L’immigrazione: problemi, opportunità, prospettive Crema 30 gennaio 2012 Gabriella Lessana.

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Transcript della presentazione:

L’immigrazione: problemi, opportunità, prospettive Crema 30 gennaio 2012 Gabriella Lessana

Quando ti allontani dal tuo paese.. [...]…qualcosa si stacca dal tuo cuore e resta lì. Forse prima tu non lo capisci, ti senti solo un po’ preoccupato. Poi il tempo passa e tu senti la mancanza di qualcosa. Di qualcosa che hai avuto nel cuore, nel corpo, nella mente, nella vita. Senti la mancanza del tuo paese, della tua vita, con i tuoi amici di sempre. E, credimi, questa è la prima cosa che ti fa vivere di nostalgia e ti fa soffrire. Poi viene il razzismo, che mette a dura prova la tua pazienza...] Prima di venire in Italia, ero molto felice. Felice perché non pensavo che la vita fuori patria fosse così difficile. Mi sembrava solo un sogno che finalmente si realizzava. Karim, Senegal, 16 anni

Per esempio entravi …… …in una cafeteria chiedevi un panino e ti dicevano:” Di segale o bianco?” E tu non sapevi di cosa stavano parlando. Che cos’era? Un panino era sempre un panino. Non c’ era in Italia una cosa come il pane di segale o il pane bianco o il pane integrale; era il pane. Il pane è pane e basta. Ebbene, cosa mi stavano chiedendo sul pane? E lo dicevano così in fretta… Non riuscivo a capire una parola.. Riccardo Massoni, da American Mosaic, 1970

Stranieri residenti In Italia al 1 gennaio ,5% della popolazione totale e continuano ad aumentare Nel 2010: 7%

Nati in Italia nel % del totale dei nati da residenti in Italia

Incremento della popolazione I bambini stranieri che nascono qui contribuiscono alla crescita demografica dell’Italia ( che sarebbe altrimenti in calo) La popolazione italiana: al 1 gennaio al 1 gennaio 2011 L’incremento demografico è dovuto interamante alla dinamica naturale e migratoria dei residenti stranieri

Madrelingua In quale lingua ti devo parlare? La sera quando finisce il giorno, e la tua testa sotto il peso dei sogni mi cade tra le braccia, ecco che dal cuore rifiorisce sulla bocca una ninna nanna nella mia vecchia lingua. (…) Ma allora qual è la mia appartenenza? Continuo ad essere straniera in questo paese? Mi sono ambientata e adattata a vivere qui- non fa parte di questa decisione anche la parola? In quale lingua ti devo parlare? Tutti i giorni per strada saluto il vicino in questa nuova lingua, il pane lo porto a casa in tedesco; … e tu sei nato qui! Non è questa una cosa importante per l’anima? In quale lingua ti devo parlare? (…) Quale delle due lingue sarà la tua? …………. Guadalupe Bedregal - Zaefferer, in L’Europa delle culture, Fondazione Ismu, 1996

I diritti Ius soli: chi nasce sul suolo di uno Stato è cittadino di quello Stato. Ius sanguinis: la cittadinanza dipende dai genitori

Le principali cittadinanze: uno scenario multietnico Romania Albania Marocco Rep.Pop. Cinese Ucraina Filippine India Polonia Moldavia

Distribuzione sul territorio italiano 35% al Nord 25,2% al Centro 13,5% al Sud

Stranieri a Crema Anno Residenti stranieri Residenti totali % stranieri Fam. con almeno 1 straniero Nati in Italia , , , , , ,

Comune di Crema Gli stranieri maggiormente presenti Romeni, albanesi, marocchini, egiziani, ucraini, indiani, moldavi, peruviani, ecuadoregni, tunisini, nigeriani, senegalesi, cinesi, boliviani, serbi, filippini, brasiliani, cingalesi, pachistani, ivoriani In Italia le nazionalità presenti sono circa 200

Comune di Crema Le prime 5 nazionalità CittadinanzaNumero% Romania59317,9 Albania40312,1 Marocco35010,5 Egitto3129,4 Ucraina2196,6

I modelli di integrazione: l’assimilazionismo L’integrazione è possibile nella misura in cui gli immigrati acquisiscono la cultura e i modi di vita della popolazione locale. Le espressioni delle diversità etno-culturali sono possibili solo all’interno della sfera privata,mentre quella pubblica è lo spazio della condivisione di valori comuni, universali e neutrali.

I modelli di integrazione il multiculturalismo 1 Si riconosce che la società è composta da differenti gruppi etnici, ciascuno dei quali connotato da un patrimonio culturale irriducibile che deve essere tutelato e riconosciuto politicamente. Si ha un riconoscimento delle differenze che possono rappresentare la base per l’autorappresentazione, l’azione e le rivendicazioni anche all’interno dello spazio pubblico.

il multiculturalismo 2 I diversi gruppi etnici vivono gli uni accanto agli altri senza comunicare. Vite parallele non comunicanti.Vengono riconosciute le identità delle varie minoranze senza chiedere, come contropartita, nessun atto di fedeltà ai valori occidentali.

I modelli di integrazione: l’interculturalismo ● L'interculturalità, come progetto politico, prevede scelte che permettano la creazione di spazi per un confronto tra i gruppi, promuove la conoscenza reciproca dei cittadini e degli stranieri a tutti i livelli della vita economica, sociale e culturale. ● Gli individui sono invitati a riflettere sulla propria cultura e educati a prenderne le distanze per avviare un dialogo con altri individui portatori di culture diverse ● Primo obiettivo di un progetto interculturale è quello di riconoscere che la propria cultura è una possibilità tra le altre, che non esiste tra esse un ordine gerarchico e che una cultura non può essere giudicata a partire da un'altra..

Tra 50 anni… nel 2065 Una persona su 4 sarà un immigrato Una su 3 avrà più di 65 anni da 4,6 milioni (7,5%) nel 2011 a 14,1 milioni (23%)nel 2065 Saranno gli immigrati a pagare le nostre pensioni. Se andassero via tutti saremmo davvero nei guai

I principali lavori Servizi domestici e di assistenza Infermieri Lavoratori nell’edilizia Ristoratori Commercio Lavoratori agricoli Lavoratori stagionali ………………………

Famiglia mononucleare ricongiunta Famiglia divisa di fatto Famiglia monoparentale Famiglie coabitanti Famiglie miste

Frammenti di storie Hussein,13 anni somalo: “Nel mio paese ero abituato a muovermi da solo, libero di andare e venire. Là ero considerato grande; lavoravo, provvedevo a mia madre e ai miei fratelli più piccoli. Quando sono arrivato qui mi sono sentito perso come un bambino piccolo: ero considerato un minorenne, come dite voi.. Ho provato a uscire di casa solo dopo 2 mesi perché avevo paura di perdermi. Qui a Milano tutti stanno chiusi nelle loro case, non sai chi abita vicino a te. Da noi le case sono aperte e tutti sanno cosa succede agli altri. E poi mi ha colpito il grande silenzio della gente nelle città. Ci sono migliaia di persone per le strade e nella metropolitana ma tutti sono silenziosi e guardano diritto davanti a sé. E sono tutti vestiti di scuro, tutti tristi”

Grazie dell’attenzione g.