IL NAZISMO
Adolf Hitler «il segreto della sua personalità consiste nel fatto che ciò che è assopito nel profondo dell’animo tedesco ha preso fattezze umane [...]. Questo appare in Adolf Hitler : egli è l’incarnazione de desideri profondi della nazione» Georg Schott, Das Volksbuch vom Hitlers, Munich 1924
cenni biografici Perché? Nasce a Branau am Inn, vicino a Linz (1889, diventerà cittadino tedesco solo nel 1932) A Vienna (1908-1913), retta dal borgomastro Karl Lueger, viene rifiutato all’Accademia di Belle Arti; si avvicina alle teorie antisemite (si iscrive alla Lega antisemita) Perché? Egon Schiele
La grande guerra volontario di guerra nel 1914 grande coraggio, ma «scarsa capacità di comando» (decorato di croce di guerra di secondo grado) Ferito nella battaglia della Somme (7 ottobre 1916), e Passchendaele (ottobre 1918)
1920: a Monaco s’iscrive alla DAP-> NSDAP 8.11.1923: putsch di Monaco (ispirato da L’ebreo internazionale di Henry Ford, scrive il Mein Kampf) Formate le SA e SS (1925) Elezioni 1928: NSDAP al 2,6%
Il ruolo e l’importanza di Hitler nella storia della Germania nazista Un nodo interpretativo difficile da sciogliere
Gli «intenzionalisti» una parte significativa dell'interpretazione storica ha sempre insistito sul fatto che non era necessario capire in che cosa consistesse l’unicità del nazismo, era sufficiente comprendere la personalità e le idee del suo leader: «era la Weltanschaung di Hitler a essere centrale e null’altro» (K.D. Bracher). Per gli intenzionalisti il nazismo fu hitlerismo, e nient’altro NB: si tratta di una spiegazione semplice, che viene oggi riproposta dai tanti contributi sul nazismo e l’occultismo, sulle perversioni di Hitler
I «funzionalisti» Spesso il regime nazista era caotico e, soprattutto in ambito amministrativo, privo di una pianificazione coerente. Questa passava incespicando di crisi in crisi, in una sua dinamica a spirale di autodistruzione. Hitler era un capo che non conosceva le cose. Sotto di lui i gruppi di potere lottavano tra loro, anticipando – e quindi anche «forzando» - le decisioni dello stesso Hitler per avvantaggiarsi rispetto ai rivali
Ian Khershaw Hitler è indispensabile al funzionamento del regime nazista e alla sua unicità senza Hitler non ci sarebbe stato uno stato controllato dalle SS, che non conosceva i limiti imposti dalla legge e che a partire dal 1933 ha accresciuto a dismisura il proprio potere; senza Hitler non ci sarebbe stata una guerra generale e l’attacco all’Unione Sovietica; Senza Hitler non si sarebbe verificato l’olocausto, né avrebbe preso consistenza una politica impressa dallo stato che aveva lo scopo di eliminare gli ebrei dall'Europa. Il fattore decisivo per il radicalismo senza limite e l’illimitata capacità distruttiva, propria del nazismo, fu l’autorità carismatica di Hitler e il tipo di potere che egli rappresentava. Giocò cioè un ruolo centrale il legame fra Hitler e i suoi seguaci (ai differenti livelli del regime e della società)
Le forze sotterranee del «male» tedesco
le radici profonde: nella cultura e nella società tedesca Ricordo di un glorioso passato («Germani» di Tacito come modello) Correnti di pensiero irrazionalistiche e vitalistiche (grande diffusione di società segrete che mescolano patriottismo ed esoterismo) Io-collettivo identificato con la nazione o popolo (Volk) Sciovinismo e nazionalismo aggressivo (rifiuto delle responsabilità esclusive della guerra, senso di superiorità sui popoli slavi, ecc.) Inquietudini nella borghesia e profonda sfiducia nei confronti del liberalismo
Le ragioni contingenti: le difficoltà nei ’20 Senso di umiliazione dopo la PGM (perdita di parte del territorio nazionale, delle colonie, gravose riparazioni e limitazioni alla consistenza dell’esercito) Debolezza sul piano internazionale della Repubblica di Weimar (occupazione della Rhur nel gennaio 1923) Grave crisi finanziaria e inflazionistica del 1924 Numerosi segmenti sociali, borghesi e aristocratici, hanno accettato obtorto collo la Repubblica di Weimar e ne desiderano la fine
Le radici del male Romanticismo tedesco Umiliazione dopo la 1GM Peculiare idea di nazione (Volk, Heimat) Irrazionalismo della cultura, diffusione del misticismo Crisi economiche (1924, 1929) Unificazione nazionale conquistata dal militarismo prussiano Sfiducia nel liberalismo da parte della borghesia Sciovinismo, senso di superiorità per «destino» Repubblica e democrazia considerate «non tedesche»
le luci di Weimar Costituzione democratica, aperta e molto innovativa (stato federale, ampi diritti sociali e personali, suffragio universale maschile e femminile) Ampia base di legittimità per lungo tempo avuta dai partiti popolari (SPD, Zentrum, DVP) Grande sviluppo culturale e artistico
Progetto Bauhaus
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… e le ombre Tentativi rivoluzionari soffocati nel sangue dalla stessa SPD (gli spartachisti, la Baviera …) Repubblica colpevole di avere firmato la pace umiliante e ingiusta (mito della “la pugnalata alla schiena”) Crisi della Ruhr e persistenti difficoltà economiche Limiti della Costituzione: 1. il Presidente della Repubblica è un surrogato dell’Imperatore (art. 48, il Cancelliere può governare anche senza fiducia del Parlamento), 2. non prevede il voto di sfiducia «costruttiva», 3. in caso di dimissioni o morte il Cancelliere ne assume i poteri fino alla nuova elezione
Inaspettato, distruttivo, radicale
La Grande Depressione americana Contesto: grande prosperità nei ’20 Forte produttività, salari stabili, dura compressione dei sindacati Febbre speculativa generalizzata (rimossi tutti i vincoli antitrust, nuovi strumenti di credito, ecc.) Debolezza del settore agricolo (salari molto bassi e crisi di finanziamento) Le ragioni della crisi: Saturazione del mercato dei beni duraturi (problema che la guerra ha ritardato) Ripresa dei paesi europei (che mettono dazi protezionisti) Politica economica sbagliata da parte del governo USA e della FED Woodie Guthrie, House the Rising Sun 24 ottobre («giovedì nero») e 29 ottobre («martedì nero») Banche che falliscono Imprese che non vendono e poi chiudono Disoccupazione terribile (8 milioni nel 1931)
The Grapes of Wrath (1940)
la crisi del 1929 in Germania Economia che dipende direttamente dai finanziamenti USA Disoccupazione di massa (nel 1932 6 milioni, pari al 30% della forza lavoro) Famiglie senza risparmi da parte (spazzati via dalle crisi inflazionistiche dei ’20) Rabbia per l’assenza totale di risposte dalla politica
La vittoria elettorale della NSDAP
LE RAGIONI DEL SUCCESSO NAZISTA
«non sono come tutti gli altri…» Appaiono diversi da tutti gli altri partiti: appassionati patrioti, irruenti giovani, disinteressati… Affascina la loro capacità di tradurre la violenza verbale in attacchi fisici Hanno idee e proposte semplici Pregiudizio: “la soluzione più semplice è sempre la più efficace”
Idee ben radicate nella cultura nazionalista, propria della maggioranza dei tedeschi Rifiuto di Versailles (sentimento condiviso dalla maggioranza dei tedeschi) Rigido attaccamento al principio del Vaterland (riunione di tutti i popoli di lingua tedesca; no alla democrazia perché rischia di fare cadere lo Stato in mano alle minoranze etniche) Lo Stato al servizio dell’ideale (se prima era la monarchia, ora è il partito) Il bisogno dello spazio vitale («Lebensraum») giustifica ogni atto da parte dello Stato
«i nazisti conoscono i colpevoli» Le potenze vincitrici La Repubblica di Weimar (“pugnalata alla schiena”) Gli antinazionali (i comunisti) Gli “inquinatori” della razza ariana (ebrei, zingari, minorati)
La questione ebraica e l’antisemitismo in Germania
l’antisemitismo popolare Tradizione antigiudaica del cristianesimo (es. Lutero; antisemitismo religioso, facile riconoscerli, pregiudizio nei confronti del denaro) Fine 800: diversità su basi “biologiche” e pseudo-scientifiche (Chamberlain, Spencer…) Luoghi comuni molto diffusi: Gli ebrei sono “ospiti” della nazione tedesca, pronti a tradire il Volk Gli ebrei hanno legami internazionali tra loro e mirano a dominare il mondo («I Protocolli dei savi di Sion»)
dopo il 1918 Sospetto diffuso nei confronti degli ebrei Strana sconfitta nel 1918 e ricerca di un «capro espiatorio» Origine ebraica di alcune figure politiche controverse (Rosa Luxemburg, Kurt Eisner) Nesso tra bolscevismo ed ebraismo, idea latente di una congiura contro la Germania e della finalità antinazionale della forma repubblicana Generale indifferenza rispetto alla «questione ebraica» L’antisemitismo della NSDAP non fu un motivo particolare di attrazione per gli elettori tedeschi (cfr. studi di Allen) NB: I fermenti sostenitori della visione hitleriana del problema ebraico sono circa il 10% della popolazione: sono la «massa critica» che consente di mettere in moto la macchina dello sterminio
l’antisemitismo di Hitler Idea fondamentale: «tutta la storia del mondo è riconducibile all’istinto di conservazione delle razze» Le razze hanno «un’essenza unica sotto il profilo genetico» => gli individui agiscono in un determinato modo perché sono «geneticamente» - in base alla razza – inclini a farlo Come gli individui anche le razze hanno un istinto innato alla sopravvivenza. Ogni razza cerca di conquistare più territorio per riprodursi di più e per avere più cibo a disposizione -> continuo scontro tra razze Gli ebrei non hanno mai avuto un loro territorio, non hanno mai combattuto con altre razze per la sopravvivenza 1. Gli ebrei sono una razza «parassita» 2. Gli ebrei non sono una razza «umana» (creature maligne che abitano corpi umani, influenza dell’occultismo) 3. Gli ebrei possono sopravvivere solo grazie alla sforzo pianificato e coordinato, volto a indebolire tutti i popoli genuinamente umani -> infettando la loro razza (matrimoni) 4. Gli ebrei sono nemici mortali non solo del popolo tedesco, ma di tutti i popoli «sani» -> funzione di redenzione universale svolta dal nazismo tedesco
la gerarchia tra le razze Razza Germanica, ariana (da preservare attuando un trasferimento in una regione a cavallo delle Alpi per preservarla dalla contaminazione) Herrenmenschen Altre razze ariane (inglesi, francesi, latini) (non lo sono gli slavi e i rom, anche se il pensiero nazista è contraddetto dalla realtà storica) UNTERMENSCHEN Slavi, zingari, omosessuali, minorati fisici e psichici, razze africane
L’antisemitismo nazista Lutero, pregiudizi nella cultura popolare Darwinismo sociale (Spencer, Chamberlain) Strana sconfitta del 1918 e necessità di trovare un «capro espiatorio» Particolare concezione della storia di Hitler «La storia è lotta tra razze, per la conquista del territorio vitale» Antisemitismo di natura religiosa Antisemitismo biologico «Gli ebrei hanno prosperato senza mai possedere un territorio» Pregiudizi diffusi, ebreo come elemento estraneo al Volk «Gli ebrei non seguono le leggi naturali, quindi non sono «umani»… sono virus che infettano i corpi sani delle nazioni e dei popoli» L’antisemitismo nazista
l’ascesa nazista
il ruolo della violenza Le azioni violente delle SA suonano a conferma del fatto che i nazisti “fanno sul serio” => sono credibili perché fanno quel che dicono La violenza attira una base di militanti giovani (70% ha meno di 40 anni)
un gruppo dirigente giovane Speer Himmler Goering Goebbels Heydrich Hess
Gennaio 1933: Hitler cancelliere Misure di restrizione del credito e austerità, alla fine mira alla restaurazione della monarchia (reggente Hindenburg) Governo Bruning (marzo 1930-maggio 1932) Governo che si regge sulla fiducia del presidente Hindenburg Governo von Papen (giugno-novembre 1932) Autoritario, vuole liquidare la forma democratica e instaurare una dittatura «aristocratica» Si regge sula fiducia del presidente Hindenburg Governo von Schleichter (dicembre 32-gennaio 33) Cerca di staccare alcune parti della NSDAP dal controllo di Hitler, azione che mira a istituire una dittatura militare Manovre di von Papen, che si accorda con Hitler (pensa che NSDAP non sia più un pericolo) Gennaio 1933: Hitler cancelliere
la conquista legale del potere 30.1.1933: Hitler cancelliere, governo di coalizione (3 nazisti su 11) 27.2.1933: incendio del Reichstag, incolpati i comunisti Sospesi i diritti costituzionali (le libertà di stampa, di associazione, di espressione); arrestati migliaia di comunisti Marzo 1933: elezioni pesantemente condizionate da violenze
Elezioni 1933
Gleichschaltung, «riordino» Serie di leggi che determinano: 1. Repressione delle opposizioni 2. Riassetto dei poteri istituzionali e costruzione di un sistema a partito unico 3. Ridefinizione degli equilibri interni al Partito nazista 4. Definizione dei rapporti con le Chiese 5. Costruzione di un sistema economico-associativo totalitario
1. repressione 21 marzo 1933: viene creato il tribunale politico speciale, il Volksgerichtshof (5.300 condanne capitali; inappellabilità per gli imputati ma non per il PM) 22 marzo 1933: viene creato il campo di concentramento di Dachau, destinato agli oppositori politici 26 aprile 1933: creata la Gestapo 10 maggio 1933: rogo dei libri scritti da ebrei ed oppositori del nazismo all’ università di Berlino Roland Freiser
Berlino, piazza dell’Università von Humboldt
2. Riassetto poteri istituzionali 23 Marzo 1933: decreto dei pieni poteri per 4 anni Maggio 1933: sindacati costretti a confluire nel Deutsche Arbeitsfront 14 luglio 1933: la Germania è dichiarata ufficialmente regime a partito unico 2 agosto 1934: poteri presidenziali e di governo concentrati nella figura del Cancelliere Marzo 1933: decreto dei pieni poteri per 4 anni (Cancelliere che può legiferare senza approvazione parlamentare) -> violenze e intimidazioni per farlo approvare 14 luglio 1933: la Germania è dichiarata ufficialmente regime a partito unico 30 gennaio 1934: poteri presidenziali e di governo concentrati nella figura del Cancelliere
3. nuovi equilibri nel NSDAP Rohm vuole che le Sturmabteilung sostituiscano la Wehrmacht e vuol diventare ministro della Difesa Hitler non vuole inimicarsi lo Stato Maggiore, teme l’ascesa di Rohm e subisce il volere di Hindenburg 30/6 – 2/7 1934: La notte dei lunghi coltelli SS guidate da Himmler e Heydrich, che controllano Gestapo (polizia segreta) e Servizio di sicurezza
4. i rapporti con le Chiese Chiesa luterana: sostiene subito Hitler Chiesa cattolica: Desiderio di tutelare i cattolici del Zentrum Concordato nel 1933 «Con bruciante preoccupazione» (1937), di Pio XI (preoccupazione per gli sviluppi razzisti e neopagani del nazismo)
5. La costruzione di un sistema economico-associativo totalitario
risolvere quattro problemi Eliminare la disoccupazione Eliminare la iperinflazione Espandere la produzione di beni di consumo per migliorare il tenore di vita delle classi medie Giungere alla completa autarchia NB: la causa della depressione del 1929 è della finanza ebraica internazionale
lo stato totalitario nell’economia Espulsione dei dirigenti d’industria dai processi decisionali (nazionalizzazione per chi si oppone) La classe operaia è privata di ogni voce o possibilità di dissenso (anzi è depredata dei fondi pensione) Abbandono dell’economia di mercato internazionale (impone il cambio fisso per legge; nazionalizzazione della Reichsbank e inconvertibilità del Reichsmark; uso del baratto negli accordi bilaterali internazionali) Agricoltura con una legge mutuata dall’antica Sparta (appezzamento minimo per vivere, inalienabile) Economia trainata dai lavori pubblici e dal riarmo (fino al 50% bilancio, nel 1938)
risultati economici straordinari Piena occupazione Salari e prezzi in crescita Produzione industriale in ripresa (+17,2% annuo), come il PIL (+9,5% annuo) e come i profitti delle grandi imprese NB: sistema tutto basato sull’espansione della spesa pubblica che alla lunga non può reggere; in realtà il regime ha come obiettivo la guerra a breve
lo stato totalitario nella società Le organizzazioni giovanili Hitler Jugend (obbligatoria tra i 10 e i 18 anni); Jugen Madel (ragazze dai 10 ai 14 anni) e Bund Deutscher Madel (dai 14 ai 21 anni) Le organizzazioni del mondo del lavoro Deutsche Arbeitsfront (sorta di sindacato) Kraft durch Freude (sorta di «dopolavoro») Hilfswerk Mutter und Kind (sorta di Ente per la protezione della madre e del bambino; forte aumento dei servizi sociali per l’infanzia e degli asili)
una società «pura», per essere «potente» Politica demografica Lato «positivo»: benefici fiscali, assegni e mutui agevolati per le famiglie prolifiche Lato repressivo: leggi contro l’omosessualità (1935 inasprite le leggi contro l’omosessualità); sterilizzazioni forzate di malati di mente e disabili (dal 1939 programma di eutanasia) Politica razzista e antisemita 1) Leggi di Norimberga (settembre 1935)
AKTION T4
l’antisemitismo nazista 1933: in aprile sono esclusi i non ariani da molti ambiti lavorativi (uffici pubblici, scuole, ambito medico, giuridico, universitario) 1935: Leggi di Norimberga (settembre) suddivisione dei cittadini tedeschi per grado di purezza della razza, vietati i matrimoni misti e sciolti quelli già contratti; tolta la cittadinanza tedesca e tutti i diritti politici obiettivo: creare e rendere ben visibile la divisione tra ariani ed ebrei 1938: misure mirate a rendere impossibile la vita agli ebrei e costringerli all’emigrazione -> 9-10 novembre 1938: notte dei cristalli 1939: elaborazione di piani di deportazione di massa (es. Madagascar) 1942: Conferenza di Wannsee, si decide la «soluzione finale»
Partito unico Repressione delle opposizioni Riassetto dei poteri istituzionali Equilibri nel partito nazista Ridefinizione rapporti con le chiese Sistema economico-associativo totalitario Tribunale politico Sindacato unico Notte dei lunghi coltelli Concordato (1933) Lo Stato controlla l’economia Gestapo Partito unico Le SS occupano progressivamente tutti i centri di potere Ridotti i salari della classe operaia Campi di concentramento Il Fuhrer incarna la nazione ed è ultimo decisore Lavori pubblici, finalizzati alla guerra prossima Organizzazioni giovanili, femminili, lavorative Politica demografica (positiva e negativa) Gli uomini del partito occupano lo Stato
Al passo dell’oca verso la guerra 3 ottobre 1933: la Germania esce dalla Società delle Nazioni Marzo 1935: reintroduzione della coscrizione obbligatoria e ricostituzione della Luftwaffe
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la corsa verso la guerra 7 marzo 1936: le truppe tedesche entrano in Renania 13 marzo 1938: Annessione dell’Austria al Reich 30 settembre 1938: Conferenza di Monaco, acquisizione dei Sudeti 15 marzo 1939: invasione della Cecoslovacchia 23 agosto 1939: patto di non aggressione "Molotov- Ribbentropp" tra Germania e Unione Sovietica
1 settembre 1939: inizia la Seconda Guerra Mondiale