Giovanni Ciudad nasce Portogallo EUROPA La sua era una famiglia normale. Il papà si chiamava Andrea, non si conosce il nome della mamma perché i documenti.

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Transcript della presentazione:

Giovanni Ciudad

nasce Portogallo EUROPA

La sua era una famiglia normale. Il papà si chiamava Andrea, non si conosce il nome della mamma perché i documenti anagrafici di quel tempo andarono perduti... Giovanni, come tutti i bambini, ama i genitori; la mamma lo coccola sempre, soprattutto nei primi anni della sua vita. Giovanni, come tutti i bambini, ama i genitori; la mamma lo coccola sempre, soprattutto nei primi anni della sua vita. 1495

Vive in famiglia fino all’età di 10 anni Giovanni gioca con i compagni. Ama la natura Giovanni gioca con i compagni. Ama la natura Le raganelle, i fiori, l’erba, gli alberi, il ruscello, i ciotoli, i cespugli, per lui sono un dono. Anche i suoi compagni sono un dono prezioso ….. Le raganelle, i fiori, l’erba, gli alberi, il ruscello, i ciotoli, i cespugli, per lui sono un dono. Anche i suoi compagni sono un dono prezioso …

Nel 1505 và via dalla Casa paterna lo ritroviamo in Spagna... paterna lo ritroviamo in Spagna... Nel 1505 và via dalla Casa paterna lo ritroviamo in Spagna... In quel periodo storico Tutti sognavano L’America, Essere missionari,.. anche Giovannino sognava. Ha solo 10 anni Verrà accolto da Francesco CID capo del personale addetto al bestiame del Conte di Oropesa:Francesco Alvarez Verrà accolto da Francesco CID capo del personale addetto al bestiame del Conte di Oropesa:Francesco Alvarez

Alle Dipendenze del Cid fa il Pastore svolgendo con diligenza il suo lavoro... Alle Dipendenze del Cid fa il Pastore svolgendo con diligenza il suo lavoro......per questo è ben voluto dal suo padrone...per questo è ben voluto dal suo padrone E’ un ragazzo modello, rispetta gli animali, le piante, i compagni e gli amici… 1505

A 28 anni Giovanni vuole girare il Mondo Va a fare il soldato... Smette di fare il pastore e si dà alla avventura Da questo momento, una serie di pericoli lo metteranno alla prova. 1523

Per procurare del cibo ai suoi compagni monta su una giumenta che lo scaraventa per terra... E’ un soldato spericolato... cade e si ferisce gravemente. Chiese aiuto alla Madonna del Soccorso cui rimane devoto per tutta la Vita. Sopravvive per miracolo

Una distrazione mette in pericolo la sua Vita Lascia incustodite alcune masserizie che gli erano state affidate e se le fa rubare E’ considerata tanto grave questa sua mancanza che viene condannato a morte. Non viene impiccato grazie all’intervento di una persona generosa e amica del suo Capitano.

Il ritorno in Portogallo e la visita al suo Paese natale: Montemor ‘o Novo Infatti, finita la guerra contro i Turchi Giovanni volle ritornare al suo Paese per incontrare i suoi genitori ed i suoi parenti. Nessuno dei suoi parenti lo riconosce. Nessuno sa indicargli dove erano vissuti i suoi genitori tranne un suo Vecchio Zio 1533

Il vecchio Zio, anche lui di nome Giovanni, è il fratello di papà Andrea. … E così Giovanni Ciutad apprende che la sua mamma è morta dopo la sua scomparsa e che papà Andrea, ormai solo, si era ritirato in un convento di Frati Francescani, a Lisbona e lì era morto. Tutti avevano sofferto per la sua lontananza. Giovanni, sentendo queste cose, scoppia in lacrime e chiede perdono al Signore per essere stato causa di tanta sofferenza per i genitori, parenti e amici. Promette che d’ora in poi si adopererà per essere di aiuto agli altri. Saluta lo Zio assicurandolo che manterrà fede alla promessa!

Durante l’attività di stalliere scopre l’amore per i Poveri Fa lo stalliere presso una nobile andalusa e nel vedere, nella scuderia, animali grassi, belli e ben coperti, mentre i poveri erano deboli, nudi e trattati male pensò: “ quanto sarebbe bello se potessi dedicarmi alle persone povere… denutrite… anziché dedicarmi alle bestie del campo...” E’ tormentato continuamente da questo pensiero perchè non riesce a trovare una soluzione per realizzare questo suo desiderio.

Non resiste davanti ai bisogni degli altri La sua vita da povero gli fa capire la povertà degli altri. L’accudire gli animali lo aveva reso felice… Ora sente, anche, che il suo compito è quello di prendersi cura dell’Uomo!

Comincia, così, a sperimentare la sua Carità verso i poveri e i bisognosi verso i poveri e i bisognosi Giovanni non aveva nulla da dare se non quello che riusciva ad avere svolgendo umili lavori Una buona parte di quantoguadagnalo dona ai poveri. Il suo modo di fare carità è così semplice e spontaneo che non fa pesare, ai poveri, è così semplice e spontaneo che non fa pesare, ai poveri, la loro condizione di povertà.

Il Cavaliere aveva con se la famiglia: la moglie e due figlie giovanette. Queste presto si ammalarono a causa del clima. Il Cavaliere, pertanto, tra medici e medicine si ridusse senza quattrini. Un giorno si confidò con Giovanni e lo informò sulla sofferenza che provava nel vedere tribolare la propria famiglia per lo stato in cui si era ridotto: povero, esiliato e incapace di poter far qualcosa per le sua figliole che, essendo abituate a condurre una vita agiata, adesso stavano provando la miseria. Giovanni intuì ciò che occorreva fare… il suo desiderio stava per avverarsi… ed allora... Un esempio di condivisione

Si mette alle dipendenze del Re di Ceuta e fa il manovale per costruire le muraglie fortificate Si mette alle dipendenze del Re di Ceuta e fa il manovale per costruire le muraglie fortificate Ogni sera consegna la paga al suo padrone! Affronta con gioia la fatica ed il peso del lavoro Sopporta tutto per sopperire alle necessità della famiglia del suo padrone.

Giovanni, lavora alle fortificazioni e fa amicizia con tutti... e fa amicizia con tutti... Giovanni, lavora alle fortificazioni e fa amicizia con tutti... e fa amicizia con tutti... … ma, a quei tempi, i lavoratori venivano trattati come schiavi. Alcuni di loro non sopportano questo trattamento e abbandonando il lavoro si recano nella vicina città di Tetuan per farsi Mori per essere trattati come i cittadini di quella Città. Così parecchi abbracciano la religione musulmana rinunciando alla Fede Cristiana ! Tra questi apostati vi è un suo caro amico. Giovanni cade nello sconforto. E’ tanto grande il suo dolore che si sente quasi responsabile per non essere stato in grado di evitare che ciò accadesse: non aveva compreso il dramma che il suo amico e compagno di lavoro aveva vissuto nonostante gli fosse stato sempre vicino. Disperando della sua salvezza per tale peccato di omissione subisce la stessa tentazione!

La sconfitta della tentazione... … e l’obbedienza al Confessore La Madonna volle chiamarlo presso un Convento in una località chiamata Cento. Qui Giovanni fece una lunga confessione aprendo il suo cuore ad un Frate che, in nome di Dio, gli ordina di tornare in Spagna.. Quale conto dovrò dare, io, di questo Fratello che ha rinnegato la Madre Chiesa ?!? la Madre Chiesa ?!? Ma Dio non abbandona mai i suoi figli !

Ritorna a Gibilterra Promette a sé stesso di aiutare i deboli ed i bisognosi i deboli ed i bisognosi Promette a sé stesso di aiutare i deboli ed i bisognosi i deboli ed i bisognosi L’esperienza fatta in Africa non fu vana. In quella terra egli ebbe modo di scoprire il “ BENESSERE ” che si riceve quando si aiutano.i bisognosi. La vita di Giovanni, ormai, comincia ad avere un senso. Egli ha scoperto la gioia che si prova quando il povero ed il bisognoso ricevono il suo aiuto. La vita di Giovanni, ormai, comincia ad avere un senso. Egli ha scoperto la gioia che si prova quando il povero ed il bisognoso ricevono il suo aiuto. 1538

Il dono della Melagrana Al suo ritorno dall’Africa, mentre si disseta presso un ruscello, un Bambino gli offre una Melagrana ( Granada ) dicendogli: Granada sarà la tua Croce! Il Bambino scompare... Giovanni pensò che quel Bambino era Gesù e che la Melagrana volesse significare che a Granada avrebbe esercitato la sua opera. Granata, infatti, è il nome di una grande città Spagnola il cui simbolo è la Melagrana. Segno del Carisma

Il Simbolo della città di Granada, sormontato da una Croce, diventa il simbolo dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni Di Dio detto dei Fatebenefratelli La Melagrana in spagnolo Granada è il simbolo della città omonima e simboleggia l’Unità, la Solidarietà, l’Uguaglianza e la Reciprocità La Croce non è simbolo di morte ma di Resurrezione e di Vita ! La Croce non è simbolo di morte ma di Resurrezione e di Vita ! Le vicende della vita l’hanno fatto soffrire ma… hanno contribuito a fargli conseguire la Gloria