D.P.I., Laboratori e sicurezza Noi e la Sicurezza Terzo Modulo D.P.I., Laboratori e sicurezza
In materia di sicurezza esistono dei doveri dei lavoratori In materia di sicurezza esistono dei doveri dei lavoratori? E del datore di lavoro? Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 sintesi
Obblighi del datore di lavoro 1) - Nomina, nei casi previsti, il Medico Competente - Designa le squadre di emergenza (pronto soccorso, antincendio Designa, se dovuti, gli Addetti del Servizio Prevenzione e Protezione Adempie agli obblighi di informazione – formazione Fornisce i Dispositivi di Protezione Individuale DPI Mette a disposizione attrezzature adeguate al lavoro e idonee ai fini sicurezza e salute Attua misure tecniche e organizzative per ridurre al minimo i rischi connessi al loro uso (prevenzione primaria)
...e obblighi del datore di Lavoro 2) Sceglie le misure tecniche in base al lavoro, tenendo conto sia dei rischi derivanti da: uso, ambiente d’utilizzo e interferenze con altre attrezzature Provvede affinché le attrezzature destinate al sollevamento dei carichi siano utilizzate seguendo precisi criteri di sicurezza Prende misure perché tutte le attrezzature siano installate ed utilizzate correttamente e fatte oggetto di una idonea manutenzione Provvede all’aggiornamento ai requisiti minimi di sicurezza delle attrezzature sulla base di provvedimenti regolamentari eventualmente adottati (prevenzione secondaria)
… e Obblighi del lavoratore 1) - Devono prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro (azioni – omissioni) Osservano le disposizioni e le istruzioni impartite da D.d.L., dirigenti, preposti Utilizzano correttamente attrezzature di lavoro, le sostanze e preparati pericolosi, i mezzi di trasposto, i dispositivi di sicurezza Segnalano immediatamente al D.d.L., dirigenti, preposti le deficienze di macchine, impianti, dispositivi
… e Obblighi del Lavoratore 2) - Non manomettono dispositivi di sicurezza, segnalazione, ecc. - Non compiono di propria iniziativa operazioni non di loro competenza - Si sottopongono ai controlli sanitari previsti - Contribuiscono all’adempimento degli obblighi imposti dall’autorità competente
D.P.I. : dispositivi di protezione individuale D.P.I. è qualunque attrezzatura debba essere indossata per proteggere da un rischio. I D.P.I. devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti con altri mezzi. GLI INDUMENTI E LE UNIFORMI DI LAVORO, A MENO CHE NON PROTEGGANO DA QUALCHE RISCHIO, NON SONO DPI.
D.Lgs. 475/92 Tutti i DPI devono essere dotati di MARCATURA CE e accompagnati da una nota informativa. I D.P.I. devono essere: • adeguati al rischio da prevenire • adeguati alle condizioni del luogo di lavoro • ergonomici • adattabili all'utilizzatore In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simultaneo di più D.P.I., questi devono essere compatibili tra loro e mantenere la necessaria efficacia.
CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E USO DEI D. P. I CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E USO DEI D.P.I. - UNI EN 458 = protezione dell’udito - UNI 10720 = protezione delle vie respiratorie - UNI EN 169 = protezione occhi con filtri per saldatura - UNI EN 170 = protezione occhi con filtri per radiazioni UV - UNI EN 171 = protezione occhi con filtri per radiazioni infrarosse - UNI 9609 = indumenti protettivi da agenti chimici
Esempi di marcatura D.P.I.
Rifletti sulla tua esperienza personale: utilizzi dispositivi di sicurezza ogni volta che corri un rischio? Quali potrebbero essere le motivazioni? Ti comporti allo stesso modo quando sei da solo e quando sei in gruppo? Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 sintesi
D.P.I. e obblighi del lavoratore 1)Sottoporsi ai programmi di formazione e addestramento sull’uso corretto dei D.P.I. 2)Utilizzarli correttamente 3) Averne cura e non modificarli 4) Segnalare immediatamente qualsiasi difetto o inconveniente
D.P.I. di Terza categoria: i SALVAVITA • Protezione delle vie respiratorie contro aerosol solidi, liquidi o contro i gas; • Protezioni isolanti, comprese quelle per immersione subacquea; • DPI contro le aggressioni chimiche e le radiazioni ionizzanti; • DPI per attività in ambienti con temperatura d'aria >100°C oppure < -50°C; • DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall'alto; • DPI destinati per attività che espongano a tensioni elettriche pericolose.
DPI di progettazione complessa destinati a proteggere da rischi di morte o di lesione grave o a carattere permanente (RIENTRANO IN 3a CATEGORIA ANCHE GLI APPARECCHI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE). XXX 9913 CE 0086 EN 149 FFP3
Ed ecco alcuni esempi di D.P.I....quali sono di Terza categoria? B C F
Respiratori a filtro assistiti (indipendenti dall’atmosfera ambiente) RESPIRATORI A FILTRO Respiratori a filtro non assistiti (Dipendenti dall’atmosfera ambiente) 1) contro polveri 2) contro gas e vapori 3) combinati (polveri, gas e vapori)
D.P.I. UDITIVI DANNI DA RUMORE LIVELLO RUMORE (dBA) Superamento della soglia del dolore, trauma acustico 120-130 Aggravamento dei disturbi precedenti e danni uditivi cronici 85-120 Fastidio, irritabilità, cefalea, affaticamento, calo concentrazione 70-85 Conversazione difficoltosa, difficoltà nei lavori di precisione e in lavori intellettuali 55-70 Fastidio nel sonno 35-55 Nessuno 0-35
Classificazione D.P.I. Acustici 1) Cuffie Archetti 2)Inserti auricolari a) preformati riutilizzabili b)malleabili c)personalizzati
D.P.I. DELLE MANI GUIDA ALLA SCELTA DEI GUANTI 1) Fattori di rischio Sostanze chimiche, Scivolamento della presa, Spruzzi incandescenti, Materiali taglienti, Microrganismi, Elettricità 2) Fattori organizzativi Sensibilità tattile, Variabilità del lavoro, Durata di utilizzo 3) Altri fattori Morbidezza, traspirabilità, cuciture, Sostanze allergizzanti
FATTORI DI RISCHIO E GUANTI..RICONOSCI I SIMBOLI?
FATTORI DI RISCHIO E GUANTI. RICONOSCI I SIMBOLI FATTORI DI RISCHIO E GUANTI..RICONOSCI I SIMBOLI? Meccanici Calore e fuoco Taglio Elettricità statica Rischi chimici e biologici
Guanti per rischi meccanici Kevlar Poliuretano Nitrile Tessuto Jersey
Lattice naturale Sconsigliato Neoprene Medio Solvente (toluene) Nitrile Buono PVC Medio Fluoroelastomero Eccellente
GUANTI TERMICI Resistenza all’infiammabilità Resistenza al calore da contatto Resistenza al calore convettivo Resistenza al calore radiante Resistenza a piccoli spruzzi di metallo fuso Resistenza a grandi proiezioni di metallo fuso 41XX4X 2122
D.P.I. OCCHI: a ciascuno il suo Esistono diverse tipologie di occhiali protettivi, in base alle rischi cui sono sottoposti: Meccanici: Lancio di detriti; collisione con oggetti statici; scivolamento; presenza di pulviscolo o particelle fini; abrasione; ustione da liquidi bollenti o solidi fusi Elettrici: Contatto con parti in tensione o esposizione ad archi elettrici da cortocircuito Radiazioni: Radiazioni infrarosse; abbagliamento; radiazioni ultraviolette; laser Chimici: Penetrazione di polveri molto fini, aerosol, liquidi, fumi, vapori e gas, agenti/virus biologici
Esempio di marcatura di occhiali (interno della bacchetta) I EN 166 CE 3 F I: identificazione del fabbricante EN 166: norma di riferimento CE: marcatura di conformità 3: campo di utilizzo F: resistenza meccanica
D.P.I. dei piedi e relativi rischi Meccanici: Caduta di oggetti; perforazione della suola; scivolamento; abrasioni; vibrazioni; urti al malleolo e caviglia; urti o schiacciamento del metatarso Elettrici: Accumulo di cariche elettrostatiche; contatto con parti in tensione Termici: Calore per contatto; calore radiante; fuoco/fiamme; freddo/intemperie; proiezione di materiali incandescente Chimici: Penetrazione di polveri o prodotti nocivi; gocciolamento di prodotti chimici aggressivi; contaminazione chimica batteriologica
CALZATURE DA LAVORO (EN 347–CategoriaO): Assicurano Comfort e solidità definite da norma europea CALZATURE PROTETTIVE EN 346–Categoria P: Assicurano Comfort e solidità definite da norma europea. Sono dotate di puntale protettivo per le dita in caso di urti pari a 100J e di schiacciamento sotto un carico massimo di 1000daN CALZATURE DI SICUREZZA EN 345 – Categoria S: Assicurano Comfort e solidità definite da norma europea. Sono dotate di puntale protettivo per le dita in caso di urti pari a 200J e di schiacciamento sotto un carico massimo di 1500daN
SIMBOLO REQUISITO/CARATTERISTICHE PRESTAZIONE P Resistenza alla perforazione della suola ≥ 1000 N E Assorbimento energia in zona tallone ≥ 20 J A Calzatura antistatica Tra 0,1 e 1000 MW WRU Penetrazione e assorbimento di acqua della tomaia ≥ 60 min. CI Isolamento dal freddo Prova a – 20° C HI Isolamento dal caldo Prova a 150° C ORO Resistenza agli idrocarburi Aumento vol. ≤ 12%
D.P.I. Della testa: gli elmetti protettivi La scelta, come per gli altri D.P.I., è dettata dai rischi: Meccanici: Cadute di oggetti, urti, impigliamento dei capelli, ecc. Elettrici: Contatto diretto con parti in tensione, cariche elettrostatiche Termici: Caldo/freddo, proiezione di materiali in fusione, fiamme, ecc. Chimici: Gocciolamenti, spruzzi, ecc. di prodotti chimici
CLASSIFICAZIONE ELMETTI Casco antiurto per l’industria ( EN 812 ) Destinato a proteggere dagli effetti di un urto della testa contro un oggetto duro e immobile, tale da causare lacerazione o altre ferite superficiali. Elmetto di protezione per l’industria ( EN 397 ) Destinati a proteggere dal rischio di lesione per effetto di: caduta di gravi, cadute accidentali, contatto con elementi taglienti, contatto con parrti calde o fredde, folgorazione, schiacciamento per intrappolamento.
REQUISITI OBBLIGATORI E FACOLTATIVI: elmetti Le norme prescrivono dei requisiti obbligatori: Assorbimento degli urti, Resistenza alla penetrazione, Resistenza alla fiamma, Rottura del sottogola, Etichetta ..e altri facoltativi: Temperatura Temperatura molto bassa molto alta, Proprietà elettriche Deformazione laterale, Spruzzi di metallo fuso Tutte queste informazioni sono marcate sull'elmetto
Etichettature e pericoli: confrontati con i tuoi compagni sul significato di questa etichetta...
Pensa alla tua esperienza: ti capita spesso di maneggiare sostanze pericolose? Riconosci sempre le etichette sui prodotti? Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 sintesi
ETICHETTATURA DI PERICOLO: OCCHIO AI PITTOGRAMMI GHS
ETICHETTATURE E NORMATIVE Fornisce informazioni più complete ed estese dell’etichetta; le informazioni devono essere scritte in modo chiaro ed aggiornate periodicamente. Caratteristiche: -obbligatoria quando la sostanza/preparato è classificato pericoloso -fornita gratuitamente -redatta in italiano -composta da 16 voci obbligatorie -deve essere conservata nel luogo dove si utilizzano le sostanze pericolose per poter essere consultata in caso di emergenza
LABORATORI E SICUREZZA Chimica I Rischi di lesioni dovute a: - contenitori e attrezzature in vetro che in caso di rottura possono causare lesioni per ferite da taglio - apparecchiature di riscaldamento che possono causare ustioni termiche - uso sbagliato di apparecchiature sotto pressione - impianto elettrico in cattive condizioni (elettrocuzione) - manipolazione di sostanze chimiche, che possono anche causare irritazioni e intossicazioni per contatto con la pelle e/o inalazione.
...e prevenire è sempre meglio che curare! Il laboratorio è un vero e proprio ambiente di lavoro nel quale è possibile infortunarsi o intossicarsi; seguite sempre le indicazioni e le istruzioni operative che vi vengono indicate Non inventatevi “Piccoli Chimici” e fate molta attenzione ad ogni operazione che dovere svolgere; NE VA DELLA VOSTRA SALUTE E DI QUELLA DEI VOSTRI COMPAGNI!
Sono proibiti scherzi, burle, ecc. E’ vietato bere, mangiare, fumare Non portare niente alla bocca E’ vietato pipettare con la bocca usare sempre la propipetta I capelli lunghi devono essere racchiusi in cuffie o almeno legati dietro la nuca I camici devono essere ben allacciati Non portare in tasca forbici o altri oggetti taglienti E’ sconsigliato l’uso di lenti a contatto Utilizzare sempre i Dispositivi di Protezione Individuale quando previsti Sono proibiti esperimenti non autorizzati Leggere sempre ed attentamente le etichette sui contenitori Non abbandonare materiale non identificabile nelle aree di lavoro etichettare sempre i contenitori Mantenere sempre perfettamente chiusi i contenitori con i prodotti chimici Mantenere ordine e pulizia sul banco di lavoro Rimuovere prontamente dal banco la vetreria non utilizzata Non appoggiare recipienti o bottiglie o apparecchi vicino al bordo del banco Bonificare ed asciugare subito le superfici su cui siano cadute sostanze chimiche
Non toccare le maniglie delle porte con i guanti sporchi di prodotti chimici E’ vietato indossare i guanti fuori del laboratorio Raccogliere, separare ed eliminare in modo corretto i rifiuti chimici, solidi e liquidi, prodotti nel laboratorio Non introdurre in laboratorio sostanze ed oggetti estranei all’attività (es. cappotti, zaini, ecc.) I cassetti e gli armadietti dei banchi vanno tenuti chiusi Non ostruire l’accesso alle attrezzature antincendio o di soccorso e alle uscite di emergenza Se vi capita qualsiasi tipo di incidente, riferite subito al l'addetto Esistono sostanze vietate in laboratorio?
ULTERIORI PRESCRIZIONI: FUMO, ALCOOL E SOSTANZE STUPEFACENTI - il fumo è una sostanza tossica, irritante, cancerogena - il 75% del fumo generato nel fumare una sigaretta viene rilasciato nell’ambiente - i lavoratori dipendenti sono considerati “utenti” dei locali in cui prestano la loro attività lavorativa si è comunque sanzionati se si fuma in presenza di donne in gravidanza e bambini fino a 12 anni di età ai datori di lavoro (o collaboratori da essi delegati) spetta il compito di vigilare sul rispetto del divieto Le sanzioni riguardano sia i trasgressori sia i datori di lavoro che non affiggano i cartelli, non vigilino, non abbiano attuato misure attive.
Alcol e lavoro è vietato assumere alcol durante il lavoro e/o pausa pranzo per: -chi usa gas tossici, fuochi artificiali, esplosivi, fitosanitari -chi fa manutenzione degli ascensori -tutte le mansioni sanitarie -gli insegnanti -chi lavora con il porto d’armi -chi lavora alla guida di veicoli stradali (patente B, C, D, E) -chi si occupa di circolazione dei treni, navi, aerei -chi usa macchine movimento terra, carrelli elevatori -lavori in edilizia e attività in quota oltre i 2 metri, in cave e miniere Perché? - essendo un divieto il tasso alcolico nel sangue deve essere zero - occorrono 1-2 ore per smaltire un bicchiere di vino o una lattina di birra o un superalcolico - Il metabolismo è diverso se si è uomo/donna, magro/grasso… - l’alcol rallenta i tempi di reazione, i riflessi e la concentrazione, la percezione del pericolo - sono previsti controlli alcolimetrici
STUPEFACENTI E SOSTANZE PSICOTROPE MANSIONI A RISCHIO (anche per un’assunzione solo sporadica): -uso di gas tossici, fuochi artificiali, esplosivi -guida di veicoli stradali (patente C, D, E) -circolazione dei treni, navi, aerei -macchine movimento terra, carrelli elevatori Perché? - le sostanze stupefacenti agiscono come deprimenti, eccitanti, allucinogeni, stimolanti, narcotici, sedativi… - le sostanze psicotrope sono ansiolitici, sonniferi, antidepressivi... - il 40-50% dei tossicodipendenti lavora - il 25% dei giovani lavoratori usa sostanze illegali - l’uso di queste sostanze (anche solo sporadico) riduce i tempi di reazione, aumenta la stanchezza, diminuisce la concentrazione aumenta il rischio di infortuni, altera la percezione del pericolo, riduce la performance lavorativa, provoca assenteismo - sono previsti controlli per la verifica di assenza di assunzione