, da cui il termine 'bitmap': maggiore è il numero di pixel contenuto in una superficie di una certa misura e maggiore è la definizione dell'immagine. Il grosso difetto di questa tecnica è che richiede una quantità di memoria enorme tanto più per immagini ad alta risoluzione e con molte sfumature di colore. Un inconveniente particolarmente grave quando le immagini devono essere trasmesse in rete: le dimensioni enormi si traducono in una estrema lentezza della trasmissione.
Quando osserviamo un'immagine in rete, i pixel vengono scaricati dal browser sul nostro computer e riprodotti sul monitor (anch'esso costituito da una griglia di pixel): questa operazione richiede tempo ingrandendo un elemento grafico bitmap, i bordi dell’immagine risultano frastagliati perchè i pixel vengono ridistribuiti nella griglia. Quindi visualizzando una bitmap con una risoluzione inferiore a quella dell’immagine, la qualità dell’immagine risulta deteriorata.
Le immagini più semplici contengono solo pixel in bianco e nero; le sfumature sono elaborate combinando i pixel in schemi che l'occhio non individua, come per esempio le sfumature della gamma dei "grigi". Le immagini complesse possono contenere oltre 16 milioni di colori differenti: questa particolarità determina ovviamente file di dimensioni molto grandi.
BMP immagini piccole (.bmp ) Bitmap icone È il formato di base, molto semplice e molto ingombrante. TIFF fax È il formato usato dal fax. (.tif ) GIF disegni, grafici Formato nato specificamente per la trasmissione; sfrutta il fatto che in un disegno ci sono ampie zone tutte dello stesso colore; p.es. se ci sono 1000 pixel adiacenti dello stesso colore, invece di memorizzare i pixel uno per uno, conviene memorizzare il numero di pixel dello stesso colore. (.gif ) PNG disegni, graficiFormato analogo a GIF, leggermente più efficiente, è nato nel 1996 come alternativa freeware a GIF, quando su quest'ultimo formato sono stati imposti diritti di copyright. (.png ) JPEG fotografie Formato nato specificamente per memorizzare immagini fotografiche; permette tra l'altro di aumentare il fattore di compressione al costo di una perdita nella qualità dell'immagine. (.jpg o .jpeg)
TIFF (.TIF – .TIFF) Formato più diffuso per le immagini fotografiche, accetta compressione senza perdita di dati JPEG (.JPG – .JPEG - .JPE) Formato con vari gradi di compressione; quando si comprime si perdono dati; indicato per immagini di tipo fotografico da salvare in rete/spedire… GIF (.GIF) Formato per disegni e Internet (accetta 256 colori) non è adatto per fotografie poichè utilizza solo 256 colori.
Se si hanno immagini di grandi dimensioni su disco, è possibile ridurre lo spazio occupato anche senza cambiare le dimensioni delle immagini. Il miglior tipo di compressione delle immagini si ottiene tramite l'uso del formato JPG ma, anche se l'immagine è già in questo formato, si può fare in modo che l'immagine occupi ancora meno spazio, dato che il formato JPG utilizza un tipo di compressione il cui livello può essere specificato. Il rovescio della medaglia consiste nel fatto che meno spazio occuperà l'immagine, più dettagli verranno persi dall'immagine originale.
Esempi di compressione eccessiva