Che cos’è il Radon? è un gasnobilechimicamenteinerte, e può diffondere liberamente senza cambiare le proprie caratteristiche fisiche è un gas nobile, chimicamente.

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Che cos’è il Radon? è un gasnobilechimicamenteinerte, e può diffondere liberamente senza cambiare le proprie caratteristiche fisiche è un gas nobile, chimicamente inerte, e può diffondere liberamente senza cambiare le proprie caratteristiche fisiche

proviene dal decadimento Ra-226 del radioisotopo Ra-226 originato, per decadimenti successivi, dal ‘capostipite’ U-238 U-238 diffusamente presente nella crosta terrestre in concentrazione variabile in funzione della particolare conformazione geologica

radioattivo 3.82 giorni. E’ radioattivo con tempo di dimezzamento dell’attività pari a 3.82 giorni. Decade con emissione di radiazione  producendo ‘discendenti’ radioattivi che emettono radiazione

La probabilità dell’insorgenza di un danno conseguente all’esposizione al Radon dipende dalla concentrazione di attività espressa in Bq/m 3 e dal tempo di esposizione È stata osservata una correlazione tra gli effetti del fumo e del Radon: un fumatore rischia 15 volte di più rispetto ad un non fumatore esposto alla stessa concentrazione di Radon

In quali luoghi è richiesto dalla legislazione italiana il controllo e il contenimento della concentrazione di Radon? Nei luoghi in cui si svolgono attività che possono esporre i lavoratori o le persone del pubblico a sorgenti naturali come il Radon (D.Lgs. 241/2000): Tunnel, sottovie, locali sotterranei, catacombe, grotte, stabilimenti termali (per i soli lavoratori addetti) 500 Bq/m 3 Il limite di concentrazione è di 500 Bq/m 3 medi in un anno

…e nelle civili abitazioni? L’attuale legislazione non contempla l’esposizione al Radon nelle abitazioni!!!! La Direttiva CE 1990, mai recepita a livello legislativo in Italia e ormai superata raccomandava valori di riferimento: 400 Bq/m Bq/m 3 negli edifici già esistenti 200 Bq/m Bq/m 3 negli edifici nuovi

Approcci di campionamento IstantaneoIstantaneo : la misura viene eseguita in tempi brevi rispetto alla variazione di concentrazione. Sono utili in campagne di monitoraggio in ambienti in cui si pensa che siano superati i livelli critici di concentrazione ContinuoContinuo : permette di valutare le fluttuazioni di concentrazione e di correlarle con i parametri che le inducono IntegratoIntegrato : permette di determinare concentrazioni medie in intervalli di tempo predefiniti (giorni, settimane, mesi,..) per valutare l’esposizione media alle radiazioni

Procedure di misura per il Radon Metodi passiviMetodi passivi Il campionamento del Rn e dei suoi prodotti di decadimento è basato sulla naturale diffusione del gas. I rivelatori registrano i decadimenti radioattivi e l’elaborazione dei dati avviene successivamente in laboratorio. Rivelatori passivi Rivelatori passivi Rivelatori a tracciaRivelatori a traccia : sono costituiti da film polimerici sensibili alle particelle  che attraversando il materiale perdono energia, rompono il legami chimici lasciando delle micro tracce. Queste sono successivamente rese più visibili mediante attacco chimico

I rivelatori a traccia (CR-39 o LR-115) sfruttano il potere ionizzante delle oarticelle  che danneggiano le molecole del materiale dielettrico (plastiche) lungo la loro traiettroria e lasciano delle tracce di dimensioni nanometriche le tracce si rendono visibili ad un microscopio ottico mediante un attacco chimico con soluzione fortemente corrosiva durante l’esposizione dopo l‘attacco chimico

I rivelatori CR-39 Poli Allil Diglicol Carbonato – resina termoindurente ottenuta mediante processo di polimerizzazione dimensioni: (20 x 35 x 0.8 ) mm 3 Le lastrine presentano delle tracce di fondo dovute ad imperfezioni legate al processo di produzione, con una densità differente per le due facce

CR-39: i vantaggi sono pratici sono pratici (di dimensioni ridotte e maneggevoli) le misure non dipendono dalle condizioni ambientali le misure non dipendono dalle condizioni ambientali (non vi è dipendenza dalla temperatura - fino a 110°C – e dall’umidità – tra il 5% e il 95%) hanno buone caratteristiche dosimetriche hanno buone caratteristiche dosimetriche (risposta su un ampio intervallo di energie (200keV- 14MeV) e una bassa soglia di rivelazione (< 0.1 mSv))

Laboratorio per la dosimetria del Radon

Procedura di lavoro I rivelatori CR-39 devono essere esposti all’interno di un apposito contenitore affinché la valutazione delle tracce sia attribuibile al decadimento del solo Rn-222 e dei suoi prodotti di decadimento formati all’interno del contenitore stesso camera di espansione essendo il Radon un gas estremamente volatile penetra nel contenitore attraverso piccole fessure presenti nella chiusura della camera

Montaggio dei CR-39 nella camera d’espansione Eliminare la pellicola protettiva Avvitare la lastrina in modo che il lato buono sia rivolto verso l’interno del contenitore Avvitare il tappo sul contenitore

Sviluppo chimico Per analizzare i dosimetri è necessario eseguire un attacco chimico in modo tale che i fori, generati dalle particelle , abbiano dimensioni dell’ordine di 10  m e possano essere osservate con il microscopio. Materiale Soda caustica Strumentazione per il bagno termostatico Mascherina Parametri Tempo di attacco (5-6 ore) Temperatura di attacco (circa 90°C)

Analisi al microscopio ottico Discriminazione delle tracce: Le tracce generate dalle particelle  hanno una forma regolare (circolare o ellissoidale) e dimensioni dell’ordine di una decina di  m Le tracce dovute ad impurezze e deterioramento son irregolari e di dimensioni casuali

Analisi al microscopio ottico Dal conteggio del numero di tracce N si risale alla concentazione di Radon. Detta A l’area della superficie scansionata (in cm 2 ) e T il tempo di esposizione (in h) la concentrazione C è Dove per i rivelatori CR-39 la sensibilità S è: