27/05/20161 A cura del M°Denis Voltolina 2 NESSUNO HA IL DIRITTO DI MOLESTARTI O ABUSARE DI TE La sicurezza personale, fisica o psicologica che sia,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Stalking Art. 612 bis c.p. (Atti persecutori)
Advertisements

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
LA RESPONSABILITA’ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Etica e responsabilità del volontariato
La violenza alle donne:
Gli indicatori che possono far prevedere il livello di rischio - fino allomicidio - della moglie (o della compagna ) da parte di un uomo.
RESPONSABILITA’ DEI REVISORI
Regola 12 - Falli e scorrettezze: CONDOTTA VIOLENTA B – SALVAGUARDARE L’INCOLUMITA’ DEI GIOCATORI.
Il fatto illecito Nozione (art. 2043) Qualunque fatto doloso o colposo
L’etica del Volontario di Croce Rossa
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
REFERTO (ART.365 C.P.) "Chiunque, avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare.
RESPONSABILITA DEI DIRIGENTI MEDICI CEFPAS ottobre 2003.
Problematiche: Etiche – mediche – giuridiche Dibattito attuale: tutte e tre si intersecano Importante: non sovrapporre piani diversi Alcuni esempi: inizio.
Rapporto tra legalità e Pubblica Amministrazione Master in Regional Management - Formez 7 novembre 2006 Michele Emiliano Sindaco di Bari.
FATTI ILLECITI.
Lutilizzo consapevole degli strumenti informatici e gli aspetti giuridici: un valore per gli studenti e una sicurezza per i responsabili Forlì 18 ottobre.
RESPONSABILITA’ CIVILE
RESPONSABILITA’ CIVILE
Molestia sessuale: definizione
Università degli Studi di Padova
DR. GIUSEPPE CARUSO CONSENSO INFORMATO DR. GIUSEPPE CARUSO
Tutela penale del software
Zarepta di Sidone Onlus
IL REATO Definizione di reato. Elementi costitutivi.
Tutela e strumenti in sede penale e civile contro la violenza sulle donne 29 maggio 2008.
LE DENUNCE E IL DOVERE DI INFORMATIVA
Il sistema sanzionatorio. Rif. Normativo Autorità competente Sanzione Mancata numerazione dei posti a sedere e delle disposizioni in materia di emissione,
La Confessione.
Il limite dell’onore e della reputazione
LA RESPONSABILITA’ PENALE DEL COMMERCIALISTA
XIV Giornata Mondiale sulla malattia di Alzheimer I diritti delle persone fragili: una nuova etica per le case di riposo Fondazione Sospiro 22 settembre.
LA RESPONSABILITA’ PENALE E CIVILE.
STOP AL BULLISMO By Hilary.
OMICIDIO Omicidio volontario (art. 575 C.P.)
Primi risultati del monitoraggio sui fenomeni di violenza contro le donne Volterra, 28 marzo 2009.
LE RESPONSABILITA’.
I BAMBINI DI FRONTE ALLA VIOLENZA
L’AUTISTA SOCCORRITORE
La responsabilità medica
Organizzazione di Volontariato Protezione Civile Settimo San Pietro (CA) CORSODI 1°LIVELLO PER SOCCORRITORI CORSO DI 1°LIVELLO PER SOCCORRITORI Venerdì.
Diritti della Personalità
Master in Scienze criminologiche investigative e della sicurezza
(B) I fattori di stress dell’offensività
La Rete che Libera U.S.S.M. Milano Ufficio Servizio Sociale Minorenni.
IL SENSO DELLE REGOLE.
250 ANNI DA BECCARIA DEI DELITTI E DELLE PENE
Procura della Repubblica di Bolzano
La sistematica oggettivista
Le Responsabilità del Personale docente
Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate Sezione di Medicina Legale e delle Assicurazioni Dir.: Prof. F.M.
La responsabilità nella scuola
I DIECI COMANDAMENTI.
Antigiuridicità.
Concorso apparente di norme e concorso apparente di reati
La colpevolezza. Il problema principale: Il principio di responsabilità personale e colpevole è principio di rango costituzionale (C. cost. 364 del 1988)
Le responsabilità del personale della scuola Istruzioni per l’ uso IvU Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio.
Croce Rossa Italiana Delegazione di Buccinasco 1 Corso Base di Primo Soccorso C O N V E N Z I O N E D I G I N E V R A 2 2 A G O S T O Lezione 1.
IL SISTEMA SANZIONATORIO
Le fonti del diritto.
Nadia El Haouari 2^B Alessandro Fregnan Nadia El Haouari 3^ AFM.
REGOLE nella società = NORME SOCIALI.
SCHEMI OPERATIVI Docente V. Commissario Dott. Gianni Sansonne
L’ANTICORRUZIONE TRA PREVENZIONE E REPRESSIONE I reati contro la P. A.
Tassatività: Il divieto di analogia 1.Definizione del divieto 2.Fondamento costituzionale del divieto 3.Destinatari del divieto 4.I fattori di stress del.
1 LEGGE N. 94 Novità per gli ufficiali di anagrafe e stato civile L’obbligo di denuncia del reato di clandestinità.
L'insegnante di Judo 1 L’ INSEGNANTE DI J U D O L’ INSEGNANTE DI J U D O Appunti redatti dal Maestro Denis Voltolina Cintura Nera 6° Dan Chioggia 23/10/2002.
Problematiche legali nel soccorso Quando intervenite per soccorrere una persona colpita da malore o un ferito, dal punto di vista legale avete iniziato.
SEGRETO PROFESSIONALE Il segreto professionale è legato: - norme deontologiche; - norme giuridiche; Riguardo le norme giuridiche dobbiamo considerare due.
il concetto di tipicità e Il principio di determinatezza
Transcript della presentazione:

27/05/20161 A cura del M°Denis Voltolina

2 NESSUNO HA IL DIRITTO DI MOLESTARTI O ABUSARE DI TE La sicurezza personale, fisica o psicologica che sia, è un diritto inviolabile, sancito anche dalla nostra Costituzione.

27/05/20163 Corso base di autodifesa ideato e programmato per un pubblico femminile

27/05/20164 PROGRAMMA Concetti legislativi inerenti l’autodifesa. Concetti psicologici riguardanti l’ aggressione. Studio delle cadute. Difese contro vari tipi di prese. Difese contro aggressioni con pugni e calci. Difese contro minaccia o aggressione con armi da taglio. Imparare ad evitare un attacco. Usare le armi naturali del corpo, mano, piede, gomito, ginocchio, ecc… Introduzione alla conoscenza delle zone del corpo dove colpire o comprimere per procurare dolore. Ed ancora ….

27/05/20165 Studio di alcune tecniche specifiche di Judo, tra cui :  O Soto Otoshi grande caduta esterna sul posto  O Uchi Gari grande falciata interna  Uki Goshi anca fluttuante  Tai Otoshi caduta del corpo sul posto  Hiza Guruma ruota sul ginocchio  KoTe Gaeshi ribaltare la mano  KoTe Hineri torcere la mano  Waki Gatame controllare con l’ascella  Hadaka Jime strangolare a mani nude  Do Jime comprimere l’addome Ecc…

27/05/20166 Ecco in dettaglio cosa prevede il corso: Difese da prese varie frontali Difese da prese varie da dietro Difese da aggressioni a terra Difese da aggressioni con pugni Difese da aggressioni con calci Difese da tentativi di scippo o rapina Difese da minaccia o aggressione con armi da taglio Ecc…

27/05/20167 PREMESSA Questo corso di autodifesa ha come scopo principale quello di far apprendere alle partecipanti quelle nozioni, seppur minime di difesa personale, in modo da poter gestire situazioni particolari, che si possono creare, dove si venga coinvolte personalmente o indirettamente. Altresì lo scopo del corso è anche quello di cercare di immettere nelle persone quella calma interiore, quella sicurezza psicologica e quell’autocontrollo che serve, in situazioni particolari, ad allontanare (o forse è meglio dire a gestire) il panico o la paura in generale.

27/05/20168 PERCHE’ UN CORSO STUDIATO PRINCIPALMENTE AL FEMMINILE La donna ritenuta ancora, purtroppo, il “ SESSO DEBOLE “, è spesso oggetto di attenzioni da parte di persone che ne vogliono approfittare, molestare e, peggio ancora, di persone che vogliono abusarne sessualmente.

27/05/20169 La donna è, in linea di massima, più portata a trovarsi in situazioni particolari, o per meglio dire, a RISCHIO Forse per una naturale differenza nel fisico, rispetto all’uomo, forse per una cultura sbagliata dove, purtroppo ancor oggi, qualcuno pensa che la donna sia un oggetto su cui sfogare i propri istinti più bassi. Ecco allora le testimonianze di violenze o aggressioni che purtroppo riempiono le cronache, troppo spesso, di quotidiani, oppure di cronache televisive, telegiornali, ecc…

27/05/ I motivi di tutto questo possono essere molteplici, come tante possono essere le situazioni particolarmente a rischio in cui ci si possa trovare o esserne coinvolte. L’essenza di questo corso non è solamente l’insegnare alcune tecniche da mettere in pratica in caso di situazioni pericolose, ma il cercare altresì di immettere, nelle persone, quella calma interiore, quella sicurezza psicologica, quell’autocontrollo che serve, in modo da affrontare al meglio situazioni particolari, allontanando dalla loro mente il panico e/o la paura in generale.

27/05/ PANICO Il panico è una sensazione di paura naturale che si manifesta in ogni persona. L’ importante è saperlo controllare.

27/05/ TTali situazioni possono essere di minaccia personale, oppure di situazioni dove sono minacciate persone che si trovano in vostra compagnia. Più in generale potreste essere coinvolte in eventi di vario tipo, da molestie semplici a tentativi di violenza, da tentativi di scippo a rapina; per la strada, su mezzi pubblici, in ambienti lavorativi, anche, purtroppo, all’interno della propria abitazione, fra le mura domestiche, ecc… dove spesso il panico gioca da padrone, creando ancora più pericolo della situazione stessa. CCome comportarsi allora in queste situazioni ? CCon la massima tranquillità, senza abbattersi allo sconforto, cercando di mantenere il controllo della nostra mente e del corpo. RRicordare sempre che per ogni situazione particolare esiste sempre, come minimo, una possibilità di risolvere ilproblema.

27/05/ AGGRESSIONE AUTODIFESA Cosa s’intende per aggressione Cosa vuol dire legittima difesa

27/05/ COSA DICE LA NOSTRA LEGISLAZIONE A QUESTO PROPOSITO A questo proposito la nostra legislazione sancisce che :  Per aggressione s’intendono tutte quelle situazioni in cui vi sia effettiva minaccia o pericolo fisico per la persona.  Per difesa personale s’intendono tutte quelle reazioni messe in atto per salvaguardare la propria o altrui incolumità.

27/05/ LA DIFESA DEVE ESSERE SEMPRE PROPORZIONATA AL TIPO DI ATTACCO ALTRIMENTI SI INCORRE IN UNA ECCESSIVA DIFESA SANZIONATA DAL NOSTRO CODICE PENALE.

27/05/  Un altro esempio può essere quello di una casalinga che viene aggredita da un presunto stupratore e/o violentatore e scaraventata a terra, non avrà altro modo di difendersi se non quello di prendere il primo oggetto che le capita in mano e colpire il suo aggressore. In questo caso parliamo di effettiva autodifesa, perché in tale situazione vi è stato effettivo pericolo fisico per la persona.  P Per dare un esempio possiamo dire che, se una persona viene minacciata verbalmente e la sua difesa è quella di prendere un bastone e colpirlo, verrebbe condannata penalmente per eccessiva difesa; in quanto non vi è stato pericolo fisico per la propria persona.

27/05/ NNoi siamo dei praticanti di Judo, una disciplina dove, oltre ad apprendere tecniche specifiche, nel vero senso della parola, si acquisisce sicurezza, autocontrollo, autostima, umiltà, rispetto, consapevolezza delle proprie capacità; ed in ultima analisi (anche se in verità è lo scopo primario, nel tempo), amicizia ed amore verso il prossimo. PPurtroppo, e ripeto purtroppo, amicizia, amore e rispetto verso il prossimo, sono parole che non tutti conoscono.

27/05/  Tutte le lezioni di questo corso inizieranno con degli esercizi fisici, in quanto bisogna preparare il proprio corpo ad affrontare quei movimenti necessari per mettere in pratica le tecniche specifiche.  Seguiranno poi degli esercizi di caduta, dove imparare a cadere nelle varie direzioni senza ferirsi, al fine di poter studiare ed allenarsi alle tecniche di autodifesa. eguiranno infine le tecniche di autodifesa.  Per autodifesa s’intendono tutti quei movimenti o azioni che si mettono in pratica per annullare un’aggressione. TTali movimenti, metodi o tecniche che verranno applicati, possono appartenere a svariate discipline; ma lo scopo rimane sempre lo stesso: SSALVAGUARDARE LA PROPRIA INCOLUMITA’.

27/05/  Tutto è applicabile, purché non richieda una forzaeccessiva.  Noi siamo dei praticanti di JUDO, per cui applicheremo i concetti base di tale disciplina, che sono : ottenendo il Sfruttando la fora altrui a nostro vantaggio.

27/05/ C O D I C E P E N A L E

27/05/ Art. 52 c.p. DIFESA LEGITTIMA Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.

27/05/ Art. 53 c.p. USO LEGITTIMO DELLE ARMI Ferme le disposizioni contenute nei due articoli precedenti, non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all’Autorità “ e comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona. La stessa disposizione si applica a qualsiasi persona che, legalmente richiesta dal pubblico ufficiale, gli presti assistenza. La legge determina gli altri casi, nei quali è autorizzato l’uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica.

27/05/ Art. 54 c.p. STATO DI NECESSITA’ Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, perciò da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo. La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata, risponde chi l’ha costretta a commetterlo.

27/05/ Art. 55 c.p. ECCESSO COLPOSO Quando nel commettere alcuno dei fatti preveduti dagli art. 51, 52, 53 e 54, si eccedono colposamente i limiti stabiliti dalla legge o dall’ordine dell’Autorità ovvero imposti dalla necessità, si applicano le disposizioni concernenti i delitti colposi, se il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo.

27/05/ Art. 185 c.p. RESTITUZIONE E RISARCIMENTO DEL DANNO Ogni reato obbliga alla restituzione, a norma delle leggi civili. Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbano rispondere per il fatto di lui.

27/05/ Art. 581 c.p. PERCOSSE Chiunque percuota taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a sei mesi o con la milta fino a lire seicentomila ( € 309,87 ). Tale disposizione non si applica quando la legge considera la violenza come elemento costitutivo o come circostanza aggravante di un altro reato.

27/05/ Art. 582 c.p. LESIONI PERSONALI Chiunque cagiona ad alcuno una lesione, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Se la malattia ha una durata non superiore a venti giorni e non concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute dagli articoli 583 e 585, ad eccezione di quelle indicate nel numero 1 e nell’ultima parte dell’articolo 577, il delitto è punibile a querela della persona offesa.

27/05/ Art. 593 c.p. OMISSIONE DI SOCCORSO Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore agli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’Autorità è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a lire seicentomila ( € 309,87 ). Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorente o di darne immediato avviso all’Autorità. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata.

27/05/ CODICE CIVILE

27/05/ Art c.c. RISARCIMENTO DEL FATTO ILLECITO Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

27/05/ Art c.c. LEGITTIMA DIFESA Non è responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di se o di altri.

27/05/ Art c.c. STATO DI NECESSITA’ Quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare se od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, e il pericolo non è stato da lui volontariamente causato né era altrimenti evitabile, al danneggiato è dovuta un’indennità, la cui misura è rimessa all’equo apprezzamento del giudice.

27/05/ Art c.c. RESPONSALIBITA’ DEI GENITORI, DEI TUTORI, DEI PRECETTORI E DEI MAESTRI D’ARTE Il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. La disposizione si applica all’affiliante. I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto.

27/05/ Questo corso è stato ideato programmato e presentato dal Maestro Denis Voltolina Cintura Nera 6° Dan Direttore Tecnico dell’ Associazione Sportiva Dilettantistica CENTRO STUDI KODOKAN JUDO CHIOGGIA

27/05/ FINE PRESENTAZIONE