LA LEGGENDA DEL PRINCIPE TRASIMENO Il lago Trasimeno prese il nome dal figlio del re etrusco Tirreno che sbarcò quasi tremila anni or sono, in Italia col suo popolo proveniente dalla lontana Lidia. In quei tempi regnava sul lago la bella ninfa Agilla. Essa dimorava nell’isola Polvese, in Un magnifico palazzo che rispecchiava nelle acque le sue bianche colonne di marmo. Trasimeno, il giovane figlio del re Tirreno, avventurandosi un giorno in una partita di caccia, uscì d’improvviso dalle selve sulle sponde del lago. Il suo sguardo fu attratto dall’isola che, in quel punto, non era molto distante dalla riva. -CHE SPLENDIDO EDIFICIO! – esclamò il principe che stava osservando il palazzo. - SOLO UN RE PUO’ ABITARVI. CHI SARA’ MAI?- La sua domanda ebbe pronta risposta da un canto dolcissimo che , diffondendosi sulle placide acque del lago, sembrava innalzarsi proprio dall’isola. E difatti, aguzzando lo sguardo, il principe vide sotto la loggia aperta del palazzo alcune donne. Una era seduta e si pettinava, aiutata da altre che le stavano attorno. Era dunque lei che cantava. Come splendevano sotto il sole i suoi lunghi capelli biondi! Forse era una principessa! E chissà se era tanto bella quanto era soave la sua voce! Per sapere tutte queste cose, Trasimeno non esitò ad entrare in acqua e a nuotare verso l’isola. Raggiunse così un folto di canneti presso il palazzo, e da lì potè constatare, di nascosto, che la misteriosa donna era veramente bella. -DAVVERO? SEI PROPRIO UN POVERO PESCATORE A CUI SI E’ CAPOVOLTA LA BARCA?- Chiedeva poco dopo la ninfa Agilla a Trasimeno che le aveva raccontato una strana storia per giustificare la sua presenza sull’isola. E sorrideva con malizia, Agilla, perché aveva subito compreso che il giovane non era affatto un pescatore. Alla fine Trasimeno confessò la verità e disse: - MIA BELLA REGINA PERDONATEMI. NON SONO UN PESCATORE VERO! SONO TRASIMENO IL FIGLIO DEL RE TIRRENO DI CUI AVRETE SENTITO PARLARE. MA E’ COLPA SOLO VOSTRA SE ORA SONO QUI. – COLPA MIA?- chiese scherzosa Agilla.- COLPA DELLA VOSTRA INCANTEVOLE VOCE. E’ LA VOSTRA VOCE CHE MI HA ATTRATTO FINO A QUESTE SPONDE. VOLEVO CONOSCERVI. ED ORA CHE VI HO CONOSCIUTA VI CHIEDO DI ESSERE MIA SPOSA. Dopo le nozze, celebrate con una grande festa sulle acque attorno all’isola, i due giovani vissero solo pochi giorni felici. Una mattina, mentre si bagnava sulle acque un po’ agitate del lago, Trasimeno fu travolto da un’onda e scomparve. invano Agilla chiamò e cercò a lungo il suo sposo. Trasimeno non rispose più. Sembrava dissolto in ogni goccia d’acqua come se il lago avesse voluto impadronirsi, oltre che del suo corpo, anche del suo nome. Da “Meravigliosa Italia”/ Enciclopedia delle Regioni Volume Umbria ( a cura di Valerio Lugani) Edizione Aristea , Milano
canzone d'amore che cantò Agilla per Trasimeno: Agilla e Trasimeno Il mito della ninfa Agilla e Trasimeno, figlio del dio Tirreno, e il loro amore impossibile, ha ispirato diversi artisti che hanno contribuito a mantenerne la memoria: scolpiti nel marmo, cantati in versi e protagonisti di ballate popolari, Agilla e Trasimeno hanno dato il loro nome al piccolo paese ed all'ampio specchio lacustre. Il loro mito, tramandato di voce in voce, rimane affascinante nel tempo. ...Abita il lago e n'è signora Agilla, ninfa e maga, servita da un corteggio d'altre ninfe. Si dice, quandol'acque sono tranquille, che Agilla è tranquilla; quando furiose, che Agilla è furiosa; e, quando l'acque brillano, si dice che brillano i suoi occhi di letizia; e, quando sono pallide, ch'è pallido il suo viso per cosa che la cruccia. canzone d'amore che cantò Agilla per Trasimeno: "Non m'importa se le nubi mi chiudono il cielo, se la notte mi cinge di nero; non m'importa perché lo splendore del sole io l'ho dentro di me. Non m'importa se l'autunno dispoglia la terra, non m'importa perché il rigoglio dell'erba io l'ho dentro di me. Non m'importa se l'inverno mi stringe nel gelo, non m'importa perché il calore del sole io l'ho dentro di me."
Libro pop-up realizzato dai bambini della scuola dell’infanzia di Pozzuolo
Il principe Trasimeno va a caccia sulle rive del lago e vede il palazzo di marmo bianco sull’isola Polvese…..
…un canto dolcissimo si diffonde sulle placide acque del lago e sembra innalzarsi proprio dall’isola…
… la ninfa Agilla è seduta sotto le logge del palazzo ed è intenta a pettinare i suoi lunghi capelli biondi…
…il principe nuota verso l’isola, incontra Agilla e finge di essere un pescatore a cui si è capovolta la barca…
I due si innamorano ed il figlio del re Tirreno chiede ad Agilla diessere sua sposa… Si celebrarono le nozze con una grande festa sulle acque intorno all’isola…
Una mattina mentre fa il bagno, Trasimeno viene travolto da un’onda e scompare… si dissolve in una goccia d’acqua. Invano Agilla chiama il suo principe..