LE DONNE AL LAVORO FUORI E DENTRO CASA

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Transcript della presentazione:

LE DONNE AL LAVORO FUORI E DENTRO CASA L’identità femminile in una società e in una famiglia che cambiano A. M. Passaseo – Università di Messina

La divisione del lavoro: una questione di genere PAT CRIS 5.00 Si sveglia per il pianto di Andrea. Si alza, lo cambia e gli dà da bere. Lo riaddormenta. Dorme 5.30 Ritorna a letto e resta in dormiveglia Dorme 6.45 Si alza con la sveglia Si alza con la sveglia 6.50 prepara la colazione e il latte per Andrea Fa la doccia. Si veste

7.05 Sveglia Andrea e lo cambia. Gli dà il biberon Fa colazione 7.15 Fa la doccia. Si veste Finisce di dare il biberon ad Andrea Saluta ed esce per andare a lavorare 7.30 Gioca con Andrea e finisce di vestirsi 7.40 Veste Andrea. Raccoglie la biancheria sporca. Stende il bucato pulito Prende la macchina e si immette nel traffico 7.55 Pulisce le stoviglie della colazione e la cucina Guida in mezzo al traffico 8.00 Mette la biancheria sporca nella lavatrice, fa partire il bucato Arriva al posto di lavoro (Ufficio postale). Timbra il cartellino Comincia a sbrigare le pratiche di ufficio 8.10 Cerca le scarpe che Andrea ha nascosto sotto il letto. Gliele infila

8.20 Chiude casa. Entra in macchina e sistema Andrea sul seggiolino Continua il lavoro di ufficio 8.30 si dirige verso la casa della baby-sitter Continua il lavoro di ufficio Continua il lavoro di ufficio. Scherza con alcuni colleghi 8.40 arriva dalla baby-sitter, saluta Andrea che piange e non vuole staccarsi e va al lavoro 9.00 Arriva in ufficio (assicurazioni). Prende il caffè e comincia a lavorare Continua il lavoro di ufficio 10.00 Aggiorna il capo sugli impegni della giornata Fa una pausa per il caffè con i colleghi 11.00 Fa una pausa. Chiama il medico per il mal d’orecchi di Andrea Raccoglie e seleziona la posta Carica il furgone per le consegne. Comincia il giro 11.30 Continua il lavoro

13.00 Termina il lavoro. Esce a mangiare un panino, compra le medicine per Andrea Continua il giro delle consegne 13.40 Ritira Andrea dalla baby-sitter Fa la pausa pranzo con i colleghi Termina il giro delle consegne e torna in ufficio 13.50 Va a fare la spesa con Andrea 15.00 Scarica la spesa, mette a riposare Andrea Continua il lavoro di ufficio 15.30 Stira, pulisce il soggiorno, la camera e i bagni E’ a colloquio con il capo per la gestione dei turni di lavoro 17.00 Andrea si sveglia, lo cambia e gli dà la merenda Lavora in ufficio e seleziona la posta Termina il lavoro, si mette in macchina per tornare a casa 17.30 Prepara la cena per Andrea mentre gioca con lui

17.45 Prepara la cena per sé e Cris Arriva a casa. Si lava e si cambia 18.00 continua a preparare la cena Prende Andrea con sé. Guarda la tv. Gioca con Andrea Fa il bagno ad Andrea 18.30 Fa il bagno ad Andrea 19.00 Dà la cena ad Andrea Guarda la tv 19.30 serve la cena e mangia mangia 20.00 lava i piatti e pulisce la cucina Guarda la tv con Andrea Dà la buonanotte ad Andrea 20.30 mette a letto Andrea. Gli legge una storia 21.00 legge un libro in poltrona, poi si addormenta e va a letto Legge il giornale, guarda la tv e dopo che Pat già dorme va a letto

CONSIDERAZIONI Da quanto esposto si evince che Pat e Cris lavorano molto, sia fuori che dentro casa Parte di questo lavoro è retribuito, per Cris all’ufficio postale, per Pat presso la compagnia di assicurazioni Tuttavia la maggior parte del lavoro è anche di routine domestica e quest’ultimo pesa praticamente tutto su Pat Ma chi sono Pat e Cris?

In base alle norme e alle aspettative socialmente condivise, immaginiamo: Che Pat sia una donna Che Cris sia un uomo e lavori più tempo fuori casa, guadagnando di più Che lei abbia chiesto di lavorare part time per dedicarsi a ciò che “naturalmente” ci si aspetta che una donna sposata e madre di un bambino faccia: occuparsi della casa e del figlio

MA SORGONO ALCUNE RIFLESSIONI: E INVECE… …è proprio così! Pat è la donna, Cris è l’uomo MA SORGONO ALCUNE RIFLESSIONI: Lavoro retribuito e non retribuito sono entrambi centrali nel buon funzionamento della vita familiare Nonostante la tendenza generale a considerare il lavoro retribuito come l’unica e vera forma di lavoro, è evidente come il lavoro non retribuito sia sostanziale nella quotidianità familiare Spesso il lavoro domestico sembra invisibile per i bambini o gli uomini che usufruiscono, ma è un gran peso per le donne che lo affrontano

UN PO’ DI STORIA: A partire dagli anni Cinquanta emerge il cosiddetto fenomeno della Femminilizzazione della forza lavoro, che sottolinea la massiccia entrata della donna nel mondo del lavoro Disuguaglianza a livello di entrata e di permanenza nel mercato. Forme di segregazione orizzontale e verticale Disuguaglianze nella gestione del lavoro domestico, in quanto le donne si fanno carico di una doppia vita lavorativa

ANNI OTTANTA E NOVANTA: Acuta contraddizione tra un modello ancora piuttosto rigido di doppia presenza femminile, e le aspettative e gli investimenti psicologici, prima ancora che economici, che le donne, sempre più istruite, e quindi sempre più preparate ad intraprendere una nuova attività professionale, vanno elaborando. La dicotomia famiglia-lavoro permane, malgrado proposte e tentativi per un suo superamento e malgrado dei cambiamenti sociali: maggior simmetria dei ruoli familiari, soprattutto dal punto di vista di un maggior coinvolgimento dei padri nella cura e nell’educazione dei figli

Famiglia e lavoro: una difficile ricomposizione L’incremento del livello di istruzione e la terziarizzazione dell’economia, che hanno coinvolto il nostro Paese come tutti i Paesi occidentali, hanno favorito una significativa crescita della partecipazione femminile al mercato del lavoro A ciò dobbiamo aggiungere, in anni recenti, l’aumento dei contratti atipici (tempo parziale, tempo determinato…), che sembrano favorire la conciliazione delle responsabilità familiari e professionali Ma la ricomposizione si prospetta, prima ancora che come problema organizzativo, come questione culturale: si tratta di avvicinare codici simbolici differenti

IN SINTESI È possibile operare un cambiamento nei termini di differenti relazioni all’interno della famiglia? E’ possibile che le due sfere del lavoro e della famiglia non rappresentino una frattura così pesante per la donna? Come la pensano le giovani generazioni?