Chiesa ed Internet Sala Santa Chiara Ufficio Comunicazioni Sociali Archidiocesi di Salerno Don Alfonso Capuano Lunedì 19 aprile 2007
Nascita di Internet Internet nasce negli anni ‘60 per applicazioni di tipo militare; il governo americano pensò che, per ovviare alla vulnerabilità delle comunicazioni in caso di un attacco nucleare, i computer collegati tra loro non dovessero avere un nodo centrale, distrutto il quale la rete diveniva instabile o addirittura inutilizzabile. Internet nasce negli anni ‘60 per applicazioni di tipo militare; il governo americano pensò che, per ovviare alla vulnerabilità delle comunicazioni in caso di un attacco nucleare, i computer collegati tra loro non dovessero avere un nodo centrale, distrutto il quale la rete diveniva instabile o addirittura inutilizzabile.
Nascita di Internet Si progettò, quindi, una «struttura distribuita» dove ogni nodo (leggi computer) avesse la stessa importanza di un qualsiasi altro. Quando nel 1969 fu realizzata fisicamente la prima rete, chiamata ARPANET, i computer connessi erano appena 4; nel 1972 erano 30 e alcuni di questi non facevano capo a strutture militari ma ad università. Si progettò, quindi, una «struttura distribuita» dove ogni nodo (leggi computer) avesse la stessa importanza di un qualsiasi altro. Quando nel 1969 fu realizzata fisicamente la prima rete, chiamata ARPANET, i computer connessi erano appena 4; nel 1972 erano 30 e alcuni di questi non facevano capo a strutture militari ma ad università.
Nascita di Internet Nel 1983 i computer connessi in rete erano centinaia di migliaia e l’esercito americano si staccò dalla rete: nacque Internet così come la conosciamo. Da allora Internet è cresciuta grazie alla possibilità che offriva di scambiare facilmente informazioni tramite posta elettronica, trasferire dati e stabilire sessioni interattive con elaboratori remoti. Nel 1983 i computer connessi in rete erano centinaia di migliaia e l’esercito americano si staccò dalla rete: nacque Internet così come la conosciamo. Da allora Internet è cresciuta grazie alla possibilità che offriva di scambiare facilmente informazioni tramite posta elettronica, trasferire dati e stabilire sessioni interattive con elaboratori remoti.
Nascita di Internet La rivoluzione che ha condotto alla struttura della Rete come la conosciamo oggi, avviene nel 1990 con la creazione del World Wide Web da parte di Tim Berners Lee al Cern di Ginevra. Il Web è basato sul concetto di ipertesto. La rivoluzione che ha condotto alla struttura della Rete come la conosciamo oggi, avviene nel 1990 con la creazione del World Wide Web da parte di Tim Berners Lee al Cern di Ginevra. Il Web è basato sul concetto di ipertesto.
Nascita di Internet In un ipertesto le associazioni di idee generate da un concetto sono rese disponibili all'utente tramite dei collegamenti (link) con altri documenti, che espongono a loro volta i concetti associati all'argomento di cui tratta il testo da cui si è partiti. Un ipertesto può inoltre diventare multimediale se al testo siano associati anche dei suoni o delle immagini. In un ipertesto le associazioni di idee generate da un concetto sono rese disponibili all'utente tramite dei collegamenti (link) con altri documenti, che espongono a loro volta i concetti associati all'argomento di cui tratta il testo da cui si è partiti. Un ipertesto può inoltre diventare multimediale se al testo siano associati anche dei suoni o delle immagini.
Nascita di Internet Applicare la tecnologia degli ipertesti multimediali a Internet significa costruire dei documenti che, pur risiedendo fisicamente su un computer, sono collegati logicamente ad altri documenti presenti su altri computer, spesso distanti migliaia di chilometri. Ciò è possibile grazie ai protocolli che consentono di stabilire collegamenti per "navigare", cioè muoversi tra un ipertesto e l'altro nella Rete. Applicare la tecnologia degli ipertesti multimediali a Internet significa costruire dei documenti che, pur risiedendo fisicamente su un computer, sono collegati logicamente ad altri documenti presenti su altri computer, spesso distanti migliaia di chilometri. Ciò è possibile grazie ai protocolli che consentono di stabilire collegamenti per "navigare", cioè muoversi tra un ipertesto e l'altro nella Rete.
Nascita di Internet I protocolli più diffusi sono: I protocolli più diffusi sono: HTTP. (Hyper Text Transfer Protocol) Protocollo di trasferimento ipertestuale. E' quello che permette la comunicazione ipertestuale, ovvero le pagine web. HTTP. (Hyper Text Transfer Protocol) Protocollo di trasferimento ipertestuale. E' quello che permette la comunicazione ipertestuale, ovvero le pagine web. HTTPS. (Hyper Text Transfer Protocol Secure) Trasferimento HTTP sicuro, cioè in grado di mantenere la riservatezza di dati importanti come numeri di carte di credito o altro. HTTPS. (Hyper Text Transfer Protocol Secure) Trasferimento HTTP sicuro, cioè in grado di mantenere la riservatezza di dati importanti come numeri di carte di credito o altro. FTP. (File Transfer Protocol) Protocollo di trasferimento file. Permette di trasferire file di qualunque genere da un computer remoto ad un altro. FTP. (File Transfer Protocol) Protocollo di trasferimento file. Permette di trasferire file di qualunque genere da un computer remoto ad un altro. IMAP. (Internet Message Access Protocol) Protocollo di accesso ai messaggi internet, addetto alla ricezione dei messaggi di posta elettronica. IMAP. (Internet Message Access Protocol) Protocollo di accesso ai messaggi internet, addetto alla ricezione dei messaggi di posta elettronica.
Nascita di Internet NNTP. (Network News Transfer Protocol) Protocollo addetto alla gestione dei messaggi dei newsgroup su un server news. NNTP. (Network News Transfer Protocol) Protocollo addetto alla gestione dei messaggi dei newsgroup su un server news. POP3. (Post Office Protocol) Protocollo di ufficio postale. E' il protocollo più diffuso per la ricezione di messaggi di posta elettronica. POP3. (Post Office Protocol) Protocollo di ufficio postale. E' il protocollo più diffuso per la ricezione di messaggi di posta elettronica. SMTP. (Simple Mail Transfer Protocol) Protocollo per il semplice trasferimento di posta. E' il più diffuso protocollo per l'invio di messaggi di posta elettronica. SMTP. (Simple Mail Transfer Protocol) Protocollo per il semplice trasferimento di posta. E' il più diffuso protocollo per l'invio di messaggi di posta elettronica. Telnet. Protocollo dotato di una interfaccia grafica che permette di dialogare con computer remoti per ottenere risposte, dare comandi o invio di file. Per questa caratteristica, ne fanno uso gli hacker per aggirare i controlli sullo scambio delle informazioni Telnet. Protocollo dotato di una interfaccia grafica che permette di dialogare con computer remoti per ottenere risposte, dare comandi o invio di file. Per questa caratteristica, ne fanno uso gli hacker per aggirare i controlli sullo scambio delle informazioni
Nascita di Internet I servizi più conosciuti, insieme al WWW, sono la posta elettronica, con la quale è possibile ricevere e inviare messaggi quasi in tempo reale in tutto il mondo, i newsgroup, gruppi in cui si può partecipare a discussioni su qualunque argomento scrivendo le proprie osservazioni e leggendo quelle degli altri, servizio FTP di trasferimento di file di qualunque genere da computer remoti al nostro, chat, in cui ci si può scambiare chiacchiere in diretta, videoconferenza, in cui, utilizzando microfoni e videocamere, è possibile che più persone sparse nel mondo interagiscano in tempo reale in voce e in video. I servizi più conosciuti, insieme al WWW, sono la posta elettronica, con la quale è possibile ricevere e inviare messaggi quasi in tempo reale in tutto il mondo, i newsgroup, gruppi in cui si può partecipare a discussioni su qualunque argomento scrivendo le proprie osservazioni e leggendo quelle degli altri, servizio FTP di trasferimento di file di qualunque genere da computer remoti al nostro, chat, in cui ci si può scambiare chiacchiere in diretta, videoconferenza, in cui, utilizzando microfoni e videocamere, è possibile che più persone sparse nel mondo interagiscano in tempo reale in voce e in video.
Vaticano II Cristo ha comandato agli apostoli e ai loro successori di ammaestrare "tutti i popoli", di essere "luce del mondo", di proclamare il vangelo senza confini di tempo e di luogo. Come Cristo stesso, nella sua vita terrena, ci ha dato la dimostrazione di essere il perfetto "comunicatore", e come gli apostoli hanno usato le tecniche di comunicazione che avevano a disposizione, così anche oggi l’azione pastorale richiede che si sappiano utilizzare le possibilità e gli strumenti più recenti. Non sarà quindi obbediente al comando di Cristo chi non sfrutta convenientemente le possibilità offerte da questi strumenti per estendere al maggior numero di uomini il raggio di diffusione del vangelo. Perciò il concilio Vaticano II esorta i cattolici ad usare "gli strumenti della comunicazione sociale, senza indugio e con ogni impegno, nelle varie forme di apostolato". Cristo ha comandato agli apostoli e ai loro successori di ammaestrare "tutti i popoli", di essere "luce del mondo", di proclamare il vangelo senza confini di tempo e di luogo. Come Cristo stesso, nella sua vita terrena, ci ha dato la dimostrazione di essere il perfetto "comunicatore", e come gli apostoli hanno usato le tecniche di comunicazione che avevano a disposizione, così anche oggi l’azione pastorale richiede che si sappiano utilizzare le possibilità e gli strumenti più recenti. Non sarà quindi obbediente al comando di Cristo chi non sfrutta convenientemente le possibilità offerte da questi strumenti per estendere al maggior numero di uomini il raggio di diffusione del vangelo. Perciò il concilio Vaticano II esorta i cattolici ad usare "gli strumenti della comunicazione sociale, senza indugio e con ogni impegno, nelle varie forme di apostolato". EV04,906 EV04,906
La Chiesa e Internet PONTIFICIO CONSIGLIO DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI LA CHIESA E INTERNET I. Introduzione I. Introduzione Introduzione II. Opportunità e sfide II. Opportunità e sfide Opportunità e sfideOpportunità e sfide III. Raccomandazioni e conclusione III. Raccomandazioni e conclusione Raccomandazioni e conclusioneRaccomandazioni e conclusione
I. Introduzione L'approccio della Chiesa ai mezzi di comunicazione sociale è stato essenzialmente positivo L'approccio della Chiesa ai mezzi di comunicazione sociale è stato essenzialmente positivo Secondo la Chiesa la storia delle comunicazioni umane somiglia a un lungo viaggio che conduce l'umanità “dall'orgoglioso progetto di Babele, fino alla Pentecoste”. Secondo la Chiesa la storia delle comunicazioni umane somiglia a un lungo viaggio che conduce l'umanità “dall'orgoglioso progetto di Babele, fino alla Pentecoste”. La Chiesa ha un duplice scopo a proposito dei mezzi di comunicazione sociale. La Chiesa ha un duplice scopo a proposito dei mezzi di comunicazione sociale. Ad extraAd extra Ad IntraAd Intra “non basta, quindi, usarli per diffondere il messaggio cristiano e il Magistero della Chiesa, ma occorre integrare il messaggio stesso in questa nuova cultura creata dalla comunicazione moderna”. G. Paolo II “non basta, quindi, usarli per diffondere il messaggio cristiano e il Magistero della Chiesa, ma occorre integrare il messaggio stesso in questa nuova cultura creata dalla comunicazione moderna”. G. Paolo II
II. Opportunità e sfide Internet è importante per molte attività e numerosi programmi ecclesiali quali l'evangelizzazione, la ri- evangelizzazione, la nuova evangelizzazione e la tradizionale opera missionaria ad gentes, la catechesi e altri tipi di educazione, notizie e informazioni, l'apologetica, governo, amministrazione e alcune forme di direzione spirituale e pastorale. Internet è importante per molte attività e numerosi programmi ecclesiali quali l'evangelizzazione, la ri- evangelizzazione, la nuova evangelizzazione e la tradizionale opera missionaria ad gentes, la catechesi e altri tipi di educazione, notizie e informazioni, l'apologetica, governo, amministrazione e alcune forme di direzione spirituale e pastorale.
II. Opportunità e sfide Nella comunicazione ad extra questo “sistema permette accesso immediato e diretto a importanti fonti religiose e spirituali, a grandi biblioteche, a musei e luoghi di culto, a documenti magisteriali, a scritti dei Padri e Dottori della Chiesa e alla saggezza religiosa di secoli. Nella comunicazione ad extra questo “sistema permette accesso immediato e diretto a importanti fonti religiose e spirituali, a grandi biblioteche, a musei e luoghi di culto, a documenti magisteriali, a scritti dei Padri e Dottori della Chiesa e alla saggezza religiosa di secoli.
II. Opportunità e sfide Nella comunicazione ad intra Internet permette un “flusso bidirezionale di informazione e opinioni fra Pastori e fedeli” che è “il mezzo per realizzare concretamente il carattere di «comunione» della Chiesa”. Nella comunicazione ad intra Internet permette un “flusso bidirezionale di informazione e opinioni fra Pastori e fedeli” che è “il mezzo per realizzare concretamente il carattere di «comunione» della Chiesa”.
II. Opportunità e sfide Quella dell'educazione e della formazione è un'altra area opportuna e necessaria. «Oggi tutti hanno bisogno di alcune forme di costante educazione ai media, sia per studio personale sia per poter partecipare a un programma organizzato o per entrambe le cose. Più che insegnare tecniche, l'educazione dei mezzi di comunicazione sociale, contribuisce a suscitare nelle persone il buon gusto e il veritiero giudizio morale. Si tratta di un aspetto di formazione della coscienza. Attraverso le sue scuole e i suoi programmi di formazione, la Chiesa dovrebbe offrire un'educazione in materia di media di questo tipo». Quella dell'educazione e della formazione è un'altra area opportuna e necessaria. «Oggi tutti hanno bisogno di alcune forme di costante educazione ai media, sia per studio personale sia per poter partecipare a un programma organizzato o per entrambe le cose. Più che insegnare tecniche, l'educazione dei mezzi di comunicazione sociale, contribuisce a suscitare nelle persone il buon gusto e il veritiero giudizio morale. Si tratta di un aspetto di formazione della coscienza. Attraverso le sue scuole e i suoi programmi di formazione, la Chiesa dovrebbe offrire un'educazione in materia di media di questo tipo».
II. Opportunità e sfide Ai giovani in particolare bisogna insegnare «non solo a essere buoni cristiani quando sono lettori, ascoltatori o spettatori, ma anche a utilizzare attivamente tutte le possibilità che offrono gli strumenti di comunicazione... Così i giovani diventeranno a pieno titolo cittadini dell'era delle comunicazioni sociali, che sembra aver preso inizio nel nostro tempo» … Trasmettere nozioni relative a Internet e alla nuova tecnologia significa molto più che applicare tecniche di insegnamento. I giovani devono imparare come vivere bene nel mondo del ciberspazio, saper giudicare quanto vi trovano secondo sani criteri morali e utilizzare la nuova tecnologia per il proprio sviluppo integrale e per il bene degli altri. Ai giovani in particolare bisogna insegnare «non solo a essere buoni cristiani quando sono lettori, ascoltatori o spettatori, ma anche a utilizzare attivamente tutte le possibilità che offrono gli strumenti di comunicazione... Così i giovani diventeranno a pieno titolo cittadini dell'era delle comunicazioni sociali, che sembra aver preso inizio nel nostro tempo» … Trasmettere nozioni relative a Internet e alla nuova tecnologia significa molto più che applicare tecniche di insegnamento. I giovani devono imparare come vivere bene nel mondo del ciberspazio, saper giudicare quanto vi trovano secondo sani criteri morali e utilizzare la nuova tecnologia per il proprio sviluppo integrale e per il bene degli altri.
II. Opportunità e sfide A livello profondo il mondo dei mezzi di comunicazione sociale può a volte sembrare indifferente e perfino ostile alla fede e alla morale cristiana. Questo è dovuto in parte al fatto che la cultura dei mezzi di comunicazione sociale è così profondamente imbevuta di un senso tipicamente post- moderno che la sola verità assoluta è che non esistono verità assolute o che, se esistessero, sarebbero inaccessibili alla ragione umana e quindi irrilevanti. A livello profondo il mondo dei mezzi di comunicazione sociale può a volte sembrare indifferente e perfino ostile alla fede e alla morale cristiana. Questo è dovuto in parte al fatto che la cultura dei mezzi di comunicazione sociale è così profondamente imbevuta di un senso tipicamente post- moderno che la sola verità assoluta è che non esistono verità assolute o che, se esistessero, sarebbero inaccessibili alla ragione umana e quindi irrilevanti.
II. Opportunità e sfide Siti denigratori Siti denigratori Confusione tra posizioni ufficiali e non Confusione tra posizioni ufficiali e non Supermercato della fede Supermercato della fede Realtà virtuale e realtà sacramentale Realtà virtuale e realtà sacramentale
III. Raccomandazioni Ai responsabili ecclesiali. Chi svolge funzioni direttive in tutti i settori della Chiesa deve comprendere i mezzi di comunicazione sociale, applicare questa comprensione all'elaborazione dei piani pastorali sulle comunicazioni sociali, con politiche e programmi concreti in questo settore, e fare un uso appropriato dei mezzi di comunicazione sociale. Dove necessario, i responsabili ecclesiali stessi dovrebbero ricevere una formazione mass-mediale. Infatti «la Chiesa riceverebbe un servizio migliore se quanti detengono cariche e svolgono funzioni a suo nome venissero formati nella comunicazione». Ai responsabili ecclesiali. Chi svolge funzioni direttive in tutti i settori della Chiesa deve comprendere i mezzi di comunicazione sociale, applicare questa comprensione all'elaborazione dei piani pastorali sulle comunicazioni sociali, con politiche e programmi concreti in questo settore, e fare un uso appropriato dei mezzi di comunicazione sociale. Dove necessario, i responsabili ecclesiali stessi dovrebbero ricevere una formazione mass-mediale. Infatti «la Chiesa riceverebbe un servizio migliore se quanti detengono cariche e svolgono funzioni a suo nome venissero formati nella comunicazione».
III. Raccomandazioni Agli agenti pastorali. Sacerdoti, diaconi, religiosi e operatori laici di pastorale dovrebbero studiare i mezzi di comunicazione sociale per comprenderne meglio l'impatto sugli individui e sulla società e aiutarli ad acquisire metodi di comunicazione adatti alla sensibilità e agli interessi delle persone. Oggi ciò implica ovviamente lo studio di Internet al fine di utilizzarlo anche nello svolgimento del proprio lavoro. I siti web possono anche essere utilizzati per offrire aggiornamenti teologici e suggerimenti pastorali. Agli agenti pastorali. Sacerdoti, diaconi, religiosi e operatori laici di pastorale dovrebbero studiare i mezzi di comunicazione sociale per comprenderne meglio l'impatto sugli individui e sulla società e aiutarli ad acquisire metodi di comunicazione adatti alla sensibilità e agli interessi delle persone. Oggi ciò implica ovviamente lo studio di Internet al fine di utilizzarlo anche nello svolgimento del proprio lavoro. I siti web possono anche essere utilizzati per offrire aggiornamenti teologici e suggerimenti pastorali.
III. Raccomandazioni Agli educatori e ai catechisti. L'Istruzione Pastorale Communio et progressio ha affrontato il «dovere urgente» delle scuole cattoliche di formare comunicatori e recettori delle comunicazioni sociali sulla base dei principi cristiani pertinenti. Questo messaggio è stato ripetuto molte volte. Nell'era di Internet, con la sua enorme diffusione e il suo forte impatto, questa necessità è più urgente che mai. Agli educatori e ai catechisti. L'Istruzione Pastorale Communio et progressio ha affrontato il «dovere urgente» delle scuole cattoliche di formare comunicatori e recettori delle comunicazioni sociali sulla base dei principi cristiani pertinenti. Questo messaggio è stato ripetuto molte volte. Nell'era di Internet, con la sua enorme diffusione e il suo forte impatto, questa necessità è più urgente che mai.Communio et progressioCommunio et progressio
III. Raccomandazioni Ai genitori. Per il bene dei loro figli e proprio, i genitori devono «imparare a essere spettatori, ascoltatori e lettori consapevoli, agendo da modello di uso prudente dei media in casa». Per quanto riguarda Internet, i bambini e i giovani hanno spesso più familiarità con questo mezzo che i propri genitori. Ciononostante, i genitori hanno l'obbligo di guidare e sorvegliare i loro figli mentre lo utilizzano. Se questo significa dover imparare di più su Internet di quanto non abbiano fatto finora, tanto meglio. Ai genitori. Per il bene dei loro figli e proprio, i genitori devono «imparare a essere spettatori, ascoltatori e lettori consapevoli, agendo da modello di uso prudente dei media in casa». Per quanto riguarda Internet, i bambini e i giovani hanno spesso più familiarità con questo mezzo che i propri genitori. Ciononostante, i genitori hanno l'obbligo di guidare e sorvegliare i loro figli mentre lo utilizzano. Se questo significa dover imparare di più su Internet di quanto non abbiano fatto finora, tanto meglio.
III. Raccomandazioni Ai bambini e ai giovani. Internet è una porta aperta su un mondo affascinante ed eccitante con una grande influenza formativa, ma non tutto ciò che esiste al di là di questa porta è sano, sicuro e vero. «Secondo l'età e le circostanze i bambini e i giovani dovrebbero essere avviati alla formazione circa i mezzi di comunicazione sociale, resistendo alla tentazione semplificatoria della passività acritica, a pressioni esercitate dai loro compagni e allo sfruttamento commerciale». I giovani hanno il dovere di utilizzare bene Internet per riguardo a se stessi, ai propri genitori, parenti, amici, Pastori, insegnanti, e infine per obbedire a Dio. Ai bambini e ai giovani. Internet è una porta aperta su un mondo affascinante ed eccitante con una grande influenza formativa, ma non tutto ciò che esiste al di là di questa porta è sano, sicuro e vero. «Secondo l'età e le circostanze i bambini e i giovani dovrebbero essere avviati alla formazione circa i mezzi di comunicazione sociale, resistendo alla tentazione semplificatoria della passività acritica, a pressioni esercitate dai loro compagni e allo sfruttamento commerciale». I giovani hanno il dovere di utilizzare bene Internet per riguardo a se stessi, ai propri genitori, parenti, amici, Pastori, insegnanti, e infine per obbedire a Dio.
III. Raccomandazioni A tutte le persone di buona volontà. Infine, spendiamo una parola su alcune virtù che devono essere coltivate da chiunque desideri fare un buon uso di Internet. Il loro esercizio dovrebbe basarsi su una valutazione realistica dei contenuti di Internet. È necessaria molta prudenza per individuare con chiarezza le implicazioni, il potenziale di bene e di male di questo muovo mezzo e per affrontare in maniera creativa le sfide che pone e le opportunità che offre. È necessaria giustizia, in particolare per eliminare il « digital divide », il divario di informazione fra i ricchi e i poveri nel mondo di oggi. A tutte le persone di buona volontà. Infine, spendiamo una parola su alcune virtù che devono essere coltivate da chiunque desideri fare un buon uso di Internet. Il loro esercizio dovrebbe basarsi su una valutazione realistica dei contenuti di Internet. È necessaria molta prudenza per individuare con chiarezza le implicazioni, il potenziale di bene e di male di questo muovo mezzo e per affrontare in maniera creativa le sfide che pone e le opportunità che offre. È necessaria giustizia, in particolare per eliminare il « digital divide », il divario di informazione fra i ricchi e i poveri nel mondo di oggi.
III. Raccomandazioni A tutte le persone di buona volontà. Ciò richiede un impegno, in favore del bene comune internazionale e la «globalizzazione della solidarietà». Sono necessari forza e coraggio. Ciò significa difendere la fede contro il relativismo religioso e morale, l'altruismo e la generosità contro il consumismo individualistico e la decenza contro la sensualità e il peccato. È necessaria la temperanza, un approccio auto- disciplinato a questo importante strumento tecnologico che è Internet, per utilizzarlo saggiamente e soltanto per fare il bene. A tutte le persone di buona volontà. Ciò richiede un impegno, in favore del bene comune internazionale e la «globalizzazione della solidarietà». Sono necessari forza e coraggio. Ciò significa difendere la fede contro il relativismo religioso e morale, l'altruismo e la generosità contro il consumismo individualistico e la decenza contro la sensualità e il peccato. È necessaria la temperanza, un approccio auto- disciplinato a questo importante strumento tecnologico che è Internet, per utilizzarlo saggiamente e soltanto per fare il bene.
III. Raccomandazioni Riflettendo su Internet, così come su altri mezzi di comunicazione sociale, ricordiamo che Cristo è il «perfetto Comunicatore»,54 la norma e il modello dell'approccio della Chiesa alle comunicazioni e il contenuto che la Chiesa è obbligata a comunicare. «Che i cattolici impegnati nel mondo delle comunicazioni sociali predichino la verità di Gesù ancor più gioiosamente e coraggiosamente dai tetti cosicché tutti gli uomini e tutte le donne possano conoscere l'amore che è il centro della comunicazione che Dio fa di se stesso in Gesù Cristo, lo stesso, ieri, oggi e sempre». Riflettendo su Internet, così come su altri mezzi di comunicazione sociale, ricordiamo che Cristo è il «perfetto Comunicatore»,54 la norma e il modello dell'approccio della Chiesa alle comunicazioni e il contenuto che la Chiesa è obbligata a comunicare. «Che i cattolici impegnati nel mondo delle comunicazioni sociali predichino la verità di Gesù ancor più gioiosamente e coraggiosamente dai tetti cosicché tutti gli uomini e tutte le donne possano conoscere l'amore che è il centro della comunicazione che Dio fa di se stesso in Gesù Cristo, lo stesso, ieri, oggi e sempre».
Bibliografia -Giovanni Paolo II, Il rapido sviluppo, CEI, Comunicazione e missione, Direttorio su Comunicazioni … -Giovanni Paolo II, “Internet: un nuovo forum per proclamare il Vangelo”, XXXVI Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali -Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali,Chiesa in Internet, 24/2/2002 -Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, Chiesa in Internet, 24/2/2002 -Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali,Etica in Internet, 24/2/2002 -Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, Etica in Internet, 24/2/2002 -Giovanni Paolo II, Enciclica Redemptoris missio (1990) -Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Ecclesia in Africa (1995) -CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia -Pontificio Consiglio della Cultura,Per una pastorale della cultura, Pontificio Consiglio della Cultura, Per una pastorale della cultura, 1999