Giosuè Carducci Vita, opere e poetica
Vita 1835 nasce in Versilia Primo approccio con il mondo della cultura ce l’ha leggendo i libri della biblioteca del padre, animato da ideali patriottici 1849 studia a Firenze, al Collegio degli Scolopi
Vita Frequenta la Scuola Normale a Pisa (Filologia e filosofia) dove si laurea nel 1856 1857 inizia ad insegnare al ginnasio 1860 ottiene la cattedra di Letteratura italiana all’università di Bologna
Vita Insegna in quel luogo per quarant’anni Matura, inizialmente, atteggiamenti filo repubblicani e anticlericali (Inno a Satana-1863) 1870 Roma è annessa al regno d’Italia Carducci modifica le sue posizioni ideologiche e diventa filo monarchico
Vita 1878 incontra la regina Margherita 1890 nominato senatore a vita del Regno d’Italia Sostenitore della politica di Crispi (reazionario) 1906 riceve il premio Nobel per la letteratura 1907 muore
Opere e poetica Prime opere: difesa della purezza stilistica e morale di Dante, Alfieri, Parini e Foscolo contro la letteratura contemporanea Juvenilia (1850-60): contro il manzonismo imperante e a favore dei classici Classicità come chiave di lettura del mondo Nostalgia del mondo classico
Opere e poetica Levia gravia (1861-1871): temi leggeri e tristi, di genere storico e politico Giambi ed epodi (1867-79): sarcasmo contro lo stato italiano Inno a Satana (1863)
Opere e poetica Rime nuove (1861-1887): svolta tematica. Tre filoni: Filone storico-letterario (episodi medievali) Filone autobiografico Paesaggismo Odi barbare (1873-89): sperimentalismo metrico Rime e ritmi (1887-98): anche qui sperimentalismo metrico. Rievocazione epica del risorgimento italiano