ITALIANO
Una expresión - Una espressione “L'occasione fa l'uomo ladro”. Con questo detto si suole richiamare l'attenzione a non cedere alle tentazioni illecite che le circostanze possono offrire.
Una adivinanza - Un Indovinello . “Se fai li mio nome non ci sono piú.......chi sono?” La soluzione: Il silenzio La soluzione: Fragoline
Una receta de cocina - Una Ricetta piatto unico: Ceci e cavoletti di Bruxelles INGREDIENTI: Una ricetta rapida, ricca di proteine, fibre, ferro e calcio che può essere anche un piatto unico (per limitare le calorie). Per quattro persone occorrono: 600 g di cavoletti di Bruxelles, 400 g di ceci (già lessati), 150 g di cipolla, erbe aromatiche, olio, sale.
Una receta de cocina - Una Ricetta: Ceci e cavoletti di Bruxelles PREPARAZIONE : Pulite per bene i cavoletti, tagliateli in quattro parti e cuoceteli al vapore per 20 minuti. Nel frattempo, fate dorare la cipolla nell’olio, dopo averla tritata; unite, quindi, i ceci e mescolate. Quando sono pronti, unite i cavoletti, aggiustate di sale e cospargete con le erbe aromatiche che preferite. Mescolate, spegnete il fuoco, mettetevi un giro d’olio e lasciare riposare per un paio di menu. ...e Buon Appetito!!
Un pintor - un pittore umbro: Il Perugino (1) Pietro Vannucci detto "il Perugino", è considerato uno dei massimi esponenti dell'umanesimo ed il più grande rappresentante della pittura umbra del XV secolo. In lui, come negli altri pittori umbri, c'è un'intimità religiosa che si richiama direttamente alla spiritualità della regione; spesso è il dolce paesaggio del Trasimeno o della vallata folignate, boscosa e ricca di castelli, che si affaccia sullo sfondo delle sue opere. Il nome del Perugino è spesso associato a quelli di Leonardo da Vinci, con il quale aveva una certa affinità artistica e intellettuale, e di Sandro Botticelli, con il quale tra l’altro collaborò nelle decorazioni della cappella Sistina. Il contesto storico in cui si muove è quello del tardo umanesimo, nasce, infatti, nel 1450 d.C. a Città della Pieve, ma si trasferisce ben presto in Toscana, prima a Lucca poi a Firenze, dove inizia a frequentare la prestigiosa bottega di Andrea del Verrocchio. Firenze ha un ruolo fondamentale nella formazione del Perugino, tanto che i contemporanei lo considerano, di fatto, un maestro fiorentino d'adozione. Tra i caratteri distintivi dell'arte del Perugino, ci sono la coscienza del paesaggio e la conquista dello spazio atmosferico, merito, in parte, della frequentazione con il suo compagno di studi Leonardo. Le sue prime opere documentate risalgono al 1478, anno in cui affresca la chiesa di Cerqueto, nei dintorni di Perugia e L'adorazione dei magi, conservata nella Galleria Nazione dell'Umbria di Perugia. La sua maturità artistica si compie con la decorazione della Cappella Sistina, opera alla quale partecipano tutti i più grandi artisti del tardo umanesimo, quali Cosimo Rosselli, il Botticelli, ed il Ghirlandaio. È qui che realizza il suo capolavoro, La consegna delle chiavi a San Pietro, dove in una vasta spazialità segnata da riferimenti architettonici, frutto delle esperienze di Piero della Francesca, si muovono figure teatralmente equilibrate, di stampo verrocchiesco. Nell’ultimo periodo della sua vita si muove per lo più in Umbria. È un periodo particolarmente fecondo e ricco di capolavori come lo Sposalizio della Vergine, che verrà poi rivisitato dal suo allievo Raffaello, l’ascensione, l ‘assunzione ed il trionfo della castità. Conclude i suoi giorni a Perugia nel 1524.
Una su obra – una sua opera: Oratorio della Nunziatella, Foligno. (2) Di pregevole stile rinascimentale, è situato nei pressi della settecentesca chiesa del Suffragio. Intitolato alla Vergine Annunziata considerata, a quei tempi, patrona della città, venne restaurato nell'ottocento. Tra le decorazioni pittoriche emerge il famoso affresco raffigurante il Battesimo di Gesù, pregevole opera dipinta tra il 1497 ed il 1507 da Pietro Vannucci detto il Perugino. L'oratorio fu costruito nel 1494 su commissione del Comune di Foligno, probabilmente dall'architetto Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta. L'oratorio è situato nel luogo in cui nel 1489 avvenne un evento prodigioso, in corrispondenza di un affresco raffigurante un'Annunciazione. Il Comune volle erigere il santuario per ricevere in cambio una particolare protezione da parte della Vergine Maria per la città di Foligno. Gli spazi interni dell'oratorio sono disposti in maniera scrupolosa e sono contraddistinti da pilastri e cornici marmoree di finissimo taglio. L'opera più importante presente nel sacello (cappella votiva), è l'affresco dell'altare della chiesa di San Giovanni Battista, con il Battesimo di Gesù del Perugino.
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