Prof. Cecilia Vetturini

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Transcript della presentazione:

Prof. Cecilia Vetturini Piccolo itinerario di apprendimento attraverso il linguaggio delle immagini Prof. Cecilia Vetturini

Introduzione La conoscenza ha inizio con lo stupore. Lo stupore genera motivazione all’apprendimento. L’apprendimento di nuove conoscenze significative genera altri stupori. Sappiamo che il bambino impara le immagini ancor prima delle parole alle quali seguirà la conoscenza dei concetti. La didattica, utilizzando il linguaggio delle immagini, rispetta quest’ordine naturale.  Il presente lavoro analizza quattro diversi livelli di lettura delle immagini partendo dal concreto per giungere all’astrazione. Sono immagini e attività presenti nel libro di testo di religione cattolica: ‘Credenti in dialogo’ di Pasquale Troìa e Cecilia Vetturini. Il testo è edito dalla Edmund Le Monnier ed è adottato nelle scuole secondarie di primo grado a partire dall’anno scolastico 2006/07.  La pagina ‘ Giochiamo per imparare’ è stata pensata per gli alunni ‘diversamente abili’.  Le pagine in appendice illustrano gli orizzonti educativi e didattici che gli Autori hanno privilegiato nelle scelte di testi, documenti, immagini e attività. (questa è una presentazione per l’insegnante infatti ci puoi trovare le risposte scritte in rosso, ma cliccando sulla freccia puoi collegarti alla pagina relativa alla versione pensata esclusivamente per l’alunno)

La via alla comprensione delle immagini: dallo ‘Stupore’ alle ‘Attività’ La parola deriva dalla radice indoeuropea ‘steup’ che significa ‘battere’. ‘Stupore’ indica appunto l’effetto di essere metaforicamente battuti, colpiti da un’esperienza. la Meraviglia lo Stupore Sono i sentimenti della novità Ciò che produce movimento all’apprendimento la Motivazione l’Attenzione le Operazioni intellettuali la Comprensione le Attività

I livello di lettura delle immagini (individuare elementi familiari all’alunno: l’espressione di un volto, il significato di un gesto, la posizione del corpo …) Individuare relazioni espresse in forma simbolica. abilità L’angelo a destra: lo Spirito Santo e la sua relazione con il Padre e il Figlio. Ora dovrai focalizzare l’attenzione sull’angelo di destra: lo Spirito Santo. Osserva e rispondi: 1. Il suo corpo: * disegna una curva simile a quella degli altri due angeli? No è più ampia. * è inclinato verso gli altri? Si. * potrebbe trattarsi di un atteggiamento di attesa, di chi sta ricevendo dagli altri? Si. 2. Il suo sguardo: * dove è rivolto? E’ chinato a guardare il tavolo. *e se quel tavolo fosse una altare, secondo te cosa potrebbe comunicare l’angelo di destra a chi guarda l’icona? Che è invitato a partecipare alla celebrazione. 3. Descrivi lo sguardo dell’angelo di sinistra verso di lui: L’angelo di sinistra lo guarda amorevolmente. 4. La posizione del corpo dell’angelo al centro comunica qualche rapporto con lui? L’angelo al centro ha il petto rivolto verso di lui. 5. Sottolinea nel Credo riportato nel documento n. 10, la parte che riguarda lo Spirito Santo. 6. Ora che sai tutto su questa icona, osserva la copertina del tuo libro e scoprirai che…

Il livello di lettura delle immagini (individuare elementi familiari all’alunno: l’espressione di un volto, il significato di un gesto, la posizione del corpo …) Individuare relazioni espresse in forma simbolica. abilità In questa immagine: 1. Verso chi è rivolto lo sguardo di Gesù? Verso gli apostoli. 2. Quali personaggi comunicano il valore dell’accoglienza? Gli angeli, il bambino, gli apostoli. 3. Con quale gesto Gesù dimostra di prediligere i bambini? Gli mette una mano sulla testa. 4. Quali elementi comunicano l’autorità del ‘maestro’ Gesù? Il rotolo nella sua mano, la centralità di Gesù nell’immagine.

II livello di lettura delle immagini (l’alunno è guidato alla ricerca di simbologie specifiche e del loro significato teologico anche consultandola l’ampia decodifica presente nel testo) abilità Interpretare le simbologie veicolate dai colori di un’icona ed espresse in un testo liturgico. Osserva ancora l’icona della Trinità: scrivi il colore degli abiti dei tre angeli: Ora, guidato dalla simbologia dei colori qui accanto, completa le frasi e rispondi alle domande: Dio Padre ha un abito trasparente perché Dio non l’ha mai visto nessuno. Il Figlio ha un abito rosso perché è Dio fatto uomo. Lo Spirito Santo ha un mantello verde perché è colui che dà la vita. In relazione alla risposta precedente, individua nel TS 6 almeno due qualità dello Spirito Santo: E’ luce dell’intelletto; è acqua viva, fuoco. 5. Il colore blu è comune alle tre persone perché ogni persona è Dio. 6. Scopri altri elementi comuni ai tre angeli: * Si somigliano? Si. * Sono giovani tutti e tre? Si. * Tutti e tre hanno il corpo allungato? Si. 7. Quale verità di fede ha voluto comunicare l’artista mediante queste scelte? Il mistero della Trinità. 8. Nel TS 6 sottolinea le espressioni che indicano il rapporto dello Spirito Santo con il Padre e con il Figlio. * Verde * Blu * Rosso scuro * Oro e rosa trasparenti I colori degli abiti Simbologia dei colori delle icone: Blu: la divinità 2. Rosso: l’umanità 3. Trasparenza: l’invisibilità 4. Verde: la vita l’angelo di destra (Lo Spirito Santo) l’angelo al centro ( il Figlio) l’angelo di sinistra ( il Padre) le persone simbologie

II livello di lettura delle immagini (l’alunno è guidato alla ricerca di simbologie specifiche e del loro significato teologico anche consultando l’ampia decodifica presente nel testo che descrive l’immagine ed i suoi significati). abilità Rilevare messaggi teologici impliciti all’interno di una sequenza cronologica di immagini. Nell’immagine 1. Cosa cambia nella quinta e nella sesta formella rispetto alle precedenti? Gesù sembra uscire dal nimbo per chinarsi verso gli uccelli gli animali. 2. Cosa cambia nella settima? Perché? Gesù è uscito dal suo nimbo. E’ allo stesso livello dell’uomo perché lo crea simile a Lui. 3. Perché Gesù non è presente nell’ultima formella? Perché con il peccato gli uomini si sono allontanati da Lui. 4. Ricordando ciò che hai imparato nell’unità 2: Gesù era presente durante l’opera della creazione? Sì perché Gesù è Dio quindi eterno.

Descrivi i comportamenti III livello di lettura delle immagini (l’alunno riconosce i personaggi e i loro gesti mediante la consultazione di testi biblici di riferimento citati e spiegati nell’ampia decodifica presente nel testo). abilità Rilevare insegnamenti evangelici all’interno di una sequenza cronologica. Descrivi in poche parole il problema: Un uomo che andava verso Gerico è stato spogliato, percosso e abbandonato in mezzo alla strada dai briganti che lo hanno ridotto in fin di vita. Ha bisogno di aiuto. Lo vede e ne ha compassione Gli si fa vicino e gli cura le ferite Lo porta in una locanda Paga l’albergatore perché si prenda cura di lui Un abitante della Samaria (i samaritani non avevano un buon rapporto con i giudei) Un samaritano Lo vede e passa oltre Rappresentante dei capi religiosi Aiutante nei servizi del tempio sacerdote Un levita Descrivi i comportamenti Chi sono? Passano di lì La domanda di Gesù: Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti? La risposta del dottore della Legge: Chi ha avuto compassione di lui. L’insegnamento di Gesù: Và e anche tu fa’ lo stesso La soluzione del problema è: Essere solidali con chi ha bisogno di aiuto anche se non è un nostro amico.

IV livello di lettura delle immagini (richiede capacità di astrazione) IV livello di lettura delle immagini (richiede capacità di astrazione). Nelle immagini troviamo la storia dell’umanità . Qui l’arte diventa anche interpretazione di sentimenti, di credenze, di umori; in sintesi del mondo in cui vive l’artista. abilità Interpretare in un’immagine i sentimenti comunicati dall’artista. In questa immagine: Come sono disposti i bambini che danzano? In cerchio Cosa immagini che potrebbe esserci al centro? Perché, secondo te,la danza dei bambini è simbolo di speranza nel futuro? Come interpreti la presenza dei fiori? Lo sfondo del quadro è luminoso: avrà un significato? Nell’ immagine: individua le scelte pittoriche con le quali l’artista vuole comunicare che il futuro: 1. è luce: il colore giallo. 2. è dinamismo: le vele sono spiegate al vento. 3. è velocità: tutte le vele sono spiegate al vento. 4. è nuove scoperte: la barca che naviga. 5. è nella cooperazione: le vele che si intersecano. 6. è responsabilità di ciascuno: nessuna vela si sovrappone all’altra. 7. coinvolge tutto l’universo: il mare e il cielo.

Giochiamo per imparare Conoscenza (OSA5). Riconoscere la persona di Gesù nell’arte. Abilità (OSA8). Riconoscere vari modi di interpretare la vita di Maria, di Gesù e dei santi nell’arte. OF. Saper decodificare alcune simbologie dell’arte sacra. Giochiamo per imparare Qui è riportato il mosaico del catino dell’abside della Basilica di San Clemente a Roma. Assegna un colore diverso ai rettangoli disegnati intorno al mosaico. Cerca i rispettivi simboli e personaggi nel mosaico e colorali con i colori corrispondenti. Per aiutarti puoi leggere alcuni ‘indizi’ scritti in corsivo nei rettangoli. Betlemme ( in basso a sinistra) Gerusalemme ( in basso a destra) Maria e Giovanni (a destra e a sinistra di Gesù) Gli apostoli (erano 12) Dio Padre (c’è una mano sopra la croce) Gesù (non solo sulla croce, ma.. guarda l’agnello in basso e guarda anche in alto) Gli evangelisti (ai lati di Gesù in alto rappresentati da quattro simboli) S. Pietro e S. Paolo (ai lati del grande arco: puoi riconoscere anche le scritte)

Per un efficace processo di apprendimento Significatività dell’apprendimento Ciclicità e tipologia di contenuti Cercare come si può fare Imparare a fare Motiva zione Volerlo fare Ciclicità e tipologia di compiti Consapevolezza personale Domanda di apprendimento Fattibilità del compito Saper cosa fare Essere messi in condizione di fare Successo formativo

Le parole della scuola formativa strumenti formativi imparare ad imparare orientamento educazione permanente obiettivi autoapprendimento apprendimento significativo sapere unitario mappe della conoscenza costruzione della conoscenza saperi essenziali conoscenze, abilità 2. competenze 3. personalizzazione didattica della personalizzazione capacità personali centralità dell’alunno domanda educativa recupero degli svantaggi prevenzione dei disagi

Conclusione Antidoto all’ignoranza è l’istruzione, della quale devono essere nutrite le menti di chi studia nelle scuole: un’istruzione che sia, però, vera, completa, chiara ed esauriente. Sarà vera se si insegnerà e si imparerà ciò che è davvero utile alla vita perché non ci sia in seguito l’occasione di lamentarsi dicendo: ignoriamo tutte le cose necessarie perché abbiamo imparato solo cose inutili… (Comenio, dalla prefazione all’Orbis sensualium pictus, 1659)