GALILEI IL PADRE DELLA SCIENZA MODERNA

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Transcript della presentazione:

GALILEI IL PADRE DELLA SCIENZA MODERNA “Adotta un monumento” Istituto C. “L. Fibonacci” Pisa Anno scolastico 2008/09 GALILEI IL PADRE DELLA SCIENZA MODERNA Classe 2°B La vita di Galilei Scoperte Gli scontri con la chiesa Galilei a Pisa I

ISTITUTO COMPRENSIVO “L. FIBONACCI” Anno scolastico 2008/2009 La classe 2°B della Scuola secondaria di primo grado “L. Fibonacci” di Pisa ha partecipato ad un progetto europeo, ”Adotta un monumento”, promosso dall’Ufficio Cultura del Comune di Pisa, in occasione dell’anno galileiano.

Classe 2°B La classe ha accolto con interesse ed entusiasmo la proposta e, dopo un’accurata discussione, sono stati individuati gli aspetti relativi all’argomento scelto, il modo di procedere e definite le caratteristiche del prodotto finale. Alunni II B

Progetto “Adotta Un Monumento” Il progetto, che ha visto l’avvio durante le ore di lettere, è stato sviluppato per le specifiche competenze anche in altre discipline. La professoressa Salvadori, insegnante di Italiano, ha presentato il progetto spiegando in modo approfondito gli obiettivi da raggiungere e sottolineando che si trattava di un’attività molto interessante che richiedeva una discreta motivazione e altrettanto impegno. In un secondo momento sono stati organizzati quattro gruppi di lavoro. …segue

GRUPPI DI LAVORO Gruppo dei fotografi: hanno immortalato i luoghi pisani dedicati a Galileo. Gruppo degli architetti: hanno realizzato un lucido della piantina di Pisa in cui erano rappresentati i luoghi galileiani con indicazioni , oltre che in italiano, anche in Inglese, Francese e Spagnolo. Gruppo degli storici: costituito da un numero piuttosto ampio di alunni che due a due hanno effettuato una ricerca storica relativa a: Casa di Galileo Domus Galileiana Liceo Galilei Lungarno Galilei Aeroporto Galilei e il mappamondo. Gruppo degli informatici: un alunno, con il supporto dell’insegnante di Informatica, ha organizzato una presentazione in Power Point, utilizzando il materiale prodotto dagli altri compagni. …segue

Discipline coinvolte “Adotta un Monumento” è un progetto pluridisciplinare al quale hanno collaborato varie materie: Italiano Storia Scienze Educazione tecnica Informatica Religione

Galilei a Pisa Domus Galileiana Biblioteca “Galilei” Casa di Galilei Lung’Arno “Galilei” Liceo “Galilei” Aeroporto “Galilei”

La casa di Galileo La casa dell’antica famiglia borghese Ammannati, dove Galileo Galilei nacque e trascorse i primi anni di vita è ancora oggi visibile in via Giusti vicino alla chiesa di S. Andrea Foris Portam. Ritorna a “Galilei a Pisa”

Domus galileiana La Domus Galileiana, situata in via S.Maria 26, è un’istituzione attiva dal 1939 su iniziativa di Giovanni Gentile e raccoglie, oltre a importanti testi scientifici dell’800/900, tutte le pubblicazioni antiche e moderne su Galileo. …segue

Domus galileiana L’istituzione, inoltre, coordina gli studi della scienza, grazie a un fornitissimo archivio e ad un’importante biblioteca specializzata.   Ritorna a “Galilei a Pisa”

Lung’Arno Galilei …segue

Lung’Arno Galilei Il lungarno Galilei si estende dal Ponte di Mezzo al Ponte della Fortezza e ospita importanti edifici storici di Pisa come: il Palazzo Lanfranchi costruito su un’antica casa torre, il palazzo Fiumi e Fossi disegnato dal famoso Bartolomeo Ammannati e la chiesa di S Sepolcro risalente al XII secolo e disegnata dall’architetto Diotisalvi. Ritorna a “Galilei a Pisa”

Liceo classico “G. Galilei” Il Liceo, ubicato in via B. Croce 32, fu istituito nel 1852 con decreto del Granduca di Toscana Leopoldo II e dedicato all’insigne studioso pisano. Ritorna a “Galilei a Pisa”

Biblioteca Universitaria “G. Galilei” La Biblioteca Universitaria di Pisa fu aperta al pubblico nel 1742 nei locali di via Santa Maria sotto la Specola e nel 1823 fu trasferita nel palazzo della Sapienza. Parte del notevolissimo patrimonio che ospita è costituito da lettere di Galileo Galilei e di altri illustri scienziati dell'ateneo pisano.   …segue

Biblioteca Universitaria “G. Galilei” Sono inoltre presenti un busto ottocentesco in gesso raffigurante Galileo e un dipinto del 1946 che rappresenta lo scienziato pisano in atto di presentare il cannocchiale al Senato veneto. Nell’atrio della sapienza, antistante l’aula Magna storica, è collocata la statua di Galileo, scolpita da Paolo Demi. Torna a “Galilei a Pisa”

Aeroporto “G. Galilei” L’aeroporto internazionale “Galileo Galilei” di Pisa che è il principale della Toscana, sorge come aeroporto militare subito dopo la prima guerra mondiale per poi svilupparsi negli anni 30. Pesantemente bombardato durante il secondo conflitto mondiale, vede un nuovo sviluppo negli anni 50, ma solo alla metà degli anni 60 comincia a funzionare come aerostazione civile, grazie alla realizzazione dell’attuale scalo che prende il nome dall’illustre scienziato pisano . …segue

Monumento a Galilei Il monumento, situato fino a poco tempo fa nel piazzale antistante l’aerostazione civile Galilei , è un globo di vetro colorato, ferro e cemento, sorretto da un traliccio semicircolare sul quale è scolpita una frase di Galileo:<<Quel cielo, quel mondo, quell’universo>>. Il mappamondo, donato nel dicembre del 1989 dalla S.Gobain in occasione del suo centenario, è un’opera di grande significato anche perché, rappresenta il primo simbolo con cui Pisa rende omaggio al grande cittadino, pertanto è auspicabile che dopo un adeguato restauro, torni nel luogo dove fu collocato ben venti anni fa. Torna a “Galilei a Pisa”

La vita di Galilei Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564, dal fiorentino Vincenzo Galilei e da Giulia degli Ammannati, dopo gli studi superiori si immatricolò presso la facoltà di medicina dell’università di Pisa , ma ben presto lasciò gli studi per dedicarsi alla fisica. Nel 1583 formulò la teoria dell’isocronismo del pendolo, intuito osservando le oscillazioni di una lampada nella cattedrale di Pisa.               …segue

La vita di Galilei Dal 1588 al 1592 insegnò matematica all’università di Pisa, per trasferirsi poi all’università di Padova dove ricoprì fino al 1610 la cattedra di matematica geometria e astronomia. Dal 1616 in seguito ai suoi studi astronomici che sconvolgeranno l’impostazione astronomica tolemaica Galileo ebbe scontri con l’autorità ecclesiastica e fu prima confinato a Villa Medici poi nella sua villa di Arceri dove morì nel 1642, all’età di 68 anni .

Galileo e la Scienza I più importanti studi di Galileo in campo scientifico: Fasi lunari Macchie solari Satelliti galileiani di Giove Fasi di Venere Principio di inerzia Caduta dei gravi Metodo sperimentale Teoria dell’isocronismo del pendolo Telescopio Termoscopio Termometro Compasso di Galileo

METODO SPERIMENTALE Il metodo sperimentale fu introdotto da Galileo nella prima metà del XVII secolo nello studio dei fenomeni naturali: Ritorna a “Scoperte” …segue

Isocronismo del pendolo Osservando le oscillazioni di una lampada sospesa nella navata centrale del Duomo di Pisa, nel 1583 Galileo scoprì l’isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo. La lampada, comunemente indicata come Lampada di Galileo, è oggi custodita nel vicino Camposanto Monumentale, nella Cappella Aulla. Quella che appare nella basilica è stata costruita nel 1587 da Vincenzio di Domenico Possenti. …segue Ritorna a “Scoperte”

Il telescopio di Galileo Nell’estate del 1609 Galileo perfezionò lo strumento ottico già realizzato da alcuni occhialai olandesi, aumentandone il potere d’ingrandimento. Si trattava di un tubo munito alle estremità di due lenti: esso permetteva di vedere più vicini gli oggetti lontani. Nel 1609 diresse lo strumento verso il cielo e nuovi astri si aggiunsero a quelli del vecchio cosmo tolemaico. Queste scoperte telescopiche costituirono nuove basi a favore della dottrina copernicana. Ritorna a “Scoperte” …segue

Il termoscopio Il termoscopio fu ideato dallo scienziato nel 1597. Esso è costituito da una caraffa di vetro della grandezza di un uovo con un lungo collo pure di vetro. Questa caraffa viene riscaldata con le mani e poi rovesciata in un vaso sottostante, contenente del liquido; liberata la caraffa dal calore delle mani, il liquido sale subito nel collo e supera il livello dell'acqua contenuta nel vaso. Il termoscopio evidenziava dunque variazioni di temperatura. Ritorna a “Scoperte” …segue

Il termometro di Galileo Il cilindro di vetro contiene un liquido la cui densità aumenta al decrescere della temperatura. Le ampolline di vetro contenute nel cilindro hanno densità medie differenti fra di loro e appese delle targhette su cui viene indicata la temperatura. Se la temperatura dell'ambiente esterno è molto bassa, il liquido del cilindro avrà una densità maggiore di quella di qualsiasi ampollina e quindi rimarranno tutte a galla. Alle alte temperature andranno tutte a fondo. A temperature intermedie cadranno sul fondo solo le ampolline con densità superiore a quella del liquido: quella che si trova al livello più basso fra quelle galleggianti avrà densità appena inferiore a quella del liquido e quindi ne indicherà approssimativamente la temperatura. Ritorna a “Scoperte” …segue

Compasso di Galileo Il compasso geometrico e militare di Galileo è stato inventato a Padova nel 1597. Le sette linee proporzionali tracciate sulle gambe del compasso e le quattro scale segnate sul quadrante, consentivano di effettuare con estrema facilità ogni sorta di operazione aritmetica e geometrica Ritorna a “Scoperte” …segue

Le fasi lunari Il fatto che La Luna, osservata ad occhio nudo, presentasse irregolarità sulla sua superficie era contrario alla teoria aristotelica secondo la quale i corpi celesti appartenevano al regno della perfezione. Galileo fece crollare questo concetto, infatti con il telescopio osservò sulla superficie lunare altipiani, mari, crateri e anche molte regioni contornate da righe scure. La larghezza di queste linee cambiava al variare delle fasi lunari, cioè dell'angolo di incidenza della luce del Sole. Galileo concluse quindi che esse sono ombre e che la superficie lunare ha montagne e crateri e, quindi, la Luna, non è sferica nè perfetta. Ritorna a “Scoperte” …segue

Le macchie solari Con l'introduzione del telescopio Galileo nel 1609 compì una delle prime osservazioni delle macchie. Il fatto che il Sole presentasse delle irregolarità sulla sua superficie e che il suo aspetto variasse nel tempo, era anch'esso una prova a sfavore della teoria tolemaica, secondo la quale ogni cosa appartenente al regno celeste era perfetta e immutabile. Ritorna a “Scoperte” …segue

I satelliti di Giove Io, Europa, Ganimede, Callisto sono i più grandi e sono detti "satelliti galileiani", perchè sono stati osservati per la prima volta al cannocchiale da Galileo Galilei. Essi sono detti anche “medicei” in onore della famiglia Medici. La scoperta che il centro del moto di tali satelliti non è la Terra bensì Giove è stato uno dei maggiori punti a favore della teoria copernicana (o eliocentrica) del moto planetario. Ganimede, con i suoi 5.280 Km di diametro, è il più grande satellite del Sistema Solare. Le orbite di Io, Europa e Ganimede sono legate tra loro da una risonanza orbitale, cioè i loro periodi orbitali stanno tra loro nel rapporto 1:2:4. Questo è dovuto alle forze mareali che si esercitano tra essi. Ritorna a “Scoperte” …segue

Le fasi di Venere Galileo Galilei fu la prima persona ad osservare le fasi di Venere nel Dicembre del 1610, notando anche cambiamenti nel diametro visibile del pianeta nelle diverse fasi ed ipotizzando che fosse più distante dalla Terra quando era nella fase piena e più vicino quando era nella fase crescente. Queste osservazioni supportarono la descrizione eliocentrica di Copernico del Sistema Solare. Venere, come Mercurio, non è visibile dalla Terra quando è nella fase piena, poiché in quel periodo si trova nella congiunzione superiore, sorgendo e tramontando assieme al Sole, quindi invisibile. …segue Ritorna a “Scoperte”

Il principio di inerzia Facendo esperimenti col pendolo e col piano inclinato, Galileo arrivò alla scoperta del ruolo degli attriti nel moto dei corpi ed alla formulazione del principio di inerzia, poi codificato da Isaac Newton nel primo principio della dinamica: “un corpo in moto rettilineo uniforme permane in tale stato in assenza di attrito”; o anche “in un sistema senza attriti, un corpo resterà nel suo stato di moto o di quiete se non ci sono forze esterne che su esso intervengono”. …segue Ritorna a “Scoperte”

LA CADUTA DEI GRAVI Fino ai tempi di Galileo si riteneva che, secondo le tesi di Aristotele, la velocità di caduta dei corpi fosse proporzionale alla massa. Galileo dimostrò, invece, che: tutti i corpi cadono con la stessa velocità e la velocità è proporzionale al tempo. Egli pervenne a questa tesi con dei ragionamenti, una sorta di esperimenti mentali.  Ritorna a “Galileo e la scienza”

Gli scontri con la chiesa 1610: Galilei pubblica il “Sidereus nuncius” 1611: iniziano gli attacchi contro di lui da parte di ambienti universitari e di ordini religiosi conservatori 1613: il Sant’Ufficio mette all’indice un libro di Copernico 1632: Galilei pubblica “Il Dialogo…sopra i due massimi sistemi del mondo” 1633: Galileo arriva a Roma per essere processato dal Sant’Ufficio che lo condanna 1642: Galilei muore in domicilio coatto, assistito dalla figlia, suor Virginia 1822: viene autorizzato l’insegnamento del sistema eliocentrico nelle università cattoliche 1992: Giovanni Paolo II rivaluta lo scienziato come sincero credente, riconoscendo l’errore della Chiesa

Gli alunni della 2°B Arianna Argenti Luca Barbato Iacopo Baronti Lorenzo Bartalini Marco Buccheri Nicola Ceccarelli Sara Corti Pamela Cristina De Sena Clelia Di Salvo Anna Dini Robert Esposito Simone Calogero Fragapane Anna Gambuzza Federica Gambuzza Ernest Ivanaj Maria Maltseva Mark Anthony Mamplata Klisman Marku Marco Oliveri Elena Poli Georgia Gaia Scaglione Sara Tomasi Matteo Viva …segue

Gli insegnanti Italiano: prof.ssa Nadia Salvadori Scienze e Informatica: prof.ssa Stefania Ferretti Educazione Tecnica: prof.ssa Lucia Bianchi Religione: prof.ssa Gabriella Grazi.