PRIME CAPANNE SABUCINA IPOGEI EDIFICI RETTANGOLARI MURAPORTELLA FORNACE FONDERIA TOMBE A FOSSA TOMBE A CAMERA CAPODARSO 4° D foto 4°C foto
In questa immagine si può vedere il sito archeologico di Sabucina che si trova a circa 10 Km a nord- est di Caltanissetta. In questa foto si vedono degli scavi archeologici che mostrano il passato dell’uomo a Sabucina (XX-XVI secolo a.C.).XXXVI secolo a.C.
I primi edifici erano a pianta circolare delimitate da un muretto di pietrame a secco e ricoperte di legni e paglia. Il pavimento era formato da uno strato di argilla battuta con al centro un focolare per come risulta da tracce di cenere trovate dagli archeologi. Nel tetto vi era un’apertura per permettere la fuoriuscita del fumo.
Le capanne erano collegate a ipogei scavati nella roccia e usati come luogo di ricovero e anche per gli animali.
Prima gli edifici erano di forma circolare e dopo l’influenza egea sono stati costruiti a pianta rettangolare divisi in due ambienti accostati sul lato corto.
Queste foto rappresentano i resti delle mura difensive di Sabucina. Le mura erano molto alte. Sono state distrutte da Ducezio durante la rivolta dei Siculi contro i Greci e ricostruite più volte. Dopo sono state costruite delle torri.
La portella è un passaggio segreto, si trova lungo le mura difensive del centro abitato. Questo passaggio serviva per uscire dal centro abitato anche quando era assediato dai nemici per potersi procurare il cibo.
Alcune capanne dei periodi precedenti vengono riutilizzate e fra queste c’è la capanna n. 16 che è stata trasformata in fornace e fu usata per cuocere oggetti in terracotta. Un’altra capanna diventò una fonderia e fu usata per fabbricare le armi. Dentro la fonderia furono trovate delle matrici per armi in bronzo.
Erano dei buchi scavati sotto terra dove si seppellivano i morti in posizione fetale. Non si usavano solo una volta ma venivano riutilizzati, infatti sono stati trovati resti di più scheletri. Le tombe venivano ricoperte con lastre di pietre o con tegole. Questo tipo di tombe si chiamano a fossa.
Queste immagini raffigurano tombe a camera artificiali di età preistorica realizzate tra l’VIII e il VII secolo a.C. lungo il pendio del monte Sabucina. La tomba è scavata nella roccia e aveva un corridoio d’accesso. In queste tombe sono stati trovati corredi funerari.
Di fronte al monte Sabucina c’è un monte che si chiama Capodarso. I due monti sono divisi dal fiume Salso che si chiama anche Imera Meridionale. In cima c’era un abitato preistorico di cui sono stati trovati tre scalini che portano su uno strapiombo. Gli archeologi pensano forse o che servivano per fare sacrifici o che servivano per scendere con le scale di corda.