L’umanità è giunta alla culla di Cristo ( dall’Omelia sulla Natività di San Giovanni Crisostomo )
I re sono giunti per adorare il celeste Re della gloria; i soldati, per servire il Capo delle Schiere dei Cieli;
le donne, per adorare Colui Che è nato da una donna così che potesse trasformare i dolori della nascita di un bambino in gioia;
le vergini, dal Figlio della Vergine, guardando con gioia come Colui che è il Datore di latte, Colui che ha decretato che le fontane del petto lo versassero a fiumi, riceve da una Madre Vergine il cibo dell’infanzia;
i lattanti, per adorare Colui Che divenne un piccolo bambino, così che dalla bocca dei bambini e dei lattanti, ricevesse la lode perfetta; i bambini, dal Bambino che ha allevato martiri attraverso la collera di Erode;
gli uomini, da Colui Che si fece uomo, perché potesse guarire le miserie dei Suoi servi; i pastori, al Buon Pastore Che ha dato la Sua vita per le Sue pecore;
i sacerdoti, da Colui che è divenuto il Sommo Sacerdote secondo l’ordine di Mechisedech; i servi, da Colui Che prese su di Sé la forma di un servo affinché potesse benedire la nostra servitù con la ricompensa della libertà;
il pescatore, da Colui che tra pescatori scelse i suoi pescatori di uomini; i pubblicani, da Colui che da loro trasse un Evangelista;
le donne peccatrici, da Colui Che offrì i Suoi piedi alle lacrime della donna pentita;
e affinché io possa abbracciarli tutti insieme, tutti i peccatori sono giunti per ammirare l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
Da allora, tutti gioiscono, anch’io desidero gioire Da allora, tutti gioiscono, anch’io desidero gioire. Anch’io mi auguro di partecipare alla danza corale, di celebrare la festa.
Ma faccio la mia parte portando tra le braccia la culla di Cristo
Perché essa è tutta la mia speranza, la mia vita, la mia salvezza, il mio piffero, la mia arpa.
E portandola canto con gli angeli : “ Gloria a Dio nelle altezze “ e con i pastori: “ Sulla terra pace agli uomini di buona volontà “
Sia questo il mio Augurio per Te in questo Natale © By Ugo Russo, 2012