Explication d’auteurs Manzoni Verdi Piave
Romanticismo Titanismo Nazionalismo Vittimismo stile personale, individuale Primordiale Antiaccademico individuale (vs. generale) anticonformismo, antiscientifico Ironia naturale-passionale-emotivo (vs. naturale-fisico) attenzione: fra programmi e realtà compositiva esistono differenze abissali!
Lettera aperta agli italiani Dovrebbero a mio avviso gl’italiani tradurre diligentemente assai dalle recenti poesie inglesi e tedesche; onde mostrare qualche novità a’ loro cittadini, i quali per lo più stanno contenti all’antica mitologia: né pensano che quelle favole sono da un pezzo anticate, anzi il resto d’Europa le ha già abbandonate e dimentiche. Perciò gl’intelletti della bella Italia, se amano di non giacere oziosi, rivolgano spesso l’attenzione al di là dall’Alpi, non dico per vestire le foggie straniere, ma per conoscerle.
Lettera aperta constata assenza scrittori importanti, solo scienziati raccomanda: tradurre e leggere stranieri liberarsi dalla polvere erudita eliminare mitologia (se intesa come chiffre, come simbolo, ecc. e non vissuta) sincerità, verità nella scrittura: intesa come scrittura adeguata ai nuovi tempi, e a un nuovo pubblico: Petrarca scrive per pochi. FORMA vs CONTENUTO, muovere, avere un effetto nel lettore: come DANTE, come nel Medioevo San Francesco, ecc.
Reazione Leopardi possibile conoscere teatro straniero senza rappresentazione concreta, basta immaginarsi orgoglio nazionale ferito: anche se noi non conosciamo gli stranieri, ecc....., realtà è quella che l’Italia prima era nazione importante a livello letterario... perdita identità culturale se assenza originalità niente scrittura, tradurre non serve se manca l’animo (39) scrittura deve essere spontanea, originale, non modelli stranieri.
Reazione Leopardi unico punto che davvero si scosta dal Romanticismo di una Staël: l’identità fra vissuto e descrizione, cfr. OMERO o DANTE non è più possibile: la scienza, il progresso distrugge, ha distrutto questo primo momento di ingenuità, non ci rimane che copiare. Tentare di copiare non stile, ma atteggiamento degli antichi. Leopardi, dal canto suo studia proprio quegli scrittori meno conosciuti e più antichi. Questa consapevolezza lo porta a scrivere sempre meno. Letteratura non come mestiere, ma come visione.
non si devono copiare i modelli tedeschi (romanticismo con scheletri, ecc.), perché non sono espressione della propria patria: un Leopardi, un italiano romantico deve ovviamente attingere alla propria mitologia, al proprio passato, che è quello greco-latino antico e quello medievale di Francesco e di Dante. Ma non quello stitico, prevedibile di un classicista normale: è lecito riferirsi alla mitologia classica, sì, ma non in quanto simbolismo convenzionale, gioco da settimana enigmistica…
Situazione complessa “tradizione” Ignoranza Lingua
Manzoni Lettura incipit Lettura dell’introduzione e commento Che cosa ci dice l’introduzione?
Romanticismo italiano Cautela e moderazione Assenza spirito ribelle, estremistico. Continuità con il Settecento Razionalismo Illuminismo Neoclassicismo, classicismo Legame con Alfieri, Monti, Foscolo, Parini
Romanticismo italiano Illuminismo, ma non antireligioso e materialistico. Letteratura utile, collabora a perfezionare la civiltà. Rapporto tra letteratura e società, necessità di dar piena e autentica espressione al mondo contemporaneo. Letteratura e poesia si modificano secondo i caratteri storici delle diverse società Dunque: è necessaria un letteratura moderna che si occupi dell’”adesso”.
Romanticismo italiano MEDIOEVO Conoscere le molte forme della realtà dell’adesso. Nuova volontà di comunicazione Linguaggio rivolto non ai dotti, ma capace di raggiungere i sentimenti del “popolo” (qui: la borghesia)
Romanticismo italiano Nazionalismo e patriottismo Liberalismo moderato Religiosità Cattolicesimo romano: massima espressione collettiva e autenticamente popolare della nazione italiana. Medio svecchiamento.
Romanticismo Poche rotture, fratture violenti, ecc. Eccezione: Leopardi L’espressione più caratterizzata in senso romantico - anche se in modo tutto particolare e italiano - di tutta la nostra cultura ottocentesca si trova forse fuori dell’ambito meramente letterario, nel melodramma di Verdi.