Stop al dolore
LA GESTIONE DEL DOLORE NELLA PRATICA INFERMIERISTICA INDAGINE CONOSCITIVA NELL’OSPEDALE DI CHIOGGIA I.P VERONESE FABIANA
Il problema da affrontare: La gestione del dolore è un problema complesso con cui l’infermiere deve quotidianamente confrontarsi
La non adeguata formazione Atteggiamenti errati Preconcetti
Obiettivo dello studio Verificare le conoscenze e atteggiamenti degli infermieri nella gestione del dolore
Strumento d’indagine Questionario costituito da 21 domande che indagano le conoscenze e l’agire pratico degli infermieri rispetto la gestione del dolore nei pazienti ricoverati
Percorso organizzativo Verifica adeguatezza questionario attraverso un gruppo controllo Riunione con i caposala Distribuzione questionario in tutte le U.U.O.O Raccolta ed elaborazione dei dati Presentazione ai caposala dei risultati
SEDE: Presidio ospedaliero di Chioggia POPOLAZIONE: personale infermieristico PERIODO: 21/09/02-5/10/02
QUESTIONARI DISTRIBUITI 160 QUESTIONARI RACCOLTI 129 RISPONDE:80,6%
RISULTATI DELL’INDAGINE U.O. Distribuzione risposte per U.O. 120% 100% 100% 80% 60% Serie1 40% 20% 16% 11% 9% 11% 8% 7% 9% 7% 5% 5% 2% 1% 1% 3% 2% 2% 2% 0% GER RAD CARD URO RIAN POLI EMO CHI PSICHI PS MAT/INF G.O. ORTO DHONCOL ASS.DOM MED TOT. CENTR.TRASF.
RISULTATI DELL’INDAGINE
RISULTATI DELL’INDAGINE
RISULTATI INDAGINE
RISULTATI DELL’INDAGINE
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CONFRONTO CON IL MONDO STUDI DAL 1995 AL 2001
Costi del dolore economici sociali umani Regno unito:10,7 miliardi di sterline all’anno U.S.A: 40 milioni di visite/anno per dolori Italia> 120.000 morti per tumori anno di cui 74% lamenta dolore
Non si può aspettare! Poiché si stima che il dolore possa essere controllato efficacemente per il 90% dei casi La lotta al dolore deve iniziare per tutti gli operatori sanitari
Linee guida per il trattamento del dolore Adeguata formazione del personale sanitario Adeguata valutazione e registrazione del dolore alla stregua degli altri parametri vitali (utilizzo scale di valutazione i cui risultati siano visibili e consultabili) Rilevazione del dolore all’inizio dell’episodio e ad intervalli regolari (QUALITY IMPROVEMENT GUIDELINES FOR TREATMENT OF ACUTE PAIN AND CANCER PAIN 1995)
Linee guida per il trattamento del dolore Educare il paziente a comunicare immediatamente l’episodio doloroso Tempestiva risposta Approccio multidisciplinare e coordinato per la valutazione e il trattamento del dolore (QUALITY IMPROVEMENT GUIDELINES FOR TREATMENT OF ACUTE PAIN AND CANCER PAIN 1995 )
Linee guida per il trattamento del dolore Scarsa conoscenza sull’uso degli analgesici oppioidi e non oppioidi Verifica efficacia trattamenti antidolorifici (QUALITY IMPROVEMENT GUIDELINES FOR TREATMENT OF ACUTE PAIN AND CANCER PAIN 1995 )
Linee guida per il trattamento del dolore Lotta ai pregiudizi professionali (oppiofobia:dipendenza psicologica, depressione respiratoria, tendenza a vedere la morfina come ultima spiaggia) Lotta ai pregiudizi culturali (cultura sofferenza,consuetudine,tendenza a classificare, abitudine) (QUALITY IMPROVEMENT GUIDELINES FOR TREATMENT OF ACUTE PAIN AND CANCER PAIN 1995 )
Dalla letteratura: Su 50 libri di testo infermieristici, solo 248 su 45.683 pagine riguardano il dolore (0.5%) Il 42 – 51% dei pazienti ricevono analgesie insufficienti 60 – 95% dei pazienti in stadio avanzato o terminale ha dolore e muore con dolore Il 90% del dolore può essere controllato efficacemente
Codice deontologico 4.14: l’infermiere si attiva per alleviare i sintomi, in particolare quelli prevenibili. Si impegna a ricorrere all’uso di placebo per i casi attentamente valutati e su specifica indicazione medica 5.3: l’infermiere ha il dovere di auto-valutarsi e di sottoporre il proprio operato a verifica, anche ai fini dello sviluppo professionale
Condannati ai dolori forzati La terapia del dolore dispone di farmaci eccellenti eppure ciò non basta per mettere al riparo i pazienti dalle sofferenze legate alla malattia
Come affrontare il problema? LE LINEE GUIDA OSPEDALE SENZA DOLORE
LINEE GUIDA OSPEDALE SENZA DOLORE Montreal 1992 scopo modificare i comportamenti dei professionisti sanitari O.M.S sostiene ufficialmente il progetto e lo esporta Attualmente il progetto coinvolge: Francia,Svizzera, Belgio,Spagna, Usa,Italia
Punti di forza progetto “Ospedale senza dolore” Il dolore è un problema trasversale a tutte le specialità presenti in ospedale E’ essenziale il coinvolgimento e la partecipazione di tutta la cittadinanza
Punti di forza progetto “Ospedale senza dolore” La sensibilizzazione deve coinvolgere tutto l’ospedale Bisogna dare sollievo ad ogni tipo di dolore
LINEE GUIDA OSPEDALE SENZA DOLORE IN ITALIA Costituzione in ogni ASL di un comitato(COSD) per coordinare e promuovere: Un osservatorio specifico del dolore per verificare la prevalenza del dolore in ospedale Coordinare l’azione delle differenti equipe (accordo conferenza stato-regioni del 24/05/01)
LINEE GUIDA OSPEDALE SENZA DOLORE IN ITALIA promuovere la formazione e l’aggiornamento di tutto il personale Assicurare la disponibilità dei farmaci analgesici in particolare oppioidi L’utilizzo di protocolli per il trattamento dei diversi tipi di dolore (accordo conferenza stato-regioni del24/05/01)
LINEE GUIDA OSPEDALE SENZA DOLORE IN ITALIA La misurazione costante del dolore deve essere inserita fra le competenze dell’infermiere, il quale dovra ricevere la formazione opportuna per svolgere tale compito (accordo conferenza stato-regioni del 24/05/01)
LINEE GUIDA OSPEDALE SENZA DOLORE IN ITALIA Rilevazione misurazione e registrazione sistematica dell’evento dolore(vas, scale verbali ecc.) Assicurare una risposta tempestiva ed adeguata al paziente Costituzione di strutture specialistiche di terapia del dolore (fra le strategie della sanità s’include la lotta al dolore) Informare il cittadino-paziente dei programmi e delle misure adottate per il trattamento del dolore ( campagna informativa) (accordo conferenza stato-regioni del 24/05/01)
IMPORTANTE L’OMS ha sottolineato più volte come l’inadeguatezza del trattamento del dolore sia in molti paesi un problema di sanità pubblica L’OMS considera il consumo pro-capite di morfina un indice importante della qualità di un sistema sanitario L’Italia risulta fra gli ultimi posti nel consumo della morfina a fini terapeutici
26/o posto in Europa 44/o nel Mondo L’Italia e fra gli ultimi posti nei paesi industrializzati per il consumo di morfina come farmaco antidolore: 26/o posto in Europa 44/o nel Mondo
Dati Organizzazione mondiale della sanità Consumo pro capite di morfina (in milligrammi) in Europa (2000) Danimarca 73,9 Portogallo 42,0 Islanda 36,5 Svezia 34,1 Austria 33,5 Francia 28,8 Norvegia 28,1 Gran Bretagna 20,5 Germania 14,8 Olanda 10,0 Belgio 9,9 Spagna 8,6 ITALIA 2,0
Legge del 19/02/2001 n. 12 norma per agevolare l’impiego dei farmaci analgesici oppiacei nalla terapia del dolore e dal D.M 4 aprile 2003(semplifica ulteriormente la prescrizione dei farmaci oppiacei) Dalla preoccupazione dell’abuso delle sostanze stupefacenti>>>>>>>>>>>>> alla necessità di un corretto impiego degli oppiacei per un efficace controllo del sintomo;
Dal 2001………al 2004 cosa si è fatto????? 14/02/2003 deliberazione della giunta regionale del Veneto : Documento di indirizzo e coordinamento alle aziende socio-sanitarie venete denominato”contro il dolore” per l’attuazione delle linee guida,approvate in sede di conferenza stato regioni il 24/05/2001 per la realizzazione “ospedale senza dolore”
Dal 2001………al 2004 cosa si è fatto????? 25/06/2004 : Approvazione delle “raccomandazioni regionali per il trattamento del dolore”che rappresenta il manifesto culturale descrittivo dei valori di riferimento del governo regionale in tema di dolore evitabile Costituzione dell’osservatorio regionale del dolore per la creazione di modalità assistenziali integrate in ordine alle complesse problematiche del paziente con dolore
Dal 2001………al 2004 cosa si è fatto????? Lo scopo è di promuovere attività e programmi volti a garantire maggiore omogeneità assistenziale sul territorio regionale all’interno del percorso di miglioramento e umanizzazione dei servizi
Dalle disposizioni legislative ……….. ai dati reali La terapia del dolore dal 2001 al 2003 ha avuto un incremento del 219,2%: nel 2001 era assicurata solo in 2 centri su 10 mentre nel 2003 ben 7 strutture su 10 si sono dotate di un servizio dedicato alla terapia del dolore
Dalle disposizioni legislative ……….. ai dati reali Nel 2003 sono aumentate le quantità prescritte di analgesici oppiacei (+33,2% rispetto al 2002): l’incremento delle prescrizioni registrato è attribuibile per la maggior parte al fentanile transdermico (+50,3%) e alla morfina (+11,1%) in maniera ancora limitata ma sempre più elevata rispetto gli anni passati
Dal 2001………al 2004 cosa si è fatto????? In Italia dal Maggio 2002 si celebra la Giornata nazionale del sollievo: per la promozione delle cure palliative e in particolare della terapia del dolore, organizzata dal Ministero della Salute, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome e dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti.
Dalle disposizioni legislative ……….. ai dati reali Costituzione dei comitati ospedale senza dolore nelle diverse A.S.L Venete 30/12/2003 la Giunta Regionale ha approvato la realizzazione di un corso regionale di formazione di 2° livello rivolto al personale dei Comitati Aziendali per la realizzazione di attività formative di base in Azienda
NELLA LOTTA CONTRO IL DOLORE I RISULTATI RAGGIUNTI IN QUESTI ANNI SONO MOLTI MA LA STRADA E’ ANCORA LUNGA………………………..
Alcune riflessioni Dare parola al dolore è un imperativo a cui non è possibile sottrarsi Dare parola al dolore è già intraprendere un percorso di cura
Alcune riflessioni Ascoltare il dolore è già curare Al dolore non si può rispondere con il silenzio