IMMAGINE DI BAMBINO NELLE FAMIGLIE DI OGGI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Classe prima Obiettivi Specifici di Apprendimento
Advertisements

Scuola dell’Infanzia S. M. Goretti San Bortolo
Incontro formativo del 13 ottobre 2011
TRACCE DI RIFERIMENTO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Cosa vi portate a casa da queste due giornate? La consapevolezza che lavorare congiuntamente in rete facilita lacquisizione di competenze La crescita nel.
L’insegnamento della Religione Cattolica.
Dalla struttura della materia alle sue trasformazioni … al corpo
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
CdL in Scienze della Formazione nelle organizzazioni
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
GIOCO DI RUOLO Attività per il superamento delle difficoltà nella comunicazione e nella relazione Classe 2D.
VERSO LA XIV^ ASSEMBLEA DIOCESANA STRUMENTO DI LAVORO PER LE ASSEMBLEE LIMPEGNO EDUCATIVO DELL AZIONE CATTOLICA E LA SCOMMESSA DELL INSIEME VIVERE LA FEDE,
Chi ama educa 24 aprile 2010 laboratorio.
“Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”
Alcuni … trucchi In questa presentazione riassumiamo le chiavi di lettura, i bisogni dei bambini e relativi obiettivi educativi che già abbiamo esplorato.
ARCIDIOCESI DI UDINE UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
Introduzione.
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
Il Papa ai catechisti: siate creativi, non abbiate paura
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
ARCIDIOCESI DI UDINE UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
17.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoledì 18 settembre 2013 in Piazza San Pietro alla Chiesa come Madre.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO
Premessa L’obiettivo del nostro intervento è quello di maturare nei bambini il piacere della lettura La lettura dell’insegnante aiuterà il bambino a scoprire.
Progettazione I. R. C. Scuola dell’infanzia Maria s. s
L’ACCOGLIENZA.
la catechesi dell’iniziazione cristiana oggi?”
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
Nuova I.C.F.R. Riscoprire la bellezza del Cristo accompagnando i nostri figli sul cammino dell'iniziazione cristiana.
PER UNA INIZIAZIONE CRISTIANA
Incontro annuale IdR 20 maggio 2010
Percorso di preparazione al matrimonio
Lavori di gruppo sulla Mesopotamia
Gruppo Famiglia Anno
La magia del presepe Prof.ssa Noemi Sollima.
Che cosa significa evangelizzare?
Hai invitato anche me! Festa di Prima Comunione.
Parrocchia di Bondanello 06 maggio 2007 incontro genitori 1° anno.
CHE COS’É? E’ un DOCUMENTO finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola-studenti famiglie E’ uno.
Scuola dell’infanzia di Castellaro Lagusello
GIORNATA aggiornamento maestre IRC
La figura dell’Animatore
10.00 Solennità del Corpo e Sangue del Signore.
Le RACCOMANDAZIONI per l’IRC nella SECONDARIA DI PRIMO GRADO Aggiornamento IdR Settembre 2005 a cura di Flavia Montagnini.
Intervista al genio della porta accanto
BEN VENUTI ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA di BEVILACQUA.
Circolo didattico 32° Scuola dell’Infanzia Via Pisacane 71
Indicazioni per ridisegnare un nuovo modo di comunicare la fede oggi
IL DONO DEL TIMOR DI DIO.
Educare e comunicare la fede oggi l’impegno catechistico in Italia. dal Documento Base a Verona Intervento di Luciano MEDDI – Caserta 24 settembre.
EMOZIONI IN GIOCO Progetto di Alfabetizzazione Emotiva A.S. 2014/2015
Infanzia e Morale Temi teologici nell' IRC. LINEE PRINCIPALI  Cultura  Principi per la formazione globale della persona  Il Patrimonio storico.
“Chi osserverà [questi precetti] e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli” (Mt 5, 19).
13.00.
Lasciate che i bambini siano felici a modo loro, non esiste modo migliore. (Dr. Johnson)
Frasi d’amore da dedicare a tutte le persone che amate in ogni occasione By lolita.
Progettazione “Conto su di te”.  scoprire l'altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi.
Incontro del 24 Ottobre 2015 Benedici, Signore, i nostri figli e figlie. Dona loro salute, serenità e gioia di vivere. Rendici ogni giorno attenti e stupiti.
11.00 Sacro Cuore di Gesù Papa Francesco Omelia della Messa al ritiro mondiale dei sacerdoti nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù nella Basilica.
L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
13.00 Giubileo della Misericordia dei ragazzi.
La bellezza e la fatica di essere catechista. DIOCESI DI FORLI’ - BERTINORO.
PERMESSO, SCUSA, GRAZIE Misericordia e famiglia dall’incontro con Franco Miano e Pina De Simone Imola, 11 marzo 2016 suggerimenti per riflessioni personali.
Progetto accoglienza Scuola dell’infanzia Chiusa Sclafani e Giuliana
Week-end giovanissimi 14 – 15 marzo 2009 Tema: Bene Comune Passo biblico: La casa sulla roccia.
Giornata diocesana per animatori gruppi adulti di AC Villotta di Chions 29 agosto 2015.
Come vivere al meglio ER Gestione di gruppo. 1.VOLERE BENE A CRISTO 2.VOLERE BENE AI RAGAZZI  Volere bene non significa tanto fare «smancerie» o semplice.
STRATEGIE DI FACILITAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO NELLO SVILUPPO 0-3 anni.
Transcript della presentazione:

IMMAGINE DI BAMBINO NELLE FAMIGLIE DI OGGI Perfetto, precocismo, adulto, che niente lo sorprende, ossessione invece che dono, assediato da impulsi per la crescita, ricerca di dare delle competenze, necessario a me adulto per sentirmi famiglia, riempire dei vuoti, per relazionarmi con un tu, per mostrare qualcosa di me, la proiezione delle aspettative, delle frustrazioni zorro che difende le cause della mamma o del papà…, perché valgo qualcosa come persona, immagine, esibito, mostrato, adorato quando imita gli adulti dello spettacolo, gioiello, vestiti, fotografati…

IMMAGINE DI BAMBINO NELL’ANTROPOLOGIA CRISTIANA Percepisce lo Spirito Santo prima di noi, che è da ascoltare nel bambino e poi ce lo ridona, rivela. Fa domande, esprime sentimenti che sono un dono da accogliere. Perdona, sa ripartire senza tenere tanto rancore. Ci rivela qualcosa di Dio che noi abbiamo dimenticato per un contatto vivo con l’interiorità prima dei determinismi sociali…

INCONTRI CON I GENITORI Trovare un linguaggio per chiamare per nome quello spazio di interiorità. Se i genitori si accorgono che un certo comportamento toglie qualcosa alla vita del bambino, possono cercare con la scuola le strategie per educare meglio. COME ACCORGERSI DELLE ASPETTATIVE MALATE NEI RIGUARDI DEI BAMBINI ED EDUCARLI ALLA BELLEZZA DELLA SORGENTE INTERIORE

LAVORO DI GRUPPO 1 Essere d’accordo come corpo docente. Farlo in sezione. E’ giusto dare suggerimenti o fare che i genitori si accorgano dei problemi? Partiamo da una domanda al bambino: io sono contento quando attaccate alla sagoma. Poi al genitore: io faccio contento il mio bambino quando? Risposte sulla sagoma del genitore. L’insegnante aiuta nel confronto con le richieste dei bambini sottolineando cosa di positivo notiamo in scuola. Es: per il genitore la scarpa firmata è il meglio, ma a scuola… Immagini senza parole alla fine e poi verificare a fine anno se ci sono stati dei cambiamenti.

LAVORO DI GRUPPO 2 Ci siamo presentati per creare una sintonia tra noi. Titolo shock: con 60 persone: Come far raggiungere la perfezione al bambino. Così vengono per curiosità. Nell’aula ci sono figure prese dai giornali di bambini e situazioni e gli domandiamo di guardarsi attorno. Così ci si conosce tra genitori e con una musica di sottofondo ogni genitore sceglie nel fotolinguaggio un’immagine che lo emoziona. Ma cos’è la perfezione? Siete convinti che quella sia ciò che vuole il bambino? Piccolo blu e piccolo giallo modificata. La perfezione che cerchiamo non è solo la nostra idea, ma il «verde» che esce fuori dall’esperienza. Domande per la prossima volta e regalare il disegno da colorare…

Lavoro di gruppo 3 Ci siamo domandati di che tipo di genitori abbiamo. Prendono la scuola come parcheggio, sono frettolosi, per motivi di lavoro lasciano i bambini a scuola anche se sono un po’ disturbati… Strategia per far venire tutti alla riunione. Farli arrivare con un invito specifico di un disegno fatto dal bambino. Domanda da fare ai genitori: partendo dai bisogni dei bambini inglese o leggere e scrivere vanno contestualizzati nei bisogni veri e propri. Cosa offro a mio figlio? Cos’è la mia O.F.? Con la sagoma del corpo mettere cosa fa bene alle gambe, al cuore… Far vedere la sproporzione tra quello che diamo ad alcune parti del corpo e ad altre no.

Lavoro di gruppo 4 I bambini sono messi in primo piano i genitori e poi c’è una delega alla scuola per le regole, mentre la danza per il motorio. Cosa è il benessere globale del bambino? Dipende da noi ins. Saper indirizzare i genitori verso un progetto educativo, cfr. Monigo. Proiezione della preghiera di S. Francesco, come laboratorio fare il fotolinguaggio e domandare: Quale bambino eravate cose belle e felici ricordi. Quando siete felici con il vostro bambino. Cartellone con le immagini e parole chiavi da lasciare appeso nella scuola. Per poter ritornare nell’esperienza vissuta che rimane per la persona il motivo conduttore a casa e per i mesi successivi.

Lavoro di gruppo 5 Scambio sulle nostre realtà di lavoro con i genitori. Difficoltà e risorse. Scelta della tematica. Dagli atteggiamenti dei bambini e le loro parole e vissuto a scuola. Formazione dei docenti e del personale con un supporto che abbia già iniziato questo percorso Scelte didattiche in base ai bisogni con i bambini Insieme con i genitori la formazione non solo con operatori esterni Condivisione in gruppo, diapositive ecc…

Lavoro di gruppo 6 Problematiche con i genitori che vedono il bambino che deve raggiungere la perfezione e non sporcarsi creando. I genitori si lamentano anche per le unghie sporche! Bisogna far sperimentare e ricordare ai genitori la bellezza del creare manipolando con delle attività che fanno i bambini a scuola. Con l’aiuto di un esperto capire quali sono i bisogni emozionali del bambino in una visione più realistica rispetto a quello che vogliono dal loro figlio. Visione della figura dell’insegnante dove il genitore a volte si sostituisce all’ins. A partire da conoscenze astratte. Il ruolo viene messo in discussione manca quella fiducia di partenza come se non ci fosse invece uno studio di fondo per ogni anno. In questo senso anche il bambino rischia di mancare di rispetto verso la scuola.

CON L’AUTOVALUTAZIONE AL TERMINE DEL CORSO BASE VERIFICHIAMO QUALE PASSAGGIO E’ POSSIBILE OGGI PER LA NOSTRA SCUOLA CON L’ANNO DI APPROFONDIMENTO METTIAMO IN ATTO ALMENO LE DUE ORE SETTIMANALI DI PROPOSTA SPECIFICA DI IRC CON IL LABORATORIO ANNUALE DEL TERZO ANNO INIZIAMO A PROGETTARE CON UNA QUALCHE SINTONIA TRA TEMATICA GENERALE E PROPOSTA DI IRC Progettazione annuale di scuola e IRC   CONSEGNA NO SI Per progettare avete citato un paragrafo del Progetto Educativo. Riportarlo per esteso. Questo aspetto del P. E. è stato poi tradotto nell’Offerta Formativa? Se si come? Nel titolo, nelle attività, in un laboratorio, un’esperienza che rispecchia questo aspetto. Citarla brevemente. C’è stata una riunione (giugno o settembre) del Collegio Docenti di Scuola che ha programmato l’offerta Formativa a partire da una verifica fatta dell’anno precedente? Se sì citate un passaggio tratto dai Verbali del Collegio di Scuola. Se finora avete risposto NO, descrivete brevemente come avviene la progettazione dell’IRC nella vostra scuola. Progettazione annuale di scuola e IRC   CONSEGNA NO SI Per progettare avete citato un paragrafo del Progetto Educativo. Riportarlo per esteso. Questo aspetto del P. E. è stato poi tradotto nell’Offerta Formativa? Se si come? Nel titolo, nelle attività, in un laboratorio, un’esperienza che rispecchia questo aspetto. Citarla brevemente. C’è stata una riunione (giugno o settembre) del Collegio Docenti di Scuola che ha programmato l’offerta Formativa a partire da una verifica fatta dell’anno precedente? Se sì citate un passaggio tratto dai Verbali del Collegio di Scuola. Se finora avete risposto NO, descrivete brevemente come avviene la progettazione dell’IRC nella vostra scuola.

Da dove nasce la progettazione Lettura del contesto culturale: autorevolezza nell’educare distaccarsi dal sempre fatto così nel progettare per scoprire nel Vangelo il movimento sempre nuovo che permette di dare ascolto alla realtà del bambino (unità di apprendimento sempre aperta). dare centralità al bambino sapendo discernere tra le varie proposte che non sempre tengono conto dell’antropologia cristiana (se non ritornerete come bambini). mettere in atto linguaggi che sanno entrare in dialogo con le nostre famiglie dando loro la chiave di lettura critica rispetto alla proposta consumistica che genera solitudine e incomprensioni, confronti e competizioni…

attingere ad un patrimonio Lettura del contesto ecclesiale: attingere ad un patrimonio avere chiaro che ci sono delle chiavi di lettura, che permettono un’attualizzazione della Scrittura nel contesto dei bambini e delle famiglie di oggi. saper usare dei diversi linguaggi che caratterizzano i modi di comunicare attuali, senza prendere paura del sopravvento dei media rispetto alla scuola. far parte della comunità cristiana (feste, luoghi, celebrazioni, figure significative… 3° OSA) senza lasciarsi prendere dall’ansia di fare tutto. Essere presenti con un’azione pastorale che esprime il versante educativo, per quegli aspetti inerenti al POF.

metodologia nel collegio docenti di scuola Condivisione delle risonanze e attualizzazioni del brano biblico Definizione degli obiettivi formativi da far vivere ai bambini per maturare le competenze Delineazione del percorso che prevede le attività, gli agganci con tutte le altre discipline, la verifica ecc…Cogliere un percorso possibile da fare con i genitori: individuazione di cosa proporre, come, chi coinvolgere Verifica, Valutazione e Documentazione E’ compito esclusivo di ogni scuola autonoma e dei docenti assumersi la responsabilità di “rendere conto” delle scelte fatte e di porre le famiglie e il territorio nella condizione di conoscerle e di condividerle.

Gli elementi del cambiamento dentro la progettazione Gustare la Parola di Dio, cogliendo in essa quell’energia insita che dispone ad uno sguardo sempre nuovo sulla vita. Ascoltare i bambini per quello che di Dio si portano dentro e come sono capaci di comunicarlo a noi adulti. Ridare identità al Progetto Educativo della scuola che ci colloca con la nostra originalità dentro il Sistema Scolastico Nazionale Lavorare tra colleghe a partire dai valori della vita insiti nel cristianesimo: solo così la scuola può crescere come luogo di sintesi culturale tra Bibbia e vita vissuta. Mettere in atto la formazione permanente attraverso un lavoro personale e di scuola che permette di non sentirci mai arrivate, chiedendo il contributo di persone qualificate e tra queste il parroco gestore della scuola.