Genesi e comportamenti

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Le scoperte scientifiche Macchine senza pilota. Lapplicazione delle scoperte riguarda il rapporto delluomo con se stesso e con lambiente in cui vive Luomo.
Advertisements

CONCETTI E DEFINIZIONI
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
La riabilitazione neurocognitiva del movimento
STRUTTURA DELLA LEZIONE
LA SICUREZZA STRADALE IN PIEMONTE. 1.Nel 2005 sono stati registrati incidenti stradali, che hanno provocato 433 morti e feriti (fonte ISTAT).
1 Antinfortunistica e prevenzione Amorati Simone 12 Novembre 2011.
Corporeità: aspetti fisici delle risposte dell’organismo
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
La percezione delle proprie competenze e il grado di fiducia nelle proprie capacità sono altresì importanti per spiegare le differenze di prestazione.
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
ANALISI INFORTUNI 27/04/2006 CORSO ASPP/RSPP MODULO A.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
EDUCAZIONE e LAVORO SICUREZZA E SALUTE
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Premessa generale alla valutazione dei rischi
STRESS DA LAVORO CORRELATO E ART C.C.
PSC e POS. due piani di sicurezza a confronto Il piano di sicurezza e coordinamento ed i piani operativi di sicurezza dei cantieri temporanei e mobili,
Definizione parole-chiave Progetto RAP.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Telelavorando Dipendenti Principali motivazioni : frequenze di risposte N. tot. Partecipanti: 10.
Scuola e lavoro: I diversi modelli di alternanza
Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare.
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
OFFICINA MECCANICA MACCHINE UTENSILI
Genesi e comportamenti
L’esecuzione degli esercizi, le qualità allenate, la postura
La motivazione giustifica la messa in pratica di quanto si è in grado di fare. Essa può avere origine a diversi livelli di profondità della struttura.
ALCUNE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE DEL XX SECOLO
Corso di Bioingegneria Elettronica ed Informatica
Sicurezza sul lavoro Lo Stato italiano sta lavorando in modo incisivo per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
Impariamo a conoscere i rischi …
I sistemi di pianificazione e controllo.
La sicurezza nelle aziende sanitarie: elementi per elaborare un bilancio 1 La Sicurezza nelle Aziende Sanitarie: Elementi per elaborare un bilancio Reggio.
INFORTUNI SUL LAVORO SAFETY PROBLEMS
BBS- Italia
REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE RIETI Servizio Prevenzione e Protezione.
Campagna europea sulla valutazione dei rischi Errori frequenti nella valutazione dei rischi.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Conferenza Stato-Regioni Modulo generale 4 ore Giugno 2012 Formazione ai lavoratori.
Conferenza Stato-Regioni
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
LA CULTURA DELLA SICUREZZA
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Slide kit GLOSSARIO AREA ERRORI E INCIDENTI. DANNO Definizione La conseguenza di un’azione o di un evento da parte degli operatori della Farmacia, che.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Bambini sicuri: le statistiche Giuliana Rocca Servizio Medicina Preventiva di Comunità ASL Bergamo Dario Signorelli Dip. Sanità Pubblica, Microbiologia.
I TEMI DELLA SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE: RISCHIO, CONFLITTI, VALUTAZIONI.
Genesi e comportamenti
La valutazione dei rischi La prevenzione Il decreto legislativo 626/94 obbliga il datore di lavoro a una analisi approfondita dei rischi per valutare.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sicurezza e salubrità del luogo di lavoro.
CORSO DI PREVENZIONE INCENDI ex legge 818/84
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Sicurezza: definizioni
FORMAZIONE sulla sicurezza NEI LUOGHI DI LAVORO Parte generale
Definizione parole-chiave SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A3 -1 MODULO B Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI.
Motivazione Definizione :ragione per cui un individuo sceglie una attività da praticare, persistendo nell’impegno e vi si dedica con intensità e scrupolosità.
TREVISO 25 maggio 2009 Giovanni Pianosi L’ANALISI DEGLI INFORTUNI A FINI DI PREVENZIONE “Sbagliando s’impara”
TREVISO 26 maggio 2009 PROGETTO “Sbagliando s’impara nell’impresa artigiana”
Il ruolo dello SPreSAL Informazione ed assistenza all’utenza Prevenzione e Promozione della salute e della sicurezza Rilascio di autorizzazioni e pareri.
D.Lgs 81/08 aggiornamento D.Lgs. 3/08/09 n.106 (ex 626/94) APPRENDERE DIFFONDERE APPLICARE E GESTIRE LA SICUREZZA R.S.P.P. Alessandro Maianti.
Torna alla prima pagina Manuali sulla sicurezza Modulo formativo per i lavoratori art D.Lgs n. 81/08.
CONTROLLO OPERATIVO L'Azienda individua, tramite il Documento di Valutazione dei Rischi, le operazioni e le attività, associate ai rischi identificati,
RISCHI GENERALI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Ing. Giuseppe ABBA
Accordo Stato Regioni Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 Dott. Gianfranco Rosselli RSPP dell’IC di via S. Domenico Savio di Agrate.
L’infortunio sul lavoro
L’infortunio sul lavoro
Transcript della presentazione:

Genesi e comportamenti L’INFORTUNIO Genesi e comportamenti La presentazione ha lo scopo di sensibilizzare i discenti (lavoratori o datori di lavoro) sull'importanza che il comportamento di ciascuno assume per realizzare un ambiente di lavoro 'sicuro', partendo dal presupposto che la stragrande maggioranza degli infortuni avviene a causa di errori, quindi di comportamenti errati.

(taglio, ferita, contusione...) INFORTUNIO SUL LAVORO DANNO ISTANTANEO PROVOCATO DA CAUSA VIOLENTA IN OCCASIONE DI LAVORO (taglio, ferita, contusione...) Puntare molto sul termine 'istantaneo'. Un piccolo errore può costare molto caro....

LA PIRAMIDE DEGLI EVENTI 1 MORTALE 10 INV. PERMAN. 50 INFORTUNI La rappresentazione spiega come, in ogni ambiente di lavoro, si possa costruire una piramide che porta a danni sempre maggiori man mano che la si percorre. Occasione di infortunio è il cosiddetto mancato infortunio, cioè un episodio che non ha creato danni solamente perchè l'energia non si è scaricata su una persona (v. dia succ.). Ogni 500 mancati infortuni se ne possono verificare 50, di cui 10 con invalidità permanenti ed uno mortale. Più episodi si verificano, più l'azienda si avvicina al vertice della piramide. Non sottovalutare le occasioni d'infortunio! In alcuni Stati è obbligatorio il registro dei mancati infortuni, proprio per ‘tastare il polso’ sulle condizioni di sicurezza dell’impresa. 500 OCCASIONI DI INFORTUNIO

GENESI DELL’INFORTUNIO AFFINCHE’ POSSA VERIFICARSI UN INFORTUNIO, OCCORRE CHE SI VERIFICHI UNO SCAMBIO DI ENERGIA TRA L’UOMO ED UNO O PIU’ ELEMENTI FISICI. L’ENERGIA PUO’ ESSERE PRODOTTA DA UNO O DA ENTRAMBI I SOGGETTI: INFORTUNIO L'energia cinetica del martello mosso dalla mano (massa e velocità) si scarica sul dito. L'energia del grave che cade si scarica sulla testa del malcapitato. La persona che cade ha una 'sua' energia che si scarica a terra.... Tanti esempi. Significato: diffidare di tutto ciò che si muove (macchine, attrezzature...) energia cinetica. Diffidare anche di tutto ciò che può muoversi (energia potenziale) come un qualsiasi elemento malfermo ecc..... Volendo, spiegare anche il movimento degli elettroni per spiegare l’energia elettrica. Ecc…. UOMO ENERGIA

L’ERRORE GENERA L’INFORTUNIO Andiamo a vedere come l'errore può generare l'infortunio

LIVELLO ATTENZIONALE LIVELLO AUTOMATICO L’ERRORE E’ GENERATO DAL MODO IN CUI VIENE PERCEPITA UNA SITUAZIONE. POSSIAMO SCHEMATIZZARE DUE LIVELLI DI PERCEZIONE: LIVELLO ATTENZIONALE LIVELLO AUTOMATICO

LIVELLO ATTENZIONALE QUANDO UNA MANSIONE NON E’ NOTA, SI TENDE A RICONDURLA AD UNA NOTA. CIO’ COMPORTA L’APPLICAZIONE DI MODALITA’ INADEGUATE ALLA NUOVA SITUAZIONE ERRORE CHE GENERA INFORTUNIO CAUSA DELL’ERRORE E’ L’INSUFFICIENTE INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ESPERIENZA. ESEMPIO: Differenze nella disposizione e nella conseguente funzione dei comandi di 2 macchine affini, ma differenti Cercare esempi attinenti all'attività oggetto del corso.

LIVELLO AUTOMATICO LA MANSIONE E’ NOTA, ADDIRITTURA RIPETITIVA CALA IL LIVELLO DI ATTENZIONE CONVINCIMENTO CHE L’AZIONE POSSA ESSERE RIPETUTA ABBASSANDO, VIA VIA, IL LIVELLO DI PREVENZIONE ESEMPIO: Utilizzare una macchina utensile eliminando via via i ripari mobili e fissi perché il livello automatico fa rientrare la misura preventiva nel novero delle azioni inutili. Ciò porta alla svista. SVISTA = situazione non (più) vista Come sopra. Questo è il livello che più frequentemente genera errore-infortunio. Notare la genesi/etimologia della parola svista.

ELEMENTI CARATTERIALI L’ERRORE E’ ANCHE FUNZIONE DEL ‘CARATTERE’ DELLA PERSONA: IL COMPORTAMENTO L’APPROCCIO Oltre la percezione, c’è il ‘carattere’ che detta sia il comportamento che l’approccio.Esempio: a parità di mansione, nel medesimo luogo di lavoro, il lavoratore Bianchi si infortuna molto più spesso di Neri. Hanno due ‘caratteri’ diversi.

ELEMENTI CARATTERIALI L’ERRORE DIPENDE ANCHE DAL CARATTERE DELL’INDIVIDUO E DALLA SUA INFLUENZABILITA’ RISPETTO A MODELLI ESISTENTI Es. Una persona poco sicura di sé tenderà ad imitare i comportamenti prevalenti dell’ambiente che la circonda. Anche i comportamenti sbagliati. Importanza dell’esempio che viene fornito dai superiori (preposti) Se l’ambiente di lavoro è pervaso da un clima costruttivo e collaborativo, favorisce l’assimilazione di comportamenti corretti. Se invece prevalgono il disordine, la disorganizzazione, la prevaricazione, l’assenza di esempi positivi, l’ambiente diventa più a rischio.

IL COMPORTAMENTO La sicurezza e l’incolumità dipendono anche dai comportamenti dei soggetti che convivono in un medesimo ambiente. Ogni soggetto è una possibile fonte di danno (quindi un rischio) per sé e per gli altri. Dalla configurazione dell’ambiente di lavoro dipenderà l’entità del potenziale danno.

IL COMPORTAMENTO Solamente il primo è un comportamento corretto ed auspicabile per creare ottimali condizioni di sicurezza. Quando tutti collaborano e remano dalla stessa parte per il raggiungimento di un comune obiettivo. Esempio: nella ditta X vengono assunti Bianchi e Rossi nello stesso giorno e con le medesime mansioni. A distanza di 3 anni si constata che Bianchi ha subìto 6 infortuni, mentre Rossi nessuno. Ovvio che Rossi possiede un comportamento/approccio molto più costruttivo rispetto al collega.(v. anche slide successiva)

GLI APPROCCI Nel quadrante sono indicati gli approcci caratteristici di una persona in funzione della propria tendenza a soddisfare bisogni propri (ascisse) o degli altri (ordinate). Il ‘Pazzo’ è colui che tende ad agire in funzione del soddisfacimento delle altrui aspettative. Denota un comportamento depressivo. Il ‘cadavere’ è colui che pone scarsa attenzione sia a se stesso che agli altri. Persona che accetta gli avvenimenti in maniera passiva. ‘Delinquente’ è la tipologia di persona che tende invece a prevaricare i diritti e la libertà del prossimo pur di raggiungere i propri personali obiettivi. Comportamento arrogante Infine, ‘razionale’ è l’approccio tipico della persona equilibrata, opportunamente ambiziosa ma senza che ciò provochi danni agli altri. Predilige la collaborazione, è rispettosa di se stessa e di chi la circonda. Comportamento costruttivo. Scopo del grafico è far capire come sia importante creare un ambiente di lavoro costituito da persone ‘razionali’ e ‘costruttive’.

L’AMBIENTE DI LAVORO SICURO: FISICITA’ (locali, comfort, attrezzature ecc. ) CONOSCENZA DEI RISCHI connessi col lavoro APPROCCIO RAZIONALE COMPORTAMENTO COSTRUTTIVO Attrezzature sicure, ambienti confortevoli, persone motivate e formate, esempi comportamentali trainanti. Tutto ciò ciostituisce l’ambiente di lavoro ideale per offrire le maggiori condizioni di sicurezza.