Seminario GLI SPAZI DEL POSSIBILE Consiglio Regione Lombardia 18.06.2012 La montagna: La montagna: un “centro” nel margine un “centro” nel margine Giuseppe.

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un “centro” nel margine
Transcript della presentazione:

Seminario GLI SPAZI DEL POSSIBILE Consiglio Regione Lombardia La montagna: La montagna: un “centro” nel margine un “centro” nel margine Giuseppe Dematteis Giuseppe Dematteis Associazione Dislivelli ricerca e comunicazione sulla Associazione Dislivelli ricerca e comunicazione sulla montagna. Torino montagna. Torino

La marginalità della montagna A) come fragilità: ambientale, demografica economica, sociale, politica

La marginalità della montagna B) come deprivazione rispetto a chi vive in città: Meno occasioni di interazione sociale, –poco lavoro qualificato, Isolamento, carenza di servizi rappresentanza politica quasi nulla

Ricchezza nella marginalità Gli ecosistemi e i loro “servizi” Le risorse naturali (acqua, boschi, pascoli, terreni agrari, …) La qualità ambientale e paesaggistica Le conoscenze e i patrimoni culturali locali Le tradizioni di autogoverno locale

Lo scambo ineguale con la città Dare: MONTAGNAAvere: CITTA’ Acque, energia idroelettricaI fiumi, l’acqua potabile, lo sivluppo industriale Minerali e rocce Metallurgia, materiali da costruzione e ornamentali boschi Legna da ardere e da lavoro Ecosistemi, biodiversitàServizi ecosistemici Uomini e donneForza lavoro Corridoi valliviCollegamenti internazionali

Il destino della montagna: tre ipotesi 1° Urbanizzare le aree utili (centri turistici, fondi valle prossimi alla pianura) e ri-naturalizzare il resto 2° Green economy: sfruttare le risorse primarie 3° Laboratorio per sperimentare nuovi modelli di vita e di insediamento: PORTARE LA CITTA’ IN MONTAGNA

Il diritto alla città (diversa) La modernità ha portato la città in pianura Urbs e civitas Senza popolazione niente civitas / senza civitas spopolamento Creare le opportunità della città in un ambiente diverso e migliore

La ricerca “Vivere a Km 0” Svolta dall’Associazione Dislivelli su incarico della Comunità montana Valchiusella e della provincia di Torino nel Su 4 aree-campione: Valchiusella, alta e bassa valle di Susa, Alta Langa Oggetto: i vantaggi e i limiti dell’abitare e lavorare in montagna oggi Vedi: G. Dematteis (a cura di): Montanari per scelta, F. Angeli Editore

Crescono i residenti Variazione % dei residenti : Totale Stranieri Valchiusella: + 0,54 + 3,98 Bassa valle di Susa: + 10,02 + 6,09 Alta valle di Susa: + 10,31 + 7,22 Alta Langa: - 3,00 + 6,21

I nuovi insediati. Motivazioni positive Un ambiente migliore: - natura, paesaggio, aria salubre, sport - meno stress Utilizzo delle risorse locali (agricoltura, allevamento, ricettività ecc.) La casa dei miei sogni (con l’orto) Minor costo della vita Vita di comunità, amministrazione comunale amica

I nuovi insediati. Difficoltà Condizioni climatiche Isolamento fisico e difficoltà di integrarsi nella società locale Poco lavoro sul posto, spostamenti pendolari lunghi e costosi Carenza di servizi Tele-connessioni carenti: ADSL, banda larga, TV

Tipi di nuovi insediati Per necessità economiche: dal 60 all’80% Per vivere in un ambiente diverso: dal 10 al 40% Per un lavoro legato a risorse tipicamente montane: dal 5 al 10% Innovazione individuale / innovazione collettiva Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni locali

Valutazioni Pochi nuovi insediati nella montagna piemontese a confronto di altre aree in Europa Forti differenze tra zone n crescita (basse valli e grandi stazioni sciistiche) e zone in declino (la restante montagna interna) Effetto città nelle zone in crescita Criticità nelle zone n declino: accessibilità, banda larga, occupazione, servizi, socialità

Valutazioni La nuova popolazione è prevalentemente urbana (vuole avere i vantaggi della città) È portatrice di modi di vita e di lavoro diversi, estranei e talvolta in contrasto con quelli tradizionali locali Difficoltà di inserimento e di integrazione nella vita locale

Quali politiche? Nessuna politica: abbandono e rinaturalizzazione delle zone non attrattive Attrazione indiscriminata: fare massa per raggiungere le soglie di popolamento necessarie per mantenere i servizi Attrazione selettiva: qualità ambientale e della vita, occupazioni legate alla valorizzazione delle risorse montane Ibridazione culturale

L’AZIONE LOCALE Il ruolo insostituibile dei soggetti locali Visioni strategiche a scala intercomunale Governare il territorio (consumi di suolo, recupero del patrimonio edilizio paesaggio e ambiente, infrastrutture, nuovi modelli insediativi) Produrre cultura, ibridare la cultura tradizionale Attrarre, accogliere, accompagnare. Servizi: viabilità, sgombero neve, trasporti pubblici, assistenza ecc.

Regioni, governo centrale, Ue La montagna non è solo margine, è diversa Promuovere l’intercomunalità Sostenere le unioni di comuni come attori dello sviluppo locale e co-gestori delle risorse locali ( servizi ecosistemici, acqua, boschi, …) Infrastrutture e servizi (smart mountain) Decentramento di attività qualificate (ricerca, formazione, gestione ambientale ecc.) Agevolazioni fiscali Rappresentanza politica

La montagna: vedere il centro nel margine Giuseppe Dematteis Associazione Dislivelli ricerca e comunicazione sulla montagna. GRAZIE PER L’ASCOLTO