Iconografia e Iconologia della Trinità a cura di Emilio Rocchi Settore ARTE E CATECHESI Ufficio Catechistico Diocesano ucd@bologna.chiesacattolica.it emiroc46@gmail.com
Divinità dello Spirito santo Primo Concilio di Costantinopoli 381 Papa: Damaso I (366-384) Convocato dall'imperatore Teodosio I Simbolo Niceno-Costantinopolitano Divinità dello Spirito santo Crediamo anche nello Spirito Santo, che è signore e dà vita, che procede dal Padre; che col Padre e col Figlio deve essere adorato e glorificato, ed ha parlato per mezzo dei Profeti…
Volta Battistero di Albenga, V° sec.
La tradizione orientale per rappresentare S.Vitale Ravenna, VI Sec. La tradizione orientale per rappresentare Dio-Trinità non ricorre direttamente alla raffigurazione del Padre, del Figlio e dello Spirito, ma raffigurando un evento biblico in cui è possibile intravedere qualcosa del mistero di Dio (Gn,18)
Lo Spirito Santo: Persona
Andrej Rublëv, l'icona delle icone (come la definì il Concilio dei Cento Capitoli), dipinta dal santo iconografo in memoria di S. Sergio, nella chiesa della Trinità tra il 1411 e il 1422. Dal 1929 presso la Galleria Tret'jacov di Mosca.
La tradizione cristiana ha visto in quei tre uomini (angeli) un riferimento dell’Antico Testamento alla Trinità: perché ogni “visita di Dio” deriva dal suo essere Trinità… cioè “relazione in se stesso”… amore che è portato ad uscire fuori di sé. La natura intima di Dio si rivela nel suo “visitare l’uomo”… non è la trinità a-temporale e lontana che viene raffigurata nell’icona, ma la Trinità all’opera nella storia della salvezza Gen.18, 1-15
Unità: - colore azzurro in ciascuno - somiglianza assoluta - sguardi («In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa» (Gv 5, 19).
- Cerchio - Calice - Altare - Cerchio - Calice - Altare
Lo Spirito Santo: Relazione di Amore
Basilica di Santa Maria Novella
"Io fui già quel che voi siete e quel che son voi ancor sarete" Masaccio (San Giovanni Valdarno 1401 - Roma 1428), La Trinità (1425-27); affresco; 667x317 cm. Firenze, Basilica di Santa Maria Novella Masaccio (San Giovanni Valdarno 1401 - Roma 1428), La Trinità (1425-27); affresco; 667x317 cm. Firenze, Basilica di Santa Maria Novella
Vasari, descrive puntualmente l’abilità unica che Masaccio dimostra nell’uso della prospettiva: "fece molto meglio gli scorti, e per ogni sorte di veduta, che niun altro che insino allora fusse stato… “ senza cogliere altro…
Lorenzo Monaco 1400, Trinità e committenti (N.Y.Metr.Mus of Art)
Lo Spirito Santo: Azione
Piero della Francesca, 1448-1450 Battesimo di Cristo (Piero della Francesca) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Battesimo di Cristo Piero della Francesca, 1448-1450 Tempera su tavola, 168 × 116 cm Londra, National Gallery Battesimo di Cristo Piero della Francesca, 1448-1450 Tempera su tavola, 168 × 116 cm Londra, National Gallery "Battesimo di Cristo" è un dipinto realizzato tra il 1448 ed il 1450 dal pittore italiano Piero della Francesca, conservato alla National Gallery di Londra. Tavola commissionata dalla badia camaldolese di Bornio, formata da due quadrati sovrapposti sormontata da un semicerchio il cui centro è occupato dalla colomba (simbolo dello Spirito Santo), dalla coppa sostenuta dal Battista e dalla figura di Cristo, questo asse mediano genera una partizione calibrata ma non simmetrica infatti l'albero a sinistra che divide la tavola in rapporto aureo, ha maggior valore di cesura che non il gruppo centrale. La luce zenitale annulla le ombre rendendo omogenea tutta la composizione. I tre angeli, vestiti di colori differenti, diversamente dalla norma iconografica non reggono i vestiti di Cristo ma si tengono per mano, in segno di concordia: molti critici vedono in loro la celebrazione tenutosi in quegli anni a Firenze per l'unificazione della chiesa occidentale con quella orientale( tra di esse uno dei temi maggiormente discussi fu quello della Trinità, in cui aveva avuto un ruolo di spicco il camaldolese Ambrogio Traversi). Tale simbolismo sembra essere testimoniato anche dalla presenza, subito dietro il neofita, di personaggi vestiti all'orientale. La composizione manifesta l'idea di appartenenza dei soggetti al tutto: la colomba dello Spirito Santo è accostabile alle nuvole sullo sfondo, Gesù è assimilabile al bianco tronco d'albero che ha accanto a sé. Alcune note: gli alberi quanto più sono lontani dal Cristo, tanto più sono scuri; il motivo della linea curva si ripropone nelle anse del fiume Giordano e nella postura del giovane battezzando sulla destra; a testimonianza della sintesi geometrica tanto cara a Piero, Giovanni Battista forma con il braccio destro e con la gamba sinistra due angoli della stessa ampiezza.
[5] “… Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate.” Luca 3
“già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco” (Mt,3)
Antifona d'Ingresso Is 45,8 Stillate dall'alto, o cieli, la vostra rugiada e dalle nubi scenda a noi il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore.
[16] Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
BOLLA: Laetentur coeli... Concilio di Basilea-Ferrara-Firenze- SESSIONE VI (6 luglio 1439) [Firenze] BOLLA: Laetentur coeli... Nel nome della santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, con l'approvazione di questo sacro ed universale concilio fiorentino, definiamo che questa verità di fede debba essere creduta e accettata da tutti i cristiani; e così tutti debbono professare che lo Spirito santo è eternamente dal Padre e dal Figlio, che ha la sua essenza e l'essere sussistente ad un tempo dal Padre e dal Figlio, e che dall'eternità procede dall'uno e dall'altro come da un unico principio e da un'unica spirazione; e dichiariamo che quello che affermano i santi dottori e padri - che lo Spirito santo procede dal Padre per mezzo del Figlio, - tende a far comprendere che anche il Figlio come il Padre è causa, secondo i Greci, principio, secondo i Latini, della sussistenza dello Spirito santo.