SORGENTE In generale una sorgente deve produrre luce in un ampio ambito di  ed avere una intensità di emissione il più possibile uniforme Sorgente “ideale”

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SORGENTE In generale una sorgente deve produrre luce in un ampio ambito di  ed avere una intensità di emissione il più possibile uniforme Sorgente “ideale” I l

SORGENTI PER IL VISIBILE Si utilizza una lampada al tungsteno (comune lampadina) o al tungsteno-alogeno Intervallo di utilizzazione: l=350-2200 nm Utilizzabile per il visibile e il vicino infrarosso

SORGENTI PER UV Lampada al Deuterio D2 D2 + energia elettrica D2* D2 + h Intervallo di utilizzazione: l= 160-380 nm

SORGENTI PER IR Sono comunemente costituite da filamenti di ossidi di elementi terrosi. Il filamento viene riscaldato mediante il passaggio di corrente, in modo da ottenere la produzione di radiazione IR. Lampada di Nernst (ZrO2/Ossidi di Ittrio) Intervallo di utilizzazione: l= 400-20000 nm Spirale di NichelCromo Intervallo di utilizzazione: l= 1200-40000 nm Barra di carburo di silicio (Globar)

SORGENTI MONOCROMATICHE Sono sorgenti che producono linee spettrali specifiche. Questo tipo di sorgente può essere utilizzato in molti metodi spettroscopici quali UV/Vis/IR ed FT. Si utilizza quando è necessario avere una elevata intensità ed una riga di emissione molto stretta. Laser

LAMPADA A CATODO CAVO Questa sorgente produce righe di emissione specifiche a seconda dell’elemento utilizzato per costruire il catodo. Queste lampade vengono comunemente utilizzate nei metodi di assorbimento atomico.

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Il ruolo di un selettore di lunghezze d’onda è quello di far sì che solo una  specifica arrivi al campione e/o al detector. Questo componente è fondamentale se: Si è interessati ad una singola lunghezza d’onda Si devono esplorare in sequenza diverse lunghezze d’onda (scansione), ad esempio per ottenere uno spettro di assorbimento

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA FILTRI Sono il più semplice tipo di selettore di  Sono progettati per selezionare (trasmettere) un intervallo di lunghezze d’onda il più stretto possibile Sono di due tipi: filtri ad assorbimento filtri interferenziali

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Filtri ad assorbimento Sono costituiti da un materiale che assorbe selettivamente alcune lunghezze d’onda. Possono trasmettere un certo intervallo di lunghezze d’onda, oppure tutte le radiazioni con lunghezza d’onda al di sopra o al di sotto di un determinato valore. Trasmittanza l Trasmittanza l Trasmittanza l

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Filtri interferenziali MAX = 2dn / N dove: d = spessore n = indice di rifrazione N = ordine Strato metallico semiriflettente Strato sottile di CaF2 o MgF2 d

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Filtri interferenziali La luce passa attraverso la superficie Quando arriva sul secondo lato la luce viene riflessa all’indietro Si realizza una interferenza con la luce incidente, costruttiva o distruttiva, in funzione dello spessore dello strato sottile Potrà essere trasmessa solo una  specifica

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA I filtri sono sono relativamente economici e utili per ottenere singole bande strette Se si devono eseguire misure a diverse  è però necessario utilizzare più filtri Inoltre è impossibile eseguire una scansione di lunghezze d’onda

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA MONOCROMATORI Rappresentano una alternativa ai filtri. Mediante un monocromatore è possibile: Selezionare una qualsiasi lunghezza d’onda all’interno dell’intervallo di utilizzazione del monocromatore Effettuare una scansione di lunghezze d’onda I monocromatori in uso attualmente sono: Prismi Reticoli

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Prismi Si basano sul fatto che l’indice di rifrazione di un materiale è funzione della lunghezza d’onda e quindi diverse lunghezze d’onda verranno rifratte con diversi angoli. I materiali più usati sono: Visibile - quarzo UV - N/A IR - NaCl, KCl Attualmente i prismi sono per lo più stati soppiantati dai reticoli di interferenza

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA La larghezza della banda selezionata è funzione della larghezza della fenditura di uscita Modificando la posizione del prisma cambierà la lunghezza d’onda che passerà attraverso la fenditura prisma fenditura di uscita fenditura di ingresso sorgente

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Vantaggi dei prismi Permettono di selezionare un ampio ambito di lunghezze d’onda Sono relativamente economici Svantaggi Bassa dispersione a lunghezze d’onda elevate La luce deve passare attraverso il materiale del prisma e ciò limita l’intervallo di applicazione del prisma (la radiazione non deve essere assorbita)

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Reticoli Sono attualmente i monocromatori più utilizzati nella moderna strumentazione analitica Consistono di solito in una superfice riflettente contenente una serie di incavi paralleli Sono classificati in base al numero di linee/mm, che varia in funzione dell’intervallo di utilizzazione: - UV/Vis : 300-2000 linee/mm - IR : 10-200 linee/mm

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Il funzionamento dei reticoli è basato sul fenomeno dell’interferenza: nl = d(sin i + sin r) d r i i: angolo di incidenza della radiazione r: angolo di riflessione della radiazione d: distanza fra le linee n: ordine di riflessione : lunghezza d’onda

SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA Un monocromatore a reticolo contiene comunque anche lenti e fenditure, necessarie al suo corretto funzionamento. reticolo fenditura di uscita fenditura di ingresso sorgente specchio

RIVELATORI Ora è necessario rivelare la luce trasmessa dal campione od emessa dal campione stesso Il rivelatore (detector) deve essere in grado di convertire la luce in un segnale misurabile I rivelatori si basano su diversi principi fisici, in funzione dellla lunghezza d’onda della radiazione incidente

RIVELATORI Rivelatori più comuni Tipo di intervallo di  proprietà uso Rivelatore (nm) misurata tipico Fototubo 150-1000 I corrente UV Fotomoltiplicatore 150-1000 I corrente UV/Vis Stato Solido 350-3000 varie varie Termocoppia 600-20000 I corrente IR Termistore 600-20000 I corrente IR

RIVELATORI Fototubo + _ catodo anodo Si basa sull’effetto fotoelettrico: un fotone incide sul catodo rivestito di un materiale fotosensibile, provocando l’emissione di un elettrone Si ottiene una corrente proporzionale alla intensità della radiazione incidente I fototubi sono soggetti ad un rumore di fondo (dark current) causato da effetti termici

Fodiodo (array di fotodiodi) RIVELATORI Fotomoltiplicatore Fodiodo (array di fotodiodi) Rivelatore a diode array cella Rivelatore a fototubo o fotomoltiplicatore Fototubo fotomoltiplicatore cella