Impatti gestionali e di financial reporting della Direttiva RAEE Nicola Anzivino – Director Strategy Group Carmine Lavacca – Director Global Management.

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Impatti gestionali e di financial reporting della Direttiva RAEE Nicola Anzivino – Director Strategy Group Carmine Lavacca – Director Global Management Solutions

Scenario di riferimento  Il recepimento della direttiva europea da parte dei vari ordinamenti nazionali dovrà avvenire entro il 13 agosto 2004 e l’avvio del nuovo sistema di trattamento dei prodotti a fine ciclo di vita entro il 13 agosto 2005, come di seguito rappresentato: 13 agosto agosto febbraio 2003 Pubblicazione Direttiva RAE Recepimento della direttiva all’interno dell’ordinamento nazionale Entrata in vigore del nuovo sistema La commissione europea ha in corso azioni legali con 9 stati membri per non aver applicato a pieno la legislazione europea. L’Italia (insieme alla Grecia) è la nazione con le infrazioni più gravi. Nel caso in dovesse protrarsi l’inadempienza l’Italia ne dovrà rispondere di fronte alla Corte di Giustizia Europea.

RAEE o RoHS quali impatti sulla vostra Società? Siete dei produttori? Vendete prodotti con il vostro marchio? Importate prodotti da Paesi extra UE? I prodotti sono inclusi nella direttiva RAEE? Eliminare dai prodotti da introdurre sul mercato dopo luglio sostanze: piombo, mercurio, cadmio, cromo, ecc. (RoHS) 2005: Garanzia finanziaria richiesta per i rifiuti “storici” sulla base della quota di mercato per prodotto / peso. A partire da agosto le società pagheranno per il trattamento dei rifiuti degli articoli che saranno prodotti. 2007: Raggiungimento di obiettivi minimi di riciclaggio dei prodotti. Materiali e componenti pericolosi tipo circuiti stampati dovranno essere separati al termine del ciclo di vita del prodotto. Avete pensato agli impatti gestionali e finanziari ? DI SEGUITO QUALCHE SPUNTO PER NON FARSI COGLIERE IMPREPARATI! Oppure SI NO

Un piano d’azione…

Preparare il piano: Per ciascun prodotto identificare il suo impatto ambientale in termini di riciclabilità o contenuto di sostanze da limitare. Identificare le carenze informative o di competenze che possono mettere a rischio il rispetto delle norme. Fare un budget identificando costi, impatti finanziari, responsabilità, necessità di training, modalità per avere dati attendibili ed ottemperare alle norme RAEE e RoHS. Assicurare al piano il corretto livello di sponsorship.

Formare il personale: Coloro che disegnano nuovi prodotti dovranno essere formati al rispetto delle norme RAEE e RoHS, con il vincolo di mantenere un rapporto tra costi e rispetto norme che sia efficace. Il personale dell’ufficio acquisti dovrà essere formato per essere in grado di concordare con i fornitori i requisiti di prodotto nel rispetto delle norme RAEE e RoHS. In alcuni casi potrebbe essere utile prevedere sessioni comuni di training con i fornitori chiave. Ingegneri di processo e responsabili della qualità dovranno essere formati per assicurare in futuro processi di trasformazione senza sostanze ad alto impatto ambientale.

Gestire la supply chain: Definire un action plan con i fornitori che consenta una eliminazione delle sostanze proibite entro i primi mesi del Ottenere dai fornitori una dichiarazione con le sostanze presenti nei prodotti (evitare analisi interne dei materiali). Concentrare gli sforzi sui fornitori chiave o sui prodotti a maggior rischio. Organizzare team di lavoro con i fornitori per assicurarsi una rimozione delle sostanze proibite.

Gestire i processi di lavorazione: Organizzare team di lavoro con i fornitori per assicurarsi che determinate sostanze vengano eliminate. Definire i cambiamenti da apportare ai prodotti. Identificare i nuovi processi di lavorazione. Testare i prodotti al fine di garantire affidabilità e qualità. Definire quali cambiamenti o miglioramenti dovranno essere apportati agli impianti. Evitare che sulle stesse linee di produzione passino prodotti con e senza sostanze da limitare.

Prepararsi ad ottemperare alle norme RAEE and RoHS: Modificare e testare quei prodotti esistenti che verranno venduti anche dopo giugno Progettare nuovi prodotti senza sostanze proibite e che siano comformi ai requisiti di riciclabilità RAEE. Sviluppare i manuali per il riciclaggio. Contrassegnare i prodotti da riciclare.

Integrare il sistema qualità: Integrare i requisiti RAEE e RoHS nel sistema qualità. Tenere in considerazione fin da subito i requisiti della direttiva EuP (integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione dei prodotti) onde evitare costose modifiche successive al sistema qualità. Integrare la gestione ambientale e della qualità in un unico sistema onde evitare duplicazione di costi.

Raccolta e riciclaggio: Definire le responsabilità interne legate al rispetto delle norme RAEE. Identificare e definire gli accordi con gli enti preposti alla raccolta e riciclaggio. Comunicare ai clienti le opzioni per la restituzione dei prodotti. Definire un sistema di reporting in linea con i requisiti RAEE.

Impatti finanziari e strategici: Valutare i costi e quali saranno gli impatti finanziari globali sul comparto industriale. Identificare e definire le soluzioni “migliori” dal punto di vista finanziario per la gestione della raccolta e riciclaggio. Comunicare in maniera efficace ai clienti eventuali cambiamenti di struttura di prezzo. Sfruttare il cambiamento come un vantaggio competitivo nell’arena competitiva.

Impatti finanziari: un esempio d’analisi (1 di 3) Interpretazione IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee), Novembre 2004 IAS 37 “Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets” Rifuti “Nuovi” e “Storici”, i prodotti venduti prima del 13 agosto 2005 danno luogo a rifiuti “storici” (uso privato) La Direttiva RAEE prevede che i costi di gestione dei rifiuti “storici” vengano sopportati dai produttori proporzionalmente alla loro quota di mercato per tipologia di prodotto La Direttiva prevede che sia la partecipazione al mercato il presupposto per l’obbligo alla partecipazione dei costi

Impatti finanziari: un esempio d’analisi (2 di 3) Caso: Azienda 1 ha il 4% del mercato X nell’anno 2004, in quell’anno esce dal mercato X Nell’anno 2007 vengono determinati i costi di gestione dei rifiuti del mercato X, l’Azienda 1 non ha quota di mercato X nel 2007 e quindi non ha obblighi L’Azienda 2 entra nel mercato X nel 2007 con una quota di mercato del 3%, essa dovrà farsi carico di tale percentuale per i costi attribuiti nel 2007 anche se nei periodi precedenti non ha né venduto né prodotto beni del mercato X Possibile applicazione anche nel caso di uso non privato quando esista la sostituzione del prodotto

Impatti finanziari: un esempio d’analisi (3 di 3) Secondo lo IAS 37, posto che il bilancio riporta la situazione economico-finanziaria di una società al termine di un determinato periodo e non nel futuro, nessun accantonamento di costi futuri deve essere fatto Inoltre, posto che le future azioni di una società (uscire ed entrare nel mercato) hanno un impatto sul sorgere dell’obbligazione, quest’ultima non sorge indipendentemente e quindi non è riconducibile ad un evento sicuro o obbligatorio Cosa succederà nel futuro? Come prevedete di trattare i costi relativi?

L’organizzazione di un Progetto… AVVIO E STRUTTURAZIONE DEL PROGRAMMA PIANIFICAZIONE MACRO - FASE 1 MACRO - FASE 2 MONITORAGGIO MACRO - FASE 3 CHANGE MANAGEMENT MACRO - FASE 5 Il progetto è complesso e richiede un approccio e una metodologia sperimentata FORMAZIONE ED ASSISTENZA AI GRUPPI DI PROGETTO MACRO - FASE 4

Implica cambiamenti Multidisciplinare Ha obiettivi definiti e specifici E' unico e vive accanto ad altri progetti e alla normale attività Ha tempi e risorse limitati Contiene elementi di incertezza e rischio PROGETTO RAEE e RoHS I driver del futuro…

Grazie per l’attenzione… Nicola Anzivino, Director, PwC Strategy Group Telefono: Carime Lavacca, Director, PwC Global Management Solutions Telefono: