La Cooperazione Toscana Capitalizzare e Innovare per Crescere “Gestione e Sviluppo Turistico Rurale Sostenibile - Momotombo (Nicaragua)” Elisa Pettinati - Maria Donata Rinaldi ì
Le nostre Buone Pratiche Il progetto in cui è stata sperimentata la buona pratica promuove lo sviluppo sostenibile del turismo rurale della Riserva del vulcano Momotombo (Nicaragua) attraverso il miglioramento dell’offerta turistica locale e la promozione di un circuito inserito nella Ruta Colonial y de los Vulcanos (gennaio novembre 2015). La logica di intervento prevede un approccio di catena di valore inclusiva, in collaborazione con la Municipalità locale, contribuendo al rafforzamento di cooperative e piccole e medie imprese vincolate al settore del turismo e dell’ambiente. Beneficiari:16 piccole imprese turistiche dell’Associazione AFOTUR della località di Momotombo (Municipio de La Paz Centro, Departamento de León); 15 giovani guide turistiche; microimpresa di donne operatrici ecologiche; cooperativa di pescatori; 150 studenti. Partner: COSPE e AITR BUONA PRATICA in evidenza: Implementazione di un piano di buone pratiche di turismo rurale sostenibile e monitoraggio di standard di qualità
Sperimentazione, applicazione e sviluppo delle buone pratiche Al fine di garantire il miglioramento dei servizi turistici offerti dall’associazione AFOTUR è stato elaborato un piano di buone pratiche di turismo rurale sostenibile e di monitoraggio degli standard di qualità per le 16 imprese associate. Le tappe previste: 1. elaborazione del piano, 2. firma del codice di condotta su TRS e contro lo sfruttamento sessuale, 3. elaborazione del sistema di monitoraggio. Il codice di condotta e gli indicatori del sistema di monitoraggio tengono conto dei principi contenuti nel Vademecum del TR della rete EARTH – European Alliance for Responsible Tourism and Hospitality (costituisce un riferimento per le imprese e sarà consegnato ai visitatori/trici che arrivano a Momotombo). Si è previsto inoltre di includere un programma per calcolare ed essere consapevole della propria “impronta di carbonio”. Importante la consulenza di AITR e AGROTRAVEL che ha redatto un manuale di buone pratiche di TR sulla base di uno studio partecipativo guidato dall’equipe locale del progetto. 4 gli ambiti: tematiche ambientali, socio-culturali, socio-economiche, amministrative e di qualita del servizio.
Effetti, risultati e impatto Quali sono i risultati più importanti conseguiti? Le imprese sono dotate di uno strumento che permette di continuare a sviluppare processi di TR nel territorio Definiti i passi necessari per implementare un processo di TRS che sia sostenibile da un punto di vista sociale, ambientale ed economico e contribuire allo sviluppo equo delle comunità locali Promosse nelle comunità iniziative di TR quale strategia di minimizzazione degli impatti negativi ambientali, sociali ed economici Qual è il contributo apportato dalla buona pratica? Quali cambiamenti ha indotto? Quali benefici produce? Sensibilizzazione sugli aspetti del TR di visitatori ed operatori del settore Cambio di atteggiamento degli operatori nei confronti delle misure da attuare per il raggiungimento di standard di qualità Il compromesso dell’amministrazione locale per la valorizzazione del territorio e preservazione/fruizione del patrimonio naturale (e culturale)
Elementi di qualità della buona pratica Partecipazione multi-attore nella definizione e revisione di criteri e indicatori per le strutture aderenti al circuito di turismo rurale sostenibile e responsabile, un fattore innovativo per il territorio beneficiario Alleanze con altri attori del settore turistico a livello locale, nazionale ed internazionale (tour operator, mezzi di comunicazione, associazioni di guide, servizi ambientali, etc.) che contribuiscono a garantire la sostenibilità delle imprese associate Elemento interessante per la replicabilità, è l’aver realizzato uno strumento che permette l’autovalutazione delle strutture aderenti, che insieme all’esecuzione delle buone pratiche di turismo responsabile e sostenibile previste nel manuale per le comunità, favorisce il raggiungimeno di livelli alti di qualità dei servizi, la riduzione dei costi operativi di una struttura, permette la crescita ed il cambiamento secondo gli interessi e capacità di risposta propri dell’organizzazione, stimola al compromesso sociale ed ambientale. Il tutto si traduce in una maggiore soddisfazione dei visitatori/trici.
Il potenziale di scambio e di applicazione COME, DOVE e PERCHE’ riprodurre queste esperienze. È interessante sapere se già è stata riproposta, (ed eventualmente con quali modifiche) e anche quali possono essere gli ambiti tematici, i contesti, le linee di finanziamento e i programmi su cui riproporre esperienze simili. È possibile applicare il percorso di analisi, formazione ed elaborazione dei criteri per il turismo responsabile (e turismo rurale sostenibile) anche altrove tenendo conto della complementarietà di ruoli dei soggetti coinvolti (COSPE ong con conoscenza del territorio e della comunità locale beneficiaria oltre che delle pratiche di TR; AITR tramite consulenti esperti del settore e ampia rete di tour operators associati). Si è iniziato a lavorare in Brasile (Rota das Emoçoes, Serra das Confusões, Serra da Mantiqueira) ed in via sperimentale a Cuba.
Le Buone Pratiche in 5 parole chiave 1. SOSTENIBILITÀ 2. PARTECIPAZIONE E CONCERTAZIONE 3. RESPONSABILITA D’IMPRESA 4. AUTOVALUTAZIONE 5. CONSERVAZIONE