1 UN SOSTEGNO STRATEGICO E OPERATIVO ALLE IMPRESE Strumenti di analisi e di programmazione finanziaria Operazioni di raccolta a medio termine, quali opportunità Inserire nome e società del Relatore
2 Sommario La cornice di riferimento Check Up economico finanziario Analizzare, valutare, identificare soluzioni Soluzioni operative Fondo di garanzia MCC per le PMI SIMEST Legge 133 lettera C Finanziamenti BEI per la Ricerca e Sviluppo
3 La cornice di riferimento
4 Il 2009 presenta condizioni estremamente sfavorevoli per la finanza delle PMI La crisi dei mutui subprime si è riversata anche in Europa creando condizioni di scarsa liquidità per le banche commerciali italiane L'introduzione delle nuove regole di vigilanza previste dall'accordo di Basilea2 prevista per il luglio 2008 è destinata ad ampliare notevolmente il perimetro delle imprese sotto osservazione da parte delle banche I processi di concentrazione e fusione bancaria in Italia hanno peggiorato il rapporto con le PMI sia sul piano della concentrazione dei fidi, che sul piano della continuità dei rapporti personali Il sistema di finanziamento delle PMI è sottoposto nell’anno in corso alla pressione di tre forze negative
5 GLI SVILUPPI Ad una crisi prevalentemente finanziaria, si è aggiunta negli ultimi due anni una crisi più sistemica che ha coinvolto il sistema industriale produttivo.
6 GLI SVILUPPI Forte situazione competitiva internazionale, domestica e all’interno dei distretti Richiesta dal mercato per una forte specializzazione produttiva Esasperata ricerca del “prezzo” Globalizzazione - ingresso nell’arena competitiva di nuove grandi capacità produttive. Drammatica riduzione del ciclo di vita dei prodotti
7 GLI SVILUPPI LA SITUAZIONE RICHIEDE QUINDI: Maggiori investimenti per Internazionalizzare Maggiori investimenti in ricerca e sviluppo IN UN MOMENTO DI: Ridotta capacità di utilizzo della leva finanziaria Maggiore esigenza di investimento in capitale di rischio
8 LA CRISI FINANZIARIA E IL SISTEMA BANCARIO Il superamento della fase più acuta della crisi finanziaria è avvenuto grazie all ’ immissione di ingenti capitali pubblici nel sistema bancario dei principali paesi occidentali In Italia il sistema bancario era relativamente solido e poco esposto agli strumenti finanziari più pericolosi, ma non avendo beneficiato degli aiuti pubblici ricevuti dalle banche straniere, è oggi relativamente più debole a livello internazionale I livelli di patrimonializzazione del sistema bancario italiano sono oggi inferiori a quelli di molte banche estere
9 LA CRISI FINANZIARIA E IL SISTEMA BANCARIO (segue) I dati della Banca d'Italia mettono in luce la contrazione del credito bancario alle imprese La riduzione del credito bancario alle imprese ha creato situazioni di estrema difficoltà all'intero sistema azienda: è noto che molte aziende sono sottocapitalizzate, sorrette in gran parte dal credito bancario In tali condizioni di precarietà del credito e per evitare situazioni di stress finanziario, sì è creata la necessita di conferire mezzi finanziari necessari per ricapitalizzare l'impresa o, in alternativa, di favorire processi di concentrazione aziendale con altre imprese o con gruppi del medesimo settore o ancora fare ricorso ad operazioni di risanamento (turnaround)
10 Il costo del credito
11 Il costo del credito/2
12 LE RISPOSTE ALLA CRISI: LA PREVENZIONE E' la prevenzione di potenziali situazioni critiche future la prima risposta da dare al sistema bancario Ecco perché abbiamo utilizzato come slogan di questo intervento: Analizziamo Valutiamo Troviamo soluzioni
13 LE RELAZIONI BANCA-IMPRESA La relazione banca-impresa è oggi sempre meno una relazione personalizzata I vincoli posti dalle normative internazionali e dalle ristrettezze patrimoniali all ’ operatività degli istituti di credito, … uniti al deteriorarsi della qualità del credito delle imprese a causa della crisi … e al rapido turnover di dirigenti nell ’ ambito delle fusioni, concentrazioni e riorganizzazioni nel settore del credito portano a trasformare la relazione banca-impresa in una relazione basata più su "documenti" che non su una conoscenza diretta dell ’ azienda Nei migliori dei casi, la relazione e la conoscenza diretta deve comunque passare attraverso le griglie di bilanci, business plan e rating
14 LE AZIENDE DEVONO COMUNICARE MEGLIO E IN MODO PIU’ FORMALE, PIU’ SOFISTICATO Costruzione di un track record con buona profondità storica e con una alta comparabilità Interventi di riclassificazione dei bilanci civilistici quando necessario Inserimento nel fascicolo di dati qualitativi non solo quantitativi Predisposizione di piani prospettici, esplicitazione e giustificazione delle strategie
15 LE AZIONI PER LO SVILUPPO DI UNA NUOVA RELAZIONE CON LA BANCA Costruzione di una politica della comunicazione Capacità di cogliere l’effetto disciplina del Risk Rating come stimolo e driver dell’approccio gestionale Instaurare la relazione con la banca sulla base di temi specifici e progetti/bisogni definiti Riduzione della fragmentazione dei rapporti Ricerca della vicinanza territoriale/culturale
16 LE AZIONI SUL GOVERNO DELLA STRATEGIA E DELLE SCELTE OPERATIVE DELL ’ IMPRESA Azioni sulla strategia Attività effettiva di pianificazione strategica Adeguatezza dell’organico Azioni sull’equilibrio economico finanziario Presidio sul capitale circolante e liquidità Valutazione sulla redditività futura di ogni singolo investimento Governo sulla leva finanziaria (Controllo su costo del debito e sul ROE) Azioni sulla gestione andamentale Monitoraggio attento dei segnali che manda il sistema Gestione costante del rapporto con il sistema
17 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Dobbiamo essere attrezzati con strumenti di monitoraggio ed analisi. Strumenti flessibili, che ci possono dare risposte in termini “previsionali” sugli effetti futuri delle nostre decisioni. Strumenti che aiutino a descrivere con puntualità il presente e che possano Dare una idea “educata” dei risultati futuri che si otterranno grazie alle Scelte strategiche di oggi.
18 Checkup economico finanziario Analisi situazione storica Elaborazione situazione prospettica Valutazioni strategie gestionali
19 Congiuntura economico-finanziaria Fonte: Banca d’Itali dati Settembre 2011
20 Congiuntura economico-finanziaria Fonte: Banca d’Italia dati Settembre 2011
21 Erogazione del Credito Fonte: Banca d’Italia dati Ottobre 2011
22 Andamento del costo del denaro Fonte: Banca d’Italia dati Ottobre 2011
23 Esigenze Esigenza di controllo Esigenza di consapevolezza -Valutazione dei dati storici -Comparazione con i competitors -Soluzioni attivabili -Impatti delle strategie azendali (internazionalizzazione, ricerca, ….) -Impatti delle scelte finanziarie (debito e/o equity) IMPRESA SOLUZIONI
24 Metodo di analisi Check-upeconomico-finanziario Analisi Qualitative Diagnosi Soluzioni finanziarie e Strumenti per il miglioramento delle performance Analisi Comparativa Analisi Quantitative Patrimonializzazione Consolidamento del debito Accesso a nuovo debito Rating Prospettico
25 Scala di Valori AAA AA A BBB+ BBB- BB+ BB- B+ B- CCC+ CCC- CC+ CC- C D VALORI TANGIBILI Centrale dei Rischi Elasticità Economica Elasticità Strategica Elasticità Informativa Elasticità Patrimoniale e Finanziaria VARIABILI INTANGIBILI ANDAMENTALE Strategie AZIONI Analisi del Settore BENCHMARK Analisi Prospettiche PROIEZIONI (Visione through the cycles) Rating Check-up Finanziario
26 Check-up Finanziario Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Rating Quantitativo CCC- Score Qualitativo ---- Certificaz. Controllo di Gestione ---- Rating Complessivo ---- Rating
27 Check-up Finanziario Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Equilibrio Patrimoniale 2222 Equilibrio Economico 2222 Equilibrio Finanziario 3333 Trend di Sviluppo -222 Rating Quantitativo CCC- Equilibri Analizzati
28 Check-up Finanziario Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Cap.Proprio / (Cap. Fisso + Att.Extra Gestione) 40,59%40,87%41,48%39,20% Cap.Proprio + Cap. di Terzi ml / (Cap.Fisso + Att.Extra Gestione) 85,02%83,57%82,65%77,31% Rating Equilibrio Patrimoniale 2222 Equilibrio Patrimoniale
29 Check-up Finanziario Equilibrio Economico Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Roi (Return On Investments) -1,22% -0,86%-3,83% Roi Rettificato -2,11%-1,68%-1,23%-5,09% i% Tasso di Interesse 4,18%2,65%1,88%2,43% Roi Rettificato - i% -6,29%-4,33%-3,11%-7,52% Rating Equilibrio Economico 2222 Valore Interessi Passivi Bancari Int. Pass. Bancari/ Fatturato 2,77%1,86%1,37%1,69% Costo del denaro v/Istituti Bancari 4,18%2,65%1,88%2,43%
30 Check-up Finanziario Equilibrio Finanziario Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Coefficiente di Indebitamento 1,301,311,291,49 Turnover 0,850,810,770,86 Rating Equilibrio Finanziario 3333
31 Check-up Finanziario Trend di Sviluppo Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Δ Fatturato --7,65%-7,59%15,24% Δ (Cap. Fisso - ∆+ Ris. Rivalutazione) - Δ Fatturato -4,44%4,06%-15,04% Δ Attivo Corrente - Δ Fatturato --7,98%15,51%6,70% Δ (Cap. Proprio - ∆+ Ris. Rivalutazione.) / (Cap. Fisso + Att. Extra Gestione) -0,69%1,50%-5,51% Δ Cap. di Terzi / (Cap.Proprio - ∆+ Ris. Rivalutazione) -0,30%-1,64%15,91% Δ Roi Rettif. - i% -31,23%28,24%-142,08% Δ (Mon Rettificato - Oneri Finanziari.) / (Cap.Proprio - ∆+ Ris. Rivalutazione) -2,94%18,75%-192,70% Rating Trend di Sviluppo -222
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33
34 Analisi Competitors
35 Analisi Competitors
36 Analisi Competitors
37 What if analysis Con questo sistema è possibile: Ipotizzare l’impatto delle soluzioni individuate, rispetto ai dati storici analizzati Valutare l’impatto di scelte strategiche (contenute in un business plan?)
38 Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Equilibrio Patrimoniale 2222 Equilibrio Economico 2222 Equilibrio Finanziario 3333 Trend di Sviluppo -222 Rating Quantitativo CCC- Equilibri Analizzati (situazione iniziale) What if analysis
39 Equilibrio Patrimoniale (situazione iniziale) Bilancio Analizzato (periodo/anno/tipo) Definitivo Provvisorio Cap.Proprio / (Cap. Fisso + Att.Extra Gestione) 40,59%40,87%41,48%39,20% Cap.Proprio + Cap. di Terzi ml / (Cap.Fisso + Att.Extra Gestione) 85,02%83,57%82,65%77,31% Rating Equilibrio Patrimoniale 2222 What if analysis
40 Sulla posizione si è simulato l’impatto di un’operazione di medio lungo termine di € ,00 (mix consolidamento del debito e prestito partecipativo). What if analysis
41 Prossimi casi riguardano un’impresa che a seguito di importanti progetti di investimento, programmati a partire dall’esercizio 2011, valuterà se: Ricorrere ad un mutuo a medio lungo termine Ricorrere sia ad un mutuo che ad un leasing What if analysis
42 What if analysis Rating (ipotesi mutuo)
43 What if analysis Rating (ipotesi mutuo + leasing)
44 What if analysis
45 Analisi Storica Programmazione Strategie Dati consuntivi storici Dati di Settore Rating Rating di Settore Business Plan Rating Prospettico Ricorso a “strumenti finanziari” Operazioni straordinarie I “Momenti” dell’Analisi
46 S Simest, Legge 133 del 2008 Lettera C Un intervento di successo
47 Simest E’ la finanziaria del Ministero dello Sviluppo Economico, partecipata dalle principali banche italiane e dal sistema Confindustria SIMEST gestisce strumenti finanziari e servizi reali che accompagnano le aziende nella competizione internazionale
48 Legge 133/8 del 2008 Finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati esteri – Legge 133/8 art 6 comma 2 lettera a) Finanziamenti agevolati per studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza tecnica, collegati ad investimenti italiani all’estero – Legge 133/8 art 6 comma 2 lettera b) Finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici – Legge 133/8 art 6 comma 2 lettera a)
49 Lettera a) Spese finanziabili fino ad un max 85% per un importo non superiore a quello consentito dall’applicazione della norma comunitaria “de minimis” : Spese di struttura (costituzione e funzionamento delle strutture permanenti, ecc.). Spese per azioni promozionali (mostre e fiere, pubblicità, formazione, consulenze, ecc.). Spese per interventi vari (25% della somma delle spese precedenti). Intervento assistito da fidejussione bancaria
50 Lettera b) Iniziative finanziabili: Spese relative a studi di fattibilità collegati ad investimenti italiani all’estero; Spese relative a programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani all’estero. importo comunque non superiore a: euro ,00 per studi collegati ad investimenti commerciali; euro ,00 per studi collegati ad investimenti produttivi; euro ,00 per assistenza tecnica. Intervento assistito da fidejussione bancaria
51 Lettera c) il perché Flessibile nell’obiettivo Importo adeguato Utilizzabile anche senza fidejussione bancaria Non incide sulla centrale rischi Tasso agevolato Durata interessante
52 Soggetti beneficiari Società di capitali. Italiane. appartenenti alla categoria delle PMI che abbiano realizzato, nei 3 esercizi antecedenti la richiesta di finanziamento, un fatturato estero almeno pari al 20% del fatturato totale. Al momento dell’erogazione i beneficiari devono essere trasformati in SPA
53 Lettera c) - Finalità Consentire alle imprese di raggiungere e/o mantenere un rapporto (ultimo bilancio) Patrimonio netto/Immobilizzazioni nette pari o superiore a 0,65 (livello d’ingresso). Le imprese possono presentare domanda qualunque sia il valore del loro rapporto PN/Imm Nette. Nel caso di rapporto inferiore allo 0,65 l’intervento di SIMEST dovrà essere assistito da garanzia bancaria.
54 Calcolo dell’indice Numeratore: Patrimonio Netto Al netto delle quote del Capitale Sociale sottoscritte e non ancora versate da parte dei soci Al netto dei versamenti soci in conto futuro aumento di capitale (a meno di delibera di conversione definitiva) Al netto della componente distribuita degli utili di esercizio Denominatore: Totale Attivo Immobilizzato Al netto dei crediti entro i 12 mesi dell'attivo immobilizzato (tranne i crediti infragruppo) Sommati i crediti verso clienti oltre 12 mesi Sommati i crediti intergruppo (dell'Att. Circ) oltre 12 mesi; Sommati i crediti immobilizzati (sofferenza)(dell'Att. Circ); Sommati gli altri crediti oltre 12 mesi (dell'Att. Circ).
55 Importo massimo del finanziamento Pari al 25% del Patrimonio netto della richiedente e comunque non superiore a €
56 Fasi del finanziamento – fase 1 comprende l’erogazione del 100% del finanziamento e due anni di pre-ammortamento
57 Rimborso e Condizioni del finanziamento – fase 2 Ipotesi A: in 5 anni al 15% del tasso di riferimento (ma non inferiore allo 0,50%) per le imprese che al termine della prima fase hanno migliorato o mantenuto costante il livello di solidità patrimoniale (livello di ingresso) espresso al momento dell’erogazione del finanziamento
58 Tasso di riferimento Validità dal 01/10/2011 al 31/10/2011 Finanziamenti Legge 133/08 art. 6, comma 2, lett. a), b) e c) Tasso di riferimento UE 3,05% Tasso agevolato (15% del tasso UE, minimo 0,50%) Ad oggi quindi 0,50%
59 Rimborso Condizioni del finanziamento – fase 2 Ipotesi B: in un’unica soluzione a tasso di riferimento per le imprese che al termine della prima fase non hanno raggiunto il livello soglia o hanno registrato una flessione maggiore del 5% rispetto al livello di ingresso (anche nel caso in cui venga rispettato il livello soglia dello 0,65%). Nel caso in cui la flessione sia nel limite del 5%, rispettando il livello soglia, è previsto il prolungamento di 1 anno del preammortamento per raggiungere nuovamente il livello di ingresso.
60 Durata La durata è 7 o 8 anni compreso un pre-ammortamento di 2 o 3 anni a seconda delle ipotesi valutate nella slide precedente
61 Richiesta PMI media ft exp triennio 20% miglioramento patrimoniale se LS ≥ 0,65% → LS=LI se LS < 0,65% → FOL Delibera 60 gg da ricezione domanda Contratto 60 gg da delibera Erogazione 6 mesi da contratto SPA se LS < 0,65% → FOL Preamm. fino alla fine del II° esercizio intero dell'impresa succesivo alla erogazione Rimborso se LS ≥ 0,65 dopo la fine del II° esercizio succ. la delibera → 5 anni se LI -5% → +12 mesi preamm. se LS < 0,65% o LI - 5,1% → rimborso 3mesi Ammort. se LS/LI ≥ → 0,5 se LS/LI < TR (2,24)
62 Spunti di riflessione Nel corso del 2010 presentate 170 A fine giugno 2011 presentate 470 Fondo a carattere rotativo di iniziali Euro 200 mio
63 Cosa chiede Simest Una presentazione della situazione economico patrimoniale attuale e prospettica dell’azienda Una descrizione dell’attività produttiva, della situazione competitiva dell’azienda Una descrizione del progetto a “carattere internazionale” che l’intervento aiuta a promuovere.
64 Fondo di garanzia per le PMI
65 Il Fondo di garanzia per le PMI Il Fondo di garanzia per le PMI è stato costituito presso MCC con legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) “allo scopo di assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese” Dal 1999 MCC gestisce il Fondo, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico L’amministrazione del Fondo è stata affidata ad un Comitato, composto da 21 persone, costituito da rappresentanti dell’Amministrazione Centrale (10), delle regioni (1), delle banche (1) e delle organizzazioni rappresentative a livello nazionale delle PMI (9).
66 L’operatività L’operatività ha trovato ulteriore impulso con l’art. 11, comma 4, D.L. 185/2008 e il Decreto Ministeriale di attuazione che, oltre a rifinanziarne la dotazione, ha introdotto la garanzia dello Stato in ultima istanza, rendendo la garanzia eleggibile ai fini di Basilea2, riducendo l’accantonamento a patrimonio degli istituti di credito rispetto ai finanziamenti erogati e, pertanto, agevolando ulteriormente l’assistenza alle imprese. La validità di questo intervento è confermata dal numero di operazioni deliberate nel solo 2009 (24.600) e nel 2010 (50.000).
67 L’operatività Altra importante modifica è l’ammissibilità, con decorrenza dall’ , del settore «trasporto merci c/terzi su strada» pur con una garanzia dell’importo massimo di ,00 euro. Infine, con decorrenza , il fondo di garanzia ha modificato gli scoring, cioè i parametri finanziari che le imprese devono rispettare per poter accedere alla garanzia pubblica; quest’ultimo intervento è volto a consentire l’accesso all’agevolazione a un numero maggiore di imprese
68 Fonte: Unicredit-MCC
69 Favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica. Le principali caratteristiche: Oggetto e Finalità
70 Le principali caratteristiche: Soggetti beneficiari Il Fondo interviene a favore delle Piccole e Medie Imprese appartenenti a tutti i settori economici, comprese le imprese artigiane e le imprese in fase di start up.
71 Le principali caratteristiche: Soggetti beneficiari per essere considerate PMI devono essere in possesso dei parametri dimensionali di cui alla vigente disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato alle piccole e medie imprese (decreto MAP del 18 aprile 2005, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 238 del 12 ottobre 2005), ed alla Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003);
72 Le principali caratteristiche: Soggetti beneficiari devono essere valutate “economicamente e finanziariamente sane” mediante appositi modelli, sulla base dei dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi e della situazione contabile aggiornata a data recente.
73 sono ammesse le PMI appartenenti a qualsiasi settore (ad eccezione dei settori “sensibili” esclusi dall’UE: agricoltura, cantieristica navale, industria automobilistica, etc.) e dal 1° dicembre 2009 anche il trasporto merci – ATECO (trasporto merci su strada), situate sul territorio nazionale (anche per investimenti all’estero). N.B. Non è ammesso l’intervento del Fondo in garanzia diretta per le imprese ubicate nel Lazio e nella Toscana. Le principali caratteristiche: Soggetti beneficiari
74 Le principali caratteristiche: Operazioni ammissibili Può accedere all’intervento del Fondo qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di impresa, con benefici in termini di diversificazione delle fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese.
75 E’ ammissibile qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché direttamente finalizzata all’attività d’impresa. − finanziamenti a medio – lungo termine a fronte di investimenti, − leasing finanziario (anche immobiliare 18 anni), − acquisizione di partecipazioni a fronte di investimenti, − prestiti partecipativi a fronte di investimenti, − altre operazioni (breve termine, consolidamento, fideiussioni, finanziamenti a medio - lungo termine per liquidità, etc. ). Le principali caratteristiche: Operazioni ammissibili
76 Le principali caratteristiche: Importo massimo garantito L’importo massimo garantito complessivo per ciascuna impresa beneficiaria non può superare l’importo di ,00 Euro. Vi sono delle eccezioni, come l’esempio che segue: nel settore del Trasporto merci su strada (Ateco ‘91 n° 60.25) è fissato un massimo di € ,00 Euro (in rispetto del limite massimo previsto dal “de minimis” per questo settore).
77 Le principali caratteristiche: Copertura della garanzia La garanzia rilasciata dal Fondo varia dal 50% all’70% in relazione alle aree geografiche in cui risiede l’impresa. Solo per le aziende di cui al settore Istat la garanzia rilasciata è dell’80%. Sulla quota di finanziamento coperta dalla garanzia del Fondo non può essere acquisita alcuna altra garanzia reale, assicurativa e bancaria.
78 Zone a) e Contratti d’area o Patti Territoriali. Imprese a prevalente Partecipazione femminile Imprese di cui al codice Istat Zone 87.3.c)Restanti Territori Medie Imprese e Consorzi 1) Finanziamenti 2) Prestiti Partecipativi e Partecipazioni ,50% - 0,25% - 1,00% - 0,50% Piccole Imprese 1)Finanziamenti 2)Prestiti Partecipativi e Partecipazioni ,25% - 0,125% - 0,50% - 0,25% Microimprese per tutte le operazioni.-- 0,125%- 0,25% Le principali caratteristiche: I costi
79 L’intera operatività del Fondo viene sottoposta ai limiti previsti dalle vigenti disposizioni comunitarie in materia di aiuti “de minimis” (Regolamento CE n. 1998/2006), che non possono superare nel triennio l’importo complessivo di € ,00; per il settore trasporti l’importo è ridotto ad € ,00. Le principali caratteristiche: Cumulabilità con altre agevolazioni
80 La Valutazione dei Soggetti Beneficiari Finali La fascia di valutazione dell’impresa si ottiene dalla sequenza delle lettere: - AA-BA fascia 1, - AB-BB-CB-CA-AC fascia 2, - BC-CC fascia 3. Le imprese in fascia 3 sono escluse d’ufficio dall’intervento del Fondo. Le nuove imprese vengono valutate sulla base dei bilanci previsionali e di una dettagliata relazione tecnica.
81 La Valutazione dei Soggetti Beneficiari Finali Le imprese appartenenti alla Fascia 1 e alla Fascia 2 sono inserite nella Fascia 3 in caso di richieste di intervento del Fondo su finanziamenti di durata non superiore a 36 mesi il cui importo, sommato agli altri finanziamenti già garantiti dal Fondo, superi il 25% del fatturato relativo all’ultimo bilancio approvato.
82 Finanziamenti BEI per la ricerca e lo Sviluppo
83 FINANZIAMENTI BEI GLOBAL LOAN INDIVIDUAL LOAN
84 FINANZIAMENTI BEI GLOBAL LOAN <25/M€ (50/M SE MIDCAP -3Kdip- O FRAMEWORK) Intermediari bancari INDIVIDUAL LOAN >25/M€ Analiai tecnica, economica, finanziaria e creditizia = BEI
85 FINANZIAMENTI BEI RSI (PRODOTTO/PROCESSO) PMI
86 FINANZIAMENTI BEI RSI (PRODOTTO/PROCESSO) SOGGETTI DI QUALUNQUE DIMENSIONE 50% DEL COSTO (100% SU PMI MAX 12,5/M) TASSO DI NORMA FAVOREVOLE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI PROVVISTA BEI ESENTI DA IMPOSTA DI BOLLO PMI
87 FINANZIAMENTI BEI RSI (PRODOTTO/PROCESSO) SOGGETTI DI QUALUNQUE DIMENSIONE 50% DEL COSTO (100% SU PMI MAX 12,5/M) TASSO DI NORMA FAVOREVOLE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI PROVVISTA BEI ESENTI DA IMPOSTA DI BOLLO PMI (PROGETTI MAX 25/M) MATERIALI, IMMATERIALI, CIRCOLANTE 5-15 ANNI 100% DEL PROGETTO (MAX 12,5/M) TASSO E IMPOSTA COME PER RSI