IL NAZISMO
La Repubblica diWeimar In Germania, nel novembre del 1918, la sconfitta subita nel primo conflitto mondiale porta all’abdicazione dell’imperatore e alla proclamazione della Repubblica. La Costituzione del nuovo Stato, redatta nella città di Weimar, nasce da un compromesso politico tra: le forze del grande Partito socialdemocratico, moderato e riformista; i gruppi conservatori e tradizionalisti della società e dell’esercito.
Debolezza politica e crisi economica Si succedono governi deboli, socialdemocratici e conservatori, che non hanno il consenso necessario per affrontare la disastrosa crisi economica. I danni della guerra e il pagamento delle indennità previsto dai trattati di pace determina: il crollo del valore del marco; una spaventosa inflazione.
La rivolta spartachista La situazione è carica di tensione. La Lega di Spartaco, di ispirazione comunista e guidata da Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg: avversa la neonata Repubblica; incita alla rivoluzione le masse proletarie. Nel gennaio del 1919 gli spartachisti organizzano alcune manifestazioni di protesta, che vengono duramente represse: Liebknecht e la Luxemburg vengono rapiti e assassinati.
La nascita del Partito nazionalsocialista L’incapacità dei governi nel risolvere i problemi economici e politici favorisce la proliferazione di movimenti estremisti eversivi. Nel 1920 Adolf Hitler fonda il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (NSDAP), che raccoglie consensi fra i reduci disoccupati, grazie a vaghe promesse di: occupazione; stabilità; rivincita militare; anticomunismo.
Il “putsch” di Monaco e il Mein Kampf Nel novembre del 1923 a Monaco Hitler tenta un’insurrezione (il cosiddetto “putsch” di Monaco). Il tentativo fallisce e Hitler viene arrestato e condannato a cinque anni di carcere (in gran parte condonati). In prigione dedica molto del suo tempo alla stesura del testo base dell’ideologia nazista, il Mein Kampf (La mia lotta).
Il programma di Stresemann Dopo la tentata insurrezione di Monaco, la Germania recupera stabilità politica con un governo di grande coalizione di forze democratiche, presieduto da Gustav Stresemann. Il suo programma si basa su quattro punti precisi: ottenere per via diplomatica la revisione dei trattati di Versailles; usare pieni poteri contro l’eversione di destra e di sinistra; emettere un nuovo marco stabile; ridurre la spesa pubblica.
Il piano Dawes e la ripresa economica A partire dal 1923 gli USA decidono di aiutare la ripresa economica tedesca, anche per permettere alla Germania di pagare i danni di guerra. Gli aiuti finanziari americani previsti dal piano Dawes consentono: la stabilizzazione del marco; l’avvio della ripresa economica; una crescita costante fino al 1929.
Gli effetti della crisi di Wall Street Nel 1929 gli effetti della crisi di Wall Street si ripercuotono anche in Europa e si fanno sentire con particolare forza in Germania. Il crollo della Borsa statunitense spinge banche e investitori a richiamare negli USA i capitali impegnati in Germania. La nuova crisi economico-finanziaria porta: al fallimento di molte aziende; all’aumento della disoccupazione.
Il consenso al nazismo Il Partito nazista di Hitler, schierato su posizioni ultra-nazionaliste e razziste, ottiene crescenti consensi, perché dà voce: al malcontento causato dalla crisi economica; al risentimento verso le potenze che hanno vinto la Prima guerra mondiale. Inoltre, Hitler può contare anche sull’appoggio della grande industria tedesca.
Le “camicie brune” Il partito è coadiuvato da un vero e proprio raggruppamento paramilitare, le Sturmabteilungen (SA o “camicie brune”) che: sono composte per lo più da reduci di guerra e disoccupati; sono affidate al comando di Ernst Röhm. Il Paese diventa preda della violenza nazista, che le forze dell’ordine non sono in grado di fermare.
Hitler cancelliere Il Partito nazionalsocialista, nelle consultazioni elettorali del 1929 e del 1932, ottiene consensi sempre crescenti. Il 30 gennaio 1933 il presidente della Repubblica incarica Hitler di formare un governo di coalizione. Hitler riesce in poco tempo a: farsi affidare pieni poteri di governo; esautorare il Parlamento della funzione legislativa.
Gestapo e Schutz-Staffeln (SS) In breve tempo vengono sciolti tutti i partiti, a eccezione di quello nazista, e i sindacati vengono sostituiti con i Consigli del lavoro. Per coordinare l’azione politica repressiva all’interno del Paese vengono create: la Gestapo (polizia politica segreta), per controllare e schedare le opposizioni; le SS (Schutz-Staffeln, “squadre di difesa”), al comando di Heinrich Himmler, uomo di fiducia di Hitler.
La “notte dei lunghi coltelli” Hitler, contestato dalla base nazista, insofferente alla politica di compromesso con imprenditori e conservatori, decide di sbarazzarsi dell’opposizione interna. Il 30 giugno 1934, in quella che passerà alla storia come la “notte dei lunghi coltelli”, i vertici delle SA, accusati di cospirazione, vengono massacrati dalle SS per ordine di Hitler.
La nascita del Terzo Reich Nell’agosto del 1934, quando muore il presidente della Repubblica, Hitler assume anche questa carica. Vengono così cancellati formalmente anche gli ultimi residui della Repubblica di Weimar e nasce il Terzo Reich (Terzo Impero), di cui Hitler è il Führer (duce). La società passa sotto il controllo istituzionale e sociale del Führer e del Partito nazionalsocialista.